Uzbekistan Airways | |
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Stato | Uzbekistan |
ISIN | UZ7056770017 |
Fondazione | 28 gennaio 1992 a Tashkent |
Sede principale | Tashkent |
Settore | Trasporto |
Prodotti | compagnia aerea |
Sito web | www.uzairways.com |
Compagnia aerea di bandiera | |
Codice IATA | HY |
Codice ICAO | UZB |
Indicativo di chiamata | UZBEKISTAN |
Primo volo | 31 maggio 1992 |
Hub | Tashkent |
Frequent flyer | Uz Air Plus |
Flotta | 40 (nel 2024) |
Destinazioni | 58 (nel 2024) |
Voci di compagnie aeree presenti su Teknopedia | |
JSC Uzbekistan Airways, operante come Uzbekistan Airways (in uzbeko: Oʻzbekiston Havo Yoʻllari, Ўзбекистон Ҳаво Йўллари; in russo: Узбекские Авиалинии), è la compagnia aerea di bandiera dell'Uzbekistan.[1][2] Dal suo hub all'aeroporto Internazionale di Tashkent, la compagnia aerea serve numerose destinazioni nazionali; l'azienda effettua anche voli internazionali in Asia, Europa e Nord America.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]In seguito allo scioglimento dell'Unione Sovietica, il presidente uzbeko Islam Karimov nel 1992 autorizzò la creazione di Uzbekistan Airways. La compagnia aerea venne fondata il 28 gennaio 1992 e assunse le operazioni della divisione uzbeka di Aeroflot il 31 maggio 1992.[3] Nel 1993, Uzbekistan Airways acquisì i suoi primi due Airbus A310-300.[4] I due A310 vennero contati come parte della flotta a partire dal marzo 1995, insieme agli aerei di costruzione russa (25 Antonov An-24/26, un Ilyushin Il-62, 13 Ilyushin Il-76, un Ilyushin Il-86, 23 Tupolev Tu-154 e tre Yakovlev Yak-40). A questo punto, la compagnia aerea era ancora l'unico operatore nel paese.[5] Verso la fine del 1995, il vettore ordinò i suoi primi aerei Boeing: due Boeing 767-300ER e un solo Boeing 757.[6]
Uzbekistan Airways era il cliente di lancio dell'Ilyushin Il-114; prese in consegna il primo velivolo assemblato localmente nel luglio 1998. Altri due Boeing 757-200 furono ordinati direttamente dalla Boeing nell'aprile 1999.[7] Verso la fine del 1999, la società acquisì la proprietà del primo di questi due Boeing 757-200 da 184 posti.[8]
Ad aprile 2000, la compagnia aerea aveva 16.296 dipendenti. A quel tempo, la flotta comprendeva tre Airbus A310-300, tre Antonov An-12, un Antonov An-24, 18 Antonov An-24B, tre Antonov An-24RV, tre Boeing 757-200, due Boeing 767-300ER, tre Avro RJ85, quattro Ilyushin Il-114, due Ilyushin Il-62, sei Ilyushin Il-62M, dieci Ilyushin Il-76T, nove Ilyushin Il-86, 15 Tupolev Tu-154B, due Tupolev Tu-154M e 19 Yakovlev Yak-40. Le destinazioni servite all'epoca includevano Almaty, Amsterdam, Andijan, Aşgabat, Atene, Baku, Bangkok, Pechino, Biškek, Bukhara, Čeljabinsk, Chabarovsk, Dacca, Delhi, Ekaterinburg, Fergana, Francoforte sul Meno, Gedda, Istanbul, Karshi, Kazan', Kuala Lumpur, Londra, Mineral'nye Vody, Mosca, Namangan, New York, Novosibirsk, Nukus, Omsk, Parigi, Riad, Rostov sul Don, Samara, Samarcanda, Seul, Sharja, Simferopoli, San Pietroburgo, Tashkent, Tel Aviv, Termez, Tjumen', Ufa e Urgench.[3]
Altri due Boeing 767-300ER, equipaggiati con motori Pratt & Whitney PW4000, vennero ordinati nel 2001 e la consegna avvenne nel 2002.[9]
Uzbekistan Airways ha trasportato 2,625 milioni di passeggeri nel 2014, con una diminuzione dell'1,9% su base annua, mentre il 4,6% in più di merci.[10]
Destinazioni
[modifica | modifica wikitesto]Accordi commerciali
[modifica | modifica wikitesto]Al 2022 Uzbekistan Airways ha accordi di code-share con le seguenti compagnie[11]:
Flotta
[modifica | modifica wikitesto]Flotta attuale
[modifica | modifica wikitesto]A settembre 2024 la flotta di Uzbekistan Airways è così composta:[12]
Aereo | In flotta | Ordini | Passeggeri | Note | ||
---|---|---|---|---|---|---|
J | Y | Totale | ||||
Airbus A320-200 | 5 | — | 12 | 138 | 150 | [13] |
4 | — | — | 174 | 174 | Operati per Uzbekistan Express.[14] | |
Airbus A320neo | 10 | — | 12 | 138 | 150 | |
Airbus A321neo | 5 | — | 16 | 172 | 188 | [15] |
Airbus A330-200 | 2 | — | 18 | 248 | 266 | In leasing da Qanot Sharq Airlines. |
Boeing 767-300ER | 6 | — | 15 | 232 | 247 | [16] |
18 | 246 | 164 | ||||
Boeing 787-8 | 6 | — | 24 | 246 | 270 | |
Flotta cargo | ||||||
Boeing 767-300ER(BCF) | 2 | — | cargo | [17] | ||
Flotta VIP (operata per il governo uzbeko) | ||||||
Airbus A320-200 | 2 | — | VIP | [18] | ||
Boeing 787-8 | 1 | — | [19] | |||
Totale | 43 | — |
Flotta storica
[modifica | modifica wikitesto]Uzbekistan Airways operava in precedenza con i seguenti aeromobili:[12][3]
- Airbus A300-600RF
- Airbus A310-300
- Antonov An-2
- Antonov An-24
- Avro RJ85
- Boeing 757-200
- Ilyushin Il-62
- Ilyushin Il-76
- Ilyushin Il-86
- Ilyushin Il-114
- Tupolev Tu-154
- Yakovlev Yak-40
Sviluppo
[modifica | modifica wikitesto]A metà del 2007, il vettore ha ordinato sei Airbus A320; a quel punto la flotta era composta da 55 unità e da dieci diversi modelli di aerei; lo Yakovlev Yak-40 di costruzione russa era tra questi.[20] Nello stesso anno, la compagnia aerea ha ordinato due Boeing 787-8.[21][22]
Alla fine del 2008, la società ha ordinato quattro Boeing 767-300ER in un accordo da 597 milioni di dollari, e l'ordine A320 è stato portato a dieci aeromobili.[23][24] La compagnia aerea ha preso in consegna il suo primo A320 nel luglio 2010; ha iniziato le operazioni sulla rotta Tashkent-Baku. Il primo dei quattro Boeing 767-300ER ordinati nel 2008 è stato consegnato nel febbraio 2012, in coincidenza con il 20º anniversario del vettore.[25] Sempre nel 2012, la compagnia aerea ha ritirato l'An-24 dal servizio.[26] Nel maggio 2013, è stato annunciato che la Banca islamica per lo sviluppo aveva firmato un accordo per 270 milioni di dollari con il governo dell'Uzbekistan (170 milioni di dollari) in parte per finanziare l'acquisizione di due Boeing.[27] Nel luglio 2013, gli Airbus A310 sono stati ritirato dal servizio.[28]
La compagnia aerea ha deciso di convertire due dei Boeing 767-300ER più vecchi in versione cargo. La conversione del primo aeromobile è stata completata nel dicembre 2014.[29] Alla fine di dicembre 2014, il secondo aereo è arrivato a Tashkent.[30]
Uzbekistan Airways ha ricevuto il suo primo Boeing 787-8 alla fine di agosto 2016.[31]
Galleria d'immagini
[modifica | modifica wikitesto]-
Un Airbus A320 della compagnia.
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Un Airbus A310 della compagnia nella livrea precedente.
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Un nuovo Airbus A320neo della compagnia
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Un Boeing 767 della compagnia.
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Un Antonov An-24 della compagnia.
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Un Avro della compagnia durante l'imbarco. Il modello è ora in pensione.
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Un Ilyushin Il-62M della compagnia che indossa la nuova livrea.
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Un Ilyushin Il-76 dipinto con la nuova livrea della compagnia.
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Un Boeing 757-200 della Uzbekistan Airways.
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Un Tupolev Tu-154 della compagnia, pensionato da pochi anni.
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Dei modelli Ilyushin Il-114 della Uzbekistan Airways, vettore di lancio del velivolo.
Incidenti
[modifica | modifica wikitesto]- Il 26 agosto 1990, uno Yakovlev Yak-40, marche UK-87848, stava effettuando una riattaccata quando colpì alcune linee elettriche ad un'altezza di 10 metri, 2000 metri oltre la pista. Il ventre dell'aereo colpì il suolo e scivolò per 130 m (425 piedi) prima di fermarsi contro un terrapieno. Morirono due persone.[32]
- Il 13 gennaio 2004, il volo Uzbekistan Airways 1154, uno Yakovlev Yak-40, si scontrò con una stazione radar durante l'atterraggio a Tashkent, si capovolse, prese fuoco ed esplose, provocando la morte di tutte le 37 persone a bordo.[33]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Kun uz, Structural changes at NAC Uzbekistan Airways completed, su Kun.uz. URL consultato il 22 gennaio 2021.
- ^ (EN) Uzbekistan Airways takes first Boeing 787 | Airframes content from ATWOnline, su web.archive.org, 3 settembre 2016. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2016).
- ^ a b c (EN) WAD - Uzbekistan Airways, su web.archive.org, 9 novembre 2013. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 9 novembre 2013).
- ^ (EN) AIRBUS DELIVERS NUMBER 1,000, su web.archive.org, 2 novembre 2018. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2018).
- ^ (EN) UZBEKISTAN AIRWAYS [HY1], su web.archive.org, 2 novembre 2018. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2018).
- ^ (EN) CIS BUYS 757s AND 767, su web.archive.org, 2 novembre 2018. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2018).
- ^ (EN) Marketplace, su web.archive.org, 4 novembre 2018. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2018).
- ^ (EN) Uzbekistan takes first 757-200, su web.archive.org, 4 novembre 2018. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2018).
- ^ (EN) Marketplace, su web.archive.org, 4 novembre 2018. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2018).
- ^ (RU) В 2014 году пассажиропоток Uzbekistan Airways незначительно снизился | Авиатранспортное обозрение, su web.archive.org, 26 gennaio 2015. URL consultato il 22 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2015).
- ^ Партнеры | Corporate website 'Uzbekistan airways' JSC, su corp.uzairways.com. URL consultato il 5 febbraio 2022.
- ^ a b (EN) Uzbekistan Airways Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 17 settembre 2024.
- ^ Marche UK32016, UK32017, UK32018, UK32019 e UK32020.
- ^ Marche UK32011, UK32012, UK32014 e UK32015.
- ^ Marche UK32101, UK32102, UK32103, UK32104 e UK32105.
- ^ Marche UK67000, UK67003, UK67004, UK67005, UK67006 e UK67008.
- ^ Marche UK67001 e UK67002.
- ^ Marche UK002 e UK32000.
- ^ Marche UK001.
- ^ (EN) Airbus signs China A320 FAL agreement | ATWOnline, su web.archive.org, 16 giugno 2012. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2012).
- ^ (EN) Other News - 10/11/2007 | ATWOnline, su web.archive.org, 16 giugno 2012. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2012).
- ^ (EN) Узбекистан покупает Boeing 787 | Авиатранспортное обозрение, su web.archive.org, 31 gennaio 2015. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2015).
- ^ (EN) Marsans, Uzbekistan firm aircraft orders | ATWOnline, su web.archive.org, 16 giugno 2012. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2012).
- ^ (EN) Uzbekistan Airways orders four A320s | ATWOnline, su web.archive.org, 16 giugno 2012. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2012).
- ^ (EN) Boeing Delivers Uzbekistan Airways 767-300ER as Airline Marks 20th Anniversary, su MediaRoom. URL consultato il 23 gennaio 2021.
- ^ (EN) Uzbekistan Airways News Update, su web.archive.org. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2014).
- ^ (EN) KUNA : IDB gives Uzbekistan USD 270 mln - Economics - 30/05/2013, su web.archive.org, 3 febbraio 2014. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2014).
- ^ (EN) Uzbekistan Airways operates its last A310-300 flight - ch-aviation.ch, su web.archive.org, 14 settembre 2013. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 settembre 2013).
- ^ (EN) First Boeing 767-300 converted to freighter configuration delivered to Tashkent International Airport | Uzbekistan airways, su web.archive.org, 23 febbraio 2015. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ (EN) Boeing-767-300BCF: Flights in new configuration | Uzbekistan airways, su web.archive.org, 23 febbraio 2015. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 23 febbraio 2015).
- ^ (EN) Uzbekistan Airways launches 787-8 operations to New York | Airports & Routes content from ATWOnline, su web.archive.org, 20 maggio 2017. URL consultato il 23 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2017).
- ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Yakovlev Yak-40 UK-87848 Turtkul Airport, su aviation-safety.net. URL consultato il 22 gennaio 2021.
- ^ (EN) Harro Ranter, ASN Aircraft accident Yakovlev Yak-40 UK-87985 Tashkent Airport (TAS), su aviation-safety.net. URL consultato il 22 gennaio 2021.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su uzairways.com.
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