Indice
Mitsubishi Ki-46
Mitsubishi Ki-46 | |
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Un Mitsubishi Ki-46 II Type 100 in ricognizione in una foto del 1945. | |
Descrizione | |
Tipo | aereo da ricognizione |
Equipaggio | 2 |
Costruttore | Mitsubishi |
Data primo volo | settembre 1939 |
Data entrata in servizio | luglio 1941 |
Data ritiro dal servizio | 1945 |
Utilizzatore principale | Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu |
Esemplari | 1 742 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 11,00 m |
Apertura alare | 14,70 m |
Altezza | 3,88 m |
Superficie alare | 32,0 m² |
Carico alare | 157,8 kg/m² |
Peso a vuoto | 3 263 kg |
Peso carico | 5 050 kg |
Peso max al decollo | 5 800 kg |
Propulsione | |
Motore | 2 radiali Mitsubishi Ha-102 Type 1 |
Potenza | 1 080 hp (807 kW) ciascuno |
Prestazioni | |
Velocità max | 604 km/h (326 kt) a 5 800 m (19 000 ft) |
Velocità di crociera | 400 km/h |
Velocità di salita | a 8 000 m (26 250 ft) in 17 min 58 s |
Autonomia | 2 400 km |
Tangenza | 10 720 m (35 200 ft) |
Armamento | |
Mitragliatrici | 1 Type 89 calibro 7,7 mm posteriore brandeggiabile |
Note | dati riferiti alla versione Ki-46 II |
i dati sono estratti da Japanese Aircraft of the Pacific War[1] | |
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Il Mitsubishi Ki-46 (三菱 キ46?, Mitsubishi yonjūroku), identificato anche come Aereo da ricognizione e comando Tipo 100 (一〇〇式司令部偵察機?, Hyaku-shiki shireibu teisatsuki), nome in codice alleato Dinah[2] era un bimotore da ricognizione strategica ad ala bassa prodotto dall'azienda giapponese Mitsubishi Heavy Industries negli anni quaranta e l'inizio del decennio successivo.
Utilizzato dalla Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu, la componente aerea dell'esercito imperiale giapponese, venne impiegato nelle operazioni sulla Manciuria e Cina e dalla Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu, la componente aerea della Marina imperiale giapponese, durante la seconda guerra mondiale per missioni di ricognizione sulle coste settentrionali di Australia e Nuova Guinea.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Tecnica
[modifica | modifica wikitesto]Il modello originale montava due motori radiali Mitsubishi Ha-102 da circa 1.000 hp l'uno. Il suo profilo aerodinamico a bassa resistenza gli consentiva di superare i 600 km/h: una prestazione assolutamente straordinaria, abbinata ad un'autonomia di 2.500 km. Il Kawasaki Ki-45, un aereo da combattimento più robusto e convenzionale che montava lo stesso tipo e configurazione di motori, era capace, per esempio, di raggiungere una velocità massima di soli 540 km/h.
Nella versione III, raggiungeva la velocità massima di 630 km/h grazie all'adozione di due motori Ha-112 da 1.500 hp, e la sua autonomia veniva estesa a 4.000 km. Per confronto, con lo stesso motore, il caccia Nakajima Ki-44, uno dei migliori intercettori giapponesi, non era praticamente in grado di raggiungerlo (come dimostrato da prove condotte dai giapponesi).
Impiego operativo
[modifica | modifica wikitesto]Facendo parte della "nuova generazione" di aerei dell'esercito, come il Ki-44 e il Ki-49, il Ki-46 entrò in servizio nel 1943 prendendo parte nelle azioni decisive della Guerra del Pacifico e venendo prodotto in circa 1.700 esemplari.
Anche se gli Spitfire ottennero ben 18 vittorie nei cieli australiani durante 1943, il Ki-46 risultava quasi imprendibile grazie alla sua elevata velocità e quota di tangenza. Le sue prestazioni elevate gli permisero di sostituire come ricognitore di prima linea il Mitsubishi Ki-15.
Nel 1944-1945, durante le fasi finali del conflitto, venne modificato, sfruttandone le alte capacità di carico, in un intercettore d'alta quota e gli vennero montati due cannoni da 20 mm sul muso e un cannone da 37 mm inclinato sopra il dorso della fusoliera.
Tuttavia, il peso del cannone da 37 mm annullava in larga misura la capacità di sparare verso l'alto e l'apparecchio non era in grado di mantenere un fuoco continuato senza vederne ridotta la sua stabilità e manovrabilità. A causa di questi svantaggi e della sua lentezza nella fase di decollo, ebbe risultati piuttosto deludenti come intercettore, non riuscendo a contrapporsi ai bombardieri statunitensi B-29 sopra l'arcipelago giapponese.
Versioni
[modifica | modifica wikitesto]- Ki-46
- prototipo.
- Ki-46 I
- versione da ricognizione per l'esercito giapponese.
- Ki-46 II
- la prima versione operativa della serie. Peso a vuoto 3.263 kg, peso massimo al decollo 5800 kg, equipaggiato con due motori radiali Mitsubishi Ha-102 da 1080 hp.
- Ki-46 II KAI
- conversione del Ki-46 II in un modello a tre posti con un abitacolo nuovo. Utilizzata per l'addestramento alla navigazione e comunicazioni radio.
- Ki-46 III
- prototipo.
- Ki-46 III
- versione da ricognizione per l'esercito. Il classico gradino del parabrezza del pilota lasciò il posto ad una pannellatura continua che aumentava l'aerodinamicità dell'aereo. Peso a vuoto 3.830 kg, peso massimo al decollo 6500 kg, equipaggiato con due motori radiali Mitsubishi Ha-112 da 1500 hp. Autonomia aumentata a 4000 km.
- Ki-46 III KAI
- versione da intercettazione dell'esercito, equipaggiata con due cannoni da 20 mm nel muso ed un Ho-203 da 37 mm con orientamento obliquo verso l'alto ed in avanti.
- Ki-46 III
- versione da attacco al suolo priva del cannone da 37 mm.
- Ki-46 IIIb
- versione da attacco al suolo.
- Ki-46 IIIc
- un progetto mai realizzato.
- Ki-46 IV
- prototipo equipaggiato con due motori Mitsubishi Ha-112-II RU da 1.500 cavalli, un turbocompressore da 1.100 cavalli e una maggiore quantità di carburante.
- Ki-46 IVa/b
- versione da caccia e da ricognizione mai realizzata.
Utilizzatori
[modifica | modifica wikitesto]- operò con 2 esemplari catturati nel ruolo di aereo da attacco al suolo ed addestratore fino ai primi anni cinquanta.
Esemplari attualmente esistenti
[modifica | modifica wikitesto]L'unico esemplare esistente, un Mitsubishi Ki-46-II Type 100, è attualmente esposto presso il RAF Museum Cosford, alla base aerea RAF Cosford nel Shropshire, 8 chilometri a nordovest di Wolverhampton.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Francillon 1979, pp. 176-177.
- ^ Mikesh e Abe 1990, p. 284.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) René J. Francillon, Japanese Aircraft of the Pacific War, 2nd edition, London, Putnam & Company Ltd., 1979 [1970], ISBN 0-370-30251-6.
- (EN) William Green, War Planes of the Second World War, Volume Three: Fighters, 7th impression, London, Macdonald & Co.(Publishers) Ltd., 1973 [1961], ISBN 0-356-01447-9.
- (EN) Bill Gunston, The Illustrated Encyclopedia of Combat Aircraft of World War II, London, Salamander Books Ltd., 1978, ISBN 0-89673-000-X.
- (EN) Robert C. Mikesh, Shorzoe Abe, Japanese Aircraft 1910-1941, Annapolis, Naval Institute Press, 1990, ISBN 1-55750-563-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ki-46
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Greg Goebel, The Mitsubishi Ki-46, su AirVectors, http://www.airvectors.net, 11 novembre 2014. URL consultato il 25 aprile 2015.
- (EN) Maksim Starostin, Mitsubishi Ki-46 DINAH, su Virtual Aircraft Museum, http://www.aviastar.org/index2.html. URL consultato il 21 luglio 2009.
- (EN) Mitsubishi Ki 30 'Dinah', su Century of Flight, http://www.century-of-flight.net. URL consultato il 22 agosto 2009 (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2009).
- (RU) Ki-46 I(II), su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 22 agosto 2009.
- (RU) Ki-46 III(IV), su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 22 agosto 2009.
- (RU) Ki-46-III KAI, su Уголок неба, http://www.airwar.ru. URL consultato il 22 agosto 2009.
Controllo di autorità | LCCN (EN) sh2012000409 · J9U (EN, HE) 987007579228505171 |
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