Coordinate: 45°04′04.6″N 7°27′54.42″E

Rosta

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Disambiguazione – Se stai cercando altri significati, vedi Rosta (disambigua).
Rosta
comune
Rosta – Stemma
Rosta – Bandiera
Rosta – Veduta
Rosta – Veduta
Panorama
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Piemonte
Città metropolitana Torino
Amministrazione
SindacoDomenico Morabito (lista civica) dall'11-6-2017
Territorio
Coordinate45°04′04.6″N 7°27′54.42″E
Altitudine399 m s.l.m.
Superficie9,07 km²
Abitanti5 088[1] (30-6-2023)
Densità560,97 ab./km²
FrazioniPonata, Ranverso
Comuni confinantiButtigliera Alta, Caselette, Reano, Rivoli, Villarbasse
Altre informazioni
Cod. postale10090
Prefisso011
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT001228
Cod. catastaleH583
TargaTO
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 952 GG[3]
Nome abitantirostesi
Patronosan Michele Arcangelo
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Rosta
Rosta
Rosta – Mappa
Rosta – Mappa
Localizzazione del comune di Rosta nella città metropolitana di Torino.
Sito istituzionale

Rosta (Rosta in piemontese, pronuncia ['rʊsta]) è un comune italiano di 5 088 abitanti[1] della città metropolitana di Torino in Piemonte, conurbato nell'area metropolitana del capoluogo piemontese, a circa 20 km ovest dal capoluogo piemontese, nella bassa valle di Susa.

Origini e toponimo

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È probabile che esistesse un presidio celtico già nel periodo immediatamente pre-romano[4] chiamato Rustà, ovvero "salita", per indicare un luogo situato sopra un'altura. Furono ritrovati resti di quel periodo presso frazione Corbiglia sulla collina morenica, e nella zona più bassa della Stazione. Tuttavia, tali tracce rimangono scarse e sono state parzialmente disperse nel tempo.
Successivamente, fu stazione di transito dei passaggi dei Romani verso le Gallie, come anche delle legioni di Costantino nel IV secolo.

Il luogo rimane menzionato soltanto come stazione di passaggio, ma è soltanto a partire dal XII secolo circa, quando papa Callisto II visitò la Precettoria di Sant'Antonio di Ranverso della vicina Buttigliera Alta e in un documento del 1236 riguardo a diverse pezze di terreno nella zona di Rivoli, che viene ufficialmente trascritto il toponimo Rostaab immemorabili" — ovvero da lungo tempo. Non vi sono testimonianze circa il numero di abitanti della zona, né se la zona stessa fosse abitata o meno a quell'epoca.
Le testimonianze circa monumenti pubblici o religiosi riguardano per lo più la sosta dei pellegrini: infatti il circondario di Rosta è situato sul tracciato storico della Via Francigena.

Dopo il XV secolo

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Principalmente territorio rurale di campi e boschi, sovente infestati da lupi[5], fu poi annessa alla stessa città di Torino e, intorno al XV secolo, a Rivoli e al Castello di Rivoli, di cui divenne frazione insieme alla vicina località Ponata. Negli anni 1626-1627, gli Status Animarum testimoniano per la prima volta il numero degli abitanti di Rosta: una quarantina, suddivisi su due soli gruppi familiari, interamente di contadini. Non è però certo se l'imminente pestilenza del 1630 abbia ridotto la popolazione negli anni immediatamente a seguire. Quel che è certo è che nei decenni successivi, la popolazione conobbe un cospicuo aumento, che portò alla richiesta di status di comune indipendente, per la prima volta, dalla Collegiata di Rivoli, che già a metà del secolo istituì la cappellanìa nel luogo. Fu poi eletta a comune indipendente il 26 agosto 1694.

Il Settecento

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La cappella di Santa Maria delle Grazie

Rosta, ormai un centro di circa duecento abitanti, si dotò per la prima volta di una Casa Comunale e iniziò all'inizio del Settecento la costruzione della sua chiesa, dedicata a san Michele arcangelo. La zona vide il passaggio dell'esercito francese diretto all'assedio di Torino del 1706 e più tardi quello di Napoleone e dell'esercito austro-ungarico, per lo più con conseguenti devastazioni e saccheggi nella zona.

La popolazione ammontava intorno alle cinquecento unità. Nel 1835 la Parrocchia di Rosta divenne autonoma da quella di Rivoli, mentre intorno al 1850 il borgo si dotò di una scuola pubblica e di una stazione della nascente ferrovia della tratta Torino - Susa. Nel 1873 arrivò anche il servizio postale e successivamente, quindici anni dopo, anche il servizio telefonico.

Il Monte Musinè, visto dalle campagne di Rosta

All'inizio del secolo, Rosta vede la completa ricostruzione della cappella della Madonna delle Grazie, ormai pericolante e disagevole: l'antica costruzione, risalente forse al Quattrocento era stata intitolata a san Rocco ed edificata a sua volta sul luogo di un antico pilone dedicato a san Sebastiano. In questi anni anche l'antico municipio (all'interno del borgo) viene sostituito dal nuovo edificio comunale, ancora in uso.
Negli anni a cavallo del 1912 Rosta si dotò dell'illuminazione pubblica, mentre a partire dal 1920 inizia la costruzione dell'acquedotto, inizialmente gestito da alcuni privati e successivamente dal Comune.
Nel 1985 si costruì il depuratore delle acque.
Nel 1990 nasce la biblioteca comunale, intitolata al poeta locale Augusto Querro.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 30 luglio 1953.

«D'argento, al monte di due vette intersecato nel mezzo da una strada carrozzabile, al naturale, e sormontato dalla lettera maiuscola romana R di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.[6]»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.[7]

Monumenti e luoghi d'interesse

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Evoluzione demografica

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Negli ultimi cinquant'anni, dal 1971 ad oggi, la popolazione residente è quadruplicata.

Abitanti censiti[8]

Etnie e minoranze straniere

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Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2017 la popolazione straniera residente era di 220 unità e rappresenta il 4,4% della popolazione residente. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[9]

A Rosta è presente la biblioteca comunale dal 1990, in seguito a una richiesta presentata da alcuni cittadini. Dal 1999 è stata intitolata al poeta locale Augusto Querro. Situata nelle vicinanze degli istituti scolastici, è stata una delle biblioteche che per prima è entrata nel sistema SBAM (Sistema Bibliotecario Area Metropolitana)[10].

Amministrazione

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Il municipio (a destra la cima del Musinè)
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2002 2007 Paolo De Nigris lista civica Sindaco
2007 2012 Andrea Tragaioli lista civica Sindaco
2012 2017 Andrea Tragaioli lista civica Sindaco
2017 in carica Domenico Morabito lista civica Sindaco

La principale squadra di calcio della città è l'A.S.D. Rosta Calcio che milita nel girone F di Seconda Categoria[11].

La principale squadra di calcio a 5 è l'A.S.D. Academy Rosta C5, categoria C2, presidente Giuseppe Larinese[12].

Pallacanestro

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Società A.S.D. Rosta Basket, presidente Loredana Verna[13].

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Copia archiviata, su wcms.teleion.it. URL consultato il 29 agosto 2018 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2018).
  5. ^ Arabella Cifani, Elio Fucini e Franco Monetti, Storia di Rosta, Attilio Fantuzzo, 2004.
  6. ^ Comune di Rosta, Statuto (PDF), Art. 5: Stemma e gonfalone.
  7. ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Rosta, su Archivio Centrale dello Stato, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 29 settembre 2024.
  8. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  9. ^ Cittadini Stranieri 2018 - Rosta (TO), su Tuttitalia.it. URL consultato il 12 febbraio 2022.
  10. ^ Guida alle Biblioteche dell'Area Metropolitana Torinese, Regione Piemonte.
  11. ^ La struttura, su Benvenuti su rostacalcio!. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  12. ^ Rosta A5, su facebook.com. URL consultato il 12 ottobre 2020.
  13. ^ Rosta Basket, su Rosta Basket. URL consultato il 12 ottobre 2020.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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