Indiana Jones (franchise)

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Logo del franchise
Cosplayer di Indiana Jones

Indiana Jones è un franchise basato sulle avventure dell'immaginario archeologo. La saga cinematografica è iniziata nel 1981, con la distribuzione del film I predatori dell'arca perduta. Un prequel, intitolato Indiana Jones e il tempio maledetto, è uscito nel 1984, mentre il sequel, Indiana Jones e l'ultima crociata, è uscito nel 1989. Nel 1992, iniziarono a essere trasmesse in televisione Le avventure del giovane Indiana Jones. Un quarto film, Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo, è stato distribuito nelle sale cinematografiche nel 2008, a 19 anni di distanza dal precedente capitolo. Il quinto e ultimo film, invece, è stato distribuito nel 2023, con il titolo Indiana Jones e il quadrante del destino. I primi quattro capitoli sono stati tutti ideati da George Lucas (creatore anche di Guerre stellari) e diretti da Steven Spielberg, con Harrison Ford nel ruolo di Indiana Jones. Il quinto capitolo, invece, vede sempre Ford nel ruolo principale ma è diretto da James Mangold anziché da Spielberg, il quale è rimasto solamente in qualità di produttore esecutivo assieme a Lucas, anche lui privo di altri ruoli nella realizzazione del film.

La Marvel Comics iniziò inoltre a pubblicare il fumetto The Further Adventures of Indiana Jones nel 1983 e la Dark Horse Comics acquistò i diritti dei libri di Indiana Jones nel 1991. Sono stati pubblicati vari romanzi basati sui film, oltre a una serie di racconti in tedesco di Wolfgang Hohlbein e ad altri dodici storie ambientate prima dei film edite da Bantam Books. Numerosi videogiochi basati sul personaggio sono stati distribuiti a partire dal 1982 fino al 2009.

Nel 1973, George Lucas iniziò a scrivere Le avventure di Indiana Smith.[1] Come Guerre stellari era l'occasione per creare una versione moderna dei movie serial degli anni trenta e quaranta.[2] Lucas discusse l'idea con Philip Kaufman il quale lavorò con lui per molte settimane e scelse l'Arca dell'Alleanza come espediente narrativo. Il progetto entrò in una fase di stallo quando Clint Eastwood assunse Kaufman per la regia di Il texano dagli occhi di ghiaccio.[3] Nel maggio 1977, Lucas era in Maui, in fuga dopo l'enorme successo di Guerre stellari. L'amico e collega Steven Spielberg era lì con lui in vacanza dopo aver terminato le riprese del film Incontri ravvicinati del terzo tipo. Spielberg confidò Lucas di essere interessato a realizzare un film di James Bond. Lucas allora gli propose una idea "migliore di James Bond" raccontandogli la trama di I predatori dell'arca perduta. Spielberg lo amò subito, definendolo "un film di James Bond senza gadget",[4] anche se cambiò il cognome del personaggio in "Jones".[2] Spielberg e Lucas stilarono un contratto con la Paramount Pictures per realizzare cinque film della saga.[4]

Spielberg e Lucas volevano realizzare Indiana Jones e il tempio maledetto più dark del primo episodio anche a causa delle loro situazioni personali riguardanti divorzi e rotture sentimentali. Lucas ideò il film come un prequel in quanto non voleva che i nazisti fossero ancora i nemici della storia. L'idea originale consisteva nell'inserire il personaggio del Re delle Scimmie e un castello infestato ma venne sostituita con le Pietre di Sankara.[5] Vennero assunti Willard Huyck e Gloria Katz per scrivere la sceneggiatura in quanto persone con un grande interesse per la cultura indiana.[6] Le principali scene che non furono realizzate ne I predatori dell'arca perduta vennero inserite in questo film: la fuga utilizzando un gong rotolante come scudo, la caduta dall'aereo in gommone e l'inseguimento su carrelli da miniera.[2] Per il terzo film Spielberg riprese l'idea del Re delle Scimmie e del castello incantato prima che Lucas suggerisse il Santo Graal. Spielberg inizialmente respinse l'idea in quanto troppo eterea e pensò a realizzare una storia padre-figlio. A tal proposito pensò "Il Graal che tutti cercano potrebbe essere una metafora dove il figlio cerca la riconciliazione con il padre e il padre la riconciliazione con il figlio."[7]

In seguito all'uscita nei cinema di Indiana Jones e l'ultima crociata nel 1989 Lucas pose la parola fine alle serie in quanto credeva di non essere più in grado di trovare un espediente narrativo per realizzare un'ulteriore avventura.[7] Lucas iniziò a interessarsi ai teschi di cristallo durante la produzione di Le avventure del giovane Indiana Jones nel 1992 e li considerò un'idea nuova per una sceneggiatura.[8] Quando Harrison Ford girò un cameo nella serie Lucas disse all'attore che credeva fosse un oggetto ottimo come lo fu l'Arca.[9] Nel 1992, Jeb Stuart venne assunto per scrivere una sceneggiatura.[10] Nel 1995 Lucas chiese allo sceneggiatore Boam di scrivere una nuova bozza,[11] ma sia Spielberg che Ford non erano interessati ai teschi e tutto lo sviluppo saltò quando Lucas iniziò a realizzare i prequel di Star Wars.[9]

La lunga gestazione di Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo coincide con l'invecchiamento di Ford e questo ha permesso ai produttori di dare una nuova strada al film. Anziché essere un tributo ai film seriali della Republic Pictures degli anni trenta il film avrebbe tributato i B-movie degli anni cinquanta. Altri produttori alla fine approvarono l'idea generale di Lucas.[9] M. Night Shyamalan venne assunto per sostituire Boam per lavorare a un progetto da realizzare nel 2002,[12] per poi scoprire che fu ingaggiato per scrivere la sceneggiatura del sequel di un film da lui tanto amato come i Predatori ed era inoltre difficile trovare idee che andassero bene sia a Ford, Spielberg e Lucas.[13]

In seguito Stephen Gaghan e Tom Stoppard vennero ingaggiati per scrivere una nuova sceneggiatura.[12] Frank Darabont, che scrisse numerosi episodi di Le avventure del giovane Indiana Jones, venne assunto nel maggio 2002.[14] La sceneggiatura di Darambot era ambientata negli anni cinquanta e vedeva dei nazisti sopravvissuti inseguire Jones.[15] Nel febbraio 2004 Lucas rifiutò la bozza per motivi sconosciuti,[16] nonostante Spielberg l'avessa definita la miglior sceneggiatura dai tempi de I predatori dell'arca perduta.[17] Jeff Nathanson venne incaricato di scriverne una nuova versione nell'ottobre 2004,[18] ambientata intorno al 1949.[19] Completato un anno più tardi lo script venne girato a David Koepp,[12] il quale lesse tutti i precedenti elaborati e prese le idee che riteneva ottime.[20] Voleva rendere il film meno dark de Il tempio maledetto e meno comico de L'ultima crociata sperando di ritrovare il giusto equilibrio che caratterizzava il primo film.[21]

Colonna sonora

[modifica | modifica wikitesto]

Le colonne sonore dei film sono state composte da John Williams, che, come usa fare di solito, compone seguendo il leitmotiv. Il tema principale della serie è la Raiders' March, Marcia dei Predatori, ed è presente in tutti i film della serie e in un episodio del Giovane Indiana Jones.

Altri motivi sono:

  • Marion: il tema suonato nei momenti romantici del primo, del quarto e del quinto film.
  • Arca dell'Alleanza: questo tema è molto usato nel primo film, quando i personaggi stanno parlando o si trovano nei pressi di questo antico artefatto. Nel terzo film è possibile udirlo quando Indy passa di fronte a un dipinto dell'Arca, mentre nel quarto è usato all'entrata dei Russi nell'Hangar 51, dove è conservata. È possibile inoltre vedere l'Arca in una scena poco più avanti.
  • Henry: una musica del padre di Indy, usata spesso nel terzo e durante la fine del quarto.
  • Santo Graal: come l'Arca dell'Alleanza, viene suonato quando Indy raggiunge il luogo del Graal o quando viene menzionato.
  • L'incantesimo del teschio: un tema misterioso e acuto dedicato al Teschio di Cristallo.

L'introduzione di Mutt Williams (Shia LaBeouf) in Il regno del teschio di cristallo ha fatto nascere speculazioni riguardanti un suo ruolo di protagonista in eventuali futuri episodi della saga.[22] In un'intervista a IGN, "Spielberg dichiarò che LaBeouf ha da realizzare molti film di Transformers prima che possa utilizzare la frusta e indossare il cappello di Indiana Jones".[23] Il giovane attore a tal proposito: "Io? Chi non vorrebbe esserlo? Non credo sia una cosa reale. È solo una simpatica voce di corridoio".[24] Ford si è detto disponibile a realizzare un quinto episodio a condizione che non servano altri vent'anni per svilupparlo,[25] mentre Spielberg lo realizzerebbe "solo se il pubblico lo volesse".[26]

George Lucas ha fatto anche un'altra dichiarazione che lascia intendere un'eventuale volontà di realizzazione del film. Durante il Festival di Cannes 2008 ha rivelato di aver avuto l'idea di "Dare a Shia LaBeouf il ruolo da protagonista e avere Harrison Ford in un ruolo come quello interpretato da Sean Connery nel terzo film". Lucas ha inoltre dichiarato che gli anni non sono un problema in quanto Ford ha 65 anni e fa di tutto nel Teschio di cristallo. C'è la vecchia alchimia e non si perde con l'età. È incredibilmente agile e interpreta Indiana Jones come venti anni fa".[27] Ad agosto 2008 Lucas era alla ricerca di un espediente per realizzare il film in quanto Spielberg inizia ad approcciare l'idea.[28] Sempre Lucas ha cambiato idea sulla realizzazione di uno spin-off con protagonista Mutt dicendo che "Indiana Jones è Indiana Jones. Harrison Ford è Indiana Jones. Se fosse Mutt Williams il titolo dovrebbe essere Mutt Williams alla ricerca di Elvis o qualcosa di simile".[29]

Ecco poi una parte di quanto detto da Ford riguardo al personaggio di Indiana: «Il film cercherà di dare nuove prospettive su questo archeologo viaggiatore e tirapugni. È un personaggio, il suo, piuttosto chiaro sin dal primo film. Non è cambiato molto tra un film e l'altro. Ma abbiamo imparato di più su di lui, durante le varie storie, come ad esempio la storia di suo padre. E scopriremo qualcosa di nuovo su Indiana anche in questo film. Penso sia ovvio: se riporti in vita un personaggio, devi dare al pubblico qualcosa di nuovo e diverso. L'avventura è importante, molto importante. Ma è interessante scoprire lati del personaggio che non erano stati esplorati prima».[senza fonte]

Nel giugno 2009 il produttore Frank Marshall ha confermato la ricerca di una sceneggiatura, aggiungendo di essere impaziente di rimettersi al lavoro: «Non aspetteremo altri 20 anni. [...] Non ringiovaniamo mica».[30]

Nel giugno 2010 è stata divulgata la notizia secondo cui Indiana Jones 5 potrebbe essere ambientato al triangolo delle Bermude. La storia è stata successivamente confermata come "completamente falsa" da Frank Marshall sulla sua pagina Twitter.[31]

Il 19 agosto 2010 Shia LaBeouf ha affermato che il film è in fase di scrittura, definendo la storia in mente a Spielberg folle e ottima[32] e agli MTV Movie Awards 2011 ha fatto capire che il quinto capitolo è più vicino di quanto potrebbe sembrare.

Nel dicembre 2011 Spielberg ha spiegato di aver già dato il suo OK sul genere del film e di avere già un'idea in mente, ma che bisognerà aspettare le decisioni di George Lucas.[33] Successivamente George Lucas ha dichiarato che deve ancora trovare il giusto MacGuffin.[34]

Nel luglio del 2012, il produttore Frank Marshall dichiara che un ulteriore episodio della saga molto difficilmente vedrà la luce, e che probabilmente con Il regno del teschio di cristallo la saga è giunta alla conclusione definitiva.[35] Pochi giorni dopo, tuttavia, questa affermazione viene smentita da alcune parole rilasciate da Lucas, il quale avrebbe finalmente trovato uno dei luoghi in cui ambientare il quinto episodio, localizzandolo in Italia, nella regione dell'Umbria; stando alle indiscrezioni, il film vedrebbe la partecipazione dell'attrice italiana Monica Bellucci, la quale discuterà del proprio ruolo nel film in settembre (forse quello di nuova fiamma di Indiana), quando incontrerà lo stesso Lucas, e dell'attrice Penélope Cruz, forse nei panni di uno dei rivali di Jones.[36]

All'inizio di settembre 2012, si diffonde anche la notizia che la lavorazione del film potrebbe iniziare in dicembre, quando sarà annunciato il titolo del capitolo finale (forse Indiana Jones e l'ira di Mara) e continuare per tutto il 2013, con l'uscita nei cinema prevista per maggio 2014; il film sarebbe ispirato a una attrazione di Disneyland.[37] Questa notizia viene poi smentita, in quanto Steven Spielberg, Harrison Ford e Karen Allen si dicono pronti a girare la quinta pellicola, ma che tutto è nelle mani di Lucas, e che sarà lui a decidere se continuare o no la serie.[38]

Il 30 ottobre del 2012, Lucasfilm viene acquistata dalla The Walt Disney Company, il che rende più difficoltosa l'eventualità della produzione del quinto episodio, in quanto i diritti di distribuzione della serie sono detenuti dalla Paramount.[39]

Nell'agosto del 2013, Harrison Ford si ribadisce nuovamente interessato e possibilista su un possibile quinto episodio della serie, asserendo che un altro film con Indiana Jones, che non lo veda per forza come eroe solo d'azione, sarebbe appropriato.[40]

In ottobre, poi, viene rivelato che Ford, come clausola per la sua partecipazione nel ruolo di Ian Solo ai nuovi episodi di Star Wars, oltre a partecipare a tutti e tre i film, ha voluto da Disney la promessa della realizzazione della quinta pellicola di Indiana Jones; Disney dovrà, quindi, lavorare con Paramount a questo film, che dovrebbe uscire nelle sale entro il 2016.[41]

In dicembre, la Disney acquista i diritti di Indiana Jones da Paramount, che continuerà a distribuire i primi quattro episodi; un quinto film sarà quindi sicuramente prodotto da Disney, con una eventuale partecipazione finanziaria di Paramount, sebbene ancora non sia certo se si tratterà di un sequel, con ancora Ford come protagonista, o di un reboot.[42]

Sebbene ancora non sia stata fissata una data di inizio delle riprese, nel corso del 2015 il film è stato confermato da Steven Spielberg, Harrison Ford, Frank Marshall, Kathleen Kennedy e, per finire, da Bob Iger; Ford ne sarà ancora protagonista e, stando alle parole di Spielberg, che lo dirigerà, il film verrà girato prima degli 80 anni del protagonista. Inoltre, David Koepp dovrebbe essere già al lavoro su una sceneggiatura del film.[43] La data di uscita del film, inizialmente fissata ufficialmente al 19 luglio 2019, è stata spostata al 10 luglio 2020, probabilmente per non far concorrere il quinto capitolo di Indiana Jones con il nono di Star Wars, previsto per maggio del 2019.[44][45]

A maggio 2017 è stato annunciato che Indiana Jones 5 sarebbe uscito il 10 luglio 2020, il 19 marzo 2018 è stato annunciato che le riprese sarebbero iniziate ad aprile 2019 a Londra ma il 28 giugno 2018 è stato annunciato che sarebbero state rimandate per la riscrittura della sceneggiatura. Quella scritta da David Koepp andava bene ma non soddisfaceva Spielberg e per questo è stato assunto Jon Kasdan, figlio di Lawrence Kasdan (sceneggiatore di I predatori dell'arca perduta), anche se non è chiaro se dovrà riscrivere tutta la sceneggiatura oppure solo aggiustare la stesura di Koepp. Nel luglio 2018 è stato annunciato che la data di uscita è stata spostata al 9 luglio 2021.

Il 29 luglio 2019 è stato annunciato che le riprese sarebbero iniziate nell'aprile 2020, ma il 26 febbraio 2020 Spielberg ha annunciato che non lo avrebbe diretto ma solo co-prodotto, dicendo di voler "passare la frusta di Indiana Jones a una nuova generazione per portare al pubblico una prospettiva nella storia" mentre la regia verrà affidata a James Mangold ma nel aprile del 2020 l'uscita è stata spostata al 29 luglio 2022 a causa dell'emergenza COVID-19.

Il 10 dicembre 2020 la Disney annuncia che il quinto film di Indiana Jones è entrato in produzione, il 9 aprile 2021 entra nel cast Phoebe Waller-Bridge, il 16 aprile Mads Mikkelsen si unisce nel cast, il 23 aprile Thomas Kretschmann entra nel cast mentre a maggio è stato annunciato che Boyd Holbrook e Shaunette Renée Wilson si sono uniti nel cast del quinto film. Nel maggio 2021 Mads Mikkelsen ha espresso un suo parere riguardo alla sceneggiatura di Indiana Jones 5, dicendo "c'è tutto quello che desideravo"; le riprese erano iniziate il 4 giugno 2021 e sono terminate il 26 febbraio 2022 mentre il primo teaser fu presentato il 9 settembre 2022 al D23, il primo trailer fu pubblicato il 1º dicembre dello stesso anno rivelando il titolo del film: Indiana Jones e il quadrante del destino.

Film Data di uscita USA Regia Sceneggiatura Produttori
I predatori dell'arca perduta 12 giugno 1981 Steven Spielberg Lawrence Kasdan Frank Marshall
Indiana Jones e il tempio maledetto 23 maggio 1984 Willard Huyck, Gloria Katz Robert Watts
Indiana Jones e l'ultima crociata 24 maggio 1989 Jeffrey Boam
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo 22 maggio 2008 David Koepp Frank Marshall
Indiana Jones e il quadrante del destino 30 giugno 2023 James Mangold James Mangold, Jez Butterworth, John-Henry Butterworth, David Koepp Kathleen Kennedy, Frank Marshall, Simon Emanuel

I predatori dell'arca perduta (1981)

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: I predatori dell'arca perduta.
Gli itinerari di Indiana Jones nella trilogia originale: I predatori dell'arca perduta (rosso), Indiana Jones e il tempio maledetto (verde) e Indiana Jones e l'ultima crociata (blu)

È ambientato nel 1936. A Indiana Jones (Harrison Ford) è assegnato da parte del governo il compito di localizzare il luogo in cui sia sepolta l'Arca dell'Alleanza, prima che lo facciano i nazisti, i quali vogliono diventare invincibili come gli israeliti nell'Antico Testamento, che disponevano di questa tremenda arma per abbattere le mura delle città e spianare le montagne. I nazisti sono aiutati da un nemico di Indiana, l'archeologo francese René Belloq (Paul Freeman), che vuole impossessarsi dell'Arca credendola uno strumento in grado di metterlo in comunicazione con Dio. Con l'aiuto della sua vecchia fiamma Marion Ravenwood (Karen Allen) e di Sallah (John Rhys-Davies), Indiana riesce a ritrovare l'Arca in Egitto; i nazisti riescono comunque a impossessarsene, e dopo vari passaggi di mano dell'Arca fra loro e Jones, la portano in una loro base segreta nell'Egeo. Belloq e i nazisti compiono una cerimonia ebraica per aprire l'Arca, ma quando lo fanno vengono uccisi in modo orrendo dalla furia dell'Arca stessa. Indiana e Marion, che a questo punto erano prigionieri dei tedeschi, riescono a salvarsi e portano l'Arca in America, dove invece che essere studiata viene rinchiusa in un deposito segreto militare, che solo nel quarto film della serie si scoprirà trovarsi nel deserto del Nevada.

Indiana Jones e il tempio maledetto (1984)

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Indiana Jones e il tempio maledetto.

È ambientato nel 1935, un anno prima de I predatori. Indiana si trova a Shanghai, dove è costretto a fuggire da una banda di gangster cinesi, comandati da Lao Che, portando con sé l'attrice/cantante Willie Scott (Kate Capshaw) e il suo giovane aiutante Short Round (Ke Huy Quan). In volo verso l'Europa, i tre precipitano in India, dove giungono presso un villaggio le cui terre sono inaridite e da dove i figli degli abitanti sono stati rapiti. La setta dei Thugs, rinata segretamente nel palazzo di Pankot e guidata dal sacerdote Mola Ram (Amrish Puri), ha infatti rubato le sacre pietre di Sankara, di cui una si trovava proprio nel villaggio, al fine di utilizzare il loro potere per dominare il mondo. Indiana, giunto al palazzo e dopo essere pure finito vittima delle magie di Mola Ram, sconfigge i Thugs e salva i bambini rapiti, riportando poi la pietra al villaggio, rinunciando alla fortuna e gloria che gli sarebbe derivata dal chiuderla in un museo.

Indiana Jones e l'ultima crociata (1989)

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Indiana Jones e l'ultima crociata.

Inizia nel 1912, quando un tredicenne Indiana (River Phoenix) tenta di recuperare una croce ornamentale appartenuta a Francisco Vásquez de Coronado, compito che riuscirà a portare a termine nel 1938. Indiana e il suo mentore Marcus Brody (Denholm Elliott) vengono incaricati da un uomo d'affari americano, Walter Donovan (Julian Glover) di ritrovare il Santo Graal; Jones, inizialmente scettico e non interessato, decide di accettare dopo aver scoperto che l'incarico era stato in precedenza affidato al padre Henry Jones, Sr. (Sean Connery), poi scomparso nel nulla. Nel compito sono aiutati dalla Dr. Elsa Schneider (Alison Doody), che li attende a Venezia, dove il vecchio Jones aveva interrotto le ricerche. La storia prosegue scoprendo che sia Donovan che Elsa sono in combutta con i nazisti, i quali hanno catturato Henry così da costringere Indiana ad aiutarli a recuperare il Graal; dopo aver salvato il padre, Indiana, con l'aiuto del suo vecchio amico Sallah, deve ora salvare Marcus, anch'egli rapito dai tedeschi, e raggiungere il Graal prima di questi ultimi. Una volta che i quattro sono riuniti, raggiungono il luogo in cui è custodita la coppa, e Jones è costretto dai nazisti a recuperarla per loro; proprio l'avidità di mettere le mani su questo tesoro, porterà sia Donovan sia Elsa alla morte, mentre Henry fa capire a Indiana che la loro relazione, interrotta da ormai vent'anni, sia più importante di qualsiasi reliquia. Il film si chiude con i quattro protagonisti che cavalcano verso il tramonto.

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008)

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo.

È ambientato nel 1957, diciannove anni dopo L'ultima crociata, lo stesso tempo che intercorre tra la realizzazione dei due film. Nonostante sia ormai anziano, Indiana Jones è ancora attivo: è un colonnello a riposo, grado che ha ricevuto durante la seconda guerra mondiale, ed è un ex membro dell'OSS; con l'amico Mac (Ray Winstone) conduce scavi archeologici, fino a quando entrambi sono rapiti da agenti sovietici, capitanati da Irina Spalko (Cate Blanchett), e costretti a recuperare in un deposito del deserto del Nevada (lo stesso in cui è rinchiusa l'Arca dell'Alleanza) una cassa contenente resti mummificati. Scoperto il tradimento di Mac e riuscito a mettersi in salvo, Jones viene sospettato dall'FBI di poter essere in combutta coi russi, e per questo deve lasciare il Marshall College, nel quale insegna da anni. Indiana è sul punto di lasciare per sempre gli USA e di trasferirsi in Inghilterra, quando viene coinvolto da un giovane scavezzacollo, Mutt Williams (Shia LaBeouf), nel salvataggio di un loro conoscente comune, il professor Harold Oxley (John Hurt), che porta l'anziano archeologo a scoprire che Mutt è figlio suo e di Marion Ravenwood, a trovare il teschio di cristallo e la mitica città di Akator, l'Eldorado cui davano la caccia gli antichi conquistadores. Sconfitti i sovietici e ristabilito il proprio buon nome, Indiana Jones è riammesso a insegnare e infine, dopo più di vent'anni da quando glielo promise, sposa Marion.

Indiana Jones e il quadrante del destino (2023)

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Indiana Jones e il quadrante del destino.

Presenta un prologo ambientato nel 1944, dove sul finire della seconda guerra mondiale il nazista Jürgen Voller (Mads Mikkelsen) cerca di far capire ai suoi superiori il potere del quadrante creato ad Archimede, ma Indiana Jones riesce ad entrarne in possesso e fuggire con l'aiuto dell'amico Basil Shaw (Toby Jones). Nel 1969 durante i festeggiamenti per l'allunaggio, Indy sta divorziando dopo la morte del figlio, fin quando la figlioccia Helena Shaw (Phoebe Waller-Bridge) volendo diventare un'archeologa ricca e famosa, lo va a trovare rubandogli il pezzo del quadrante, mentre Jürgen ora entrato a far parte del team che ha portato l'uomo sulla Luna, ne cerca ancora le tracce. Indy viene aiutato da Sallah (John Rhys-Davies) a rintracciare Helena, la quale stava tentando di vendere l'artefatto in un mercato nero. Voller li raggiunge e riesce a rubarlo, così Indy ed Helena, con l'aiuto di Teddy (Ethann Isidore) faranno di tutto per recuperare i restanti pezzi prima dei nazisti, andando anche in immersione nei fondali marini grazie al vecchio amico Renaldo (Antonio Banderas). In Sicilia il quadrante verrà assemblato dal nemico, ma Indy verrà ferito gravemente dal nemico. L'obiettivo di Jürgen è tornare indietro nel passato e fermare Hitler correggendo gli errori che ha commesso grazie al potere del quadrante, ma finiranno nell'epoca sbagliata: quella di Archimede. Qua Indiana vorrebbe rimanere per vivere la storia, ma Helena lo riporta a casa da Marion Ravenwood (Karen Allen), che sapendo del rinvigorimento del marito, decide di non separarsi.

  • 1912: Il giovane Indy tenta di recuperare la Croce di Coronado (Indiana Jones e l'ultima crociata).
  • 1935: Indiana, dopo aver recuperato i resti dell'imperatore Nurhaci per conto di Lao Che, capita in India con Willie Scott e Short Round nel tempio dei Thugs (Indiana Jones e il tempio maledetto).
  • 1936: Indiana tenta di recuperare un'antica statuetta di un idolo della fertilità (I predatori dell'arca perduta).
  • 1936: Indiana recupera l'Arca dell'alleanza (I predatori dell'arca perduta).
  • 1938: Indiana recupera finalmente la Croce di Coronado (Indiana Jones e l'ultima crociata).
  • 1938: Indiana recupera il Santo Graal (Indiana Jones e l'ultima crociata).
  • 1944: Indiana è in missione in Germania assieme all'amico Basil Shaw nel tentativo di salvare alcuni preziosi beni archeologici. Recupera parte del quadrante di Archimede (Il quadrante del destino).
  • 1944-1955: Indiana svolge una trentina di missioni in Europa e nel Pacifico, col grado di colonnello dell'OSS, al fianco dell'amico Mac (Il regno del teschio di cristallo).
  • 1957: Indy riporta il Teschio di cristallo ad Akator e si sposa (Il regno del teschio di cristallo).
  • 1969: Indiana e la figlioccia Helena ricostruiscono il misterioso Quadrante costruito da Archimede (Il quadrante del destino).

L'ordine cronologico dei film prendendo come riferimento il loro periodo di ambientazione è il seguente:

  1. Indiana Jones e il tempio maledetto (uscito nel 1984, ambientato nel 1935)
  2. I predatori dell'arca perduta (uscito nel 1981, ambientato nel 1936)
  3. Indiana Jones e l'ultima crociata (uscito nel 1989, incipit ambientato nel 1912, il resto del film si svolge nel 1938)
  4. Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (uscito nel 2008, ambientato nel 1957)
  5. Indiana Jones e il quadrante del destino (uscito nel 2023, incipit ambientato nel 1944, il resto del film si svolge nel 1969)

Personaggi e interpreti

[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Personaggi di Indiana Jones.
  • La cella grigia indica che il personaggio non è presente nel film
  • G indica che l'attore ha interpretato una versione giovane del personaggio
Indiana Jones, personaggio icona dei film
Personaggio Film
I predatori dell'arca perduta Indiana Jones e il tempio maledetto Indiana Jones e l'ultima crociata Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo Indiana Jones e il quadrante del destino
Indiana Jones Harrison Ford Harrison Ford
River PhoenixG
Harrison Ford
Henry Jones Sr. Sean Connery
Marion Ravenwood Karen Allen Karen Allen
Mutt Williams Shia LaBeouf
Marcus Brody Denholm Elliott Denholm Elliott
Sallah John Rhys-Davies John Rhys-Davies John Rhys-Davies
Short Round Ke Huy Quan
Willie Scott Kate Capshaw
Harold Oxley John Hurt
Mac Ray Winstone
René Belloq Paul Freeman
Mola Ram Amrish Puri
Walter Donovan Julian Glover
Elsa Schneider Alison Doody
Irina Spalko Cate Blanchett
Helena Shaw Phoebe Waller-Bridge
Jürgen Voller Mads Mikkelsen
Teddy Kumar Ethann Isidore
Renaldo Antonio Banderas
  • indica che il film è stato distribuito più volte
Film Data di uscita USA Incassi ($) Classifica Budget ($) Fonte
Nord America Internazionale Mondiale Nord America[46] Mondiale[47]
I predatori dell'arca perduta 12 giugno 1981 248159971 141766000 389925971 149 364 18000000 [48]
Indiana Jones e il tempio maledetto 23 maggio 1984 179870271 153237000 333107271 242 477 28000000 [49]
Indiana Jones e l'ultima crociata 24 maggio 1989 197171806 277000000 474171806 290 266 48000000 [50]
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo 22 maggio 2008 317101119 469534914 786636033 91 109 185000000 [51]
Indiana Jones e il quadrante del destino 30 giugno 2023 174480468 209482589 383963057 311 375 294700000 [52]
Totale 1116783635 1251020503 2367804138 573700000
  • La cella grigia indica che il dato non è disponibile
Film Rotten Tomatoes Metacritic CinemaScore[53]
I predatori dell'arca perduta 93% (152 recensioni)[54] 90 (23 recensioni)[55]
Indiana Jones e il tempio maledetto 77% (137 recensioni)[56] 57 (14 recensioni)[57]
Indiana Jones e l'ultima crociata 84% (136 recensioni)[58] 65 (14 recensioni)[59] A
Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo 77% (308 recensioni)[60] 65 (40 recensioni)[61] B
Indiana Jones e il quadrante del destino 70% (421 recensioni)[62] 58 (65 recensioni)[63] B+
Lo stesso argomento in dettaglio: Le avventure del giovane Indiana Jones.

Le avventure del giovane Indiana Jones è una serie televisiva trasmessa dal 1992 al 1996 che mostra tre diversi Indiana Jones; Sean Patrick Flanery interpreta Indy da 16 anni a 20 anni; Corey Carrier interpreta Indy dagli 8 ai 10 anni e George Hall è la voce narrante di ogni episodio nonché il novantatreenne Indy. Lucas iniziò a pensare alla serie nel 1990 come "edutainment" e sarebbe dovuta essere più di cervello rispetto ai film. Dello show scrisse le storie di ogni episodio, inoltre fu la sua prima collaborazione con il produttore Rick McCallum. Tra gli scrittori e registi della serie figurano i nomi di Carrie Fisher, Frank Darabont, Vic Armstrong, Ben Burtt, Terry Jones, Nicolas Roeg, Mike Newell e Joe Johnston. Nella storia Indy incrocia il suo cammino con persone storiche davvero esiste interpretate da attori come Daniel Craig, Christopher Lee, Bob Peck, Jeffrey Wright, Marc Warren, Catherine Zeta-Jones, Elizabeth Hurley, Anne Heche, Vanessa Redgrave, Julian Fellowes, Timothy Spall e anche Harrison Ford nei panni del cinquantenne Indiana Jones in un episodio della seconda stagione.[64][65][66]

Le riprese ebbero luogo in oltre 25 nazioni per un totale di più di 150 settimane. Le riprese della prima stagione durarono da marzo 1991 a marzo 1992 mentre quelle della seconda stagione iniziarono due mesi più tardi e durano fino all'aprile 1993.[67] L'ABC non era convinta dell'approccio "di cervello" della serie affermando che ricordava il genere di azione/avventura dei film. Gli indici d'ascolto americani furono decenti a non spettacolari e ciò rese l'ABC nervosa e indecisa se lasciare un vuoto dopo sei episodi fino a settembre 1992.[64] Con ancora quattro episodi da mandare in onda della seconda stagione l'ABC vendette lo show al canale televisivo Family. Essi cambiarono lo stile degli episodi trasformandoli da normali episodi della durata di 50 minuti in film per la TV di 90 minuti. Queste ultime riprese ebbero luogo nel periodo gennaio 1994—maggio 1996.[67] Le avventure del giovane Indiana Jones ricevette pareri misti dai fan nonostante avesse vinto 10 Emmy Awards su 23 nomination e una nomination al Golden Globe per la miglior serie drammatica del 1994. La serie è stata inoltre oggetto di sperimentazione di nuovi effetti digitali per la Lucasfilm.[64]

In base a quanto è specificato nel libro George Lucas: The Creative Impulse (di Charles Champlin), Lucas sta lavorando da qualche tempo ad un drastico rimontaggio e restauro dello show da pubblicare in formato DVD. Secondo il produttore della serie Rick McCallum della Lucasfilm questo lavoro si svolgerà in modo da ultimarlo per il debutto al cinema del Regno del teschio di cristallo. Dal punto di vista degli extra i dischi includeranno circa 100 nuovi inserti storici attualmente in fase di produzione. I maggiori cambi strutturali sono stati studiati per migliorare lo show in generale. Tra questi vi sono l'eliminazione dei commenti finali da ogni episodio del novantatreenne Indiana Jones, l'aggiunta di spezzoni video girati appositamente e l'eliminazione di alcuni episodi per ottenere una migliore continuità nella storia.[senza fonte]

In Italia sono stati pubblicati i seguenti romanzi di Indiana Jones, tre dalla Granata Press, tre da Sperling & Kupfer ed uno da Editrice Nord. I titoli sono questi:

La prima trasposizione da pellicola a libro avvenne con I predatori dell'Arca perduta, scritta da Campbell Black e pubblicata da Ballantine Books nell'Aprile 1981. Ballantine ripubblicherà i Predatori un'altra volta nell'Aprile 2008 (utilizzando questa volta il prefisso Indiana Jones e i ...).[68] Questo venne seguito da Indiana Jones e il tempio maledetto, scritto da James Kahn e sempre pubblicato da Ballantine Books nel maggio 1984.[69] Infine nel maggio 1989 è stato pubblicato Indiana Jones e l'ultima crociata, primo libro di Indy scritto da Rob MacGregor.[70] Ne l'editore ne la LucasFilm ammirarono l'interesse di MacGregor per la storia e l'archeologia. In quanto fan dei primi due film MacGregor ammise che la scrittura della novelizzazione del terzo gli creò "Qualche disappunto dopo aver visto la pellicola finale. Questo perché io ho preso lo script espandendolo per creare un romanzo aggiungendoci scene mentre Spielberg prese la stessa sceneggiatura e tolse qualche scena per rendere il film di una lunghezza accettabile. Quindi per me vedere il film è stato come vedere qualcosa a me familiare, anche se sembrava di aver perso qualcosa."[71]

L'autore tedesco Wolfgang Hohlbein scrisse otto romanzi nel periodo 1990—1993, ma nessuno di questi è stato tradotto in lingua inglese.[72][73][74][75][76][77][78][79] Hohlbein ha ambientato i suoi negli anni 1938—1944 fatta eccezione per il primo nel 1929. Lucas non fu coinvolto in questo progetto.[80] Nonostante tutto Lucas chiese a MacGregor di continuare a scrivere romanzi originale per Bantam Books. Decisero allora di realizzare dei prequel ambientati negli anni venti (dopo la laurea di Indy) così da non interferire con le storie narrate nei film. Lucas permise inoltre il ritorno del solo personaggio di Marcus Brody.[71] Lucas chiese inoltre a MacGregor di basare le storie su miti davvero esistenti, e fatta eccezione per la cancellazione di una scena di sesso, MacGregor ebbe la possibilità di esprimere tutta la sua creatività. Fatta eccezione per Stonehenge MacGregor scelse luoghi da lui visitati in passato.[81] I suoi sei libri vennero pubblicati dal gennaio 1991 al novembre 1992. Il sesto, The Genesis Deluge (1992), caratterizzato dalla presenza dell'Arca di Noè, è stato il libro di maggior successo. MacGregor crede che "Abbia avuto un grande successo tra i credenti di una religione [...] perché portano la storia dell'Arca di Noè nel cuore e pensano che abbia sia radici di carattere storico e archeologico, oltre che di mito. Essi vedono inoltre Indy come uno di loro, benché egli sia quasi un iconoclasta [...] Ad ogni modo, Indy procede nella sua avventura e trova 'un'arca' sul Monte Ararat." Tra i suoi libri MacGregor preferisce il predecessore, The Seven Veils.[71] Questo è caratterizzato dalla presenza del reale esploratore Percy Fawcett e dalla tragica morte della moglie di Indiana, Deirdre Campbell. Deirdre, una studentessa dai capelli rossi di Indy all'Università di Londra, muore nell'incidente aereo del libro.[82][83][84][85][86][87]

Martin Caidin scrisse i due romanzi successesive per la Bantam. Entrambi presentano Gale Parker (che come Deirdre è una donna dai capelli rossi) come spalla di Indiana.[88][89] Caidin si ammalò,[90] così che venne sostituito da Max McCoy nel 1995 che scrisse gli ultimi quattro romanzi. McCoy ambientò i suoi libri nelle vicinanze dei Predatori, fatto che caratterizzò la sua idea di Indy. "L'Indy dei Predatori era lievemente dark [...] Non cattivo, tratta un po' male le persone e con una rivalità nei confronti di Belloq che non vuole ammettere. Nei Predatori Indy deve decidere di essere un eroe," disse. McCoy discusse le sue idee con gli editori, una delle quali riguardante il teschio di cristallo che divenne il prologo del quinto libro.[91] Il teschio divenne una storia ricorrente conclusasi nell'ultimo romanzo. McCoy spese molto tempo nella ricerca di materiale per i libri e il coinvolgimenti di Lucas era limitato. LucasFilm censurò elementi a sfondo sessuale così da permettere la lettura dei romanzi anche ad un pubblico giovane,[90] e bocciò l'idea di viaggi nel tempo nell'ultimo libro in quanto materia troppo fantascientifica.[91] Sallah, Lao Che, Rene Belloq e i nazisti compaiono nelle storie e McCoy ha fatto in modo che Indy fosse anche contro i fascisti di Benito Mussolini ed i giapponesi. Indy ha inoltre avuto una storia con Alecia Dunstin, una bibliotecaria dai capelli rossi del British Museum, in questo ciclo di racconti.[92][93][94][95] Un romanzo riguardante la Lancia Sacra non venne realizzato in quanto la Dark Horse Comics stava sviluppando la stessa idea.[91]

Il giornalista di IGN Scott Chitwood disse che "Bantam non ha mai pubblicizzato i libri in maniera corretta e molte persone non sanno nemmeno della loro esistenza." Chiese allora al precedente editore della Bantam, Tom Dupree nel 2000, perché non l'hanno in una nuova edizione a copertina rigida. La risposta fu "Indy è solo più educato, più dotto e più umano di Doc Savage. Chi pagherebbe 22$ per una sua avventura romanzata? Manteniamolo nella versione attuale, e se Indy 4 diventa realtà allora potremmo ripensarci."[96] Nel febbraio 2008 i libri ispirati ai primi tre film sono stati raccolti in un'unica edizione.[97] Il romanzo basato su Il regno del teschio di cristallo scritto da James Rollins verrà distribuito a maggio 2008.[98] I romanzi adattati per un pubblico di bambini verranno pubblicati dalla Scholastic nel 2008.[99] MacGregor sta scrivendo un nuovo libro per la Ballantine previsto per il 2009.[100]

Find Your Fate

[modifica | modifica wikitesto]

La saga di Indiana Jones ha prodotto dei romanzi raccolti in una collana chiamata Find Your Fate, in maniera simile a Piccoli brividi. Essi sono stati scritti da autori differenti e sono stati editi da Mondadori nella collana Scegli la tua avventura:

R.L. Stine

  • L'isola maledetta (Indiana Jones and the Curse of the Horror Island)
  • I giganti della torre d'argento (Indiana Jones and the Giants of the Silver Tower)
  • Indiana Jones and the Cult of the Mummy's Crypt
  • La muraglia urlante (Indiana Jones and the Ape Slaves of Howlings Island)

Altri autori

  • L'occhio delle parche (Indiana Jones and the Eye of the Fates) - di Richard Wenk
  • La Legione della Morte (Indiana Jones and the Legion of Death) - di Richard Wenk
  • Il drago della vendetta (Indiana Jones and the Dragon of Vengeance) - di H. William Stine and Megan Stine
  • La maschera dell'elefante (Indiana Jones and the Mask of the Elephant) - di H. William Stine and Megan Stine
  • Il tesoro di Saba (Indiana Jones and the Lost Treasure of Sheba) - di Rose Estes
  • La coppa del vampiro (Indiana Jones and the Cup of the Vampire - di Andrew Helfer)
  • Il tesoro di Gengis Kahn (Indiana Jones and the Gold of Genghis Khan - di Ellen Weiss)
Random House
  • Il tesoro della piantagione (Young Indiana Jones and the Plantation Treasure) - di William McCay
  • La tomba del terrore (Young Indiana Jones and the Tomb of Terror) - di Les Martin
  • Il cerchio della morte (Young Indiana Jones and the Circle of Death) - di William McCay
  • La città segreta (Young Indiana Jones and the Secret City) - di Les Martin
  • La principessa in pericolo (Young Indiana Jones and the Princess of Peril) - di Les Martin
  • La vendetta degli zingari (Young Indiana Jones and the Gypsy Revenge) - di Les Martin
  • I cavalieri fantasma (Young Indiana Jones and the Ghostly Riders) - di William McCay
  • La maledizione della croce di rubino (Young Indiana Jones and the Curse of Ruby Cross) - di William McCay
  • Young Indiana Jones and the Titanic Adventure - di Les Martin
  • Il giovane Indiana Jones e L'oro di Durango (Young Indiana Jones and the Lost Gold of Durango) - di Megan Stine and H. William Stine
  • Young Indiana Jones and the Face of the Dragon - di William McCay
  • Young Indiana Jones and the Journey to the Underworld - di Megan Stine and H. William Stine
  • Young Indiana Jones and the Mountain of Fire - di William McCay
  • Young Indiana Jones and the Pirates' Loot - di J.N. Fox
  • Young Indiana Jones and the Eye of the Tiger - di William McCay
  • Young Indiana Jones and the Mask of the Madman - di Megan Stine and H. William Stine
  • Young Indiana Jones and the Ring of Power - Megan Stine
  • La maledizione della mummia (The Young Indiana Jones Chronicles: The Mummy's Curse) - di Megan Stine and H. William Stine
  • Campo di battaglia (The Young Indiana Jones Chronicles: Field of Death) - di Les Martin
  • Un safari misterioso (The Young Indiana Jones Chronicles: Safari Sleuth) - di A.L. Singer
  • La pace segreta (The Young Indiana Jones Chronicles: The Secret Peace) - di William McCay
  • The Young Indiana Jones Chronicles: The Trek of Doom - di Les Martin
  • The Young Indiana Jones Chronicles: Revolution! - di Gavin Scott
  • The Young Indiana Jones Chronicles: Race to Danger - di Stephanie Calmenson
  • The Young Indiana Jones Chronicles: Prisoner of War - di Sam Mclean
Bantam Books

The Young Indiana Jones Chronicles:

  • The Valley of The Kings - di Richard Brightfield
  • Oltre il confine (South of the Border) - di Richard Brightfield
  • Revolution in Russia - di Richard Brightfield
  • Masters of the Louvre - di Richard Brightfield
  • African Safari - di Richard Brightfield
  • Behind the Great Wall - di Richard Brightfield
  • The Roaring Twenties - di Richard Brightfield
  • The Irish Rebellion - di Richard Brightfield
Ballantine Books

Young Indiana Jones:

  • The Mata Hari Affair - di James Luceno
  • The Mummy's Curse - di Parker Smith
Graphic novels
  • The Curse of the Jackal - di Dan Barry
  • The Search for the Oryx - di Dan Barry
  • The Peril of the Fort - di Dan Barry
Libri non di narrativa
  • Lost Diaries of Young Indiana Jones di Eric D. Weiner
  • The Young Indiana Jones Chronicles: On the Set and Behind the Scenes di Dan Madsen
  • Indiana Jones Explores Ancient Egypt - di John Malam
  • Indiana Jones Explores Ancient Rome - di John Malam
  • Indiana Jones Explores Ancient Greece - di John Malam
  • Indiana Jones Explores The Vikings - di John Malam
  • Indiana Jones Explores The Incas - di John Malam
  • Indiana Jones Explores The Aztecs - di John Malam

Oltre alle varie trasposizioni a fumetti dei suoi film, la Marvel pubblicò una miniserie di albi con avventure originali, The Further Adventures of Indiana Jones, uscita in 34 numeri tra il 1983 e il 1986. Ad eccezione del terzo numero, rimasto inedito, sono stati pubblicati in italiano, non in perfetta sequenza e con tavole eliminate o accorpate, in undici albi con copertine create in Italia, nella collana Indiana Jones - Le nuove avventure edita da L'Isola Trovata tra il 1985 e il 1986:[101]

1.Le nuove avventure
2.Africa '36
3.L'idolo d'oro
4.L'ora del drago
5.La città degli immortali
6.Il mistero di Stonehenge
7.Il quarto chiodo
8.Il signore della guerra
9.La casa del diavolo
10.La fortezza nascosta
11.L'armata delle ombre

Nella prima metà degli anni novanta la Dark Horse Comics pubblicò diverse miniserie, tra cui un adattamento del videogioco Fate of Atlantis. Uscirono anche la versione a fumetti delle Avventure del giovane Indiana Jones, nonché alcuni librogame della serie Scegli la tua avventura.

Dal 2008 ripresero nuove pubblicazioni, tra cui la trasposizione di Il regno del teschio di cristallo, le due raccolte Indiana Jones Omnibus, i due volumi per bambini Indiana Jones Adventures, e la miniserie in quattro parti Indiana Jones and the Tomb of the Gods, tutti della Dark Horse.[102]

Nel 1981, Kenner distribuì una bambola di 12 pollici di Indiana Jones, realizzando negli anni seguenti nove action figures, tre playset correlati da camion nazisti e il cavallo di Indy. È stato inoltre creato un gioco da tavolo. Nel 1984, la TSR produsse delle miniature dei personaggi del film da utilizzare nel gioco di ruolo Adventures of Indiana Jones e nel 1995 la Micro Machines distribuì un box set con dieci stampe dei veicoli utilizzati nei film.[103] La LJN distribuì sei action figures alte 6 pollici ispirate al Tempio maledetto nel 1984 e progettò anche un playset mai distribuito sul mercato.[104] Anche la Micro Machines non distribuì un playset al quale stava lavorando.[105] Horizon creò delle bambole molto dettagliate ispirate a Indy e suo padre nel 1993,[106] mentre Toys McCoy fece un'edizione limitata di un modello di 12 pollici di Indy e il suo cavallo direttamente dai Predatori nel 1999.[107] Nel gennaio 2001, Walt Disney Parks and Resorts vendette nuovi esclusivi veicoli assieme a nuove action figures,[108] con una seconda edizione nell'Agosto 2003. Questa edizione inculudava una versione di Indy ispirata a G.I. Joe assieme ad uno stile afroamericano dei giocattoli in onore dei dipendenti di colore dei loro stunt show.[109]

La Hasbro ha distribuito dei giocattoli basati su I predatori dell'arca perduta e Il regno del teschio di cristallo il 1º maggio 2008 e successivamente sull'Ultima crociata e il Tempio maledetto. Questa linea consiste in modelli da 3 pollici, dimensioni deluxe, figure da 12 pollici (create con materiali appositi) e veicoli. Ci sarà inoltre un Indiana Jones con i lineamenti di Mr. Potato chiamato "Taters of the Lost Ark" (non traducibile in quanto gioco di parole con il titolo del primo film). Inoltre è presente un playset del tempio del quarto film,[110] e con una richiesta via posta è possibile ricevere un modello in scala 1:12 dell'Arca dell'Alleanza, Indy con il suo cavallo o un action figure dello scheletro di cristallo dal quarto film.[111] Hasbro ha annunciato che questa linea continuerà anche dopo i film, in quanto verranno creati dei giochi basati sulle Avventure del giovane Indiana Jones.[112] Sideshow Collectibles, Gentle Giant, Diamond Select Toys e la giapponese Kotobukiya hanno acquistato i diritti di Indiana Jones nel 2008.[113][114][115][116]

La LEGO distribuirà otto playset basati sui film. La metà sarà ispirata al Regno del teschio di cristallo, tre ai Predatori e l'ultimo all'Ultima crociata.[117][118]

Come già scritto il mercato spesso si è "incrociato" con altri marchi come nel caso di Mr. Potato[119], Topolino nei panni di Indiana Jones (disponibile solamente nei parchi Disney)[120] e il marchio Muppet Adventure Kermit Action Figure prodotto da Palisades basato sull'apparizione della rana nello show di Disney World "Indiana Jones Epic Stunt Spectacular!" (A causa di questioni legali i produttori e i realizzatori delle figure hanno chiaramente dichiarato che "Adventure Kermit" non è in alcun modo relazionato ad Indiana Jones anche se il prodotto compare in Indiana Jones: The Ultimate Guide, pubblicato nel 2008).[121] È stata infine realizzata una collaborazione con il marchio LEGO.

Sulla saga di Indiana Jones è basata una lunga serie di videogiochi iniziata nel 1982, alcuni legati a uno specifico film, altri con trame originali.

Giochi di ruolo

[modifica | modifica wikitesto]

Sono stati pubblicati due giochi di ruolo basati sulla franchise, il primo Adventures of Indiana Jones scritto da David "Zeb" Cook è stato pubblicato dalla TSR nel 1984.[124] Il secondo, The World of Indiana Jones (Greg Farshtey, Brian Sean Perry, Peter Schweighofer) è stato pubblicato dalla West End Games nel 1994.[125]

Un flipper basato sui primi tre film, Indiana Jones: The Pinball Adventure, venne costruito nel 1993. Stern Pinball ha realizzato una nuova versione nel 2008 la quale ha gli elementi di tutti e tre i film.[126]

Azione sul set dello show Indiana Jones Epic Stunt Spectacular!

George Lucas ha collaborato con i responsabili della Walt Disney in quattro occasioni per creare delle attrazioni basate sul personaggio di Indiana Jones in alcuni parchi a tema Disney:

  1. ^ Hearn, p.80
  2. ^ a b c Filmato audio Indiana Jones: Making the Trilogy, Paramount Pictures, 2003.
  3. ^ Hearn, p.112-115
  4. ^ a b McBride, p.309-322
  5. ^ Indiana Jones and the Temple of Doom, Empire, ottobre 2006, 86-92.
  6. ^ Hearn, p. 144-7
  7. ^ a b Indiana Jones and the Last Crusade, Empire, ottobre 2006, 96-100.
  8. ^ Shawn Adler, George Lucas Promises 'Crystal Skull' Will Be As Good As First Indiana Jones Flick, MTV News, 5 ottobre 2007. URL consultato il 17 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2009).
  9. ^ a b c Jim Windolf, Keys to the Kingdom, Vanity Fair, febbraio 2008. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  10. ^ Michael Fleming, Par 'Going West', Variety, 12 novembre 1993. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  11. ^ Army Acherd, 'Phantom' crew gives economics lesson, Variety, 18 ottobre 1995. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  12. ^ a b c Ann Donahue, Indiana Jones and the Curse of Development Hell, Première. URL consultato il 17 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 18 giugno 2007).
  13. ^ Patrick Lee, M. Night Shyamalan had a sense that all Signs pointed to Mel Gibson, Science Fiction Weekly, 5 giugno 2002. URL consultato il 17 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2007).
  14. ^ Ken Plume, IGN FilmForce Exclusive: Has Indy IV Found Its Writer?, IGN, 17 maggio 2002. URL consultato il 17 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 16 dicembre 2008).
  15. ^ Jim Windolf, Q&A: Steven Spielberg, Vanity Fair, 2 dicembre 2007. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  16. ^ Michael Fleming, Script trips next 'Indy', Variety, 4 febbraio 2004. URL consultato il 17 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2008).
  17. ^ Devin Faraci, Indiana Jones and the Wasted Screenplay[collegamento interrotto], CHUD, 11 giugno 2006. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  18. ^ Dave McNary, H'wood still jonesing for 'Indy 4', Variety, 31 ottobre 2004. URL consultato il 17 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 6 febbraio 2008).
  19. ^ New Indy Details, IGN, 3 aprile 2006. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  20. ^ Erik Davis, EXCLUSIVE: Writer-Director David Koepp Talks 'Indiana Jones 4' with Cinematical, Cinematical, 11 dicembre 2007. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  21. ^ Shawn Adler, Indiana Jones IV Writer Speaks: ‘You’ve Just Got To Hope To God You Don’t Screw Up.’, MTV, 5 dicembre 2007. URL consultato il 17 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2008).
  22. ^ Jim Windolf, My Indiana Jones Crackpot Theory, Vanity Fair, 4 gennaio 2008. URL consultato il 17 gennaio 2008.
  23. ^ Todd Gilchrist, Eric Moro, Indy IV Winding Down, IGN, 9 ottobre 2007. URL consultato il 17 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 12 ottobre 2007).
  24. ^ Heather Newgen, LaBeouf on Indy 4, Transformers 2 & Y: The Last Man, ComingSoon.net, 19 gennaio 2008. URL consultato il 19 gennaio 2008 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2008).
  25. ^ Anthony Breznican, Harrison Ford is a portrait of rugged individualism, USA Today, 16 aprile 2008. URL consultato il 18 aprile 2008.
  26. ^ Spielberg eyes more Indiana films, BBC News Online, 18 maggio 2008. URL consultato il 18 maggio 2008.
  27. ^ Roger Friedman, Lucas: 'Indy 5' a Possibility, FOX News, 16 maggio 2008. URL consultato il 16 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2008).
  28. ^ Patrick Lee, Lucas: Indy V Research In Works, in Sci Fi Wire, 5 agosto 2008. URL consultato il 5 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 5 agosto 2008).
  29. ^ Shawn Adler, ‘Indiana Jones 5’ Won’t Center on Shia LaBeouf, Insists George Lucas, in MTV Movies Blog, 5 agosto 2008. URL consultato il 5 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2008).
  30. ^ Andrea Francesco Berni, Frank Marshall: Indiana Jones 5 il prima possibile, su Cinema - BadTaste.it, 18 giugno 2009. URL consultato il 29 aprile 2024.
  31. ^ (EN) Frank Marshall, The rumor about INDY 5 is completely false. Nothing has changed, we are not shooting next year and still in the research phase..., su Twitter, 9 giugno 2010. URL consultato il 29 aprile 2024.
  32. ^ Qualcuno sta scrivendo Indiana Jones 5, su badtaste.it, Badtaste.it. URL consultato il 20 agosto 2010.
  33. ^ Steven Spielberg parla di Transformers 4, Indiana Jones 5, su badtaste.it, Badtaste.it. URL consultato il 4 dicembre 2010.
  34. ^ (EN) George Lucas Is Still Puzzling Over Indiana Jones 5, su nymag.com, Vulture, 12 dicembre 2011. URL consultato il 14 dicembre 2011.
  35. ^ Indiana Jones 5 è ancora in alto mare, parola di Frank Marshall, su NewsCinema Magazine, 27 luglio 2012. URL consultato il 29 aprile 2024.
  36. ^ Spie, Cinema, Indiana Jones 5: George Lucas vuole Monica Bellucci, su Irispress, 9 agosto 2012. URL consultato il 12 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 2 dicembre 2013).
  37. ^ (ES) pichumalaga, Indiana Jones y la Ira de Mara, posible título para Indy 5, su Fusion Freak, 2 settembre 2012. URL consultato il 2 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2012).
  38. ^ Filippo Magnifico, Karen Allen parla di Indiana Jones 5, su ScreenWEEK.it, 20 Settembre 2012. URL consultato il 29 aprile 2024.
  39. ^ Attilio Giuseppe Cardella, Disney-Lucasfilm: niente Indiana Jones, su Spaziofilm, 31 ottobre 2012. URL consultato il 31 ottobre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 novembre 2012).
  40. ^ Andrea Francesco Berni, Harrison Ford possibilista su Indiana Jones 5, su Cinema - BadTaste.it, 6 agosto 2013. URL consultato il 29 aprile 2024.
  41. ^ hellspawn, Harrison Ford vicino a Star Wars VII: Indiana Jones 5 parte dell'accordo, su Cineblog, 29 ottobre 2013. URL consultato il 29 aprile 2024.
  42. ^ Angelo Di Pino, Indiana Jones: la Disney ne acquista i diritti. Che la saga continui!, su cartoonmag.it, 7 Dicembre 2013. URL consultato il 29 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2023).
  43. ^ È ufficiale: "Indiana Jones avrà un 5º capitolo", Harrison Ford protagonista, su La Gazzetta dello Sport - Tutto il rosa della vita, 3 gennaio 2016. URL consultato il 29 aprile 2024.
  44. ^ Via libera a «Indiana Jones 5»: uscirà nel 2019 e ci sarà Harrison Ford, su Corriere della Sera, 15 marzo 2016. URL consultato il 29 aprile 2024.
  45. ^ Star Wars e Indiana Jones: svelate le prossime uscite al cinema, su TvZap, 26 aprile 2017. URL consultato il 29 aprile 2024 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2023).
  46. ^ Top Lifetime Grosses (Domestic), su Box Office Mojo. URL consultato il 16 aprile 2024.
  47. ^ Top Lifetime Grosses (Worldwide), su Box Office Mojo. URL consultato il 16 aprile 2024.
  48. ^ (EN) Raiders of the Lost Ark, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 16 aprile 2024.
  49. ^ (EN) Indiana Jones and the Temple of Doom, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 16 aprile 2024.
  50. ^ (EN) Indiana Jones and the Last Crusade, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 16 aprile 2024.
  51. ^ (EN) Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 16 aprile 2024.
  52. ^ (EN) Indiana Jones and the Dial of Destiny, su Box Office Mojo, IMDb.com. URL consultato il 16 aprile 2024.
  53. ^ (EN) CinemaScore, su CinemaScore. URL consultato il 16 aprile 2024.
  54. ^ (EN) Raiders of the Lost Ark, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 16 aprile 2024.
  55. ^ (EN) Raiders of the Lost Ark, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 16 aprile 2024.
  56. ^ (EN) Indiana Jones and the Temple of Doom, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 16 aprile 2024.
  57. ^ (EN) Indiana Jones and the Temple of Doom, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 16 aprile 2024.
  58. ^ (EN) Indiana Jones and the Last Crusade, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 16 aprile 2024.
  59. ^ (EN) Indiana Jones and the Last Crusade, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 16 aprile 2024.
  60. ^ (EN) Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 16 aprile 2024.
  61. ^ (EN) Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 16 aprile 2024.
  62. ^ (EN) Indiana Jones and the Dial of Destiny, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC. URL consultato il 16 aprile 2024.
  63. ^ (EN) Indiana Jones and the Dial of Destiny, su Metacritic, Fandom, Inc. URL consultato il 16 aprile 2024.
  64. ^ a b c Hearn, p.170-179
  65. ^ Exploring 'Young Indiana Jones', su latimes.com, Los Angeles Times. URL consultato il 23 aprile 2008.
  66. ^ The Young Indiana Jones, su empireonline.com, Empire, 3 maggio 2008. URL consultato l'8 maggio 2008.
  67. ^ a b Hearn, p.186
  68. ^ Campbell Black, Indiana Jones and the Raiders of the Lost Ark, Ballantine Books, aprile 2008, ISBN 978-0-345-35375-7.
  69. ^ James Kahn, Indiana Jones and the Temple of Doom, Ballantine Books, maggio 1984, ISBN 978-0-345-31457-4.
  70. ^ Rob MacGregor, Indiana Jones and the Last Crusade, Ballantine Books, settembre 1989, ISBN 978-0-345-36161-5.
  71. ^ a b c Aaron Gantt, Interview with Rob MacGregor, su theindyexperience.com, The Indy Experience. URL consultato il 1º marzo 2008.
  72. ^ Wolfgang Hohlbein, Indiana Jones and the Feathered Snake, Goldmann Verlag, 1990, ISBN 3-442-09722-3.
  73. ^ Wolfgang Hohlbein, Indiana Jones and the Ship of the Gods, Goldmann Verlag, 1990, ISBN 3-442-09723-1.
  74. ^ Wolfgang Hohlbein, Indiana Jones and the Gold of El Dorado, Goldmann Verlag, 1991, ISBN 3-442-09725-8.
  75. ^ Wolfgang Hohlbein, Indiana Jones and the Sword of Genghis Khan, Goldmann Verlag, 1991, ISBN 3-442-09726-6.
  76. ^ Wolfgang Hohlbein, Indiana Jones and the Vanished People, Goldmann Verlag, 1991, ISBN 3-442-41028-2.
  77. ^ Wolfgang Hohlbein, Indiana Jones and the Secret of Easter Island, Goldmann Verlag, 1992, ISBN 3-442-41052-5.
  78. ^ Wolfgang Hohlbein, Indiana Jones and the Legacy of Avalon, Goldmann Verlag, 1993, ISBN 3-442-41144-0.
  79. ^ Wolfgang Hohlbein, Indiana Jones and the Labyrinth of Horus, Goldmann Verlag, 1993, ISBN 3-442-41145-9.
  80. ^ Wolfgang Hohlbein interview, TheRaider.net, 18 marzo 2003. URL consultato il 1º marzo 2008.
  81. ^ Rob MacGregor interview, TheRaider.net, 29 giugno 2002. URL consultato il 1º marzo 2008.
  82. ^ Rob MacGregor, Indiana Jones and the Peril of Delphi, Bantam Books, gennaio 1991, ISBN 978-0-553-28931-2.
  83. ^ Rob MacGregor, Indiana Jones and the Dance of Giants, Bantam Books, maggio 1991, ISBN 978-0-553-29035-6.
  84. ^ Rob MacGregor, Indiana Jones and the Seven Veils, Bantam Books, novembre 1991, ISBN 978-0-553-29035-6.
  85. ^ Rob MacGregor, Indiana Jones and the Genesis Deluge, Bantam Books, gennaio 1992, ISBN 978-0-553-29502-3.
  86. ^ Rob MacGregor, Indiana Jones and the Unicorn's Legacy, Bantam Books, agosto 1992, ISBN 978-0-553-29666-2.
  87. ^ Rob MacGregor, Indiana Jones and the Interior World, Bantam Books, novembre 1992, ISBN 978-0-553-29966-3.
  88. ^ Martin Caidin, Indiana Jones and the Sky Pirates, Bantam Books, novembre 1993, ISBN 978-0-553-56192-0.
  89. ^ Martin Caidin, Indiana Jones and the White Witch, Bantam Books, marzo 1994, ISBN 978-0-553-56194-4.
  90. ^ a b Max McCoy interview, su TheRaider.net, 31 ottobre 2002. URL consultato il 1º marzo 2008.
  91. ^ a b c Eddie Mishan, Interview with Max McCoy, The Indy Experience, 28 ottobre 2004. URL consultato il 1º marzo 2008.
  92. ^ Max McCoy, Indiana Jones and the Philosopher's Stone, Bantam Books, 1995, ISBN 978-0-553-56196-8.
  93. ^ Max McCoy, Indiana Jones and the Dinosaur Eggs, Bantam Books, 1996, ISBN 978-0-553-56193-7.
  94. ^ Max McCoy, Indiana Jones and the Hollow Earth, Bantam Books, 1997, ISBN 978-0-553-56195-1.
  95. ^ Max McCoy, Indiana Jones and the Secret of the Sphinx, Bantam Books, 1999, ISBN 978-0-553-56197-5.
  96. ^ Scott Chitwood, The Lost Adventures of Indiana Jones, 23 febbraio 2000. URL consultato il 1º marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 13 gennaio 2009).
  97. ^ The Adventures of Indiana Jones, Del Ray Books, febbraio 2008, ISBN 978-0-345-50127-1.
  98. ^ James Rollins, Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull, Del Ray Books, maggio 2008, ISBN 978-0-345-50128-8.
  99. ^ Indiana Jones Junior Novelizations On the Way, StarWars.com, 19 febbraio 2008. URL consultato il 19 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2008).
  100. ^ Works, su robmacgregor.net, Rob MacGregor's official site. URL consultato il 1º marzo 2008 (archiviato dall'url originale il 23 dicembre 2007).
  101. ^ Indiana Jones - Le nuove avventure, su guidafumettoitaliano.com.
  102. ^ Indiana Jones 2008: la rinascita, su fumettietruschi.wordpress.com.
  103. ^ The Adventures of Indiana Jones, su cooltoyreview.com, Cool Toy Review. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  104. ^ Indiana Jones and the Temple of Doom: Action Figures, su TheRaider.net. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  105. ^ Indiana Jones Micro Machines, su TheRaider.net. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  106. ^ Indiana Jones vinyl figure kits, su TheRaider.net. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  107. ^ Toys McCoy Indiana Jones figures, su TheRaider.net. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  108. ^ Disney Figures: Series 1, su TheRaider.net. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  109. ^ Disney Figures: Series 2, su TheRaider.net. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  110. ^ Toy Fair 2008 - Indiana Jones Presentation, su cooltoyreview.com, Cool Toy Review. URL consultato il 17 febbraio 2008.
  111. ^ Exclusive Mail In Figures, su hasbro.com, Hasbro. URL consultato l'8 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2008).
  112. ^ Scott Collura, Toy Fair 08: Indiana Jones Action Figures, IGN, 17 febbraio 2008. URL consultato il 21 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2009).
  113. ^ Indiana Jones 'Raiders of the Lost Ark' - Sideshow Exclusive Edition, su sideshowtoy.com, Sideshow Collectibles, 21 febbraio 2008. URL consultato il 21 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2013).
  114. ^ Toy Fair 2008 - Gentle Giant Indiana Jones, su cooltoyreview.com, Cool Toy Review. URL consultato il 21 febbraio 2008.
  115. ^ Scott Collura, Toy Fair 08: Diamond Select Nabs Lucasfilm License, IGN, 25 febbraio 2008. URL consultato il 27 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2009).
  116. ^ USTF: Kotobukiya's Indiana Jones Lines, Action-Figure, 16 febbraio 2008. URL consultato il 21 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2016).
  117. ^ Indiana Jones - Products, su indianajones.lego.com, LEGO. URL consultato il 17 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2008).
  118. ^ New Indy Movie LEGO Sets Offer Exclusive Peek Into Crystal Skull, Gizmodo. URL consultato il 17 febbraio 2008 (archiviato dall'url originale il 13 febbraio 2008).
  119. ^ Toy News International "Taters Of The Lost Ark Mr. Potato Head"
  120. ^ endorexpress.net "Indiana Jones Mickey Action Figure"
  121. ^ Indiana Jones: The Ultimate Guide, DK Publishing, 2008, ISBN 0-7566-3500-4.
  122. ^ (EN) Indiana Jones: The Pinball Adventure, su Gaming Nexus. URL consultato il 20 agosto 2024.
  123. ^ Indiana Jones e l'Antico Cerchio si mostra in un nuovo trailer, rivelata la data d'uscita su PS5, Xbox e PC, su IGN Italia, 20 agosto 2024. URL consultato il 20 agosto 2024.
  124. ^ (EN) Shannon Appelcline, Designers & Dragons - The ’70s, vol. 1, 2ª ed., Evil Hat Productions, 2013, p. 61, ISBN 978-1-61317-076-2.
  125. ^ (EN) Shannon Appelcline, Designers & Dragons - The ’80s, vol. 1, 2ª ed., Evil Hat Productions, 2013, p. 261, ISBN 978-1-61317-075-5.
  126. ^ Indiana Jones, Pinball News, 20 marzo 2008. URL consultato il 7 aprile 2008.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàLCCN (ENsh94006231 · J9U (ENHE987007551542805171