Indice
Amiata Records
Amiata Records | |
---|---|
Stato | Italia |
Fondazione | 1992 a Firenze |
Fondata da | Matteo Silva |
Sede principale | Roma |
Settore | Musicale |
Prodotti | discografia |
Sito web | www.amiatarecords.com/ |
L'Amiata Records è un'etichetta discografica indipendente, fondata nel 1992 da Matteo Silva a Firenze, le cui produzioni spaziano fra diversi generi: dalla musica antica a quella contemporanea, dalla world music al jazz e all'elettronica. Il nome Amiata deriva dall'omonimo monte nel sud della Toscana, luogo in cui è stata fondata l'etichetta.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Amiata Records nasce da un'idea di Matteo Silva, che aveva precedentemente lavorato per l'etichetta tedesca Wergo curando per loro la collana Spectrum, e dalla collaborazione con Marc Eagleton, per produrre e proporre i propri progetti musicali. Venne così prodotto nel 1992 il primo disco di Matteo Silva dal titolo "Ad Infinitum". A questo disco seguirono altre collaborazioni con compositori di musica contemporanea, amici dei due come Michael Vetter, che appassionatosi al progetto decise di trasferirsi in Toscana[1]. Durante i primi anni Amiata si specializza in musica classica contemporanea e di avanguardia, annoverando nel suo catalogo artisti quali Hans Otte, Terry Riley, Steve Reich, Ludovico Einaudi, Arvo Pärt, Mark Kostabi, Aldo Brizzi, Gianfranco Pernaiachi e cantanti quali Sainkho Namtchylak, Amelia Cuni e il gruppo vocale Faraualla[1]. Se inizialmente erano evidenti gli indirizzi tra il Minimalismo ed una ricerca sulla sacralità nella musica, in seguito divenne importante il legame con generi di ispirazione etnica come la world music[1], pubblicando dischi di musiche provenienti da ogni parte del mondo, dall'India, all'Africa, dall'America latina all'Italia. Fra gli artisti di maggiore successo in queste collane vi sono i Fratelli Mancuso, Ustad Nishat Khan[2], i Lama Tibetani del monastero di Sera Jè, Chögyal Namkhai Norbu, il virtuoso indiano Zakir Hussain e l'Ensemble Club musical Oriente Cubano.
Oltre alle collane di musica etnica e contemporanea, Amiata ha creato delle collane di musica classica e di musica antica di cui fa parte il progetto Synaulia, particolare opera di ricerca archeologico-musicale che mirava a ridare una voce alla musica dell'antichità italica[3], in particolar modo del periodo Romano classico attraverso la ricostruzione dello strumentario dell'epoca e di cui sono stati pubblicati i primi due volumi (musica dell'antica Roma vol.I - strumenti a fiato, musica dell'antica Roma vol. II - strumenti a corda); fra gli artisti di queste collane vi sono interpreti quali il Quartetto Bernini[4], Paul Badura-Skoda e il paleorganologo e musicista Walter Maioli. Il catalogo annovera poi lavori come Meeting of Angels, in cui il sitar di Ustad Nishat Khan incontra l'Ensemble Gilles Binchois specializzato in canto gregoriano[1] esperimento musicale di grande successo culminato oltre che in disco anche in un tour in alcune delle più belle chiese e cattedrali d'Europa.
Catalogo
[modifica | modifica wikitesto]Il catalogo di Amiata Records[5] comprende oltre cento titoli suddivisi in 7 serie[6]:
- Secret World[7]
- Roots[8]
- New Music[9]
- Cutting Edge[10]
- Inner Arts[11]
- Classica[12]
- Multimedia Arts[13]
Artisti principali
[modifica | modifica wikitesto]- Aldo Brizzi
- Antonio Infantino
- Astor Piazzolla
- Atman
- Bauls of Bengal
- Faraualla
- Fratelli Mancuso
- Gilberto Gil
- Igor Koshkendey
- Marino de Rosas
- Open Quartet
- Paul Badura-Skoda
- Sangita
- Sainkho
- Synaulia
- Steve Reich
- Quartetto Bernini
- Terry Riley
- Ustad Nishat Khan
- Whisky Trail
- Zakir Hussain
Progetti speciali
[modifica | modifica wikitesto]- "Fairy Tales of the World", una collezione di dodici cd di fiabe provenienti dai cinque continenti. Ogni cd è accompagnato da un booklet illustrato, in cui il testo è trascritto per intero.
Riconoscimenti e premi
[modifica | modifica wikitesto]- Vincitrice del Naird Award (U.S.A.) come miglior etichetta indipendente
- 2 Nomination ai Grammy Awards (U.S.A.)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Antonello Cresti, Solchi Sperimentali Italia. 50 anni di italiche musiche altre, CRAC Edizioni, 2015, ISBN 978-88-97389-24-8.
- ^ ::: welcome to nishatkhan.com :::.
- ^ SYNAULIA - Suoni Musica e Danza Antica Roma e Antichità, su soundcenter.it. URL consultato il 3 novembre 2013.
- ^ Home quartetto Bernini (archiviato dall'url originale il 22 luglio 2011).
- ^ Amiata Records's Label Page – Music at Last.fm, su last.fm. URL consultato il 29 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ Amiata Records - Catalogo, su amiatarecords.com. URL consultato il 30 novembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
- ^ Amiata Records - Secret World, su amiatarecords.com. URL consultato il 2 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
- ^ Amiata Records - Roots, su amiatarecords.com. URL consultato il 2 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
- ^ Amiata Records - New Music, su amiatarecords.com. URL consultato il 2 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
- ^ Amiata Records - Cutting Edge, su amiatarecords.com. URL consultato il 2 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
- ^ Amiata Records - Inner Arts, su amiatarecords.com. URL consultato il 2 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
- ^ Amiata Records - Classica/Antiqua, su amiatarecords.com. URL consultato il 2 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
- ^ Amiata Records - Multimedia Arts, su amiatarecords.com. URL consultato il 2 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2010).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonello Cresti, Solchi Sperimentali Italia. 50 anni di italiche musiche altre, CRAC Edizioni, 2015, ISBN 978-88-97389-24-8.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su amiatarecords.com.
- (EN) Amiata Records, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 149154702 |
---|