¡Dos! album in studio | |
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Artista | Green Day |
Pubblicazione | 6 novembre 2012 |
Durata | 39:21 |
Dischi | 1 |
Tracce | 13 |
Genere | Power pop[1][2] Pop punk[3] Garage rock[3][1] |
Etichetta | Reprise Records |
Produttore | Rob Cavallo, Green Day |
Registrazione | 14 febbraio-26 giugno 2012, Jingletown Recording, Oakland (California) |
Formati | CD, LP, download digitale |
Certificazioni | |
Dischi d'oro | Regno Unito[4] (vendite: 100 000+) |
Green Day - cronologia | |
Singoli | |
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¡Dos! è il decimo album in studio del gruppo musicale statunitense Green Day, pubblicato il 6 novembre 2012 dalla Reprise Records.[5]
Assieme a ¡Uno! e ¡Tré!, fa parte di una trilogia di album annunciata da gruppo l'11 aprile 2012,[6][7] pubblicata tra settembre e dicembre 2012.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Il 14 febbraio 2012 Billie Joe Armstrong annunciò sul suo profilo Twitter: "Buon San Valentino! Oggi abbiamo iniziato ufficialmente a registrare il nuovo disco. Era ora!!!!".[8] Lo stesso giorno sul canale YouTube della band, fu pubblicato un video, intitolato 2/14/2012 Day One, nel quale si vedono alcune sequenze in cui la band sta registrando.[9]
L'11 aprile 2012 la band pubblica un video su YouTube[6] ed un articolo sul proprio sito web, nei quali annuncia la pubblicazione di una trilogia composta da tre album: ¡Uno!, ¡Dos! e ¡Tré!, pubblicati rispettivamente il 25 settembre, 13 novembre (anticipato al 12) 2012 e 15 gennaio 2013 (anticipato all'11 dicembre 2012).[7] Il trailer di ¡Dos! uscì il 21 giugno su YouTube, con l'immagine della copertina che vede Mike Dirnt protagonista.[10]
Il primo singolo, Stray Heart, è stato pubblicato il 15 ottobre.
La canzone Fuck Time avrebbe dovuto essere una canzone dei Foxboro Hot Tubs ma ad Armstrong piaceva talmente tanto che ha voluto inserirla in ¡Dos!. La canzone Nightlife vede la collaborazione della cantante Monica Paynter, alias Lady Cobra, cantante dei Mystic Knights of the Cobra, che ha dato per la prima volta un'impronta rap ai Green Day. Lady Cobra sarà anche una canzone di questo album. La canzone Amy è dedicata ad Amy Winehouse. Billie Joe ha detto al riguardo:[senza fonte]
«Ho sentito che c'era questa connessione tra l'R&B del passato e l'R&B del presente; ciò che lei faceva, la sua padronanza della vecchia musica e della vecchia Motown, è qualcosa nella catena di trasmissione della musica che abbiamo perso per sempre. Non ha mai ricevuto l'aiuto di cui aveva bisogno. So cosa significa scivolare in un sentiero oscuro; io ho avuto delle brave persone intorno che mi hanno aiutato a sopravvivere. Forse è per questo che sono riuscito a immedesimarmi.[senza fonte]»
Accoglienza
[modifica | modifica wikitesto]Recensione | Giudizio |
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AllMusic[3] | |
Los Angeles Times[11] | |
NME[12] | |
Rolling Stone[13] | |
The Observer[14] | |
Slant Magazine[15] | |
Sputnikmusic[16] | |
PopMatters[17] | |
Entertainment Weekly[18] | B+ |
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi di Billie Joe Armstrong, musiche dei Green Day, eccetto dove indicato.
- See You Tonight – 1:06
- Fuck Time – 2:45
- Stop When the Red Lights Flash – 2:26
- Lazy Bones – 3:34
- Wild One – 4:19
- Makeout Party – 3:14
- Stray Heart – 3:44
- Ashley – 2:50
- Baby Eyes – 2:22
- Lady Cobra – 2:05
- Nightlife – 3:04 (musica: Billie Joe Armstrong, Monica Painter)
- Wow! That's Loud – 4:27
- Amy – 3:25
- Traccia bonus nell'edizione giapponese
- Coming Clean (Live) – 1:39
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Gruppo
- Billie Joe Armstrong – chitarra, voce
- Mike Dirnt – basso, voce
- Tré Cool – batteria, percussioni
- Jason White – chitarra
- Altri musicisti
- Lady Cobra – voce aggiuntiva (traccia 11)
- Produzione
- Rob Cavallo – produzione
- Green Day – produzione
- Chris Dugan – ingegneria del suono
- Brad Kobylczak – ingegneria del suono secondaria
- Lee Bothwick – ingegneria del suono aggiuntiva
- Chris Lord-Alge – missaggio
- Keith Armstrong – assistenza al missaggio
- Nik Karpen – assistenza al missaggio
- Brad Townsend – assistenza aggiuntiva al missaggio
- Andrew Schubert – assistenza aggiuntiva al missaggio
- Ted Jensen – mastering
Classifiche
[modifica | modifica wikitesto]Classifica (2012) | Posizione massima |
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Australia[19] | 10 |
Austria[19] | 3 |
Belgio (Fiandre)[19] | 11 |
Belgio (Vallonia)[19] | 26 |
Canada[20] | 12 |
Danimarca[19] | 20 |
Finlandia[19] | 18 |
Francia[19] | 24 |
Germania[19] | 4 |
Giappone[21] | 8 |
Italia[19] | 4 |
Messico[19] | 16 |
Norvegia[19] | 6 |
Nuova Zelanda[19] | 5 |
Paesi Bassi[19] | 13 |
Portogallo[19] | 27 |
Regno Unito[22] | 10 |
Regno Unito (rock & metal)[23] | 1 |
Repubblica Ceca[24] | 38 |
Spagna[19] | 16 |
Stati Uniti[20] | 9 |
Stati Uniti (alternative)[20] | 3 |
Stati Uniti (rock)[20] | 3 |
Svezia[19] | 10 |
Svizzera[19] | 8 |
Ungheria[25] | 3 |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b (EN) David Fricke, Q&A: Billie Joe Armstrong on Green Day's Album Trilogy, su Rolling Stone, 20 giugno 2012. URL consultato il 17 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2013).
- ^ (EN) James Montgomery, Green Day Go Power-Pop On Uno!, Dos!, Tre! Trilogy, su MTV, 21 giugno 2012. URL consultato il 12 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2013).
- ^ a b c (EN) Stephen Thomas Erlewine, ¡Dos!, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 24 luglio 2019.
- ^ (EN) ¡Dos!, su British Phonographic Industry. URL consultato il 5 agosto 2023.
- ^ (EN) ¡Dos!, su iTunes, 6 novembre 2012. URL consultato l'11 dicembre 2012.
- ^ a b Green Day Announce ¡Uno! ¡Dos! ¡Tré!, su YouTube, 11 aprile 2012.
- ^ a b (EN) Press Release, su Green Day, 11 aprile 2012. URL consultato il 19 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2012).
- ^ (EN) Billie Joe Armstrong, New Record Announcement, su Twitter, 14 febbraio 2012. URL consultato l'8 dicembre 2012.
- ^ Green Day, 2/14/2012 Day One, su YouTube, 15 febbraio 2012. URL consultato l'8 dicembre 2012.
- ^ Green Day, Green Day: ¡Dos! - coming 11/13 [Official Trailer With Album Cover], su YouTube, 21 giugno 2012. URL consultato il 10 novembre 2012.
- ^ (EN) Randall Roberts, Review: Green Day's 'Dos!' a jolt of fun and surprises, su Los Angeles Times, 12 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012.
- ^ (EN) Barry Nicolson, Green Day – '¡Dos!', su NME, 9 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012.
- ^ (EN) Jon Dolan, ¡Dos!, su Rolling Stone, 12 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012.
- ^ (EN) Phil Mongredien, Green Day: ¡Dos! – review, su The Observer, 11 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012.
- ^ (EN) Jonathan Keefe, Green Day: Dos, su Slant Magazine, 12 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012.
- ^ (EN) Joseph Viney, Green Day - iDOS! (staff review), su Sputnikmusic, 12 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012.
- ^ (EN) AJ Ramirez, Green Day: ¡Dos!, su PopMatters, 13 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012.
- ^ (EN) Kyle Anderson, ¡Dos! - review - Green Day Review, su Entertainment Weekly, 2 novembre 2012. URL consultato il 17 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 30 giugno 2013).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q (NL) Green Day – ¡Dos!, su Ultratop. URL consultato il 24 luglio 2019.
- ^ a b c d (EN) Green Day – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 24 luglio 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
- ^ (JA) ドス!, su Oricon. URL consultato il 24 luglio 2019 (archiviato dall'url originale il 26 gennaio 2016).
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 18 November 2012 - 24 November 2012, su Official Charts Company. URL consultato il 24 luglio 2019.
- ^ (EN) Official Rock & Metal Albums Chart Top 40: 18 November 2012 - 24 November 2012, su Official Charts Company. URL consultato il 24 luglio 2019.
- ^ (CS) Hitparáda – Týden 47. 2012., su ČNS IFPI. URL consultato il 24 luglio 2019.
- ^ (HU) Top 40 album-, DVD- és válogatáslemez-lista: 2012. 46. hét, su Hivatalos magyar slágerlisták. URL consultato il 24 luglio 2019.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ¡Dos!, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Stephen Thomas Erlewine, ¡Dos!, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) ¡Dos!, su Discogs, Zink Media.
- (EN) ¡Dos!, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) ¡Dos!, su Metacritic, Red Ventures.