Indice
39/Smooth
39/Smooth album in studio | |
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Artista | Green Day |
Pubblicazione | 1990 |
Durata | 31:13 |
Dischi | 1 |
Tracce | 10 |
Genere | Punk revival Pop punk Rock alternativo |
Etichetta | Lookout! Records |
Produttore | Green Day, Andro |
Registrazione | 29 novembre 1989–2 dicembre 1989, Art of Ears, San Francisco (California) |
Formati | LP, MC |
Green Day - cronologia | |
Album precedente
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39/Smooth è il primo album in studio del gruppo musicale statunitense Green Day, pubblicato nel 1990 dalla Lookout! Records.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta dell'unico disco a figurare il batterista John Kiffmeyer, successivamente sostituito da Tré Cool.[1]
Ottenne un modesto successo, vendendo poco meno di 3 000 copie nel primo anno, segnando un successo per la Lookout! Records;[2] nella primavera del 1994, a seguito dell'uscita di Dookie, le vendite dell'album aumentarono in maniera significativa, raggiungendo quota 55 000 copie.[3] Da esso non fu estratto alcun singolo, sebbene il brano Going to Pasalacqua venne distribuito come tale all'interno del cofanetto Green Day: Ultimate Collectors del 2009.[1][4]
Nel 1991 tutti i brani dell'album, insieme a quelli degli EP 1,000 Hours e Slappy e al brano I Want to Be Alone (tratta dalla raccolta The Big One, distribuita del 1990 dalla Flipside Records), sono stati inseriti nella raccolta 1,039/Smoothed Out Slappy Hours.[1][5] Nel 2009 la Reprise Records ha ristampato 39/Smooth in formato LP all'interno di un cofanetto composto anche dalle ristampe degli EP 1.000 Hours e Slappy.[5]
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]AllMusic ha dato all'album un voto di 3 stelle su 5, spiegando che «non è un grande album. Non è male, assolutamente, ma probabilmente la maggior parte dei suoi contenuti potrebbero essere spostati, con qualche leggera modifica al sound, in Dookie o Insomniac senza che nessuno se ne stupisca più di tanto».[6] La rivista online Pitchfork l'ha invece definito «grezzo, ma almeno i dischi dei Green Day a questo punto erano per lo meno registrati decentemente, a differenza della maggior parte della roba fatta di latta e spago dei loro coetanei; e canzoni come At the Library e Don't Leave Me erano decisamente orecchiabili».[7]
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]- Lato A
Testi di Billie Joe Armstrong, eccetto dove indicato, musiche di Billie Joe Armstrong, Mike Dirnt e John Kiffmeyer.
- At the Library – 2:28
- Don't Leave Me – 2:38
- I Was There – 3:36 (testo: John Kiffmeyer)
- Disappearing Boy – 2:51
- Green Day – 3:28
- Lato B
- Going to Pasalacqua – 3:30
- 16 – 3:24
- Road to Acceptance – 3:35
- Rest – 3:05
- The Judge's Daughter – 2:34
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo
- Billie Joe Armstrong – voce, chitarra
- Mike Dirnt – basso, cori
- John Kiffmeyer – batteria, cori
- Produzione
- Green Day – produzione
- Andro – produzione, ingegneria del suono
- John Golden – mastering
- Susie Grant – copertina
- Jesse Michaels – illustrazione
- Pat Hynes – illustrazione, progetto grafico
- Chris Appelgren – illustrazione
- Aaron Cometbus – illustrazione
- Rich Gargano – illustrazione
- David Hayes – illustrazione
- Murray Bowles – fotografia
- Arica Pelino – fotografia
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Ian Winwood, "They could be the next Beatles": The story of Green Day's debut album, 39/Smooth, su Kerrang!, 13 aprile 2021. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Larry Livermore, Life with Larry, in Punk Planet, vol. 13, giugno-luglio 1996, p. 19.
- ^ (EN) Larry Livermore, Life with Larry, in Maximum Rocknroll, vol. 133, giugno 1994, p. 29.
- ^ (EN) Ben Myers, Green Day - American Idiots & The New Punk Explosion, Bonnier Zaffre, 26 maggio 2015, ISBN 978-1-78418-943-3. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ a b (EN) Lookout! downsizes, scales back plans for the future, su punknews.org. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Ned Raggett, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 maggio 2022.
- ^ (EN) Jess Harvell, Green Day - 1,039/Smoothed Out Slappy Hours, su Pitchfork, 19 gennaio 2007. URL consultato l'8 maggio 2022.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Ned Raggett, 39/Smooth, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) 39/Smooth, su Discogs, Zink Media.
- (EN) 39/Smooth, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.