Discussione:Albert Einstein

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Imprecisione su tentativi di unificazione

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Nel testo dell'articolo e' scritto: ....ignorando dell'esistenza della forza nucleare debole e della forza nucleare forte che verranno scoperte solo dopo la sua morte.

In realta' negli anni '40-'50 la interazione debole era gia' nota e una sua teoria basica era stata formulata da Fermi negli anni '30. Anche le interazioni nucleari forti erano note. Un collega esperto di storia della fisica dovrebbe valutare se A. Einstein ignoro' (coscientemente?) questa fenomenologia. M.D.S.

Collegamenti esterni

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Il collegamento esterno che parla del rapporto di Einstein con la religione e con la figura di Dio e', per usare un eufemismo, terribilmente fazioso, e comunque menzogniero. Einstein, come cita la Wiki in En. non credeva affatto in un Dio Personale, ne era religioso nel senso comune del termine. I religiosi hanno volutamente mal interpretato ed estrapolato alcune frasi per fare apparire una realta' molto diversa....Cercate di essere un po' piu' veritieri!!!


Beh se lo dice la Wiki in En allora è la Bibbia... E' questo vuol dire per qualcuno essere veritieri? Ma non vi accorgete di quante volte qualcuno fa dire ad Einstein che prima non crede in Dio e poi invece crede nel Dio di Spinoza? Non vi viene in mente che l'ultima lettera del sedicente "filosofo" può essere un falso?

Errore frase

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"Durante la sua permanenza al matematico Einstein amava poter parlare nella propria lingua madre".

Secondo me c'è qualcosa che non va in questa frase; Einstein morì negli anni cinquanta...inoltre non capisco cosa si vuole dire nella seconda parte. Giuseppe

==

non comprendo bene questa frase:

Per il complesso del suo apporto alla scienza e alla fisica in particolare è indicato come uno dei più importanti studiosi del XX secolo.

io la ritoccherei così:

Per il suo complesso apporto alla scienza, e alla fisica in particolare, è indicato come uno dei più importanti studiosi del XX secolo.

Buona, ma la prossima volta modificala direttamente tu! ΗΣLΙΦS89 Μ α ι L 18:56, nov 4, 2005 (CET)

cb La discussione proviene dalla pagina Teknopedia:Bar.
– Il cambusiere --Cruccone (msg) 21:14, 18 dic 2005 (CET)[rispondi]

Premio Nobel a Einstein

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Einstein ricevette il Nobel nel 1921, e non nel 1922 come scritto nella biografia pubblicata su Teknopedia. Essendo assente (in viaggio in Giappone) alla fine del 1921, diede la sua "Nobel lecture" in Svezia nel 1922, da cui forse l'errore di data (nobelprize.org) Quando Einstein ricevette il Nobel nel 1921 era ufficialmente cittadino svizzero dal 1901 e fu "fatto" cittadino tedesco a posteriori, quale membro dell'accademia delle scienze di Berlino. Nel 1933 rifiutò la cittadinanza tedesca e assunse quella americana solo più tardi nel 1940, rimanendo però sempre svizzero (doppia nazionalità) fino alla morte.

Hugo Wyss

h.wyss@ieee.org

Ho corretto la data del premio Nobel, ci sarebbe da inserire la questione della cittadinanza, ma non saprei bene dove. --Cruccone (msg) 21:25, 18 dic 2005 (CET)[rispondi]
nota: sto leggendo una biografia e questa dice che non volle mai rinunciare alla cittadinanza svizzera, che prima rinunciò a quella tedesca e fu apolide per qualche tempo. Questa bio dice che amava molto la Svizzera e gli Svizzeri. (massimo) Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 89.202.144.60 (discussioni · contributi) 17:22, 14 ott 2014‎ (CEST).[rispondi]

Categorie e cittadinanza

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Ho aggiunto anche le categorie relative alla nazionalità svizzera e staunitense, visto che fu cittadino anche di quei paesi. --Cruccone (msg) 21:28, 18 dic 2005 (CET)[rispondi]
All'incirca nel 1901 Einstein iniziò a frequentare l'università in Svizzera, ma essendo nato in Germania da genitori tedeschi era cittadino tedesco. Non mi risulta che si diventi (o diventasse) cittadini svizzeri dopo poche settimane di residenza nella nazione, forse HW confonde la residenza con la cittadinanza. Potrei comunque sbagliarmi, nessuno può fornire una fonte un minimo attendibile? --paulatz(+) 11:58, 2 feb 2006 (CET)[rispondi]
Come non detto, ho verificato. Effettivamente essendo all'epoca privo di nazionalià ottenne la cittadinanza svizzera in soli 6 anni dalla residenza in svizzera (e due anni da quando ne fece richiesta) --paulatz(+) 12:06, 2 feb 2006 (CET)[rispondi]

Visto che ho avuto il medesimo dubbio metto questa discussione in un paragrafo a sé e spiego che Einstein ottenne la cittadinanza svizzera nel 1901 e quella americana nel 1940. --Lucas 07:06, 15 set 2006 (CEST)[rispondi]

Ma è vera questa storia? Come mai non ne ho mai sentito parlare? E come mai su en.wiki non dice niente a riguardo (almeno credo)?? Sono molto dubbioso...Helios 14:15, 31 gen 2006 (CET)[rispondi]

Riporto qui il testo che ho cancellato:

Un sospetto plagio storico È risaputo che diversi fisici avevano già scoperto da tempo ciò che fu accreditato ad Einstein come scoperta. In particolare la celeberrima formula E=mc² fu già intuita da Isaac Newton che disse: "La massa e la luce sono convertibili l'uno nell'altro" e fu scritta così com'è per primo da Tolver Preston nel 1875; in questo caso non abbiamo referenze dirette alla formula, ma si deduce che il fisico la conoscesse grazie a una sua citazione: "L'energia che si può ottenere da un chicco di grano solleverebbe di 1,9 miglia un oggetto di peso di 100.000 tonnellate". Fu poi integrata da Henri Poincaré nel primo novecento, infine da Olinto De Pretto nel 1904. Proprio da quest'ultimo Einstein deve aver "ripreso" la formula, visto che il vicentino la scrisse nel suo libro "ipotesi dell'etere nella vita dell'universo", che il tedesco molto probabilmente avrà letto grazie alla sua abilità nel parlare italiano e ai contatti con il suo amico Michele Besso, originario del nord-est anche lui e con uno zio (Beniamino) che lavorava con il fratello di Olinto, Augusto. Per quanto riguarda la teoria della relatività, Henri Poincaré formulò già molte tesi su cui poi si baserà il giovane Albert. Innanzitutto stabilì che la velocità della luce fosse la velocità limite, che nessun esperimento potesse stabilire se un moto fosse uniforme o statico e che la massa di un oggetto dipendesse dalla sua velocità. Hendrik Lorentz, con la sua Trasformazione di Lorentz, fece qualcosa di più di una importante anticipazione alla teoria della relatività. Da notare il fatto che Einstein rifiniva molto poco le sue opere e che i richiami alle altre personalità che avevano costruito le basi culturali che lui diffuse con le sue capacità di sintesi e il suo grande impatto mediatico sono totalmente assenti. Egli è stato l'iniziatore della "scienza di massa" del terzo millennio, portando alla figura del fisico un rilievo enorme (forse anche per questo è stato strumentalizzato dalla scienza ormai megalomane), ha rivoluzionato, è vero, il modo di fare scienza, ma è stato un uomo che si è posto a conclusione di un discorso cominciato cento anni prima e di cui non ha fatto altro che una sintesi e rielaborazione. Un interessante approccio all'accusa di plagio mossa contro Einstein è possibile leggerlo qui [1]

Se c'è un fondo di verità (dato che nessun uomo è un'isola completa in se stessa Einstein era immerso nel contesto storico-culturale e non ha partorito dal niente le sue teorie) il linguaggio con cui è scritto è estremamente POV e ci sono svariati strafalcioni (sia storici che scientifici). --J B 14:42, 31 gen 2006 (CET)[rispondi]

Questa storiella mi pare di averla già sentita raccontare altrove, tra l'altro anche in un vecchio servizio del telegiornale TVA Vicenza (a causa della provenienza vicentina di Olinto de Pretto). Credo che dovremmo distinguere tre cose: la veridicità della storia di Olinto, la sua enciclopedicità, l'opportunità di inserirla in questo modo nella voce Albert Einstein. Una quarta cosa che non è in discussione è il fatto che l'opera di Einstein, per quanto riguarda la relatività ristretta, è stata principalmente di tipo interpretativo piuttosto che di "generazione di formule": non è un caso che le trasformazioni di Lorenz non si chiamino trasformazioni di Einstein. Che questo poi sia da vedere come sminuente la sua attività è un altro paio di maniche (io ad esempio credo che il lavoro interpretativo sia la forma più alta di attività cui possa aspirare il fisico teorico) ma andrebbe detto, magari in modo meno goffo e strumentale di come viene detto qui. Progettualita 21:30, 31 gen 2006 (CET)[rispondi]

C'è gran poco di giusto qui.. La massa che dipende dalla velocità??? Parecchi libri lo scrivono ma non si misura la massa delle particelle, ma la quantità di moto sottoponendole a un campo magnetico!Poi conoscendo la velocità da p=mv (non relativistica) ricavo la massa! Non esiste un esperimento che sia in grado dii confermare una qualche variazione della massa con la velocità Fisica=esperimento Ciò che non è provato esiste solo nello spazio in cui è già stato provato.

Si consiglia all'anonimo di qui sopra di informarsi (magari studiare un po' di fisica e di storia della fisica non guasterebbe) prima di scrivere parole a caso. - J B 09:39, 28 feb 2006 (CET)[rispondi]
L'anonimo non ha tutti i torti, le formulazioni moderne della relatività considerano la massa costante. Non per questo il suo intervento è costruttivo. paulatz(+) 10:16, 28 feb 2006 (CET)[rispondi]
In effetti sapevo che la massa di una particella si misura in energia (eV). In fisica delle alte energie, la somma delle masse dei prodotti finali di un'interazione, non è necessariamente la massa totale; questo perché vengono emessi fotoni (tra le altre cose) che disperdono energia/massa. Ruthven 17:02, 9 mar 2006 (CET)[rispondi]
Nelle teorie relativistiche si dimostra che non è nè l'energia nè la massa a conservarsi ma un oggetto più complicato chiamato quadrimpulso (o talvolta massa invariante) che dipende sia dall'energia che dalla quantità di moto della particella stessa. La massa di una particella può essere misurata con molte unità di misura diverse fra cui le unità naturali (dove la massa si misura in eV) sono usate essenzialmente in fisica delle alte energie mentre in altri campi (come la fisica dello stato solido) si usano semplicemenete dei sottomultipli del Kg. - J B 09:18, 10 mar 2006 (CET)[rispondi]

Bandiera della pace?

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Qualcuno mi spiega cosa ci fa quella bandiera della pace sotto la foto? A mio modesto parere è inopportuna.

Avendo Einstein preso pubblicamente e ripetutamente posizioni pacifiste, e tenuto conto del grande impatto pubblico della sua immagine, è stato categorizzato tra i leader del pacifismo. Se preferisci i fisici non pacifisti puoi prendere come esempio von Neumann che propose di lanciare la bomba atomica su Kyoto, anziché Nagasaki, perché la struttura geografica della città avrebbe reso più letale l'esplosione nucleare. paulatz(+) 13:38, 20 mar 2006 (CET)[rispondi]

Pace si, Bandiera no

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La discussione è stata spostata qui.  ||| Admin HILL ||| CONTATTAMI  12:44, 2 apr 2006 (CEST) Ma scusate non è fore entain che disse che " nulla ci autorizza a pensare che l'enrgia atomica possa essere usati per usa civile. ?! in + si espresse a favore dell'uso massicio dell'atomica su tutta l'europa. - AnteroS[rispondi]

Temo di non riuscire a seguire il tuo ragionamento. È abbondantemente risaputo (e la documentazione storica al riguardo è piuttosto ampia) che Einstein fu uno degli scienziati a rifiutarsi di partecipare al progetto manhattan e che scrisse più volte al presidente degli stati uniti suggerendogli di non usare la bomba atomica in nessun caso. --J B 09:39, 27 giu 2006 (CEST)[rispondi]

Ma Albert Einstein non era deista? Non mi risulta fosse ateo, anzi, parlava di Dio molto spesso --Riccardo(?) 20:11, 11 apr 2006 (CEST)[rispondi]

Ci sono un sacco di leggende metropolitane sul credo religioso di Einstein. In particolare esiste una citazione fasulla del tipo "io credo in un mio dio personale" che è stata più volte smentita da Einstein stesso. Possibile che non fosse neanche ateo, ma di certo non era deista. Ciao, -—{paulatz}—{D|C|M|B} 01:53, 12 apr 2006 (CEST)[rispondi]

http://it.wikiquote.org/wiki/Einstein

  1. Io credo nel Dio di Spinoza che si rivela nella ordinaria armonia di ciò che esiste, non in un Dio che si preoccupa del fato e delle azioni degli esseri umani.
  2. Io non credo in un Dio personale e non l'ho mai negato, anzi, ho sempre espresso le mie convinzioni chiaramente. Se qualcosa in me può essere chiamato religioso è la mia sconfinata ammirazione per la struttura del mondo che la scienza ha fin qui potuto rivelare.

Non era un deista, era un adoratore della bellezza della natura fisica delle cose, il che (IMFO) non fa di lui un fideista. Chiamarlo ateo è forse improprio, anche se è vero che "ateo" è un etichetta che, almeno in italia, si applica comunemente a chiunque non sia fideista.

Draco Roboter 09:45, 27 giu 2006 (CEST)[rispondi]

La religiosità di Einstein era molto profonda e complessa, certo non di tipo comune. Rifiutava l'idea di un Dio personale (ritenendo ciò una forma di antropomorfismo), ma non era affatto ateo (e nemmeno deista). Era affascinato dal panteismo di Spinoza, ma rifiutava l'etichetta di panteista (a differenza di Spinoza, Einstein aveva una concezione trascendente di Dio). Possiamo dire, con le sue parole, che Einstein credeva in un Dio sovra-personale ("ausserpersönlichen"), presente nella natura (senza identificarsi con essa) in modo misterioso. Fu accusato di ateismo e ne soffrì molto, pare al punto tale da piangerne. Sebbene ebreo, ammirava molto la figura storica di Gesù. Tutto ciò è ampiamente documentato.

Citazione: "Una volta in risposta alla domanda: «Lei crede nel Dio di Spinoza?», Einstein rispose così: «Non posso rispondere con un semplice si o no. Io non sono ateo e non penso di potermi chiamare panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino piccolo che entra in una vasta biblioteca riempita di libri scritti in molte lingue diverse. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri. Egli non conosce come. Il bambino sospetta che debba esserci un ordine misterioso nella sistemazione di quei libri, ma non conosce quale sia. Questo mi sembra essere il comportamento dell'essere umano più intelligente nei confronti di Dio. Noi vediamo un universo meravigliosamente ordinato che rispetta leggi precise, che possiamo però comprendere solo in modo oscuro. I nostri limitati pensieri non possono afferrare la forza misteriosa che muove le costellazioni. Mi affascina il panteismo di Spinoza, ma ammiro ben di più il suo contributo al pensiero moderno, perché egli è il primo filosofo che tratta il corpo e l'anima come un'unità e non come due cose separate»" (Brian, 1996, p. 127).

Si vedano: A.Einstein, Come io vedo il mondo. A.Einstein, Pensieri, idee, opinioni (1934-1950). D.BRIAN, Einstein a life, Wiley, New York 1996

Gazal Cotre 07:55, 20 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Splendido, ti va di ampliare un po' il paragrafo sull'argomento? (è un invito, non una domanda ;-) —paulatz 08:24, 20 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Volentieri,appena ho un attimo di tempo. Ciao Gazal Cotre 13:09, 27 giu 2007 (CEST)[rispondi]
Fatto, ho modificato il paragrafo. Ciao Gazal Cotre 18:04, 18 apr 2008 (CEST)[rispondi]

Ho rimosso la seguente modifica: 10:15, 26 lug 2008 87.8.18.54 (discussione) (39.766 byte) (→La visione religiosa) dal momento che la lettera citata dall'utente è chiaramente riportata nel seguito: probabilmente l'utente anonimo non ha letto chiaramente per intero la voce. --Gazal Cotre (msg) 10:22, 26 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Nella versione inglese sta scritto che Einstein si autodefiniva "agnostico" e che non voleva essere definito "ateo", con tanto di fonte. E poi si fa un accenno al Dio di Spinoza. Riporto qui per comodità:
He called himself an agnostic, while disassociating himself from the label atheist.[117]
Toward the end of his life, he said he believed in the "pantheistic" God of Baruch Spinoza,
but not in a personal god, a belief he criticized.
--Daniele Pugliesi (msg) 06:09, 14 ago 2013 (CEST)[rispondi]
Inoltre la pagina en:Religious views of Albert Einstein è incentrata sul pensiero di Einstein riguardo Dio e la religione. --Daniele Pugliesi (msg) 06:18, 14 ago 2013 (CEST)[rispondi]

Causa e data di morte di Lieserl Einstein-Maric

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Nel testo si da per certa la notizia della morte della prima figlia del fisico per febbre da scarlattina. In realtà NON si sa con certezza quando e come sia deceduta la bambina. --TheClue 01:19, 10 nov 2006 (CET)[rispondi]

Pertinenza...

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Leggendo la pagina, il paragrafo Einstein filosofo:

"Alla figura dello scienziato si affianca quella non meno importante di uomo calato nel suo tempo e di filosofo. Quanto era intransigente come scienziato, così lo fu come persona; nel 1913 rifiutò di firmare un manifesto a favore della guerra che gli veniva proposto da un buon numero di scienziati tedeschi. Nel 1939, su sollecitazione di Leo Szilard, scrisse al presidente Roosevelt per sostenere l'opportunità che gli USA costruissero la bomba atomica, preoccupato della possibilità che il regime nazista potesse dotarsi per primo di quella terribile arma; successivamente invece non fu ascoltato quando nel 1945 si oppose al lancio della stessa bomba sul Giappone. Fece poi sempre parte dei movimenti anti nucleari Americani."

..sembra non tanto pertinente con in titolo. Forse sarebbe il caso di includerlo nel successivo. Chionatan Livingston 16:05, 20 nov 2006 (CET)[rispondi]

Puoi farlo! Aiuto:Non aver paura di fare modifiche · ··Quątar···posta····· 08:53, 21 nov 2006 (CET)[rispondi]

Citazione erroneamente attribuita ad A.E.

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La citazione riportata nella voce su Einstein, ripresa dal Time Magazine del 1940 e che inizia così: "Essendo un amante della libertà,...", andrebbe IMO tolta, o meglio classificata come errata attribuzione al pensiero di Einstein. Se guardate la stessa citazione su wikiquote inglese ( http://en.wikiquote.org/wiki/Albert_Einstein#Misattributed ), ci sono anche la spiegazione ed i riferimenti ad un'indagine, che ho verificato presso gli A.E. Archives (è possibile ottenere liberamente copia della lettera con la smentita di Einstein pagando una ventina di dollari). L'interpretazione poi dell'espressione "Chiesa" attribuita a quella ebraica (tra parentesi), come riportato nella voce di questa discussione, non mi ha permesso di trovare conferme; nei numeri del Time mag. successivi precisavano che si trattasse della Chiesa Cristiana; ad esempio è possibile consultare gli archivi online e cercare un articolo/test sui fatti dell'anno trascorso, dove alla domanda "69. According to Albert Einstein, the only organization which has consistently dared resist the Nazis inside Germany is:" la risposta corretta era: "3. The Christian Church.". Il link è http://www.time.com/time/magazine/article/0,9171,789997-8,00.html . Ne avevo trovati comunque altri di riferimenti simili. Riassumendo, io rimetterei nel giusto contesto la citazione (errata attribuzione), con spiegazione analoga a quella di wikiquote eng.; infatti è forse meglio lasciarla e spiegarla, perché su Internet gira senza spiegazioni e riferita ad Einstein. Essendo ancora un wikipediano correttore di refusi, sarebbe meglio se la modifica la facesse qualcuno più esperto di me... Grazie e saluti.

Cosa aveva che non andava la citazione che avevo aggiunto?--Fulminazzo 20:08, 13 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Che wikipedia non è wikiquote, e che l'affidabilità della citazione è dubbia (basti dire che la stessa citazione è attribuita anche a Frank Zappa). Insomma, se hai voglia di contribuire ci sono molte cose più costruttive da fare che incollare le proprie citazioni preferite senza nemmeno preoccuparsi di verificare che siano vere. --—paulatz 22:55, 13 giu 2007 (CEST)[rispondi]

Matematico?

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Scusate, ma francamente catalogare Einstein tra i matematici mi pare un errore. Lui stesso ha sempre ammesso di non aver dimestichezza con la matematica, quindi lo lascerei solo come fisico e toglierei la parola matematico. Arres 01:05, 20 ott 2007 (CEST)[rispondi]

Einstein non fu affatto matematico. I calcoli relativi alle teorie ipotizzate furono eseguiti in gran parte da Tullio Levi-Civita

Parola insensata

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nel paragrafo "teoria della relatività generale", vi è questa prola: gravitazifdgdrfhgtrehbrehreytone al posto di gravitazione

potevi direttamente correggerla! :)   | hrönir  00:29, 25 gen 2008 (CET)[rispondi]

Einstein aveva davvero insufficienze in Matematica?

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Stavo guardando la pagina dedicata ad Albert Einstein e tra le curiosità ho trovato scritto qualcosa che pensavo fosse solo una leggenda metropolitana: Einstein a scuola aveva gravi insufficienze in Matematica. Ora, dato che questa notizia è tra le curiosità, e quindi deve essere autorevolmente vera, mi chiedo se chi l'ha scritta possa fornire delle fonti o per lo meno delle prove sufficienti per dimostrare questo. Invito comunque chi è interessato a controllare e capire se questo aneddoto della vita di Einstein è vero o no: tanti potrebbero pensare che su Teknopedia si scrivono anche delle voci di corridoio che non sono provate. Grazie mille Questo commento senza la firma utente è stato inserito da AEDP (discussioni · contributi).

Sistemato da --Gacio dimmi 12:21, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]
In effetti dalla voce su en.wiki non si ricava nulla del genere, anzi, viene detto che Einstein era un ottimo studente alle elementari, che si dilettava a inventare modelli fisici prima dei dieci anni e mostrava un vero talento per la matemtica. Più avanti si dce che non passò un test all'Eidgenössische Technische Hochschule Zürich, pur ottenendo voti eccezionali in matematica e fisica. La es.wiki aggiunge altri dettagli sulle sue capacità, dicendo che il fatto che avesse insufficienze in matematica è solo una diceria, quindi direi che si possa rimuovere anche da noi. --Qbert88 12:55, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]
Infatti. Era un matematico valido, anche se dovette trarre indicazioni su alcuni aspetti necessari per lo sviluppo formale del sistema teorico dal lavoro di Ricci-Curbastro sul Calcolo tensoriale assoluto. Il fallimento all'esame dell'ETH ci fu, ma lo aveva sostenuto con due o tre anni di anticipo rispetto all'età media con cui lo si sosteneva; quando ripetè più tardi le prove di ammissione universitarie, non ebbe ovviamente problemi di sorta. Veneziano- dai, parliamone! 14:00, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]
Quello che io so (ma né ho le fonti, né chi ha lezione mi ha detto queste cose, le ha comprovate con fonti) è che Einstein si lamentava di non conoscere troppo a fondo la matematica. Ma non si trattava di quando era giovane studente a scuola, ma quando doveva portare avanti calcoli complicati, specie della teoria generale della relatività, si trovava in difficoltà. Ma questo non perché Einstein non avesse mai studiato la matematica (tuttaltro), ma perché quello che occorreva per i suoi calcoli era un metodo nuovo che si stava sviluppando proprio allora, e pertanto solo pochi esperti del settore conoscevano a fondo gli ultimi avanzamenti in quel settore. Queste ultime scoperte in questi campi della matematica non erano conosciute neppure da tutti i matematici, ma soltanto da chi si occupava di quei settori, a maggior ragione non rientravano nel bagaglio standar di studi di un fisico. Ad esempio mi par di ricordare che era molto grato a Tullio Levi-Civita per aver sviluppato la teoria tensiorale. -- AnyFile 14:15, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]
penso che sia la classica leggenda metropolitana (come la mela di Newton e/o l'"E pur si muove!" di Galileo). sicuramente ha un effetto placebo sugli studenti che non hanno la voglia di fare matematica ;-)... --valepert 14:52, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]
Io invece ho sempre sentito dire che Einstein aveva 4 in matematica, ma che comunque non è come un 4 italiano, perché i voti tedeschi vanno dall'1 al 6, quindi 4 sarebbe 6. Poi non so se sia vero, ma io ho sempre sentito così. :) AlexanderVIII il catafratto 15:05, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]
Non credo sia una leggenda metropolitana.. io la sentii sicuramente in TV, ma in un programma diciamo non "scientifico" tipo un Disney Club o qualcosa del genere (!) --SailKoFECIT 15:46, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]

La storia di Einstein scarso in matematica l' ho letta anch'io piu' volte, sia nella versione che fosse scarso da studente, sia in quella che effettivamente come fisico teorico non la padroneggiasse quanto avrebbe desiderato o gli sarebbe necessitato; in questo http://books.google.com/books?id=nEx7RYXX-g0C&pg=PA18&dq=einstein+matematica+esame&ei=Am2wR77zI43OjgHEuN2mBg&ie=ISO-8859-1&sig=qyjgaQdm-3lU7a2KrW596MBhBvc#PPA18,M1 libro (Einstein di Pietro Greco) si riportano alcuni suoi risultati scolastici e direi che in matematica e affini se la cavasse, come studente, piu' che bene.--Bramfab Discorriamo 16:51, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]

Io sapevo che per un periodo ebbe pessimi voti in matematica perché dovette spostarsi spesso con la famiglia, infatti come leggo dalla voce "A causa dei continui problemi economici la famiglia Einstein dovette trasferirsi spesso". Questo fece sì che Einstein non riuscisse a studiare e di conseguenza ebbe cattivi voti. L'ho sentito diverso tempo fa in un programma televisivo, non so quanto sia vero. --ßøuñçêY2K 17:27, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]
Io invece ricordo chiaramente di aver sentito, in passato, la versione secondo cui Einstein avesse avuto dei dissidi col suo professore\essa di matematica, e che per protesta aveva boicottato un compito in classe e per questo era stato bocciato. Naturalmente anche questo aneddoto è perso nelle nebbie dei miei ricordi, ma se non sbaglio me lo aveva raccontato mio zio, professore di matematica e grande lettore di libri sull'argomento. Altra cosa che ricordo è che E. era dislessico, cosa che sicuramente non lo aiutava nell'apprendimento nelle sue forme "standard". Niente di strano dunque se anche lui si è beccato un 4 in matematica... io me ne sono beccati svariati :) --Taribo 17:58, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]
Con i "io ricordo" non si va da nessuna parte. La notizia è attualmente senza fonte e non verificata quindi va rimossa. --Tanarus 18:30, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]
Anche perché falsa, vedere bibliografia di A. Genovesi. --Fεlγx 21:32, 11 feb 2008 (CET)[rispondi]

(rientro) la sezione però ha un incipit abbastanza chiaro sulla questione "tuttavia molti degli aneddoti e delle citazioni a lui attribuite sono falsi oppure sono stati romanzati a tal punto da non aver più nessun contatto con i fatti reali", e che questa storia (sia leggenda metropolitana, o piu' o meno vera) effettivamente e' diffusissima (come dimostra ilf atto che ne esistono diverse versioni), per cui non vedo il motivo per cui toglierla, anzi, sarebbe da specificare che ne esistono piu' versioni (lite col professore, difficolta' generica, ecc...)... al limite, se si riuscisse a risalire all'origine della credenza, si potrebbe aggiungerlo come info in piu'. --Yoggysot 03:14, 12 feb 2008 (CET)[rispondi]

Ho le fonti più che autorevoli che mostrano Einstein con ottimi risultati in matematica da ragazzo. Vedrò di integrare la voce. --Gliu 11:02, 12 feb 2008 (CET)[rispondi]
✔ Fatto. --Gliu 12:11, 12 feb 2008 (CET)[rispondi]
Non ho neppure letto la frase contestata... lo farò al termine dell'intervento. Singolare è notare, indubbiamente, l'errore metodologico della maggior parte degli intervenuti in questa discussione: mi pare, ho sentito, ricordo... Se la domanda è precisa e richiede una risposta certa, se non la si ha o non se ne è sicuri, perché rispondere?
Comunque, cito:

«Albert [...] per quanto desse ai familiari segni di ingegno precoce, non si distinse a scuola. Giunto alle scuole medie, trovò disgustoso il sistema di insegnamento tedesco, e entrò in conflitto coi professori che da parte loro lo maltrattavano. [...] Rovesci di fortuna fecero emigrare la famiglia a Milano e Einstein, lasciato a Monaco a finire i suoi studi, si dette per malato e raggiunse i suoi in Italia. [...] Poi cercò di essere ammesso al Politecnico di Zurigo, ma non avendo la regolare licenza media fu rifiutato e non riuscì nemmeno a superare gli esami di ammissione, per quanto eccellesse in matematica e fisica. Andò allora per un anno a fare studi di riparazione al Gymnasium di Aarau [...] Finalmente, antrato al Politecnico di Zurigo, ...»

--Elborgo 19:35, 12 feb 2008 (CET)[rispondi]
Grazie Elborgo. --82.59.56.189 00:31, 14 feb 2008 (CET)[rispondi]

Il cervello di einstein

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Vorrei segnalare un possibile errore riguardo la notizia che l'estrazione del cervello di Einstein, da parte del patologo che effettuò l'autopsia, fosse un'iniziativa di quest'ultimo, come viene riportato nel paragrafo finale dell'articolo. Mi risulta, infatti, che fu Einstein stesso a concedere l'autorizzazione all'espianto del suo cervello per donarlo alla scienza. La fonte di quest'informazione è lo speciale di Super Quark dedicato allo scienziato tedesco. L'ho rivisto di recente e ricordo questo particolare. Purtroppo, non posso visionarlo nuovamente per verificare tale informazione. Magari, nel frattempo, può farlo qualcun' altro che ha la possibilità di rivedere la suddetta puntata di Super Quark. Non è detto che Super Quark sia nel giusto, ovviamente; sarà opportuno in ogni caso verificare altre fonti riguardo l'argomento.Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Cnosso (discussioni · contributi).

Vandalismi

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Qualcuno si è divertito a inserire scemenze poco prima delle curiosità. Le ho tolte. Certo che girano persone che non hanno nulla da fare.. --Gazal (msg) 21:27, 7 giu 2008 (CEST)[rispondi]

«La teoria è quando sai tutto e non funziona niente, la pratica è quando funziona tutto e non sai il perché.»

«Non posso credere che Dio giochi a dadi con l'universo.»

«Non preoccuparti delle difficoltà che incontri in matematica, ti posso assicurare che le mie sono ancora più grosse.»

«Un uomo è vecchio quando non ha più sogni, ma ha soltanto rimpianti.»

«Il mondo è quel disastro che vedete non tanto per i guai combinati dai malfattori, ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a guardare.»

Ho tolto queste citazioni dalla voce lasciandone solo una (la prima, senza considerare altri criteri per il momento). Imho potrebbero essere reinserite contestualizzandole nei vari paragrafi mentre trovo poco corretto avere una schermata di citazioni slegate tra loro prima di poter effettivamente leggere la voce che parla di Einstein. --jhc 11:15, 4 lug 2008 (CEST)[rispondi]

Luogo nascita

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Dovremmo decidere se mettere il nome tedesco "Ulm" o l'italianizzato "Ulma". Compare nella scheda iniziale in un modo e nella biografia in un altro.

Mi sembra irrilevante che gli sia stato dedicato un ospedale americano (cioè statunitense immagino), visto che sarà uno degli innumerevoli istituti tra ospedali, scuole ed altro in tutto il Mondo che prendono il nome dal grande fisico. A Milano c'è il Liceo Einstein, solo per citarne uno.

Concordo e tolgo. Ylebru dimmela 00:08, 9 mag 2009 (CEST)[rispondi]

Frase su Planck

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« Max Planck non capiva nulla di fisica perché durante l'eclissi del 1919, è rimasto in piedi tutta la notte per vedere se fosse stata confermata la curvatura della luce dovuta al campo gravitazionale. Se avesse capito davvero la teoria avrebbe fatto come me e sarebbe andato a letto » (Archivio Einstein 14-459)

Questa frase, oltre a sembrarmi strana di per sè, non è reperibile nè sui testi che ho a portata di mano nè sul web (per esempio [2]). --Wolland (msg) 14:29, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]

Ne ho trovata una io di fonte, spero possa servire, altrimenti cancella pure! --→ Airon Ĉ 15:57, 25 gen 2010 (CET)[rispondi]
Avevo notato, e credo vada bene: ho chiesto anche all'autore dell'articolo, e ha confermato che la sua fonte è a sua volta attendibile, direttamente dall'Archivio Einstein. Sarebbe comunque bene trovare il documento diretto, se non altro perchè da alcune ricerche mi è sembrato che il punto 14-459 dell'Archivio Einstein sia datato 1918, e non 1919... 14-459.00 12/27/1918 Einstein, Albert Klein, Felix --Wolland (msg) 15:35, 28 gen 2010 (CET)[rispondi]

Revisione Curiosità

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Cerchiamo di capire cosa realmente bisogna mantenere, eliminando le solo leggende metropolitane ed altre cose che possono essere descritte nel resto della voce. --KrovatarGERO 14:53, 7 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Nemmeno a me piace la sezione curiosità, soprattutto quando priva di fonti, ma IMHO non si può cassare in blocco 4kb di testo[3] senza prima una discussione.--Midnight bird 14:58, 7 apr 2010 (CEST)[rispondi]
Svuotare se non ci sono fonti --→ Airon Ĉ 20:12, 7 apr 2010 (CEST)[rispondi]
Dove sta scritto ? Fino a prova contraria, non si rimuove testo solo perchè senza fonti.--Midnight bird 21:27, 7 apr 2010 (CEST)[rispondi]
Concordo con Mid (salvo mostruose bufale ovviamente), cerchiamo di essere costruttivi. Nel frattempo ne ho eliminate 3 in quanto doppioni già presenti nella voce. --KrovatarGERO 13:19, 8 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Paragrafo "Pensiero - Einstein filosofo"

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Ho messo:

    Fece poi sempre parte dei movimenti anti-nucleari americani.

anzichè:

    Fece poi sempre parte dei movimenti anti-nucleari americani, nonostante abbia partecipato alla realizzazione della bomba atomica.

Scusate, ma l'ho dovuto togliere! Albert Einstein fu il genio che pubblicò "E=mc²", ovvero la Teoria della Relatività, e poi si trova sempre chi afferma che egli abbia costruito la Bomba Atomica... Einstein pubblicò E=mc² ai soli fini della scienza, non per costruire un' arma di distruzione di massa. Fu proprio lui, dopo la comunicazione del bombardamento di Hiroshima, ad affermare fermamente: "Se solo l'avessi saputo, avrei fatti l'orologiaio". Trovo assolutamente ingiusto attribuirgli l' uso scorretto di questa scoperta scientifica...

Ancora sulla religiosità di Einstein

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Personalmente consultando alcune biografie di Albert Einstein avrei dei forti dubbi circa il panteismo di Einstein e andrebbero inserite altre citazioni più specifiche: "La scienza contrariamente ad un'opinione diffusa, non elimina Dio. La fisica deve addirittura perseguitare finalità teologiche, poichè deve proporsi non solo di sapere com'è la natura, ma anche di sapere perchè la natura è così e non in un'altra maniera, con l'intento di arrivare a capire se Dio avesse davanti a sè altre scelte quando creò il mondo" (Holdon, The Advancemente of Science and Its Burdens, Cambridge University Press, New York 1986, pag. 91)

"Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le lingue in cui sono stati scritti. Sospetta però che vi sia un misterioso ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi sembra la situazione dell’essere umano, anche il più intelligente, di fronte a Dio. La convinzione profondamente appassionante della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela nell’incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio". (Einstein: His Life and Universe, Simon e Schuster, pag. 27)

Insomma da qui si capisce che Einstein potrebbe esseree benissimo considerato come un teista. --GiroGoose (msg) 14:15, 6 dic 2010 (CET)[rispondi]

Sul Dio di Einstein

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A conferma di quanto dice GiroGose, si dovrebbe aggiungere che Einstein, pur credendo in un Dio sostanzialmente impersonale, a volte era solito utilizzare i modi giudeo-cristiani di personalizzare Dio, almeno per spiegare certe sue affermazioni celebri come quella che «Dio non gioca a dadi», altrimenti inspiegabili se pronunciate da un panteista.--Toglpun (msg) 12:54, 24 lug 2011 (CEST)[rispondi]

imho questo non spiega nulla e tra l'altro non è supportata da fonte --ignis Fammi un fischio 15:24, 24 lug 2011 (CEST)[rispondi]

Ho aggiunto "citazione necessaria" in due passi della gioventù di Einsten: forse Nikola Tesla era veramente amico/conoscente di Mileva Marić ma dubito fortemente che in quel periodo fosse in Svizzera e che conoscesse il giovane Albert così bene da presentargli un'amica. Tra l'altro una biografia in mio possesso non parla di questo incontro. --Theridel (msg) 22:30, 25 set 2011 (CEST)[rispondi]

Razza:umana

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Ho modificato il passo delle curiosità riguardo il famoso aneddotto sulla sua risposta (razza: umana) durante la sua entrata negli Stati Uniti. Su Wikiquote la cosa era già stata discussa, e non si sono trovati riscontri, se non in negativo q:Discussione:Albert_Einstein.--Michele Gardini (msg) 23:12, 30 ott 2011 (CET)[rispondi]

Citazione spostata dalla voce

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Sposto qui una o piú citazioni che ho rimosso dalla sezione iniziale della voce, in quanto non rispettano Teknopedia:Citazioni. Reinseritele solo dopo aver corretto gli errori (tipicamente, lunghezza e/o numero eccessivi, e/o carenza di fonti). Grazie, Nemo 16:33, 17 dic 2011 (CET)[rispondi]

«Non ho particolari talenti, sono solo appassionatamente curioso.»

È molto semplice.
1) Manca la fonte (a meno di accontentarsi davvero di poco, e non direi che sia accettabile per Einstein):
1a) "lettera tal dei tali" non è una fonte, non è qualcosa dove io possa andare a verificare a meno che sia il possessore dell'archivio delle lettere di Einstein (per quel che ne so potrebbe non essere pubblicata, se ci sono dei libri non mi dice in quale è);
1b) senz'altro non è indicato il traduttore e questo è illegale.
2) Mi sembra molto discutibile pretendere di poter mettere un'etichetta ad Einstein in quel modo:
2a) è una citazione fuori contesto, non sappiamo nemmeno se Einstein lo intendesse dire davvero;
2b) se anche fosse, non sappiamo quanto fosse serio e se la intendesse come definizione di sé stesso;
2c) se anche lo era, servirebbe comunque una fonte esterna che condivida questa idea, anche per non scadere nella ricerca originale.
Certo, sono requisiti di qualità alti (come li applichiamo in Wikiquote, spero di poterlo menzionare dato che anche la linea guida vi rimanda per approfondimenti), ma soprattutto per Einstein mi sembra necessario, e del resto mi pareva che anche it.wiki si volesse mettere sulla strada della qualità.

Nemo a Gianfranco via posta elettronica su sua richiesta di chiarimento, 24/12/2011 00:02

Citazione bombardamento Hiroshima

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Credo vada tolto il presunto commento riguardo al bombardamento di Hiroshima. L'improbabile citazione, secondo wikiquote, risulta essere l'unione di due frasi attribuite allo scienziato, entrambe senza fonte alcuna.Se non vengono verificate le fonti, questa citazione va tolta.--Fele88 (msg) 05:17, 19 gen 2012 (CET)[rispondi]

Collegamento non funzionante

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Durante un controllo automatico il Bot ha individuato questo collegamento esterno come non funzionante. Per favore, verifica che il collegamento non sia realmente disponibile e valuta se sostituirlo o rimuoverlo. Grazie!

--ArcheoBot (msg) 04:45, 12 gen 2012 (CET)[rispondi]

Citazione finale di Einstein sulla Chiesa

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Scusate, qualcuno può spiegarmi la chiusa della voce? Di fronte ad una citazione con tanto di pagina del Time magazine, pertanto attendibile, il capoverso viene chiuso con una frase che smentisce quella intervista di cui ci sono chiari riferimenti, e la fonte della smentita è un non meglio identificato blog inglese o americano. Se esiste una fonte che smentisce l'intervista si pubblichi la fonte, ma non un non meglio identificato blog--sebsm (msg) 23:26, 18 nov 2012 (CET)[rispondi]

Il contenuto scientifico della teoria di Einstein

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Le teorie einsteiniane, nonostante la loro astrattezza e pur avendo preso l'avvio da un profondo ripensamento delle teorie scientifiche precedenti, sono nate dagli esperimenti e hanno dato luogo ad applicazioni pratiche. Punto di partenza della concezione di Einstein furono le difficoltà inerenti ad un settore della fisica ottocentesca: il tentativo di generalizzare la teoria elettromagnetica della luce attraverso la dimostrazione che la velocità apparente della luce dipende dalla velocità di spostamento dell'osservatore attraverso l'etere supposto fisso. Nacque da ciò il famoso esperimento di Michelson-Morley, il maggiore esperimento negativo della storia della scienza; per qualunque velocità e direzione dell'osservatore non si arrivò infatti a riscontrare alcuna variazione nella velocità della luce. Pochi anni dopo J. J. Thomson dimostrò che in un alto campo elettrico gli elettroni non si spostano con la velocità che dovrebbero acquistare secondo le leggi della fisica newtoniana, e che essi appaiono sempre più lenti e difficili ad essere accelerati quanto più aumenta la loro velocità. La teoria della relatività speciale di Einstein spiegò entrambi questi effetti. La teoria della relatività generale va molto più lontano; con essa anche la gravità è fatta rientrare nel quadro di misure di spazio e di tempo. La sua importanza particolare risiede nel fatto che essa non fa ricorso ad alcuna forza occulta, come la forza peso (gravità, in termini più dotti) agente a distanza. Al posto di queste forze essa postula che quando un corpo è libero, cioè non in contatto fisico con altri corpi, su di esso non si esercita alcuna forza, e il suo moto esprime semplicemente la qualità di spaziotempo dei punti in cui viene a trovarsi. Deriva da tale teoria che la nostra geometria euclidea si applica solo agli spazi vuoti, mentre nelle vicinanze di corpi pesanti lo spazio è curvo. Con ciò si risale all'originaria concezione pitagorica del moto circolare naturale delle sfere celesti, ma su un piano diverso, non più di intuizione semi-mistica, bensì di spiegazione matematica su cui è possibile fondare calcoli e misure accuratissimi. Se Einstein si fosse limitato a trovare questa alternativa più accurata della gravitazione newtoniana, potremmo già solo per questo considerarlo il Copernico del nostro tempo; ma egli fece di più: dimostrò che il nuovo metodo dava risultati meglio collimanti con le conoscenze sperimentali. Egli, ad esempio, spiegò le cause della deviazione che appare nella posizione delle stelle vicino al sole, con la- curvatura dei loro raggi nello spazio curvo, e riuscì, basandosi sugli stessi principi, a render conto delle irregolarità che presenta il moto del pianeta Mercurio. La teoria newtoniana del sistema solare risultò in tal modo radicalmente rinnovata.

Doppia citazione

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Nella sezione "La visione religiosa" è riportata più volte la stessa citazione, cioè: «Io non sono ateo e non penso di potermi definire panteista. Noi siamo nella situazione di un bambino che è entrato in una immensa biblioteca piena di libri scritti in molte lingue. Il bambino sa che qualcuno deve aver scritto quei libri, ma non sa come e non conosce le lingue in cui sono stati scritti. Sospetta però che vi sia un misterioso ordine nella disposizione dei volumi, ma non sa quale sia. Questa mi sembra la situazione dell'essere umano, anche il più intelligente, di fronte a Dio. La convinzione appassionante della presenza di un superiore potere razionale, che si rivela nell'incomprensibile universo, fonda la mia idea su Dio» Volevo eliminare una delle due, ma non saprei quale in quanto fanno parte di due paragrafi distinti e in entrambi la citazione è ammissibile, l'ideale sarebbe un riferimento Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 37.77.119.63 (discussioni · contributi) 19:41, 21 giu 2013‎ (CEST).[rispondi]

Ho rimosso questo e protetto la pagina perché, oltre a essere la solita propaganda sulla PAS cui siamo abituati, utilizza due fonti primarie, le lettere di Einstein, per referenziare la "diagnosi" di PAS sui figli dello scienziato. Nel finale poi si lancia nella più pura (e di pessimo gusto) speculazione. È possibile citare il fatto che la separazione fu molto dura e incrinò i rapporti di Einstein coi figli, ma propaganda e speculazioni no. --Vito (msg) 22:20, 31 ago 2013 (CEST)[rispondi]

Nazionalità

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Ci terrei a precisare che Einstein, prima di acquisire la cittadinanza statunitense a ottenuto quella svizzera (1901-1955) Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 176.127.37.88 (discussioni · contributi) 21:32, 28 mar 2014‎ (CET).[rispondi]

Ha ottenuto (ci terrei a precisare). --Er Cicero 21:37, 28 mar 2014 (CET)[rispondi]

Visione religiosa

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È normale che la sezione "Visione religiosa" sia grande quanto tutto il resto della sezione sul suo pensiero messo insieme? Si può aggiungere qualcosa sulle opere? --Federico Leva (BEIC) (msg) 14:37, 15 gen 2015 (CET)[rispondi]

Personalità

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non si inseriscono cose che si basano sulla personale esegesi di fonti primarie. Se non è chiaro si legga WP:LF --ignis scrivimi qui 22:14, 5 lug 2015 (CEST)[rispondi]

difficile immaginare si tratti di ciò, il tema mi pare ampiamente dibattuto, vedi en:Retrospective diagnoses of autism#Albert Einstein. --ppong (msg) 00:05, 6 lug 2015 (CEST)[rispondi]
tra en.wiki e qui passano un bel po' di fonti secondarie di differenza --ignis scrivimi qui 08:12, 6 lug 2015 (CEST)[rispondi]
Io ho solo preso quanto già riportato (una citazione di Einstein) nella voce introspezione: cosa c'è di male, ho tolto tutto ciò che facesse riferimento all'autismo...non mi pare che la citazione sia molto soggetta a interpretazione quando Einstein stesso ammette di essere introverso e solitario...--Folto82 (msg) 18:42, 6 lug 2015 (CEST)[rispondi]
il fatto che provenga da un altra voce non significa che sia una cosa buona. Servono fonti secondarie. Inoltre se, come sembra, hai agito sia come IP sia come utente cio' è biasimevole --ignis scrivimi qui 20:02, 6 lug 2015 (CEST)[rispondi]
Allora io proporrei così:

Riguardo se stesso e la sua personalità, nel suo saggio Come io vedo il Mondo Einstein ebbe da dire:

«In singolare contrasto col mio senso ardente di giustizia e di dovere sociale, non ho mai sentito la necessità di avvicinarmi agli uomini e alla società in generale. Sono proprio un cavallo che vuole tirare da solo; mai mi sono dato pienamente né allo stato, né alla terra natale, né agli amici e neppure ai congiunti più prossimi; anzi ho sempre avuto di fronte a questi legami la sensazione di essere un estraneo e ho sempre sentito bisogno di solitudine; e questa sensazione non fa che aumentare con gli anni. Sento fortemente, ma senza rimpianto, di toccare il limite dell'intesa e dell'armonia con il prossimo. Certo, un uomo di questo carattere perde così una parte del suo candore e della sua serenità, ma ci guadagna una larga indipendenza rispetto alle opinioni, abitudini e giudizi dei suoi simili.»

ovviamente non possiamo riportare tutto il saggio, ma ci accontentiamo di quello che abbiamo, sempre che si voglia essere costruttivi... Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Folto82 (discussioni contributi) .

quindi non chi non è d'accordo con te non è costruttivo, interessante come approccio dialettico. Il problema è che hai estrapolato da un libro una singola citazione, quella che secondo te è "più rilevante", "più bella" o chissà che altro. Non credo che questo renda migliore la voce. Costruttivamente parlando ;-) --ignis scrivimi qui 21:55, 7 lug 2015 (CEST)[rispondi]
Ho preso quella che già c'era da un altra voce...allora andrebbe cancellata anche li che c'è un inferenza sullla possibile introversione di Einstein...a me la cosa appare piuttosto neutra...aggiunge qualcosa in più nella voce in capitolo... Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Folto82 (discussioni contributi) .
quale voce? --ignis scrivimi qui 22:03, 7 lug 2015 (CEST)[rispondi]
Introversione Questo commento senza la firma utente è stato inserito da Folto82 (discussioni contributi) .
Aiuto:Firma.- In quel contesto mi pare più pertinente. --ignis scrivimi qui 22:15, 7 lug 2015 (CEST)[rispondi]
Così viene meno il concetto di completezza di una voce, tipico di un enciclopedia...--Folto82 (msg) 14:06, 8 lug 2015 (CEST)[rispondi]
affidare a un solo brano del genere la descrizione della personalità di einstein non mi sembra opportuno. era notoriamente incline all'umorismo, si è sposato due volte, non è che fosse 'sto solitario asociale, anche se è noto che apprezzasse la solitudine, soprattutto da vecchio. diverso è se si vuole menzionare in una sezione la diagnosi postuma di sindrome di asperger. --ppong (msg) 14:21, 8 lug 2015 (CEST)[rispondi]

Mah, continuo a non capire cosa ci sia di male nel riportare una citazione di se stesso all'interno di un suo saggio...non credo che nel resto del saggio Einstein si contraddica affermando il contrario...si può sempre esordire così..."nonostante la sua vita pubblica a Princeton come docente e ricercatore di fisica teorica Einstein ebbe da dire dire di se stesso nel suo saggio £Come io vedo il mondo":

e chidurere dicendo che "la personalità di Einstein, come si è visto, è stata molto studiata a partire da sue affermazioni, comportamenti e prese di posizione in campo filosofico, politico e religioso. Recentemente si è fatta strada l'ipotesi non confermata che Einstein potesse aver avuti i tratti caratteristici della sindrome di Asperger come altri geni scientifici dell'umanità tra cui lo stesso Newton.--151.31.132.55 (msg) 23:33, 8 lug 2015 (CEST)[rispondi]

fonti, secondarie, autorevoli --ignis scrivimi qui 23:42, 8 lug 2015 (CEST)[rispondi]
scritto così è neutro ovvero non ha bisogno di altre fonti perchè riporta il punto di vista di sè stesso e non si vuole arrivare ad una conclusione assoluta...altrimenti tutte le citazioni su wikipedia avrebbero questo problema ed andrebbero tolte...--Folto82 (msg) 06:00, 9 lug 2015 (CEST)[rispondi]
Allora come chiudiamo la questione? Mi sembra di aver argomentato abbastanza. --151.31.132.55 (msg) 17:18, 9 lug 2015 (CEST)[rispondi]
che fino a che non hai fonti, secondarie, autorevoli non metti nulla. Ovviamente va bene anche trovare fonti, secondarie, autorevoli che dicano che pagina 19 è quella che meglio rappresenta date cose. --ignis scrivimi qui 17:32, 9 lug 2015 (CEST)[rispondi]

Note 1 e 2

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Le fonti citate sono puramente giornalistiche e quindi indirette, e come tali poco autorevoli. Andrebbero rimosse.

  • Se nessuno in una settimana interviene non è responsabilità mia e, forse, non si trovano argomenti contro. A proposito, perchè non entri nel merito, così si può discutere? L'utente K'n-Nyan parla poi di vandalismi: per la rimozione di due fonti inserite di recente, di valore scarsissimo? Prima di usare il termine "vandalismo", che è ovviamente molto grave, bisognerebbe valutare i contenuti (mi scuso, ma al momento non posso firmare per problemi tecnici).Questo commento senza la firma utente è stato inserito da 195.120.122.178 (discussioni · contributi) .
per il tipo di asserzione che devono sostenere vanno bene --ignis scrivimi qui 15:01, 20 feb 2016 (CET)[rispondi]
Il periodo che precede le due fonti in discussione è il seguente: "Oltre a essere uno dei più celebri fisici della storia della scienza, che mutò in maniera radicale il paradigma di interpretazione del mondo fisico, fu attivo in diversi altri ambiti, dalla filosofia alla politica, e per il suo apporto alla cultura in generale è considerato uno dei più importanti studiosi e pensatori del XX secolo." Orbene, i due riferimenti scelti come fonte sono due fra i tanti articoli di quotidiano ("Il fatto quotidiano" e "Il Giornale") che "banalmente" riaffermano per l'ennesima volta l'importanza della relatività generale come teoria di assoluta novità e rottura nella storia della fisica ed usciti in vista del suo centenario. C'è forse bisogno di fonti così scontate per affermare che Einstein fu "uno dei più celebri fisici della storia della scienza, che mutò in maniera radicale il paradigma di interpretazione del mondo fisico"? Penso proprio di no: si tratta di un concetto universalmente noto che non abbisogna certo di articoli di giornale originati da una ricorrenza per essere affermato. Ben diversa è la situazione riguardo alla seconda parte del periodo, laddove si afferma: "per il suo apporto alla cultura in generale è considerato uno dei più importanti studiosi e pensatori del XX secolo." Tale concetto è assai meno scontato del precedente, ma, al contrario, decisamente impegnativo e, questo si, bisognoso di fonte autorevole, non certo rappresentata dalle due citate, che, oltre ad essere strettamente giornalistiche, proprio nulla dicono a proposito del valore del personaggio come "pensatore" in esteso, anche al di fuori dell'ambito scientifico. In conclusione le due fonti sono per un verso del tutto inutili, e per un altro del tutto inadeguate, insomma da rimuovere.--93.39.12.6 (msg) 15:59, 20 feb 2016 (CET)[rispondi]

Uso impreciso della lingua italiana

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Vorrei migliorare l'uso della lingua italiana di questa voce che ho appena iniziato a leggere. Giusto per fare un esempio la frase «Fu una fama insolita per uno scienziato, che durante gli ultimi anni di vita non fece che aumentare, al punto che il suo nome divenne ben presto sinonimo di grande intelligenza e genio.» è sbagliata. La particella pronominale "che" in grassetto è errata: il "che" si riferisce SEMPRE alla parola, o eventualmente all'unità sintattica, che lo precede. In questo caso il "che" si riferisce a "scienziato" e non a "fama", mentre dal senso è evidente che vorrebbe riferirsi a "fama". Oltretutto è seguita da "durante gli ultimi anni di vita" ancor più rafforza l'idea di volersi riferire a "che".

La lingua italiana non è molto diversa dalla matematica e dalle scienze, anche se purtroppo siamo così abituati alla brutta scrittura, soprattutto dei giornalisti, che non ce ne accorgiamo. La posizione dei complementi e delle proposizione segue, anzi dovrebbe seguire, delle regole di precedenza come per la matematica: se io scrivo a + b * e^x nessuno che conosca la matematica dubita in che ordine eseguire i calcoli. Lo stesso vale nella lingua... pertanto vorrei contribuire a migliorare questa pagina, ma vedo un lucchetto in alto a destra per cui presumo sia bloccata. Come devo fare per procedere?

--Angelo Mascaro (msg) 13:08, 14 mar 2016 (CET)[rispondi]

Ciao, il lucchetto giallo indica che la pagina è semiprotetta; ; cioè può essere modificata solo da utenti autoconvalidati. Vedo che per numero di edit e data di registrazione tu fai parte di questa categoria, quindi puoi modificare la pagina. Ciao --Mandella85 MSG 13:57, 14 mar 2016 (CET)[rispondi]

Grazie mille, al più presto provvedo :-) --Angelo Mascaro (msg) 13:59, 14 mar 2016 (CET)[rispondi]

Ulteriori precisazioni

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Ben lungi dal voler iniziare un'edit war, ho a malincuore annullato l'annullamento alle mie correzioni dell'italiano per una serie di motivi, tra cui:

  • la frase «Fu una fama insolita per uno scienziato, che durante gli ultimi anni di vita non fece che aumentare, al punto che il suo nome divenne ben presto sinonimo di grande intelligenza e genio.» è sbagliata. La particella pronominale "che" in grassetto è errata: il "che" si riferisce SEMPRE alla parola, o eventualmente all'unità sintattica, che lo precede. In questo caso il "che" si riferisce a "scienziato" e non a "fama", mentre dal senso è evidente che vorrebbe riferirsi a "fama". Oltretutto è seguita da "durante gli ultimi anni di vita" ancor più rafforza l'idea di volersi riferire a "che".
  • Non si mette la virgola prima della congiunzione "e" a meno che non si tratti della virgola di chiusura di un inciso
  • Non si separa con una virgola il verbo dal suo soggetto e dal suo complemento principale
  • Periodi troppo lunghi sono difficili da leggere, anche se scritti correttamente, e spesso nascondono cambi impliciti di soggetto
  • Racchiudere avverbi o altre particelle tra virgole è stile antico e deprecato: parole come infatti, inoltre, talvolta, tuttavia, etc sono preferibili a inizio frase senza virgola in quanto il testo è più scorrevole

La lista potrebbe continuare... --Angelo Mascaro (msg) 11:35, 8 dic 2016 (CET)[rispondi]

A dimostrazione che non si tratta di edit war, ringrazio l'utente con IP 93.36.144.119 per aver corretto una ripetizione non necessaria. --Angelo Mascaro (msg) 11:48, 8 dic 2016 (CET)[rispondi]

Forse hai letto male: il testo diceva già "Fu per uno scienziato una fama insolita....", quindi il "che" successivo si riferisce giustamente a fama. Non sono d'accordo sulla rimozione della virgola fra "relatività" e "in grado", in quanto vi è un cambio di periodo che richiede una breve sospensione--93.36.144.119 (msg) 12:12, 8 dic 2016 (CET)[rispondi]

L'uso delle virgole è bivalente: può servire a definire pause nella lettura e quindi avere un significato "ritmico" oppure strutturare la frase. Io sono più per il secondo uso, per quanto non disdegni il primo. Per esempio, le ultime due virgole che ho usato hanno questo significato. Il cambio di periodo viene sancito dal punto fermo o eventualmente dal punto e virgola. La virgola non può separare due periodi, ma al massimo due proposizioni all'interno di un periodo. Per esempio possono separare una proposizione principale da una relativa qualora questa avesse un valore di inciso. Viceversa è meglio evitare la virgola: "l'uomo seduto che sta fumando è il direttore" e non "l'uomo seduto, che sta fumando, è il direttore" e ancor meno "l'uomo seduto, che sta fumando è il direttore". Perché? Perché "che sta fumando" non è un inciso, ma una precisazione. L'inciso è qualcosa che aggiunge un'informazione non strettamente necessaria, eliminabile senza stravolgere il senso della frase. In questo caso "che sta fumando" è informazione necessaria per identificare la persona. L'ultima frase è sbagliata perché separa "uomo" da "è". Detto ciò, se non si tratta di errori la scelta di un significato o dell'altro è questione di preferenze personali che vanno rispettate.

Per quanto riguarda il "che" invece ti confermo che ho letto bene e ribadisco che si tratta di un errore. Ai miei tempi al classico era considerato da moltissimi professori errore lieve, quindi in un tema bisognava farne almeno due per avere l'insufficienza. Se io scrivo ax² è evidente che si intende fare prima il quadrato di x e poi moltiplicare per a. Il "che" si comporta nello stesso modo: si riferisce a ciò che immediatamente lo precede. Io ho letto bene: lì c'è scritto ax² e tu lo stai interpretando come a²x. Certo, dal senso si desume perché abbiamo una certa capacità di correggere gli errori in maniera inconscia e, dato che il significato di ciò che è scritto non ha senso, interpretiamo correttamente. Affidarci a questa capacità inconscia di correggere non è giusto nei confronti dei lettori non madrelingua che in alcuni frangenti potrebbero non capire. Non voglio dilungarmi troppo per non diventare noioso agli occhi di chi legge e per non dedicare troppo tempo. Ti ho convinto? Mi fa piacere. Non ti ho convinto? Pazienza. A me piace scrivere in maniera precisa e univoca. Probabilmente sono una mosca bianca tra tanti scrittori e tra tanti traduttori che non fanno un'analisi semantica dei loro scritti, oppure che sono influenzati dallo stile giornalistico. Mi piace essere preciso perché voglio che si capisca senza ombra di dubbio quel che scrivo e non lasciare all'interpretazione del lettore il testo il se, ma solo il contenuto e le idee. Non sono un politico :-) e non scrivo né leggi, né discorsi per i politici... :-D

Con simpatia, --Angelo Mascaro (msg) 12:36, 8 dic 2016 (CET)[rispondi]

Tutti concetti apprezzabili, ma rimane il fatto che la frase "Fu per uno scienziato una fama insolita" non è stata da te modificata per il semplice motivo che era già così prima del tuo intervento (Fu una fama insolita per uno scienziato era un po' di tempo fa, ma poi corretta) e quindi non suscettibile di equivoci riguardo al "che" che segue. Rimanendo alla virgola specifica "....relatività, in grado...." rimango convinto che non andava tolta perché in questo caso, per me, occorre una sospensione. Ricambio senza meno la simpatia.--93.36.144.119 (msg) 15:02, 8 dic 2016 (CET)[rispondi]

Come dicevo l'uso "ritmico" della virgola è uno dei possibili e quindi la tua opinione è lecita e giusta :-) --Angelo Mascaro (msg) 08:34, 9 dic 2016 (CET)[rispondi]

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Protezione voce

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Semi-protetta per sei mesi visti i costanti vandalismi --Ask21 (msg) 14:35, 31 gen 2022 (CET)[rispondi]

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Contributi scientifici

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Manca una sezione sistematica sui Contributi scientifici. Trattandosi di Einstein, non è una mancanza di poco conto... --Stiglich (✉) 12:09, 4 apr 2024 (CEST)[rispondi]

Aggiunti 12 contributi scientifici di Einstein, utilizzando quasi eslusivamente materiale già esistente in Teknopedia:
  1. Moto browniano
  2. Relatività ristretta
  3. Equivalenza massa-energia
  4. Effetto fotoelettrico
  5. Quanti di luce e dualismo onda-particella
  6. Calori specifici dei solidi
  7. Emissione stimolata
  8. Relatività generale
  9. Statistica di Bose-Einstein
  10. Spiegazione dei meandri fluviali
  11. Paradosso EPR
  12. Teoria del campo unificato
--Stiglich (✉) 10:45, 8 apr 2024 (CEST)[rispondi]

Protezione della pagina

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Viste le frequenti incursioni di vandali che si divertono ad aggiungere/modificare il testo "a cappella", mi chiedo se non sia il caso di mettere qualche protezione alla pagina. Ad esempio, permettendo di far modifiche solo ad utenti registrati. --Stiglich (✉) 05:14, 14 apr 2024 (CEST)[rispondi]