Yokosuka MXY8 Akigusa | |
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Yokosuka MXY8 Akigusa | |
Descrizione | |
Tipo | aliante da addestramento |
Equipaggio | 1 |
Costruttore | Kūgishō (Yokosuka) |
Data primo volo | 8 dicembre 1944[1] |
Utilizzatore principale | Dai-Nippon Teikoku Kaigun Kōkū Hombu |
Altre varianti | Yokosuka MXY9 |
Dimensioni e pesi | |
Tavole prospettiche | |
Lunghezza | 6,05 m |
Apertura alare | 9,50 m |
Altezza | 2,70 m |
Superficie alare | 17,73 m² |
i dati sono estratti da Japanese Aircraft of the Pacific War[2] | |
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Lo Yokosuka MXY8 Akigusa (in giapponese 秋草, Erba d'autunno o erba autunnale) era un aliante da addestramento avanzato sviluppato dall'ufficio di progettazione giapponese Kūgishō, il Primo arsenale tecnico aeronavale di Yokosuka,[3] negli anni quaranta.
Costruito in parallelo con l'intercettore a razzo Mitsubishi J8M era destinato inizialmente a studiare il comportamento del futuro modello da combattimento, acquisendo esperienza da riversare nel suo sviluppo e successiva produzione, e successivamente indirizzato alla formazione dei piloti destinati ai J8M.[1]
Destinato ad equipaggiare anche il Dai-Nippon Teikoku Rikugun Kōkū Hombu, il servizio aeronautico dell'Esercito imperiale giapponese, ed identificato secondo quel sistema di designazione Ku-13[4], avrebbe formato i piloti destinati all'equivalente Ki-200.
Storia del progetto
[modifica | modifica wikitesto]Durante le fasi finali della Guerra del Pacifico, la minaccia rappresentata dal bombardiere statunitense Boeing B-29 Superfortress che nelle sue missioni di bombardamento poteva raggiungere il Giappone, rese necessario lo studio di una adeguata difesa aerea del territorio. In quest'ottica il comandante della Marina Imperiale Eiichi Iwaya, che aveva assistito ad una dimostrazione del Messerschmitt Me 163 all'aeroporto di Rechlin-Lärz, caldeggiò la necessità di dotare i reparti aerei del modello tedesco al fine di intercettare velocemente i bombardieri dell'United States Army Air Force.[5]
Lo J8M era semplicemente un Me 163 costruito su licenza, ma a causa delle difficoltà tecniche nell'ottenere i materiali dalla Germania, dovette essere riprogettato quasi da zero. Lo MXY8 venne ideato insieme allo J8M per valutare il progetto di quest'ultimo, e anche per addestrare i piloti all'utilizzo del nuovo intercettore.
Lo MXY8 venne costruito interamente in legno, e venne dotato di cisterne di zavorra che sarebbero poi state riempite con acqua per simulare il peso e quindi le caratteristiche di volo di un J8M completamente equipaggiato. Furono costruiti circa 50 o 60 di questi alianti.
Un più avanzato addestratore, chiamato MXY9, equipaggiato con un primitivo motore a getto venne ideato, ma mai prodotto.
Sviluppi successivi
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b van Pelt 2012, p. 109.
- ^ Francillon 1979, p. 407.
- ^ La bibliografia anglofona, diventata poi internazionalmente riconosciuta, attribuisce spesso come costruttore l'arsenale navale della Marina imperiale giapponese presso Yokosuka mentre la bibliografia giapponese cita il Kūgishō (空技廠) come contrazione del termine "Kōkū Gijutsu-shō".
- ^ Francillon 1979, pp. 405-406.
- ^ van Pelt 2012, p. 108.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) René J. Francillion, Japanese Aircraft of the Pacific War, 2nd edition, London, Putnam & Company Ltd., 1979 [1970], ISBN 0-370-30251-6.
- (EN) René J. Francillon, Japanese Aircraft of the Pacific War, Annapolis, Maryland, Naval Institute Press, 1987, ISBN 0-87021-313-X.
- (EN) Michel van Pelt, Rocketing Into the Future: The History and Technology of Rocket Planes, Springer, 2012, ISBN 978-1-4614-3200-5. URL consultato l'8 agosto 2013.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Yokosuka MXY8
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (FR) MXY-8 Shusui, su j2mcl Planeurs, http://www.j2mcl-planeurs.net/. URL consultato l'8 agosto 2013.