Hope Solo
Hope Solo | ||||||||||||||||||||||||||||
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Hope Solo nel 2009 ai Saint Louis Athletica | ||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Stati Uniti | |||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 175[1] cm | |||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Portiere | |||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º settembre 2016 | |||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 6 agosto 2016 | ||||||||||||||||||||||||||||
Hope Amelia Solo (Richland, 30 luglio 1981) è un'ex calciatrice statunitense, di ruolo portiere.
Prima di approdare al Seattle Sounders Women, aveva giocato con il Philadelphia Charge, in Svezia con il Kopparbergs/Göteborg, in Francia con l'Olympique Lyonnais, il Saint Louis Athletica l'Atlanta Beat e con il MagicJack, a livello giovanile, per i Washington Huskies.[1]
Con la nazionale statunitense, dove ha militato fino al 24 agosto 2016,[2][3] quando la Federazione USA le ha sospeso il contratto, ha collezionato oltre 120 presenze, vinto due titoli olimpici (nel 2008 e nel 2012), un titolo mondiale (2015) e ottenuto un secondo posto nel campionato del mondo nel 2011;[1] sempre con la nazionale detiene un primato di 1 054 minuti di imbattibilità della propria porta.[2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Hope Amelia Solo è nata a Richland, nello Stato di Washington,[1], figlia di un veterano della guerra del Vietnam di origine italiana[4]. Ha frequentato l'Università di Washington dal 1999 al 2002 e si è laureata in scienze della comunicazione.[5]
È sposata con l'ex giocatore di football americano Jerramy Stevens.[6] Il 4 marzo 2020 la coppia ha avuto due gemelli, Vittorio Genghis e Lozen Orianna Judith.[7]
Nel 2011 è apparsa senza veli, assieme ad altri sportivi, per l'edizione The Body Issue della rivista statunitense ESPN The Magazine.[8] L'anno seguente esce la sua autobiografia, Solo: A Memoir of Hope.[9]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Inizia a giocare come attaccante nella squadra del suo college, la Richland High School, con cui realizza 109 goal in tre anni.[1][3] Nel 1999, quando passa nelle giovanili dei Washington Huskies, lascia però il ruolo di attaccante per dedicarsi a quello di portiere.[3][10]
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Il 5 aprile 2000 fa il proprio debutto nella nazionale maggiore, in una gara contro l'Islanda.[1][2][3] Nel 2004, segue lo staff della nazionale nella vittoriosa trasferta ai Giochi Olimpici di Atene, pur non facendo parte ufficialmente della squadra.[1][2]
Nel 2007, durante il campionato mondiale, entra in rotta col proprio il proprio allenatore, Greg Ryan, il quale nella semifinale contro il Brasile, persa poi per 0-4, le preferisce la "veterana" Briana Scurry, nonostante i tre rigori parati nella partita precedente:[2][3][11] lo sfogo costa a Solo l'allontanamento dalla squadra in vista della finale per il terzo posto.[3][10] L'anno dopo, vince con la propria nazionale la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Pechino.[1]
Nel 2009 viene eletta miglior calciatrice statunitense dell'anno,[1] Il 17 luglio 2011, a Francoforte sul Meno, al termine della finale mondiale persa ai tiri di rigore contro il Giappone, riceve il premio come miglior portiere del torneo.
Nell'estate del 2012 partecipa, con la sua nazionale, ai Giochi olimpici di Londra e vince la sua seconda medaglia d'oro olimpica in carriera, conquistata grazie alla vittoria per 2-1 sul Giappone del 9 agosto;[12] il 10 luglio 2012 era stata trovata positiva a un controllo antidoping,[13] ma è riuscita comunque a giocare la competizione.
Nell'estate del 2015 partecipa da titolare al mondiale in Canada che si chiude con la vittoria del titolo. Dopo un gol subito nella prima partita contro l'Australia, Solo mantiene la porta inviolata per 540 minuti, sfiorando per qualche secondo il record assoluto in un mondiale detenuto dalla Germania.[14]
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]- Washington State Championship: 1
- Washington Huskies: 1998
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]- Algarve Cup: 5
- Four Nations Tournament: 3
- 2006; 2007; 2008
- 2006
- Oro olimpico: 2
Individuale
[modifica | modifica wikitesto]- Pac-10 Selection: 4
- 1999; 2000; 2001; 2002
- NSCAA All-American: 3
- 2000; 2001; 2002
- WPS Portiere dell'anno: 1
- 2009[15]
- 2012, 2013, 2014
- 2009
- Adidas Guanto d'oro: 1
- Adidas Pallone di bronzo: 1
- Germania 2011
- Adidas All-Star Team: 1
- Germania 2011
Controversie
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2010 si rende protagonista di una polemica su Twitter, accusando i tifosi dei Boston Breakers di razzismo: la cosa le costa una multa di 2.500 dollari e un turno di squalifica.[3]
Nel novembre 2017 ha accusato di molestie sessuali l'ex presidente della FIFA Sepp Blatter, che le avrebbe toccato il sedere durante la cerimonia di consegna del Pallone d'oro FIFA 2012;[16] Blatter ha respinto tali accuse.[16]
Arresti
[modifica | modifica wikitesto]Nel giugno del 2014 viene arrestata con l'accusa di violenza domestica ai danni della sorella e del nipote diciassettenne.[17] Viene in seguito rilasciata senza cauzione; l'8 giugno 2016 Hope si è vista rifiutare la richiesta che le accuse nei suoi confronti fossero respinte dal tribunale.[18]
Il 31 marzo 2022 è stata arrestata per guida in stato di ebbrezza.[19]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h i US Soccer: Hope Solo (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2013).
- ^ a b c d e Aol News > Attractive Olympian: Goalkeeper Hope Solo.
- ^ a b c d e f g Santoni, Simona, Hope Solo, campionessa di parate e di bellezza ai mondiali di calcio femminile (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011)., su Panorama, 11 luglio 2011
- ^ Bordignon, Massimiliano, Hope Solo, chi ha detto che le donne che giocano a calcio non sono brave e non sono belle? (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2011)., in: Sport e Motori, giovedì 14 luglio 2011
- ^ (EN) UW Women's Soccer Team Signs Four Prominent Prepsters, su University of Washington Athletics, Università di Washington, 24 febbraio 1999. URL consultato il 10 agosto 2024 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2013).
- ^ (EN) Reports: Solo, Stevens married Tuesday night, su ESPN, 15 novembre 2012. URL consultato il 10 agosto 2024.
- ^ (EN) Hope Solo and Husband Jerramy Stevens Welcome Twins, Daughter Lozen and Son Vittorio, su People. URL consultato il 10 agosto 2024.
- ^ Bodies we want - Hope Solo, su ESPN. URL consultato il 16 giugno 2024.
- ^ (EN) Mike Woitalla e Paul Kennedy, Hope Solo book a best-seller, su Soccer America, 23 agosto 2012. URL consultato il 10 agosto 2024.
- ^ a b Lisi, pp. 114-115.
- ^ (EN) Sean Gregory, From Pariah to the Pinnacle: U.S. Women's Soccer Goalie Hope Solo], Time, 15 luglio 2011. URL consultato il 24 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2011).
- ^ (EN) Lloyd leads USA to victory, London 2012, 9 agosto 2012 (archiviato dall'url originale il 25 agosto 2012).
- ^ (EN) Olympian Solo Warned After Drug Test, in ABC News, 10 luglio 2012. URL consultato il 29 gennaio 2018.
- ^ (EN) Conor Dowley, USA seconds from Women's World Cup shutout record, su SBNation, 5 luglio 2015. URL consultato il 10 agosto 2024.
- ^ (EN) Solo Named WPS Goalkeeper Of The Year, in gohuskies.com, 3 settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2015).
- ^ a b La portiera della Nazionale statunitense Hope Solo ha accusato di molestie sessuali l'ex presidente della FIFA Sepp Blatter, in il Post, 10 novembre 2017.
- ^ Hope Solo finisce in galera: ha pestato la sorella e il nipote, in la Gazzetta dello Sport, 21 giugno 2014.
- ^ (EN) Hope Solo DV charges stand after latest court setback, su king5.com, 8 giugno 2016. URL consultato il 4 agosto 2016 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2016).
- ^ (EN) Matt Bonesteel, Former USWNT star Hope Solo arrested on DWI, child abuse charges, in Washington Post, 1º aprile 2022. URL consultato il 10 agosto 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Clemente Angelo Lisi, The U.S. Women's Soccer Team: An American Success Story, Scarecrow Press, 2010, ISBN 9780810874152, OCLC 476835318.
- (EN) Timothy Grainey, Beyond bend it like Beckham: the global phenomenon of women's soccer, Lincoln, University of Nebraska Press, 2012, ISBN 9780803234703, OCLC 759915533.
- (EN) Dakota Stevens, A Look at the Women's Professional Soccer Including the Soccer Associations, Teams, Players, Awards, and More, BiblioBazaar, 2011, ISBN 1241047464.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Hope Solo
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Hope Solo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Sito ufficiale, su hopesolo.com.
- Hope Solo, su UEFA.com, UEFA.
- Hope Solo, su it.soccerway.com, Perform Group.
- (FR) Hope Solo, su lequipe.fr, L'Équipe 24/24.
- (FR) Hope Solo, su statsfootofeminin.fr.
- (DE) Hope Solo, su soccerdonna.de, Soccerdonna.de.
- (EN, FR) Hope Solo, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Hope Solo, su Olympedia.
- (EN) Hope Solo, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (EN) Hope Solo, su teamusa.org, United States Olympic Committee.
- (EN) Hope Solo, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Hope Solo, su TV.com, Red Ventures (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2012).
- (EN) Hope Solo, su ussoccer.com (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2013).
- (EN) Hope Solo, su womensprosoccer.com (archiviato dall'url originale l'11 luglio 2010).
- (EN) Hope Solo, su womensprosoccer.com (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2010).
- (EN) Hope Solo, su gohuskies.com (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2012).
- (EN) Attractive Olympian: Hope Solo, su aolnews.com.
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