Ilyushin Il-76 | |
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Un Il-76TD della sovietica Aeroflot fotografato a Zurigo, 1985. | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da trasporto strategico |
Equipaggio | 6-7 |
Progettista | OKB-39 Ilyushin[1] |
Costruttore | TAPO Aviastar-SP (dal 2016) |
Data primo volo | 25 marzo 1971 |
Data entrata in servizio | giugno 1974 |
Utilizzatore principale | Russia |
Altri utilizzatori | Ucraina India |
Esemplari | 950+[2] |
Altre varianti | Ilyushin Il-78 Beriev A-50 Beriev A-100 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 46,59 m |
Apertura alare | 50,50 m |
Altezza | 14,76 m |
Superficie alare | 300,00 m² |
Peso a vuoto | 92 000 kg |
Peso carico | 88 000 kg |
Peso max al decollo | 190 000 kg |
Capacità | 48 000 kg |
Capacità combustibile | 109.500 l |
Propulsione | |
Motore | 4 turboventola Aviadvigatel D-30KP-II |
Spinta | 117,68 kN ciascuno (12 000 kg) |
Prestazioni | |
Velocità max | 770 km/h |
Corsa di decollo | 1.700 m |
Atterraggio | 930 m |
Autonomia | 4.750 km (con 40t) |
Tangenza | 12 100 m |
Armamento | |
Cannoni | 2 cannoni GSh-23 da 23 mm |
Note | dati relativi alla versione: Il-76MD |
dati tratti da: Ilyushin.org[3] | |
voci di aerei militari presenti su Teknopedia |
L'Iljušin Il-76 (in cirillico: Ильюшин Ил-76, nome in codice NATO: Candid),[4] è un aereo da trasporto strategico, di fabbricazione sovietica prima e russa poi, sviluppato dall'OKB 39 a cavallo degli anni '60 e '70 ed entrato in servizio nell'aeronautica militare sovietica nel 1974.
Progettato per muovere considerevoli quantità di merci, truppe e mezzi sulle grandi distanze, ha riscosso un notevole successo commerciale.
Caratterizzato anche da alcune soluzioni anacronistiche per i tempi in cui è stato sviluppato, quali la prua vetrata ed il cannone di coda, è stato sviluppato in numerose versioni quali l'AWACS denominata Beriev A-50 ed aerocisterna nota come Il-78.
Al 2023, è in corso l'approvvigionamento per un totale di 27 esemplari in versione Il-76MD-90A di nuova costruzione da parte delle Forze aerospaziali russe.[5]
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]Verso la metà degli anni sessanta il ministero dell'industria aeronautica sovietica espresse la necessità di dotare la VVS di un nuovo aereo da trasporto militare medio dotato di quattro motori turboventola adatto a compiti di prima linea ed in grado di effettuare lanci di paracadutisti, equipaggiamento e beni militari tramite aviolanci. A questo scopo, in data 28 giugno 1966, emise una specifica alla quale rispose l'ufficio di progettazione (OKB) Nr.39 che, sotto la direzione di Sergej Il'jušin e con la collaborazione dell'OKB 19, diretto da Pavel Aleksandrovič Solov'ëv, al quale fu demandata la progettazione e lo sviluppo della parte motoristica, presentò il progetto dell'Il-76. La commissione tecnica incaricata in data 25 febbraio 1967 valutò positivamente il progetto ed il successivo 27 novembre il consiglio dei ministri approvò la risoluzione che ne avviava il programma di sviluppo.[6]
La fase di sviluppo venne affidata al vicedirettore dell'OKB, Genrich Vasil’evič Novožilov, che diresse la costruzione di un mock-up in scala 1:1 da presentare alla commissione esaminatrice del governo, completato nel 1969 e valutato dalla stessa, presieduta dal tenente generale Georgij Nikolaevič Pakilev, tra il 12 ed il 31 maggio dello stesso anno.[6]
La nuova approvazione avviò lo sviluppo definitivo del programma, iniziato con la costruzione del prototipo nello stabilimento di Mosca. Il velivolo venne portato in volo per la prima volta il 25 marzo 1971, ai comandi del pilota collaudatore I.E. Kuznecov, staccatosi dalla pista dell'aeroporto Ramenskoe (citato anche come aeroporto di Žukovskij), sede di un centro segreto di collaudo in volo. Kuznecov ne espresse valutazioni entusiastiche, ed anche se il fatto si rivela insolito per la casistica relativa a prototipi, sembra che l'Il-76 risultasse un apparecchio abbastanza solido, dato che il prototipo venne portato in volo fino in Francia il successivo 25 maggio per essere esposto al pubblico nell'ambito del 29º Salone internazionale dell'aeronautica e dello spazio di Parigi-Le Bourget.[7]
Il velivolo venne descritto alla stampa, con la tipica disinformazione sovietica del periodo, come un "aereo puramente commerciale" destinato al trasporto aereo in zone remote altrimenti inaccessibili, sicuramente tra gli scopi originari del progetto. La NATO in quell'occasione gli assegnò il codice identificativo "Candid", diventato successivamente "Candid-A" quando cominciò ad essere osservata un'altra linea di varianti di Il-76 dotate di diverso armamento difensivo, i "Candid-B".[7]
Venne in seguito realizzata una seconda cellula destinata a prove di collaudo statico, seguita da un secondo prototipo che volò nell'estate 1973 e che partecipò al salone di Le Bourget in quello stesso anno. In quell'occasione venne mantenuta la notizia riguardante ad un uso commerciale anche se alcuni funzionari sovietici timidamente ammisero che l'aereo avrebbe potuto avere "applicazioni militari". I due prototipi continuarono ad essere utilizzati in un programma di collaudo durante il quale l'Il-76 riuscì a conquistare una serie impressionante di record per velivoli della sua categoria:[7]
INDICE | RISULTATO | DATA DEL RECORD | DETENTORI DEL RECORD | NAZIONE E AEREO |
Group high-level-altitude delayed drop (free fall altitude), men | 14.780 m | 24 aprile 1975 | 10 persons | USSR, IL-76, S.Dedukh |
Altitude with load of 60t, 65t, 70t | 11.875 m | 4 luglio 1975 | Ya.Vernikov | USSR, IL-76 |
Load at 2000m altitude | 70.121 kg | 4 luglio 1975 | Ya.Vernikov | USSR, IL-76 |
Speed at 2000 km distance with load of 35t, 40t, 45t, 50t, 55t, 60t, 65t, 70t | 856,697 km/h | 4 luglio 1975 | A.Turumin | USSR, IL-76 |
Speed at 1000 km distance with load of 30t, 35t, 40t, 45t, 50t, 55t, 60t, 65t, 70t | 857,657 km/h | 7 luglio 1975 | A.Turumin | USSR, IL-76 |
Speed at 5000 km distance with load of 15t, 20t, 25t, 30t, 35t, 40t | 815,968 km/h | 10 luglio 1975 | A.Turumin | USSR, IL-76 |
Solo high-level-altitude delayed drop (free fall altitude) | 14.800 m | 26 ottobre 1977 | E.Fomitcheva | USSR, IL-76 A.Turumin |
Group high-level-altitude delayed drop (free fall altitude) | 14.215 m | 26 ottobre 1977 | 10 persons | USSR, IL-76 A.Turumin |
I risultati ottenuti convinsero il governo sovietico ad avviarne la produzione in serie, assegnata allo stabilimento statale Nr.84 situato a Tashkent, ora capitale dell'Uzbekistan. L'impianto aveva già precedentemente costruito gli Antonov An-12 ed altri modelli da trasporto ma l'Il-76 rappresentava una sfida, dato che era molto più sofisticato di qualsiasi velivolo costruito prima. Risolti gli iniziali problemi la prima unità della produzione di serie volò in data 8 maggio 1973.[7]
Il periodo di valutazione in condizioni operative iniziò alla fine del 1973 e che terminò, utilizzato in servizio dalla VTA, nel 1975. Tutta la produzione degli Il-76 verrà costruita nello stabilimento di Tashkent. Dopo che primi dieci esemplari di produzione sono stati costruiti, lo stabilimento iniziò la costruzione della versione migliorata Il-76T, esternamente molto simile ma caratterizzata da un serbatoio di carburante supplementare nella sezione centrale dell'ala e da alcune piccole altre modifiche. Questa nuova versione mantenne il nome in codice NATO "Candid-A".[7]
Descrizione tecnica
[modifica | modifica wikitesto]L'Il-76 è un velivolo da trasporto che racchiude le caratteristiche generali oramai comuni a gran parte dei modelli di ultima generazione: ampia fusoliera in grado di ospitare gran parte dei mezzi utilizzati dell'esercito con portellone posteriore dotato di rampa d'accesso, ala posizionata alta sulla fusoliera dotata di angolo di freccia positivo, impianto propulsivo basato su 4 motori turboventola alloggiati in altrettante gondole motore montate su piloni subalari, coda dotata di impennaggio a T e carrello d'atterraggio multiruote a bassa pressione per una migliore distribuzione del peso sulla pista.
Si può affermare essere, per il ruolo a cui era stato destinato in fase di progettazione e per la configurazione generale, l'equivalente sovietico dello statunitense Lockheed C-141 Starlifter. A differenza dell'aereo statunitense, prodotto in meno di 300 esemplari, l'Il-76 è stato esportato per una buona parte degli oltre 900 esemplari costruiti, e le ultime versioni, equipaggiate con impianto motore più recente, sono rimaste in produzione almeno fino alla metà degli anni novanta. Più essenziale del pari ruolo in dotazione all'Air Mobility Command, la componente da trasporto dell'United States Air Force, beneficiava dell'opportunità di poter operare, oltre che su piste di lunghezza limitata, anche su quelle semi preparate, caratteristica richiesta per la particolare tipologia del territorio sovietico e che era presente nelle caratteristiche dell'An-12 "Cub" che lo ha preceduto come principale aereo da trasporto strategico e tattico sovietico.
Versioni AEW
[modifica | modifica wikitesto]A partire dall'IL-76 è stata sviluppata dalla Beriev (altro ufficio di progettazione noto per i suoi idrovolanti) la versione AWACS, lo A-50 (nome in codice NATO Mainstay), che costituisce l'equivalente russo del Boeing E-3 Sentry, ben riconoscibile a causa del rotodome (radome rotante) che contiene l'antenna radar.
Anche la Israeli Air Industries stava lavorando ad una versione AEW derivata dal Il76-MD con un radar Phalcon, con la Cina come potenziale acquirente, ma l'affare non andò in porto. Versione ora acquistata dall'India in tre esemplari, la cui consegna del primo è prevista per gli inizi del 2009.
In Iraq invece sono state sviluppate due varianti indigene, il Baghdad-1 che montava un radar di sorveglianza Thomson-CSF Tigre che si dimostrò inefficiente, e tre cellule di Il 76-MD con un radar inserito in un rotodome di 9 metri di diametro; di queste, una venne distrutta in azione di guerra nel 1991 da un F-15 e le altre due volarono in Iran dove si trovano tuttora.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- Il-76
- versione da trasporto militare, prima versione avviata alla produzione in serie.
- Il-76M
- versione da trasporto militare.
- Il-76MD
- versione da trasporto militare.
- Il-76MD-90
- versione da trasporto militare.
- Il-76MD-90A (Il-476[8])
- versione da trasporto modernizzata con i turbofan Aviadvigatel PS-90A-76 e avionica digitale col peso massimo al decollo di 210 t e con raggio d'azione con il carico massimo di 52 t di 5,000 km[9]. A dicembre 2022 risultano in servizio 14 esemplari di questa versione.
- Il-76MD-M
- versione da trasporto militare del Il-76MD-90A con i nuovi sistemi di comunicazione, di navigazione e di sicurezza di volo, con i tempi di esercizio estesi fino a 40 anni.[10]
- Il-76MDPS
- versione da ricerca e salvataggio.
- Il-76MF
- versione da trasporto medio.
- Il-76P
- versione aereo antincendio.
- Il-76PP
- versione ELINT.
- Il-76SK
- posto di comando aereo.
- Il-76T
- versione civile da trasporto medio.
- Il-76TD
- sviluppo del Il-76T, versione civile da trasporto medio a lungo raggio.
- Il-76TDP
- versione aereo antincendio.
- Il-76VPK
- posto di comando aereo.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]Civili
[modifica | modifica wikitesto]L'Ilyushin Il-76 viene utilizzato per i voli cargo dalle compagnie aeree russe e straniere:
- 223mo Distaccamento Aereo
- Abakan-Avia
- Atlant-Sojuz
- Aviacon Citotrans
- Air Company Polet
- Aerostars Airlines
- ATRAN Cargo Airlines
- Continent Aircompany
- Gazpromavia
- Gelix Airlines
- Moskovia Airlines
- Sky Gates Airlines
- Tesis Air Cargo
- Volga-Dnepr
- UHCAS
Militari
[modifica | modifica wikitesto]Gli Ilyushin Il-76 utilizzati dall'aeronautica militare russa volano di norma con i contrassegni dell'Aeroflot (e senza armamento, che però può essere facilmente installato).
- 3 Il-76MD e 9 Il-76TD acquistati nel 1989 e nel 1993, 11 dei quali restano in servizio al settembre 2018, in quanto un Il-76TD è precipitato l'11 aprile 2018.[11][12][13]
- Angola
- 1 Il-76M e 2 Il-76TD in servizio a novembre 2015.[16]
- Azerbaigian
- Dei 4 Il-76TD consegnati, ne resta in servizio un solo esemplare al dicembre 2020.[17][18][19]
- Bielorussia
- Dei 32 consegnati (si tratta di esemplari ex sovietici), restano 2 Il-76MD in servizio a novembre 2019.[20]
- Cina
- 22 Il-76MD consegnati e tutti in servizio al maggio 2018.[21]
- Rep. del Congo
- 1 Il-76TD consegnato ed in servizio al settembre 2018.[22]
- Corea del Nord
- 2 Il-76MF ex Royal Jordanian Air Force ricevuti ad agosto 2019.[25]
- India
- 17 Il-76MD ordinati a partire dal 1983.[26][27] All'agosto 2017 ne risultano in servizio 14.[28]
- Iran
- 2 Il-76MF in organico fino al 2019, anno in cui sono stati ceduti all'Aeronautica egiziana consegnati ad agosto 2019.[25][31]
- Guinea Equatoriale
- All'agosto 2016 risultavano in servizio 118 aerei tra Il-76M, Il-76MD di cui 30 aerei saranno aggiornati allo standard Il-76MDM entro il 2020, mentre 39 saranno della nuova versione Il-76M-90A.[34][35]
- Sudan
- 5 Il-76MD in servizio all'aprile 2018.[37]
Ordinazioni
[modifica | modifica wikitesto]Incidenti
[modifica | modifica wikitesto]13 Ilyushin Il-76 sono stati persi in seguito agli incidenti.[senza fonte]
Il 27 novembre 2010, un Ilyushin Il-76 della georgiana Sun Way (ICAO: MGC) con la base tecnica all'aeroporto Internazionale di Tbilisi, è precipitato su un complesso residenziale della Marina a Dalmia, nel quartiere di Gulistan-e-Johar, meno di due minuti dopo il decollo dall'aeroporto Internazionale Jinnah di Karachi in Pakistan. Le vittime, oltre agli otto membri d'equipaggio, sono quattro operai edili che si trovavano nell'edificio in costruzione su cui il velivolo è precipitato.[39] L'aereo decollato alle 01.45 (ora locale) effettuava un volo cargo per conto delle Nazioni Unite, ed era diretto a Khartoum, in Sudan.[40] L'equipaggio dell'aereo precipitato era composto da un cittadino russo e sette cittadini ucraini,come ha precisato il Diretto Generale della compagnia aerea Gjemal Tamazashvili (in russo: Джемал Тамазашвили). Tra le possibili cause dell'incidente è stato indicata la collisione dell'aereo cargo georgiano con uno stormo di uccelli dopo il decollo.[41]
Il 12 novembre 1996 il volo Kazakhstan Airlines 1907 entrò in collisione con il volo Saudi Arabian Airlines 763 sulla cittadina indiana di Charki Dhadri; la colpa venne imputata al pilota kazako, che non rispettò le indicazioni del controllore di volo. L'incidente, avvenuto dentro lo spazio aereo indiano, provocò 349 vittime.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ "LA MORTE DI GENRICH NOVOZHILOV, “PAPÀ” DEL CANDID", su analisidifesa.it, 23 maggio 2019, URL consultato il 23 maggio 2019.
- ^ Ilyushin Il-76 in Airliners.net.
- ^ http://www.ilyushin.org/aircrafts/transport/308/
- ^ (EN) Andreas Parsch e Aleksey V. Martynov, Designations of Soviet and Russian Military Aircraft and Missiles, su Designation-Systems.net, http://www.designation-systems.net, 2 luglio 2008. URL consultato il 21 ott 2010.
- ^ Russian military receives new Il-76MD-90A transport aircraft, su defence-blog.com.
- ^ a b Ильюшин Ил-76 in Уголок неба.
- ^ a b c d e The Ilyushin Il-76 in AirVectors.
- ^ (RU) AviationEXplorer.Ru - 26-12-2012 - Суммарный портфель заказов на новый самолет Ил-76МД-90А оценивается в 1 трлн. рублей. URL consultato il 26-12-2012.
- ^ (RU) AviaPort.Ru - 22-09-2012 - ИЛ-76МД-90А ПРИСТУПИЛ К ЛЕТНЫМ ИСПЫТАНИЯМ. URL consultato il 24-09-2012.
- ^ (RU) AviaPort.Ru - 15-04-2016 - Начались заводские наземные и летные испытания первого модернизированного самолета Ил-76МД-М. URL consultato il 15-04-2016.
- ^ "L'Aeronautica dell'Algeria" - "Rivista italiana difesa" N. 9 - 09/2018 pp. 44-51
- ^ "ALGERIAN IL-76 CRASH LEAVES SCORES DEAD" Archiviato il 12 aprile 2018 in Internet Archive., su janes.com, 11 aprile 2018, URL consultato il 11 aprile 2018.
- ^ "Le forze aeree del mondo, Algeria" - "Aeronautica & Difesa" N. 345 - 07/2015 pag. 66
- ^ "ANGOLA TAKING DELIVERY OF ILYUSHIN IL-76s", su scramble.nl, 3 luglio 2022, URL consultato il 3 luglio 2022.
- ^ "Le forze aeree del mondo, Angola" - "Aeronautica & Difesa" N. 346 - 08/2015 pag. 68
- ^ "Le forze aeree del mondo. Armenia" - "Aeronautica & Difesa" N. 349 - 11/2015 pag. 68
- ^ "L'Aeronautica dell'Azerbaijan" - "Rivista italiana difesa" N. 6 - 06/2020 pp. 74-83
- ^ "L'aeronautica dell'Azerbaigian" - "Aeronautica & Difesa" N. 386 - 12/2018 pp. 43-46
- ^ "Forze aeree del mondo" - "Le forze aeree del mondo. Azerbaigian" - "Aeronautica & Difesa" N. 352 - 02/2016 pag. 68
- ^ "L'aviazione della Bielorussia" - "Aeronautica & Difesa" N. 397 - 11/2019 pp. 42-46
- ^ "Le forze aeree del mondo. Cina" - "Aeronautica & Difesa" N. 379 - 05/2018 pag. 70
- ^ "Le forze aeree del mondo. Congo" - "Aeronautica & Difesa" N. 383 - 09/2018 pag. 70
- ^ "Le forze aeree del mondo. Corea del Nord" - "Aeronautica & Difesa" N. 385 - 11/2018 pag. 68
- ^ "Wonsan Air Festival 2016: Il primo Air Show nella storia della Corea del Nord" - "Aerei" N. 97 ANNO XLIV - gennaio/febbraio 2017 pp. 6-9
- ^ a b "RUSSIA ALLOWS JORDAN TO HAND OVER TWO IL-76MF TO EGYPT" Archiviato il 6 agosto 2019 in Internet Archive., su airrecognition.com, 1º agosto 2019, URL consultato il 7 agosto 2019.
- ^ "Le forze aeree del mondo. India" - "Aeronautica & Difesa" N. 420 - 10/2021 pag. 70
- ^ "UPGRADE FOR INDIAN AIR FORCE IL-76/78 FLEET", su militaryaviationreview.com, 26 agosto 2015, URL consultato il 19 settembre 2016.
- ^ "INDIA'S CAG CRITICISES IAF OVER POOR SERVICEABILITY FOR ITS IL-76 AND IL-78 FLEETS" Archiviato il 24 agosto 2017 in Internet Archive., su janes.com, 24 agosto 2017, URL consultato il 24 agosto 2017.
- ^ "Le forze aeree del mondo. Iran" - "Aeronautica & Difesa" N. 422 - 12/2021 pag. 66
- ^ "L'Iran schiera la sua forza aerea" - "Aeronautica & Difesa" N. 363 - 01/2017 pp. 28-32
- ^ "La Royal Jordanian Air Force è in prima linea contro l'ISIS" - "Aeronautica & Difesa" N. 359 - 09/2016 pp. 50-54
- ^ "JUST A NICE PICTURE ...!", su scramble.nl, 16 dicembre 2022, URL consultato il 16 dicembre 2022.
- ^ "Le forze aeree del mondo. Libia" - "Aeronautica & Difesa" N. 434 - 12/2022 pag. 70
- ^ "Rollout per l'Il-78M-90A" - "Rivista italiana difesa" N. 2 - 02/2018 pag. 13
- ^ "RUSSIA's Il-76MDM PROGRAMME BACK ON SCHEDULE, FOR NOW" Archiviato il 4 agosto 2017 in Internet Archive., su janes.com, 18 agosto 2016, URL consultato il 4 agosto 2017.
- ^ "LES AÉRONEFS DE L’AL QUWWAT AL-JAWWIYA AS-SUDANIYA EN 2019 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 12 luglio 2019, URL consultato il 12 luglio 2019.
- ^ "LE PARC AÉRIEN DE LA POVITRYANI SYLY UKRAYINY EN 2018 ET EN IMAGES", su avionslegendaires.net, 18 aprile 2018, URL consultato il 14 agosto 2019.
- ^ (RU) Pda.Avia.Ru - 19-01-2010 - ВВС Индии подали заявку на покупку девяти российских самолетов ДРЛО А-50ЭИ. URL consultato il 20-01-2011.
- ^ notizia riportata sul giornale Corriere della Sera.
- ^ notizia riportata sul giornale La Repubblica.
- ^ AviationEXplorer.Ru - 29-11-2010 - В Карачи потерпел крушение Ил-76.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Gunston, Bill. The Encyclopedia of Modern Warplanes. Blitz Editions (1995). ISBN 1-85605-290-7
- (EN) Ilyushin OJSC elenco recods IL-76 http://www.ilyushin.org/en/about/history/world-records/table/
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Ilyushin Il-76
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ilyushin Il-76
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) IL-76TD Cargo Airplane, su The Open Joint Stock Company «Ilyushin Aviation Complex», http://www.ilyushin.org/. URL consultato il 23 ott 2010 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2009).
- (EN) IL-76TD-90 Cargo Airplane, su The Open Joint Stock Company «Ilyushin Aviation Complex», http://www.ilyushin.org/. URL consultato il 23 ott 2010 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2009).
- (EN) IL-76TF Cargo Airplane, su The Open Joint Stock Company «Ilyushin Aviation Complex», http://www.ilyushin.org/. URL consultato il 23 ott 2010 (archiviato dall'url originale il 2 ottobre 2009).
- (EN) Greg Goebel, The Ilyushin Il-76, su AirVectors, http://www.airvectors.net, 1º settembre 2010. URL consultato il 23 ott 2010.
- (EN) John Pike, Il-76 CANDID, su GlobalSecurity.org, http://www.globalsecurity.org, 9 novembre 2008. URL consultato il 23 ott 2010.
- (EN) Maksim Starostin, Ilyushin IL-76, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 23 ott 2010 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2010).
- (EN) Ilyushin IL-76 (Candid), su Military Factory, http://www.militaryfactory.com. URL consultato il 23 ott 2010 (archiviato dall'url originale il 6 novembre 2010).
- (EN) Ilyushin Il-76, su Airliners.net, http://www.airliners.net/. URL consultato il 23 ott 2010.
- (RU) Ильюшин Ил-76, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 23 ott 2010 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2011).
- (RU) Ильюшин Ил-76M, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 23 ott 2010.
- (RU) Ильюшин Ил-76МД, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 23 ott 2010.
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- (RU) Д-30КП БУРЛАК ПРОГРАММА РЕМОТОРИЗАЦИИ, su НПО "САТУРН", http://www.npo-saturn.ru/. URL consultato il 23 ott 2010.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh86001056 · J9U (EN, HE) 987007541586605171 |
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