Feyenoord Rotterdam Calcio | |
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Detentore della Coppa dei Paesi Bassi | |
Detentore della Supercoppa dei Paesi Bassi | |
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Segni distintivi | |
Uniformi di gara | |
Colori sociali | Bianco · rosso |
Dati societari | |
Città | Rotterdam |
Nazione | Paesi Bassi |
Confederazione | UEFA |
Federazione | KNVB |
Campionato | Eredivisie |
Fondazione | 1908 |
Presidente | Toon van Bodegom |
Allenatore | Brian Priske |
Stadio | Stadio Feijenoord (51117 posti) |
Sito web | www.feyenoord.nl |
Palmarès | |
Eredivisie | 16 |
Coppe dei Paesi Bassi | 14 |
Johan Cruijff Schaal | 5 |
Trofei internazionali | 1 Coppe dei Campioni/Champions League 2 Coppe UEFA/Europa League 1 Coppe Intercontinentali |
Stagione in corso | |
Si invita a seguire il modello di voce |
Il Feyenoord Rotterdam, noto più semplicemente come Feyenoord (IPA [ˈfɛjəˌnoːrt]) è un club calcistico olandese di Rotterdam. Milita nella Eredivisie, la massima divisione del campionato nazionale
Prende il nome dal quartiere cittadino di Feijenoord. Originariamente Sportclub Feijenoord, dal 1974 utilizza la dicitura Feyenoord per permetterne la pronuncia corretta a chi non conosce l'olandese.
In ambito internazionale è la seconda squadra nei Paesi Bassi per numero di titoli ufficiali vinti: 4. Nella bacheca del club figurano: 1 Coppa dei Campioni, 2 Coppe UEFA/Europa League (record a livello nazionale) e 1 Coppa Intercontinentale.
In ambito nazionale è la terza squadra nei Paesi Bassi per numero di titoli ufficiali vinti: 34. Nella bacheca del club figurano: 16 titoli olandesi, 14 coppe nazionali e 5 Supercoppe. Complessivamente il club si è aggiudicato 37 trofei ufficiali, 33 nazionali e 4 internazionali, che la rendono la terza squadra più vincente nei Paesi Bassi dopo Ajax (75) e PSV (51).
Insieme con PSV e Ajax fa parte delle "tre grandi" del calcio olandese. Con quest'ultima vi è la maggiore rivalità, con cui disputa il De Klassieker, il "classico" del calcio olandese. Il Feyenoord é terza nella classifica perpetua dell'Eredivisie, alle spalle rispettivamente di Ajax e PSV.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Le origini del club risalgono al 19 luglio 1908, quando nella caffetteria de Vereeniging, in Damstraat, nel quartiere Feijenoord di Rotterdam, viene fondato il Wilhelmina, divenuto Sportclub Feijenoord Rotterdam nel 1912. Il suo primo presidente è Gerardus Dirk van Leerdam, rimasto in carica per tre anni. La squadra adotta subito una divisa rossa con maniche blu e pantaloni bianchi e gioca la sua prima partita contro il Be Quick, battuto per 2-1.
Vince il primo titolo olandese al termine del campionato 1923-1924, sotto la guida del tecnico inglese Harry Waits. Dal 1924 al 1940 la squadra vince cinque titoli, più due coppe nazionali.
Gli anni sessanta
[modifica | modifica wikitesto]Il Feijenoord si aggiudica nuovamente il titolo dopo più di vent'anni, nella stagione 1960-1961, successo bissato l'anno successivo. Gli olandesi accedono così alla Coppa dei Campioni 1962-1963, seconda partecipazione alla manifestazione dopo la poco fortunata avventura della stagione precedente. I biancorossi eliminano il Servette e il Vasas nei primi due turni, ma in entrambi i casi si rende necessario disputare lo spareggio in campo neutro. Il cammino degli olandesi prosegue eliminando lo Stade de Reims nei quarti, ma termina in semifinale, dove vengono eliminati dal Benfica: i lusitani vincono infatti la partita di ritorno 3-1, dopo che l'andata a Rotterdam era finita a reti inviolate.
In seguito il Feijenoord vince l'ottavo titolo nazionale nel campionato 1964-1965. In quella stagione conquista anche la coppa nazionale, ottenendo quindi un double, stessa combinazione ottenuta nella stagione 1968-1969.
A seguire, sotto la guida dell'austriaco Ernst Happel, la squadra vinse la Coppa Campioni 1969-70 eliminando in sequenza KR Reykjavík, i campioni uscenti del Milan negli ottavi, il Vorwärts Berlino nei quarti e il Legia Varsavia in semifinale per poi sconfiggere 2-1 gli scozzesi del Celtic nella finale di Milano[2] e imporsi come primo club olandese a vincere una competizione UEFA di club.
Il decennio si chiuse con la vittoria della Coppa Intercontinentale sugli argentini dell'Estudiantes (LP): l'andata a Buenos Aires terminò 2-2, e il ritorno a Rotterdam fu vinto 1-0 con un gol di Joop van Daele, da poco entrato in campo al posto di Coen Moulijn.
Gli anni settanta
[modifica | modifica wikitesto]Il Feijenoord non fu in grado di difendere il titolo europeo perché al primo turno di Coppa dei Campioni 1970-71 fu eliminato dai romeni dell'UTA Arad.
Nel 1973 l'allenatore Ernst Happel lascia il posto a Wiel Coerver, che riesce a portare la squadra alla conquista della Coppa UEFA 1973-74, vinta battendo nella doppia finale gli inglesi del Tottenham Hotspur: il primo atto si conclude sul 2-2, ma nell'incontro conclusivo, disputato il 29 maggio 1974 allo Stadion Feijenoord, il Feijenoord vince 2-0, e conquista il trofeo, la sua prima Coppa UEFA. La stagione viene chiusa nel migliore dei modi, con la conquista dell'undicesimo titolo olandese.
A fine stagione il club decise il cambio ufficiale di denominazione da Feijenoord all'omofono Feyenoord per indicare la corretta pronuncia del nome ai non olandesi[3].
Per il resto, il Feyenoord chiude il decennio senza più conquistare titoli, ma, salvo che nella stagione 1977-1978, ottiene sempre dei piazzamenti nelle posizioni di vertice della classifica, che gli consentono di partecipare alla Coppa UEFA, arrivando a disputare i quarti nella stagione 1976-77.
Gli anni ottanta
[modifica | modifica wikitesto]Il Feyenoord torna a sollevare un trofeo nel 1980, quando conquista la quinta coppa nazionale. Nella stagione successiva disputa per la prima volta la Coppa delle Coppe, arrivando nuovamente a disputare la semifinale in una competizione europea, ma i futuri campioni della Dinamo Tbilisi sbarrano la strada per la finale agli olandesi.
Qualche anno più tardi i biancorossi, con in squadra giocatori del calibro di Johan Cruijff all'ultimo anno di carriera, un giovane Ruud Gullit, e Peter Houtman, tornano a vincere il titolo nella stagione 1983-84, conquistando inoltre il terzo double. Purtroppo non è molto fortunata la partecipazione alla Coppa dei Campioni, in cui il Feyenoord viene eliminato nel primo turno dai greci del Panathīnaïkos.
Gli anni novanta
[modifica | modifica wikitesto]Il Feyenoord inizia il decennio successivo con la conquista della settima coppa nazionale nel 1991, seguita nella stagione successiva dalla vittoria della prima Johan Cruijff Schaal. Partecipa quindi alla Coppa delle Coppe 1991-92 arrivando per la seconda volta nella semifinale della manifestazione, ma sono gli avversari del Monaco ad accedere alla finale, grazie a due pareggi e alla regola dei gol fuori casa. La stagione viene comunque conclusa con la vittoria dell'ottava coppa nazionale.
I biancorossi tornano a vincere il titolo olandese nel campionato 1992-93; Il Feyenoord partecipa per la prima volta alla Champions League, ma termina il cammino negli ottavi, eliminato dal Porto, e non riuscendo così ad accedere alla fase a gruppi. Nelle due stagioni successive conquista altrettante coppe d'Olanda, e arriva per la terza volta alla semifinale della Coppa delle Coppe nella stagione 1995-96, dove viene eliminato dal Rapid Vienna. In seguito partecipa alla Champions League 1997-98 grazie al secondo posto in campionato nella stagione precedente, e accede per la prima volta alla fase a gruppi. Gli olandesi, con nove punti conquistati, finiscono terzi alle spalle di Manchester United e Juventus, riuscendo a vincere 2-0 la sfida casalinga con i bianconeri, ma perdendo 5-1 a Torino nella prima giornata. Nella stagione 1998-1999 arriva poi il quattordicesimo titolo olandese.
Gli anni duemila
[modifica | modifica wikitesto]Il Feyenoord inizia il nuovo decennio partecipando alla Champions League 1999-2000, che lo vede direttamente qualificato alla fase a gironi. Gli olandesi passano il turno insieme al Rosenborg, ma vengono eliminati nella seconda fase a gruppi, classificandosi terzi alle spalle di Lazio e Chelsea.
Una nuova partecipazione al massimo torneo continentale avviene sotto la guida tecnica di Bert van Marwijk nella stagione 2001-02, ma la squadra si classifica terza dietro Bayern e Sparta Praga. Il Feyenoord viene così ammesso alla Coppa UEFA, dove elimina tra gli altri i connazionali del PSV ai calci di rigore e l'Inter in semifinale, vincendo 1-0 la partita di andata al Meazza e pareggiando 2-2 il ritorno. La finale, disputata in partita unica nello stadio casalingo, vede i biancorossi opposti ai tedeschi del Borussia Dortmund, questi ultimi sconfitti 3-2 grazie a una doppietta di Pierre van Hooijdonk e a un gol di Jon Dahl Tomasson. Così, dopo ventotto anni dall'ultima vittoria, i biancorossi di Rotterdam conquistano nuovamente il trofeo.
La stagione successiva la squadra torna a disputare la fase a gironi della Champions League; inserita in un gruppo contenente anche i futuri vicecampioni della Juventus si classifica all'ultimo posto, mancando anche la qualificazione alla Coppa UEFA. Nelle quattro stagioni successive ottiene altrettante partecipazioni alla Coppa UEFA, arrivando in due occasioni a disputare i sedicesimi; nella Coppa UEFA 2006-07 viene qui escluso mentre si appresta ad affrontare il Tottenham Hotspur a causa degli incidenti occorsi in occasione della penultima partita della fase a gironi contro il Nancy. Nella stagione 2007-08 non partecipa alle competizioni europee, ma conquista la decima Coppa nazionale.
La stagione 2008-2009 è quella del centenario per la società di Rotterdam. La squadra tuttavia non lotta però per il titolo, anzi deve stare attenta perché rimane per quasi tutto il campionato nella seconda metà della classifica, e solo verso la fine della stagione riesce a raggiungere il settimo posto. Per la stagione successiva il Feyenoord non disputa quindi alcuna competizione europea.
Gli anni duemiladieci
[modifica | modifica wikitesto]Per la stagione 2009-2010 la società affida la panchina a Mario Been, e vengono acquistati giocatori come Sekou Cissé, Dani Fernandez e Stefan Babović. Il 24 ottobre 2010 il Feyenoord subisce la più pesante sconfitta della sua storia, perdendo 10-0 in casa del PSV Eindhoven. Fino a quel momento il peggior risultato del Feyenoord era un 8-2 subìto dall'Ajax nel 1983.[4]
Il Feyenoord chiude la stagione 2011-12 al secondo posto, qualificandosi così al terzo turno preliminare di Champions League.
Nella sessione estiva di mercato del 2012 vengono tesserati giocatori come Graziano Pellè, prelevato dal Parma, e Joris Mathijsen, prelevato dal Malaga. De Vrij rimane capitano della squadra allenata da Koeman. Gli ucraini della Dinamo Kiev eliminano il Feyenoord dalla Champions League. Gli olandesi proseguono quindi l'avventura in Europa League, dove sono eliminati nel preliminare dallo Sparta Praga, non riuscendo a entrare nel tabellone principale del torneo. In campionato si piazzano al 3º posto dietro Ajax e PSV, qualificandosi per l'Europa League. Pellè realizza ben 27 gol in 29 partite di campionato, risultando il secondo miglior marcatore della Eredivisie.
Nel 2013-2014 il Feyenoord vive il suo peggior inizio di stagione. Perde le prime tre partite e mantiene un rendimento instabile per tutto il campionato, ma a causa delle frenate delle avversarie riesce a rimanere in corsa per il titolo. Alla fine si piazza secondo dietro l'Ajax. In Europa League esce al terzo turno preliminare contro il Kuban', restando fuori dal tabellone principale dell'Europa per il quinto anno consecutivo.
Il 1º febbraio 2014 Ronald Koeman annuncia la volontà di lasciare il club alla fine della stagione. Il 3 marzo è reso noto il nome del successore, Fred Rutten.
Nell'estate del 2014 il Feyenoord perde quattro dei suoi migliori giocatori: Daryl Janmaat, Stefan de Vrij, Bruno Martins Indi e Graziano Pellè, voluto da Ronald Koeman al Southampton. Arrivano, invece, Warner Hahn, Luke Wilkshire, Khalid Boulahrouz, Bilal Başaçıkoğlu, Colin Kâzım-Richards, Jens Toornstra, Kenneth Vermeer e Karim El Ahmadi. Cinque punti nelle prime quattro giornate di campionato sono un inizio deludente, ma il Feyenoord si rifà in ambito europeo, dove prima viene eliminato dal Beşiktaş nei preliminari di Champions League, poi accede al tabellone principale dell'Europa League per la prima volta in sei anni e supera la prima fase. Sorteggiata contro la Roma per i sedicesimi di finale dell'Europa League, la squadra pareggia l'andata per 1-1 in trasferta. Prima della partita i tifosi del Feyenoord si rendono protagonisti di gravi atti vandalici nel centro storico della città di Roma, in particolar modo in Piazza di Spagna, danneggiando seriamente monumenti storici come la Fontana della Barcaccia del Bernini[5]. Il Feyenoord esce perdendo la partita di ritorno per 1-2 con la Roma a Rotterdam. Non avendo vinto alcuna delle ultime cinque partite di campionato, finisce quarta in Eredivisie, dietro l'AZ Alkmaar. Ai play-off per un posto in Europa League è eliminata dall'Heerenveen. Rutten conclude la stagione, ma già a marzo annuncia la volontà di abbandonare l'incarico alla fine dell'annata. Il 23 marzo 2015 è reso noto il nome del successore, Giovanni van Bronckhorst.
Nella stagione 2015-2016 il Feyenoord si aggiudica la Coppa d'Olanda, primo trofeo dal 2008, battendo l'Utrecht per 2-1 nella finale disputatasi il 24 aprile 2016 allo stadio De Kuip.
Nel 2016-2017 il Feyenoord si aggiudica il primo titolo di Eredivisie dal 1999 battendo, all'ultima giornata, l'Heracles Almelo per 3-1 con tripletta di Dirk Kuyt[6]. La stagione inizia in modo ottimo, con nove vittorie nelle prime nove partite di campionato, oltre al successo per 1-0 contro il Manchester Utd in Europa League. La squadra vince quattro altre partite prima della sosta natalizia e a metà della stagione, dopo 17 giornate, si ritrova a quota 42 punti in classifica. Con sette punti in sei partite, termina nella fase a gironi il cammino in Europa League. Dopo la ripresa della stagione, la squadra è eliminata ai quarti di finale della Coppa d'Olanda contro il Vitesse, ma continua a raccogliere vittorie in campionato, ben dieci di fila (di cui le ultime sette nel 2017), per poi subire solo tre sconfitte nelle ultime dieci giornate e non lasciando mai la vetta della graduatoria.
La stagione 2017-2018 inizia con la vittoria, nell'agosto 2017, della Supercoppa d'Olanda contro il Vitesse, battuto al De Kuip per 4-2 ai tiri di rigore dopo, l'1-1 dei 90 minuti. L'annata sarà, tuttavia, meno soddisfacente della precedente: il Feyenoord esce nella fase a gironi della Champions League ottenendo solo tre punti (contro il Napoli) nel difficile girone con Manchester City, lo stesso Napoli e Šachtar e in Eredivisie si piazza quarto. Vince, tuttavia, la Coppa d'Olanda battendo in finale l'AZ Alkmaar al De Kuip per 3-0.
Nel 2018-2019 il club di Rotterdam si aggiudica per la seconda volta consecutiva e la quarta in totale la Supercoppa d'Olanda, quinto trofeo dal 2016, battendo per 6-5 ai tiri di rigore il PSV al Philips Stadion (0-0 dopo 90 minuti di gioco). Nel 2019-2020 disputa una buona stagione, concludendo 3º in Eredivisie e in Coppa d'Olanda si qualifica per la finale, mai giocata causa Pandemia di Covid-19.
Gli anni duemilaventi
[modifica | modifica wikitesto]Nell'annata 2020-2021 conclude 5º e si qualifica per la neonata UEFA Europa Conference League. Nella stagione seguente la squadra si piazza al terzo posto in campionato mentre in ambito internazionale raggiunge la finale di Conference League, persa per 1-0 contro la Roma di José Mourinho[7].
Nell'annata 2022-2023 la squadra di Rotterdam riesce nell'impresa di vincere l'Eredivisie, battendo la concorrenza del più quotato Ajax, a sette anni di distanza dall'ultimo successo nazionale[1]. In Europa, la squadra viene nuovamente estromessa dalla Roma perdendo per 4-1 il ritorno dei quarti di finale (dopo aver vinto l'andata per 1-0)[8]. L'anno successivo, la squadra viene nuovamente eliminata, sempre per mano della Roma, dai playoff di Europa League[9]. La stagione seguente si apre con la sconfitta in Supercoppa d'Olanda a favore del PSV, ma il Feyenoord riesce a vincere la KNVB Beker, mentre in Eredivisie chiude al secondo posto, 7 punti dietro sempre il PSV. Successivamente riaffronta la squadra di Eindhoven nella Supercoppa, questa volta vincendo e ottenendo cosi la sua quinta Johann Crujiff Schall.
Cronistoria
[modifica | modifica wikitesto]Cronistoria del Feyenoord Rotterdam | ||
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Strutture
[modifica | modifica wikitesto]Stadio
[modifica | modifica wikitesto]Il Feyenoord gioca le partite casalinghe nello Stadion Feijenoord. Inaugurato nel 1937 può ospitare oggi 51 117 spettatori. È soprannominato de Kuip (La Vasca).
Società
[modifica | modifica wikitesto]Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Consiglio
[modifica | modifica wikitesto]- Toon van Bodegom (Presidente)
- Gerard Moussault (Membro del consiglio)
- Sjaak Troost (Membro del consiglio)
- Ronald Brus (Membro del consiglio)
- Peter van der Laan (Membro del consiglio)
Gestione
[modifica | modifica wikitesto]- Mark Koevermans (Direttore generale)
- Pieter Smorenburg (Direttore finanza e operazioni)
- Joris van Dijk (Direttore commerciale)
- Frank Arnesen (Direttore tecnico)
Sponsor
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia degli sponsor ufficiali
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Allenatori e presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è riportata la lista degli allenatori[10] e dei presidenti che si sono succeduti alla guida del Feyenoord dalla sua fondazione.
- 1924-1925 Harry Waits
- 1936-1937 Ferenc Molnár
- 1935-1939 Richard Kohn
- 1941-1942 Kees van Dijke
- 1942-1946 Kees Pijl
- 1946-1950 Adriaan Koonings
- 1951-1955 Richard Kohn
- 1956-1958 Jaap van der Leck
- 1959-1961 Jiří Sobotka
- 1961-1963 Franz Fuchs
- 1963-1964 Norberto Höfling
- 1964-1967 Wilhelm Kment
- 1967-1969 Ben Peeters
- 1969-1973 Ernst Happel
- 1973-1975 Wiel Coerver
- 1975-1976 Antoni Brzezanczyk
- 1976-1978 Vujadin Boškov
- 1978-1982 Václav Ježek
- 1982-1983 Hans Kraay
- 1983-1984 Thijs Libregts
- 1984-1985 Thijs Libregts (1 lug.-15 ott.)
- Ab Fafié (16 nov.- 30 giu.)
- 1985-1986 Ab Fafié
- 1986-1988 Rinus Israël
- 1988-1989 Rob Jacobs
- 1989-1990 Pim Verbeek
- 1990-1991 Pim Verbeek, Gunder Bengtsson (1 lug.-15 mar.)
- Wim Jansen (16 mar.- 30 giu.)
- 1991-1992 Hans Dorjee (1 lug.-16 mar.)
- : Wim Jansen (17 mar.- 30 giu.)
- 1992-1995 Willem van Hanegem
- 1995-1996 Willem van Hanegem (1 lug.-2 ott.)
- : Geert Meijer (3 ott.-4 ott.)
- : Arie Haan (15 nov.- 30 giu.)
- 1996-1997 Arie Haan
- 1997-1998 Leo Beenhakker
- Leo Beenhakker, Geert Meijer (29 ott.- 6 nov.)
- Leo Beenhakker (7 nov.- 30 giu.)
- 1998-2000 Leo Beenhakker
- 2000-2004 Bert van Marwijk
- 2004-2005 Ruud Gullit
- 2005-2006 Erwin Koeman
- 2006-2007 Erwin Koeman (1 lug.-3 mag.)
- 2007-2008 Bert van Marwijk
- 2008-2009 Gertjan Verbeek (1 lug.-14 gen.)
- Leon Vlemmings (15 gen.- 30 giu.)
- 2009-2011 Mario Been
- 2011-2014 Ronald Koeman
- 2014-2015 Fred Rutten
- 2015-2019 Giovanni van Bronckhorst
- 2019-2020 Jaap Stam (6 mar.-28 ott.)
- 2020-2021 Dick Advocaat (30 ott.-30 giu.)
- 2021-2024 Arne Slot
- 2024- Brian Priske
- Gerardus Dirk van Leerdam (1908-1911)
- Leen van Zandvliet (1911-1918)
- Jan van Bennekom (1918-1919)
- Johan Weber (1920-1925)
- Leen van Zandvliet (1925-1939)
- Cor Kieboom (1939-1967)
- Guus Couwenberg (1967-1973)
- Leo van Zandvliet (1973-1979)
- Guus Couwenberg (1979-1982)
- Gerard Kerkum (1982-1989)
- Carlo de Swart (1989-1990)
- Amandus Lundqvist (1990-1992)
- Jorien van den Herik (1992-2006)
- Gerard Kerkum (2007)
- Dick van Well (2007-)
Calciatori
[modifica | modifica wikitesto]- Campioni d'Europa
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- 1923-1924, 1927-1928, 1935-1936, 1937-1938, 1939-1940, 1960-1961, 1961-1962, 1964-1965, 1968-1969, 1970-1971, 1973-1974, 1983-1984, 1992-1993, 1998-1999, 2016-2017, 2022-2023
- 1929-1930, 1934-1935, 1964-1965, 1968-1969, 1979-1980, 1983-1984, 1990-1991, 1991-1992, 1993-1994, 1994-1995, 2007-2008, 2015-2016, 2017-2018, 2023-2024
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa UEFA: 2 (record olandese)
- Benelux Cup: 2
- 1958, 1959
Statistiche e record
[modifica | modifica wikitesto]Partecipazione ai campionati e ai tornei internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Campionati nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Alla stagione 2023-2024 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai campionati nazionali:
Livello | Categoria | Partecipazioni | Esordio | Ultima stagione | Totale |
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1º | Eerste klasse | 37 | 1910-1911 | 1954-1955 | 106 |
Hoofdklasse | 1 | 1955-1956 | |||
Eredivisie | 68 | 1956-1957 | 2023-2024 | ||
2º | Tweede klasse | 4 | 1909-1910 | 1920-1921 | 4 |
Tornei internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Alla stagione 2023-2024 il club ha ottenuto le seguenti partecipazioni ai tornei internazionali:
Categoria | Partecipazioni | Esordio | Ultima stagione |
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Coppa dei Campioni/UEFA Champions League | 18 | 1961-1962 | 2023-2024 |
Coppa delle Coppe | 5 | 1980-1981 | 1995-1996 |
Coppa UEFA/UEFA Europa League | 25 | 1972-1973 | 2023-2024 |
UEFA Europa Conference League | 1 | 2021-2022 | |
Coppa Intercontinentale | 1 | 1970 | |
Supercoppa UEFA | 1 | 2002 |
Statistiche individuali
[modifica | modifica wikitesto]il giocatore con più presenze nelle competizioni europee è Patrick Paauwe a quota 55, mentre il miglior marcatore è Graziano Pellè con 55 gol.
Statistiche di squadra
[modifica | modifica wikitesto]A livello internazionale la miglior vittoria è il 12-0 esterno ottenuto contro il Rumelange nel primo turno della Coppa UEFA 1972-1973, mentre la peggior sconfitta è rappresentata dal 5-0 subito dal Real Madrid nel primo turno della Coppa dei Campioni 1965-1966.
Tifoseria
[modifica | modifica wikitesto]I tifosi più accesi del Feyenoord formano un gruppo di nome Het Legioen (in ned. "La Legione") e spesso seguono in gran numero gli allenamenti della squadra[11].
Nel 1963 ben tremila sostenitori del Feyenoord si recarono a Lisbona per la partita di Coppa dei Campioni contro il Benfica[12]. Quando il Feyenoord gioca nelle coppe europee le trasferte della squadra possono attirare anche ottomila tifosi[13]. Nel 1996, per la partita in casa del Borussia M'gladbach, furono quindicimila i sostenitori al seguito della compagine di Rotterdam[14] e nel 2015 gli allenamenti della squadra hanno fatto registrare anche diecimila presenze[11]. In ambito nazionale sono molto sentiti i match contro Ajax e PSV, che attirano da sempre diverse migliaia di tifosi.
In occasione della gara contro l'Ado Den Haag del settembre 2019, i tifosi del Feyenoord hanno invitato allo stadio alcuni bambini malati di cancro e hanno poi lanciato verso di loro giocattoli e peluches[15].
Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]La tifoseria del Feyenoord è gemellata con quella del Sunderland[16] e con quella del Napoli.
Rivalità
[modifica | modifica wikitesto]La principale rivalità, legata al dualismo storico tra Amsterdam e Rotterdam, è quella con l'Ajax[17]. I due club disputano il Klassieker, il classico del calcio olandese[18]. Il Feyenoord vive una forte rivalità anche con i rivali cittadini dello Sparta Rotterdam e dell'Excelsior, con cui disputa il derby di Rotterdam. Invece a livello internazionale, negli ultimi anni è nata una rivalità con la Roma[19][20].
Organico
[modifica | modifica wikitesto]Rosa 2024-2025
[modifica | modifica wikitesto]Aggiornata al 22 agosto 2024.
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Staff tecnico
[modifica | modifica wikitesto]- Brian Priske (Allenatore)
- John de Wolf (Assistente allenatore)
- Marino Pusic (Assistente allenatore)
- Khalid Benlashen (Allenatore portieri)
- Joey Klene (Video Analista)
- Frank Boer (Team Manager)
Giovanili
[modifica | modifica wikitesto]- Rini Coolen (Responsabile giovanili)
- Raymond van Meenen (Responsabile giovanili)
Allenatori Accademia Feyenoord 2021/2022
[modifica | modifica wikitesto]- Cor Adriaanse (Senior Coach)
- Sipke Hulshoff (U-21)
- Melvin Boel (U-18)
- Davey van den Berg (U-17)
- Brian Pinas (U-16)
- David Toxopeus (U-15)
- Gaston Taument (U-14)
- Martijn den Haan (U-13)
- Martijn de Vries (U-12)
- Dane Brard (U-11)
- Jim Camphens (U-10)
- Harrie Nugteren / Dencho Narcisio (U-9)
- Melvin Zaalman / Revelino Kramer / Terence Arnaud (U-8/U-7)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) FIFA, How Feyenoord won their second Dutch Eredivisie title of the century, su fifa.com, 22 giugno 2023. URL consultato il 19 marzo 2024.
- ^ (EN) Albert Barham, Kindvall ensures a Dutch treat, in The Guardian, 7 maggio 1970, p. 23.
- ^ (NL) Wist u dat… [Lo sapevi che…], su stadionfeijenoord.nl, Stadion Feijenoord N.V.. URL consultato il 25 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2007).«zowel Stadion Feijenoord als Feyenoord Rotterdam met een lange ij geschreven werd. Pas in 1974 besloot de voetbalclub een y te gebruiken, de lange ij gaf namelijk problemen met de uitspraak in het buitenland («sia Stadion Feijenoord che Feyenoord Rotterdam si scrivevano con il gruppo "ij". Fu solo nel 1974 che il club decise di utilizzare la y, perché la "ij" causava problemi di pronuncia all'estero»)»
- ^ Clamoroso Feyenoord: Psv vince 10-0. sportmediaset.mediaset.it
- ^ Lorenzo D'Albergo, Valeria Forgnone e Viola Giannoli, Europa League, scontri e cariche in piazza di Spagna e Villa Borghese. Ira di Marino e Renzi, su roma.repubblica.it, La Repubblica, 19 febbraio 2015. URL consultato il 20 febbraio 2015.
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Voci correlate
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NL) Sito ufficiale, su feyenoord.com.
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