Papa Callisto II | |
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162º papa della Chiesa cattolica | |
Elezione | 2 febbraio 1119 |
Insediamento | 9 febbraio 1119 |
Fine pontificato | 13 dicembre 1124 (5 anni e 315 giorni) |
Cardinali creati | vedi Concistori di papa Callisto II |
Predecessore | papa Gelasio II |
Successore | papa Onorio II |
Nome | Guido dei conti di Borgogna |
Nascita | Quingey, 1060 circa |
Nomina ad arcivescovo | 1088 da papa Urbano II |
Morte | Roma, 13 dicembre 1124 |
Sepoltura | Basilica di San Giovanni in Laterano |
Callisto II, nato Gui de Bourgogne o Guido dei conti di Borgogna (Quingey, 1060 circa – Roma, 13 dicembre 1124), è stato il 162º papa della Chiesa cattolica dal 2 febbraio 1119 fino alla sua morte.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Guido era figlio di Guglielmo I, detto il Grande o l'Ardito (1020 – 1087), conte di Borgogna, Mâcon e Vienne, e di Stefania (ca. 1035 – dopo il 1088), di cui non si conoscono con esattezza gli ascendenti, ma che l'ipotesi più accreditata indica come figlia di Gerardo di Vienne.[1]
Nel 1088 fu nominato arcivescovo di Vienne da Urbano II e legato in Francia da Pasquale II. Fu un ecclesiastico riformatore e aveva un forte punto di vista sulla lotta per le investiture, ma come papa fu disposto a negoziare con l'imperatore Enrico V.
Pontificato
[modifica | modifica wikitesto]L'elezione papale si tenne nell'Abbazia di Cluny, in Borgogna, dal 29 gennaio al 2 febbraio 1119.
Quando nel marzo del 1120 Callisto entrò a Roma, provocò la fuga dell'antipapa Gregorio VIII, che trovò scampo a Sutri, dove si trovava ancora quando nell'aprile del 1121 le truppe pontificie di Callisto assediarono la città per otto giorni, fino a quando i cittadini gli consegnarono Gregorio, che venne portato a Roma e imprigionato nel Septizonium.
Il 23 settembre 1122 concluse con l'imperatore Enrico V l'accordo noto come Concordato di Worms, con il quale venivano stabiliti i mutui diritti della Chiesa e dell'Impero: tra i negoziatori papali c'era anche il futuro Onorio II.
Il 18 marzo 1123 tenne il Primo concilio Laterano, in cui rinnovò i decreti riformatori e si fece banditore di una nuova Crociata.
Durante il suo pontificato Callisto II elevò all'onore degli altari san Davide di Menevia e San Gerardo di Potenza nel 1120, e san Corrado, vescovo di Costanza nel 1123.
E ancora, durante il suo pontificato, il 20 maggio 1120, consacrò il Duomo di Volterra e nel 1122 fu la volta della consacrazione della Cattedrale di Catanzaro [2].
È falsamente attribuita a Callisto II la redazione del Codex calixtinus.
Concistori per la creazione di nuovi cardinali
[modifica | modifica wikitesto]Papa Callisto II durante il suo pontificato creò 35 cardinali nel corso di 8 distinti concistori.[3]
Successione apostolica
[modifica | modifica wikitesto]La successione apostolica è:
- Arcivescovo Thurstan (1119)
- Vescovo Frédéric de Namur (1119)
- Vescovo Humbert de Grammont (1120)
- Arcivescovo Roffredo II di Benevento (1120)
- Vescovo Giraldo di Salamanca (1121)
- Cardinale Romualdo I Guarna (1121)
- Arcivescovo Adalbero di Brema (1123)
Ascendenza
[modifica | modifica wikitesto]Callisto era figlio del Conte Guglielmo I di Borgogna e fratello di Stefano I di Mâcon.
Genitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Ottone I di Borgogna | Adalberto II d'Italia | ||||||||||||
Gerberga di Châlon | |||||||||||||
Rinaldo I di Borgogna | |||||||||||||
Ermentrude di Roucy | Rinaldo di Roucy | ||||||||||||
Alberada di Lorena | |||||||||||||
Guglielmo I di Borgogna | |||||||||||||
Riccardo II di Normandia | Riccardo I di Normandia | ||||||||||||
Gunnora di Normandia | |||||||||||||
Alice di Normandia | |||||||||||||
Giuditta di Bretagna | Conan I di Bretagna | ||||||||||||
Ermengarda d'Angiò | |||||||||||||
Papa Callisto II | |||||||||||||
Gerardo I di Bouzonville | Alberto d'Alsazia | ||||||||||||
Giuditta d'Alsazia | |||||||||||||
Adalberto di Lorena | |||||||||||||
Gisela di Lotaringia | Teodorico I di Lotaringia | ||||||||||||
Richilde di Bliesgau | |||||||||||||
Stefania di Longwy | |||||||||||||
Bernardo I di Foix | Ruggiero I di Carcassonne | ||||||||||||
Adélaïde di Rouergue | |||||||||||||
Clemenza di Foix | |||||||||||||
Garsenda de Bigorre | Garcia Arnau de Bigorre | ||||||||||||
Ricarda d'Astarac | |||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Genealogy: Ivrea 1 - Guy de Bourgogne
- ^ https://siusa.archivi.beniculturali.it/cgi-bin/pagina.pl?TipoPag=prodente&Chiave=23544&RicProgetto=reg-cal
- ^ (EN) Salvador Miranda, callistus II, su fiu.edu – The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University. URL consultato il 25 luglio 2015.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ulysse Robert, Histoire du Pape Calixte II, Parigi 1891;
- Dictionnaire de Théologie Catholique, II, col. 1343 segg.;
- Realencyclopädie für protestantische Theologie und Kirche, 3ª ed., III, p. 641 seg.; XXIII, p. 293.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a papa Callisto II
- Wikiquote contiene citazioni di o su papa Callisto II
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su papa Callisto II
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Callisto II papa, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Callisto II, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Callisto II, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Callixtus II, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Papa Callisto II, in Cyclopædia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, Harper.
- Giovanni Miccoli, CALLISTO II, papa, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 16, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1973.
- Opere di Papa Callisto II, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Papa Callisto II, in Catholic Encyclopedia, Robert Appleton Company.
- (EN) David M. Cheney, Papa Callisto II, in Catholic Hierarchy.
- Opera Omnia dal Jacques Paul Migne, Patrologia Latina.
- Giovanni Miccoli, Callisto II, in Enciclopedia dei Papi, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 97716484 · ISNI (EN) 0000 0004 4888 9216 · SBN PUVV239028 · BAV 495/569 · CERL cnp01009196 · LCCN (EN) n79108027 · GND (DE) 118518453 · BNE (ES) XX888702 (data) · BNF (FR) cb13196675m (data) · J9U (EN, HE) 987007397415605171 |
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