I Want It All

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I Want It All
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaQueen
Pubblicazione2 maggio 1989
Durata4:44 (originale); 4:28 (Queen Rocks); 4:02 (versione singolo)
Album di provenienzaThe Miracle
GenereHard rock[1]
Arena rock[1]
EtichettaEMI, Parlophone, Capital
ProduttoreQueen, David Richards
Registrazionegennaio 1988 - febbraio 1989
FormatiCD, 7", 12"
Certificazioni originali
Dischi d'argentoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[2]
(vendite: 200 000+)
Dischi d'oroStati Uniti (bandiera) Stati Uniti[3]
(vendite: 500 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi d'oroItalia (bandiera) Italia[4]
(vendite: 25 000+)
Queen - cronologia
Singolo precedente
(1986)
Singolo successivo
(1989)

I Want It All è una canzone del gruppo musicale rock britannico Queen, contenuta nell'album The Miracle del 1989. Il brano, prodotto da David Richards, fu il singolo con cui il gruppo tornò prepotentemente alla ribalta nelle classifiche musicali dopo tre anni di assenza. Risultò, infatti, una grande hit in tutto il mondo, posizionandosi alla posizione numero 3 nel Regno Unito[5], alla numero 50 della Billboard Hot 100[6], e raggiungendo la top ten di diverse classifiche in Europa.

In Italia, nei primi anni novanta, il brano fu utilizzato per lo spot pubblicitario della Seat Toledo e, successivamente, per la pubblicità della società petrolifera Q8. Inoltre, compare nella colonna sonora dei videogiochi musicali Guitar Hero: Van Halen e SingStar Queen.

I Want It All è stata spesso interpretata come uno slogan d'aiuto verso la gioventù nera africana[7], anche se ben altra è la sua vera origine: si dice sia stata ispirata da una frase che spesso un insicuro Brian May si sentiva ripetere dalla sua seconda moglie Anita Dobson, che lo invitava in modo veemente a prendere delle decisioni.[senza fonte] Il brano è accreditato a tutta la band (come uso dei Queen a partire dall'album The Miracle), anche se fu composto qualche anno prima dallo stesso May. John Deacon, infatti, la definì una canzone "costruita", perché a differenza delle altre canzoni dell'album (scritte a più mani o con delle collaborazioni) questa era in realtà già stata ultimata dal chitarrista. Il ritmo del ritornello è simile a quello di The Show Must Go On, successiva canzone dei Queen. L'intermezzo, invece, è caratterizzato da uno scambio di battute tra May e Freddie Mercury.

È sicuramente tra i brani più hard rock e da concerto tra quelli composti dai Queen, ma nonostante ciò non è mai stato eseguito dal vivo con Mercury in vita. Nel DVD Greatest Video Hits 2, May dice:

«Sarebbe diventato un pezzo forte nei concerti dei Queen con Freddie.»

La prima esibizione live della canzone risale al Freddie Mercury Tribute Concert del 1992, quando i restanti tre membri del gruppo la eseguirono insieme a Roger Daltrey degli Who, come cantante, e Tony Iommi dei Black Sabbath, come secondo chitarrista.

Un'altra versione live appare nell'album live Return of the Champions (2005), cantata dal chitarrista Brian May e il cantante britannico Paul Rodgers.

Nel recensire The Miracle for Allmusic, Greg Prato ha suggerito che la canzone, come la title track The Miracle, "riflette [...] sullo [...] stato del mondo alla fine degli anni '80", riassumendo stilisticamente la canzone come "heavy rock". Il quotidiano di Melville, Newsday, ha menzionato I Want It All come uno dei "I migliori" dell'album, descrivendolo come "colorato dai riff di chitarra rock di May e dalla voce roca di Mercury". Nel rivedere l'album, The Dallas Morning News ha descritto in dettaglio I Want It All, spiegando come "inizia con una parte di chitarra in stile Bowie, offre una porzione di Heavy Metal, stabilisce rapidamente la linea dura implicita dal titolo, poi prende il volo lungo la scorrevole tastiera della chitarra del signor May." La canzone segna il primo e unico uso di un doppio pedale nella grancassa in una canzone dei Queen.

Commenti dai Queen sul disco

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«I Want It All ristabilisce la nostra vecchia immagine in un certo senso. È bello tornare con qualcosa di forte. Qualcosa che ricorda alle persone che siamo un gruppo dal vivo. Non penso che siamo una band di singoli, davvero. Poco prima di pubblicare il singolo ho iniziato ad ascoltare ciò che è alla radio e il tipo di cose che diventa un successo in questi giorni non assomiglia a quello che facciamo. La gente ricorda solo i successi, ma suppongo che abbiamo fatto bene.»

«Stavamo andando nel periodo in cui abbiamo deciso di condividere il merito di tutte le canzoni, e John ha detto che [la canzone] era praticamente una canzone finita quando siamo entrati negli studi - è vero, era proprio questo riff che io era ossessionato da mesi. Il titolo vero e proprio era la frase preferita di Anita, una ragazza molto ambiziosa: "Voglio tutto, e lo voglio ora" ... Non siamo mai stati in grado di esibirci dal vivo. Sarebbe diventato qualcosa del nucleo principale dello show dei Queen, ne sono certo, molto partecipativo. È stato progettato per consentire al pubblico di cantare insieme, molto antemico.»

«Interessante, mi sono scritto un po 'nel mezzo. Non riesco proprio a ricordare perché fosse, è una specie di cosa da fare a Pete Townshend, vero? Ma ha creato un bel duetto nel mezzo, un po 'di sparring tra me e Freddie, e so che gli è piaciuto.»

  • Album Version - 4:44 - la versione dell'album inclusa in The Miracle presenta un'introduzione di chitarra acustica ed elettrica, oltre a un assolo di chitarra in due parti.
  • Video Version - 4:01 - per la versione radiofonica l'introduzione è stata sostituita dal ritornello cantato da Brian May, Freddie Mercury, Roger Taylor e John Deacon. Inoltre la prima parte del secondo assolo di chitarra è stata rimossa.
  • Hybrid Version - 4:30 - questa versione inclusa in Queen Rocks inizia come la versione singolo, ma nella parte centrale è identica alla versione album.

Il lato B si chiama " Hang on in there" (in italiano " resisti")

Questa canzone è stata scritta da tutti e quattro i membri della band. May suona sia chitarre acustiche ed elettriche, sia tastiere, un lavoro che ha condiviso con Mercury, che suona anche il piano. La canzone originariamente appariva come il lato B del singolo "I Want It All". Nella canzone, Mercury colpisce due volte un E5. Nel mezzo della canzone proprio quando arriva il riff di chitarra e Mercury canta "due volte dentro", viene risposto ogni volta con un "blocco" armonizzato; la prima risposta sono le voci multitraccia solo di May, la seconda - voci simili puramente di Taylor.

Il videoclip di I Want It All, diretto da David Mallet nell'aprile del 1989[8], mostra la band esibirsi in uno studio che utilizza lampade alogene. È da notare come Freddie Mercury appaia con la barba e senza più i suoi celebri baffi, che lo avevano caratterizzato negli anni ottanta. Questo era stato probabilmente dettato dal fatto che il cantante voleva coprire i primi segni lasciatogli dal virus dell'HIV, a cui era risultato sieropositivo nella primavera del 1987. Nonostante ciò, Freddie appare ancora abbastanza in forma, anche se già si inizia a notare qualche cambiamento fisico dettato dalla malattia. Brian May ha affermato di come Mercury all'epoca stesse davvero male, seppur non essendo ancora a conoscenza della malattia contratta dal cantante (Freddie rivelò le sue condizioni di salute ai membri del gruppo solo verso la fine del 1989, quando il suo virus si trasformò in AIDS conclamato).

Classifica (1989) Posizione
massima
Australia[9] 10
Austria[9] 11
Belgio (Fiandre)[9] 10
Canada[10] 34
Finlandia[11] 6
Germania[9] 9
Irlanda[12] 3
Italia[13] 4
Norvegia[9] 4
Nuova Zelanda[9] 3
Paesi Bassi[9] 2
Regno Unito[14] 3
Spagna[15] 12
Stati Uniti[16] 50
Stati Uniti (mainstream rock)[16] 3
Svezia[9] 14
Svizzera[9] 8
  1. ^ a b I Want It All - Queen, su allmusic.com, allMusic.
  2. ^ (EN) BRIT Certified, su bpi.co.uk, British Phonographic Industry. URL consultato il 19 maggio 2015. Digitare "I Want It All" in "Search BPI Awards" e premere Invio.
  3. ^ (EN) Queen - I Want It All – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 18 aprile 2023.
  4. ^ I Want It All (certificazione), su FIMI. URL consultato il 14 ottobre 2019.
  5. ^ Queen, su chartstats.com, Chart Stats. URL consultato il 7 maggio 2009.
  6. ^ Queen > Charts & Awards > Billboard Singles, su allmusic.com, allMusic. URL consultato il 7 maggio 2009.
  7. ^ Note di copertina di The Platinum Collection, Queen, p. 12, [[Parlophone]], CD booklet, 2000.
  8. ^ (EN) Queenpedia-I Want It All (videoclip), su queenpedia.com. URL consultato il 9 dicembre 2010.
  9. ^ a b c d e f g h i (NL) Queen - I Want It All, su ultratop.be, Ultratop. URL consultato il 19 maggio 2015.
  10. ^ (EN) Top Singles - July 24 - 29, 1989, su Collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 maggio 2015.
  11. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  12. ^ (EN) Database, su irishcharts.ie, The Irish Chart. URL consultato il 19 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 15 dicembre 2018).
  13. ^ I singoli più venduti del 1989, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 19 maggio 2015.
  14. ^ (EN) Official Singles Chart Top 100: 07 May 1989 - 13 May 1989, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 19 maggio 2015.
  15. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  16. ^ a b (EN) Queen – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 19 maggio 2015. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàBNF (FRcb147909515 (data)