Indice
Castel Rozzone
Castel Rozzone comune | |
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La parrocchiale di San Bernardo | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Bergamo |
Amministrazione | |
Sindaco | Luigi Giovanni Rozzoni (lista civica) dal 26-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°33′09.81″N 9°37′09.74″E |
Altitudine | 140[1] m s.l.m. |
Superficie | 1,71 km² |
Abitanti | 2 792[3] (31-5-2021) |
Densità | 1 632,75 ab./km² |
Frazioni | nessuna[2] |
Comuni confinanti | Arcene, Brignano Gera d'Adda, Lurano, Treviglio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24040 |
Prefisso | 0363 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 016063 |
Cod. catastale | C255 |
Targa | BG |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[4] |
Cl. climatica | zona E, 2 383 GG[5] |
Nome abitanti | castelrozzonesi |
Patrono | san Bernardo di Chiaravalle |
Giorno festivo | 20 agosto |
Cartografia | |
Posizione del comune di Castel Rozzone nella provincia di Bergamo | |
Sito istituzionale | |
Castel Rozzone [kasˈtɛl ɾoˈʦːoːne] (Castèl Russù [kasˈtɛl ɾuˈsu , kasˌtɛɾːuˈsu] in dialetto bergamasco[6]) è un comune italiano di 2 792 abitanti[3] della provincia di Bergamo in Lombardia.
Situato nella pianura bergamasca, dista circa 15 chilometri a sud dal capoluogo orobico.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Origini
[modifica | modifica wikitesto]Le origini del paese risalgono all'epoca romana, quando si verificarono i primi insediamenti stabili nei pressi della strada dei malgari, che si dirigeva dalla città di Bergamo in direzione sud, toccando i centri di Treviglio, Crema e Piacenza.
Questo sviluppo permise la formazione di una struttura abitativa del borgo ben definita, con la tipica divisione in centurie. Con la fine dell'Impero romano d'occidente, nel Medioevo, la popolazione cominciò a crescere assieme alle innovazioni tecniche. Inizialmente aggregato alla comunità di Treviglio e gestito dalla diocesi di Cremona, il territorio venne acquisito dalla famiglia milanese dei Rozzone che instaurò una signoria sulla zona, edificando la corte fortificata che dà il nome al paese.
Medioevo
[modifica | modifica wikitesto]Di fazione ghibellina, nel corso del XIII secolo, i Rozzoni diedero il via alla costruzione della corte fortificata che, posta ai margini meridionali del centro abitato e nei pressi della strada dei malgari, caratterizzò la vita del borgo per molto tempo. Questo maniero, oltre ad avere funzioni difensive e di residenza della famiglia, serviva anche come dogana, essendo posto nelle immediate vicinanze del fosso bergamasco, confine tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano.
Con la vittoria della fazione guelfa dei Visconti negli scontri con i Rozzone, ghibellini, nel 1386 questi vide ridimensionato il loro potere, perdendo il controllo del territorio, rimanendo da allora il loro ricordo solo nel nome del paese da il Ducato di Milano infeudò il paese, fino ad allora terra separata al pari di Treviglio, ad un ramo della famiglia Visconti. Galeazzo Maria Sforza (Duca di Milano dal 1466 al 1476), riceve, nel 1470, "Giuramento di Fedeltà" dal nobile Cavaliere Sagramoro II Visconti per la conferma dei feudi di Brignano Gera d'Adda, Pagazzano e Castel Rozzone, lungo il "Fosso Bergamasco".
Età moderna
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1638 si realizzò l'autonomia amministrativa e parrocchiale da Treviglio, con questioni inerenti alla suddivisione del versamento di tributi, che si protrassero nel corso degli anni.
Età contemporanea
[modifica | modifica wikitesto]A partire dal XX secolo all'agricoltura vennero affiancate attività differenti quali la lavorazione del legno (per la produzione di zoccoli) e la coltivazione dei bachi da seta, che favorirono l'insediamento di una filanda. Questa prima attività industriale fu presto seguita da numerose altre, tanto che nella seconda metà del secolo vide un notevole sviluppo dell'attività industriale, tra cui i mobili d'arte.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone del Comune di Castel Rozzone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 25 febbraio 1983.[7]
«D'oro, alla torre di rosso, murata e aperta di nero, merlata di sei alla ghibellina, fondata su campagna d'azzurro, ondata d'argento; sotto la merlatura due scudetti: il primo d'oro, ad una fascia in divisa di rosso e abbassata al capo dello stesso, caricato del leone passante d'oro; il secondo di verde, ad un biscione d'azzurro, coronato d'oro, ondeggiante in palo e ingollante un fanciullo di carnagione. Ornamenti esteriori da Comune.»
La torre ricorda quella che faceva parte del complesso di mura che esisteva nel Medioevo; su di essa sono effigiati gli stemmi delle famiglie feudatarie locali dei Rozzoni e dei Visconti Aimi. Il corso d'acqua ricorda le numerose rogge, canali fondamentali per l'irrigazione dei campi, chiamati in dialetto roson o rossa grande, termini che hanno dato origine al toponimo del comune.[8]
Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]Chiesa dei morti del contagio
[modifica | modifica wikitesto]In origine era una cappella costruita a memoria dei morti di peste degli anni trenta del Seicento.[9]
Nel piccolo ambiente retrostante l'altare si conservano le ossa dei defunti emerse durante gli scavi nell'antico cimitero, intorno alla chiesa di san Bernardo Abate.[9]
È stata ristrutturata nel 1929.[10]
Chiesa parrocchiale di San Bernardo Abate
[modifica | modifica wikitesto]Il 30 giugno 1523 fu consentita da Monsignor Serbelloni, vicario generale della pieve di Pontirolo, la costruzione della chiesa, dedicata a San Bernardo Abate.[10] Il terreno fu fornito dai Visconti a titolo gratuito per realizzare la chiesa e l'annesso cimitero con sabbia e sassi portati dal Serio.[10]
La chiesa fu inaugurata il 6 ottobre 1544 e nel 1566, 1605 e 1613 ricevette la visita di san Carlo Borromeo.[10]
La chiesa, ricostruita dall'originale in data ignota (ma dopo il 1709), in quanto la distruzione dell'archivio in un incendio nel 1906 non permette di risalire alla data precisa, fu ristrutturata nelle forme attuali nel 1929.[10]
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[14]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Sindaci eletti direttamente (1993-...)
[modifica | modifica wikitesto]# | Nome | Insediamento | Cessazione | Partito e Coalizione |
---|---|---|---|---|
1 | Gioachino Mario Castelli | 1995 | 1999 | Lista civica |
1999 | 2004 | Lista civica | ||
2 | Giuseppina Giovanna Finardi | 2004 | 2009 | Lista civica |
2009 | 2014 | Lista civica | ||
2014 | 2019 | Lista civica | ||
3 | Luigi Rozzoni | 2019 | in carica | Lista civica |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Presentazione — Comune di Castel Rozzone (BG), su comune.castelrozzone.bg.it. URL consultato il 21 dicembre 2008 (archiviato dall'url originale il 21 dicembre 2008).
- ^ Comune di Castel Rozzone - Statuto
- ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
- ^ Castel Rozzone, decreto 1983-02-25 DPR, concessione di stemma e gonfalone [collegamento interrotto], su Archivio centrale dello Stato, Ufficio araldico, Fascicoli comunali, busta 115, fascicolo 10540. URL consultato il 1º luglio 2021.
- ^ Castel Rozzone, su Stemmi dei comuni bergamaschi. URL consultato il 12 marzo 2023.
- ^ a b Chiesa dei morti del contagio, su comune.castelrozzone.bg.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ a b c d e San Bernardo Abate Storia della parrocchia, su comunitapastoraletreviglio.it. URL consultato il 30 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 27 febbraio 2021).
- ^ Parrocchia di San Bernardo, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ a b Comune di Castel Rozzone 1816-1859 [collegamento interrotto], su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ Comune di Castel Rozzone 1859-1971, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012.
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Storico elezioni comunali Castel Rozzone, su tuttitalia.it. URL consultato il 30 aprile 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Castel Rozzone
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su comune.castelrozzone.bg.it.