21st Century Breakdown album in studio | |
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Artista | Green Day |
Pubblicazione | 15 maggio 2009 |
Durata | 69:15 |
Dischi | 1 |
Tracce | 18 |
Genere[1] | Pop punk Punk revival Rock alternativo |
Etichetta | Reprise |
Produttore | Butch Vig, Green Day |
Registrazione | 2008–2009, Ocean Way Recording (Hollywood, California), Studio 880 (Oakland, California) |
Formati | CD, download digitale, streaming |
Note | Miglior album rock 2010 |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Belgio[2] (vendite: 15 000+) Brasile[3] (vendite: 30 000+) Finlandia[4] (vendite: 16 386+) Germania (3)[5] (vendite: 300 000+) Norvegia[6] (vendite: 15 000+) Svezia[7] (vendite: 20 000+) |
Dischi di platino | Arabia Saudita[8] (vendite: 6 000+) Australia[9] (vendite: 70 000+) Austria[10] (vendite: 20 000+) Canada (2)[11] (vendite: 160 000+) Danimarca[12] (vendite: 30 000+) Europa[13] (vendite: 1 000 000+) Francia[14] (vendite: 200 000+) Giappone[15] (vendite: 200 000+) Irlanda[16] (vendite: 15 000+) Italia[17] (vendite: 70 000+) Nuova Zelanda[18] (vendite: 15 000+) Regno Unito[19] (vendite: 300 000+) Spagna[20] (vendite: 80 000+) Stati Uniti[21] (vendite: 1 000 000+) Svizzera[22] (vendite: 30 000+) |
Green Day - cronologia | |
Singoli | |
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Recensione | Giudizio |
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AllMusic[1] |
21st Century Breakdown è l'ottavo album in studio del gruppo musicale statunitense Green Day, pubblicato il 15 maggio 2009 dalla Reprise Records.[1]
Contiene 18 tracce divise in tre atti ed è il primo album dei Green Day prodotto da Butch Vig, produttore di album come Nevermind dei Nirvana e Siamese Dream degli Smashing Pumpkins.
L'album è stato presentato in anteprima assoluta a San Francisco il 7 e il 9 aprile 2009, mentre il 7 maggio è stato trasmesso interamente in streaming su Rhapsody e altri siti internet. La prima settimana nei negozi ha debuttato direttamente in cima alla Billboard 200.[23] L'album ha inoltre vinto il premio Grammy per il Miglior album Rock alla 52ª premiazione dei Grammy Awards, che si è svolta il 31 gennaio 2010.
Antefatti
[modifica | modifica wikitesto]L'album segue il successo di American Idiot del 2004. Billie Joe Armstrong ha dichiarato:
«Potevamo fare un passo laterale o tornare alle nostre radici. Abbiamo scelto di andare avanti. Si trattava di riflettere su quello che è successo in questi tre anni e metterlo in musica con alcune affermazioni audaci.[24]»
La band ha inoltre dichiarato che si tratta di un album più «religioso. È influenzato dai Queen, da Bruce Springsteen, dagli Who, dai Beach Boys, dai Beatles e dai Clash.»[25][26]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]21st Century Breakdown è diviso in tre atti: Heroes and Cons, Charlatans and Saints, e Horseshoes and Handgrenades, e segue le vicende di una giovane coppia, Christian e Gloria, attraverso il caos e le promesse del nuovo secolo.[27] Musicalmente l'album ricalca lo stile rock opera di American Idiot.[28] Mike Dirnt ha detto in un'intervista con il magazine Alternative Press che le canzoni «parlano l'un l'altra così come fanno le canzoni di Born to Run. Non so se chiamarlo un concept album, ma c'è un filo che connette ogni cosa».[29] MTV paragona il materiale dell'album a quello di rock band classiche come gli Who.[30] Spin sostiene che la title track è «la canzone più epica dei Green Day».[31]
Heroes and Cons
[modifica | modifica wikitesto]Il primo atto è preceduto da una breve introduzione grammofonata di 58 secondi chiamata Song of the Century, in cui vengono in qualche modo mostrati i problemi che verranno affrontati nell'album. L'atto vero e proprio si apre con la title-track. Inizialmente doveva essere composta solo dalla prima parte, ma a questa è stato aggiunto il riff della seconda parte, in chiaro stile irlandese. In essa è narrata la vita di Christian. È il quarto singolo estratto dall'album. La terza traccia è invece il primo singolo, Know Your Enemy, che appare come un grido dello stesso ragazzo di rivoluzione. Poi è la volta di ¡Viva la Gloria!, in cui viene introdotto e descritto l'altro personaggio dell'album, Gloria, appunto. Arriva poi Before the Lobotomy, il primo di numerosi riferimenti ai Beatles e in particolare al duo Lennon-Mc Cartney. Si apre con un arpeggio di chitarra, poi si sfocia nella canzone vera e propria, dove domina il solito stile Green Day, e poi si ritorna alle stesse quattro strofe iniziali, con un ritmo più cadenzato e affascinante ma senza più l'arpeggio. La sesta traccia, Christian's Inferno, parla invece dei problemi di Christian e del continuo combattere con i propri demoni. Si chiude l'atto con la beatlesiana Last Night On Earth, in cui sono protagonisti il piano e il falsetto di Billie Joe.
Charlatans and Saints
[modifica | modifica wikitesto]Il secondo atto si apre con una delle più polemiche canzoni dell'album, East Jesus Nowhere, in cui la band condanna i comportamenti di Chiesa e politici, colpevoli secondo la stessa di raccogliere i cittadini del mondo in un senso di serenità e comunità che non esiste; in questa canzone è presente inoltre il senso di assenza di ogni credo religioso nel protagonista. Viene poi la latineggiante e acustica Peacemaker, canzone che parla della voglia di vendetta di Christian. Last of the American Girls, la decima traccia, nonché quinto singolo estratto dall'album, parla di Gloria, la tipica ragazza alternativa. Si accoda dunque Murder City; anche questa è una canzone che parla di Christian e della sua depressione nel vedere il mondo così confuso e sprecato. Si susseguono poi due tracce particolari che inoltre chiudono l'atto: ¿Viva la Gloria? e Restless Heart Syndrome. La prima narra la voglia di fuggire della stessa Gloria e presenta una intro al pianoforte, mentre la seconda parla di problemi psicofisici di Christian.
Horseshoes and Handgrenades
[modifica | modifica wikitesto]Il terzo e ultimo atto inizia con una traccia che porta lo stesso nome: Horseshoes and Handgrenades, in cui Christian stesso parla del suo stato di non-collocamento nella società, perché troppo caotica e confusa, e del suo desiderio di reagire in maniera impulsiva e violenta alla stessa società nella quale non si rispecchia. Poi è la volta di The Static Age, un misto di atmosfere springsteeniane (Born to Run) e il solito marchio punk del gruppo. La sedicesima traccia è il secondo singolo 21 Guns, che parla di due tipi di guerra: la guerra combattuta con le armi e la guerra interiore che tutti devono affrontare per decidere chi essere nella vita, come faranno appunto Christian e Gloria. Essa è stata premiata con i premi di "Best Rock Video", "Best Direction in a Video" e "Best Cinematography in a Video" dalla MTV e con i Grammy Awards per "Best Rock Performance by a Duo or Group with Vocals" e "Best Rock Song". Poi è la volta di American Eulogy, pezzo strutturato in due parti: la prima, Mass Hysteria,è una condanna delle isterie e delle paranoie di cui è piena la società occidentale, caratterizzata dall'alienazione della gente; la seconda, chiamata Modern World, è una condanna al mondo moderno, in cui spicca il cantato di Mike Dirnt. Per chiudere l'atto e quindi l'album, c'è See the Light; un grido di speranza dei due protagonisti affinché si superino tutte le crisi descritte nell'album e si arrivi a vivere in un mondo sereno e migliore di quello attuale.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi di Billie Joe Armstrong, musiche di Green Day.
- Song of the Century – 0:58
- Act I – Heroes and Cons
- 21st Century Breakdown – 5:09
- Know Your Enemy – 3:11
- ¡Viva la Gloria! – 3:31
- Before the Lobotomy – 4:37
- Christian's Inferno – 3:07
- Last Night on Earth – 3:57
- Act II – Charlatans and Saints
- East Jesus Nowhere – 4:35
- Peacemaker – 3:24
- Last of the American Girls – 3:51
- Murder City – 2:54
- ¿Viva la Gloria? (Little Girl) – 3:48
- Restless Heart Syndrome – 4:20
- Act III – Horseshoes and Handgrenades
- Horseshoes and Handgrenades – 3:14
- The Static Age – 4:17
- 21 Guns – 5:21
- American Eulogy – 4:26
- A. Mass Hysteria
- B. Modern World
- See the Light – 4:36
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifiche settimanali
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2009) | Posizione massima |
---|---|
Australia[32] | 2 |
Austria[32] | 1 |
Belgio (Fiandre)[32] | 2 |
Belgio (Vallonia)[32] | 3 |
Canada[33] | 1 |
Danimarca[32] | 1 |
Europa[34] | 1 |
Finlandia[32] | 3 |
Francia[32] | 1 |
Germania[32] | 1 |
Giappone[35] | 1 |
Grecia[32] | 1 |
Italia[32] | 1 |
Messico[32] | 3 |
Norvegia[32] | 1 |
Nuova Zelanda[32] | 1 |
Paesi Bassi[32] | 4 |
Portogallo[32] | 2 |
Regno Unito[36] | 1 |
Repubblica Ceca[37] | 1 |
Spagna[32] | 1 |
Stati Uniti[33] | 1 |
Svezia[32] | 1 |
Svizzera[32] | 1 |
Ungheria[38] | 4 |
Classifiche di fine anno
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2009) | Posizione |
---|---|
Australia[39] | 19 |
Austria[40] | 8 |
Belgio (Fiandre)[41] | 41 |
Belgio (Vallonia)[42] | 53 |
Canada[43] | 19 |
Europa[44] | 11 |
Francia[45] | 33 |
Germania[46] | 9 |
Giappone[47] | 34 |
Italia[48] | 26 |
Nuova Zelanda[49] | 13 |
Paesi Bassi[50] | 66 |
Regno Unito[51] | 35 |
Stati Uniti[52] | 25 |
Svezia[53] | 20 |
Svizzera[54] | 16 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Stephen Thomas Erlewine, 21st Century Breakdown, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 22 luglio 2019.
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- ^ (FI) Kaikkien aikojen myydyimmät ulkomaiset albumit, su ifpi.fi, Musiikkituottajat. URL consultato il 10 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 5 settembre 2017).
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- ^ Q #274, maggio 2009. p. 48.
- ^ (EN) Mitchell Peters, Green Day Returns With A Rock Opera Trashtastic Enough For It's Old Fans - And New Ones, in Billboard, pag. 16-18, 9 maggio 2009.
- ^ Green Day's '21st Century Breakdown': We heard (some of) it! | PopWatch Blog | EW.com, su popwatch.ew.com, 11 febbraio 2009. URL consultato il 7 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2009).
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- ^ James Montgomery, We Preview Green Day's 21st Century Breakdown - News Story | Music, Celebrity, Artist News | MTV News, su mtv.com, 12 febbraio 2009. URL consultato il 7 maggio 2009 (archiviato dall'url originale il 12 marzo 2009).
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- ^ (JA) 21世紀のブレイクダウン, su oricon.co.jp, Oricon. URL consultato il 22 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 13 agosto 2017).
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- ^ (SV) Årslista Album – År 2009, su hitlistan.se, Sverigetopplistan. URL consultato il 22 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2014).
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Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Stephen Thomas Erlewine, 21st Century Breakdown, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) 21st Century Breakdown, su Discogs, Zink Media.
- (EN) 21st Century Breakdown, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) 21st Century Breakdown, su Metacritic, Red Ventures.