Nella stagione di Serie B 1981-1982 c'è la conferma sulla panchina spallina di Titta Rota, un profondo rinnovamento della squadra e una dichiarata ambizione alle alte posizioni di classifica. Finirà esattamente all'opposto, con l'esonero del tecnico, ulteriori modifiche all'organico e retrocessione in Serie C1. Salgono in Serie A Verona, Pisa e Sampdoria, con la SPAL scendono in Serie C1 il Rimini, il Brescia ed il Pescara.
La SPAL sulla carta è competitiva, ma in campo si dimostra un insieme di giocatori senza coesione. In campionato la situazione si deteriora presto, con i biancazzurri che scivolano sempre più in basso. Servono a poco i rimedi del mercato autunnale e la cacciata di Titta Rota dopo l'ottava di ritorno, con l'avvento di Ugo Tomeazzi dalla primavera che inserisce in squadra alcuni giovani del vivaio. Quattro sconfitte consecutive nelle ultime quattro giornate suggellano la discesa nel terzo livello del calcio nazionale.
In Coppa Italia la Spal disputa il terzo girone di qualificazione, che promuove l'Inter ai quarti di finale, e che nel seguito vincerà il trofeo.
Il 31 dicembre 1981 muore lo storico presidente Paolo Mazza, che ha ricoperto la carica dal 1947 al 1977, lo stadio Comunale di Ferrara sarà a lui intitolato il 14 febbraio del 1982.