Gennaro Gattuso
Gennaro Gattuso | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Gattuso con il Milan nel 2008 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Altezza | 177 cm | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Peso | 77 kg | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadra | Template:Empoli | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 2013 - giocatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
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1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al 1º luglio 2024 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Gennaro Ivan Gattuso, detto Rino (Corigliano Calabro, 9 gennaio 1978), è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista, tecnico dell'Template:Empoli. Con la nazionale italiana è diventato campione del mondo nel 2006.
Soprannominato Ringhio[2] per la grinta e l'aggressività che mostrava in campo, crebbe calcisticamente nel Perugia, con i cui colori esordì in Serie B nella stagione 1995-1996 e in Serie A l'anno successivo. Dopo una stagione in Scozia, ai Rangers, e una con la maglia della Salernitana, dal 1999 al 2012 ha militato nel Milan, squadra alla quale ha legato la maggior parte della sua carriera agonistica e con la quale ha vinto una Coppa Italia (2002-2003), due campionati (2003-2004, 2010-2011), due Supercoppe italiane (2004, 2011), due UEFA Champions League (2002-2003, 2006-2007), due Supercoppe UEFA (2003, 2007) e una Coppa del mondo per club FIFA (2007). Chiuse la carriera tra gli elvetici del Sion.
Con la nazionale italiana, dal 2000 al 2010, ha partecipato a tre campionati del mondo (Corea del Sud-Giappone 2002, il vittorioso Germania 2006 e Sudafrica 2010), a due campionati d'Europa (Portogallo 2004 e Austria-Svizzera 2008) e a una Confederations Cup (2009).
Da allenatore si è aggiudicato una Coppa Italia (2019-2020) alla guida del Napoli.[3]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Gattuso è sposato con Monica Romano, sorella della giornalista Carla, che conobbe a Glasgow quando vestiva la maglia dei Rangers.[4] La famiglia di lei gestiva un ristorante a Glasgow.[5] Insieme hanno avuto una figlia, Gabriela, nata il 20 giugno 2004,[6] e un figlio, Francesco, nato l'8 novembre 2007,[7] che ha intrapreso a sua volta una carriera da calciatore.[8][9]
La sorella Francesca muore a 37 anni il 2 giugno 2020 a Busto Arsizio, dove viveva e dove era ricoverata da alcuni mesi in seguito ad un malore dovuto ad una rara malattia.[10]
Gattuso ha creato nel 2003 una fondazione ONLUS, «Forza Ragazzi»,[11] per dare un aiuto agli adolescenti meno fortunati della Calabria.[5][12] A Corigliano Calabro, suo paese natale, nel dicembre 2006 ha aperto un'attività chiamata «Gattuso & Catapano» destinata alla depurazione e all'allevamento dei molluschi.[5][13]
In suo onore la comunità calabrese di Oshawa, in Canada, ha istituito il «Gattuso Day», che si celebra il 25 giugno.[14] Nel 2008 ha vinto il Telegatto come miglior sportivo dell'anno.[15] Nel 2016 è opinionista per il quotidiano francese L'Équipe.[16]
Dal 2010 circa è affetto da miastenia.[17]
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]«Il mio Pallone d'oro è rubare più palloni possibile»
Centrocampista incontrista, si caratterizzava per carica agonistica,[19] personalità,[20] carisma,[21] forza fisica[22] e resistenza atletica,[23] tanto da essere stato soprannominato «Ringhio»[23][24][25] e da aver acquistato un'indiscussa leadership all'interno dello spogliatoio e tra i tifosi.[20]
Poteva ricoprire sia il ruolo di interno destro sia quello di mediano ed era assai abile nel contrastare gli avversari[26] e recuperare la palla.[27] Non in possesso di grandissima tecnica, migliorata comunque nel tempo,[18][28] per le sue doti di leader ha spesso indossato la fascia di capitano.
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Predilige il modulo tattico 4-3-3,[29] sebbene abbia spesso usato anche il 3-4-3 e il 4-2-3-1.[30][31] Le sue squadre tendono a costruire il gioco dal basso, prediligendo quindi un calcio fatto di possesso palla e palleggio con calciatori di qualità, senza però rinunciare all'intensità e allo spirito di squadra in fase di non possesso.[32]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Gli inizi, Perugia
[modifica | modifica wikitesto]Gattuso è giunto al calcio presto, seguendo le orme del padre Franco, che aveva giocato in Serie D.[33] All'età di dodici anni ha effettuato il suo primo provino. Scartato dal Bologna, è stato scelto dal Perugia, dove ha avuto inizio la sua carriera.[34]
Con la Primavera degli umbri ha vinto due scudetti consecutivi:[35] il primo nel 1995-1996, segnando la prima rete della squadra umbra nella finale contro il Parma,[36] e il secondo nel 1996-1997, torneo del quale è stato nominato anche miglior giocatore.[34]
Con la prima squadra guidata da Giovanni Galeone ha esordito tra i professionsti e in Serie B il 10 marzo 1996, a 18 anni, entrando al posto di Marco Negri nei minuti finali della partita persa 1-0 in trasferta contro il Palermo alla 26ª giornata di campionato. In questa stagione il Perugia si classifica al terzo posto e ottiene la promozione nella massima serie.
La stagione successiva Gattuso esordisce in Serie A il 22 dicembre 1996, subentrando al posto di Marcello Castellini nella partita contro il Bologna (0-0) disputata allo Stadio Dall'Ara. Gattuso ottiene 8 presenze in campionato, in una stagione che termina con la retrocessione del Perugia.
Rangers
[modifica | modifica wikitesto]Nella primavera del 1997 Gattuso si trasferì a parametro zero in Scozia ai Rangers. Il trasferimento non fu però semplice, date le resistenze dei dirigenti del club umbro, tant'è che il calciatore scappò via dal centro sportivo del Perugia senza alcun preavviso.[37][38] Giunto in Scozia nell'aprile del 1997, non poté giocare per due mesi, date le resistenze della FIGC nel concedere il transfer per il tesseramento del giocatore, che già aveva firmato un contratto quadriennale per 2 miliardi di lire per 4 stagioni.[39]
Nei Rangers Gattuso si segnalò come grande lottatore in un campionato "duro",[40] adatto alle sue caratteristiche.[41] Con gli scozzesi esordì a 19 anni, il 4 agosto 1997, subentrando dalla panchina nella partita di campionato contro gli Hearts (3-1)[42] e nelle coppe europee il 15 settembre 1997 nella partita di Coppa UEFA Strasburgo-Rangers (2-1). Nella gara di ritorno del 30 settembre Gattuso segnò il suo primo gol in Europa, ma i Rangers vennero nuovamente sconfitti per 2-1 ed eliminati dalla competizione. In breve divenne uno degli idoli dei tifosi scozzesi,[41] che lo ribattezzarono Braveheart.[43] La stagione si chiuse con un secondo posto in campionato (a due punti dal Celtic) e con una sconfitta in finale di Scottish Cup.
Nella stagione seguente, al posto di Walter Smith, allenatore che volle subito promuovere Gattuso titolare[33] e considerato dal calciatore un "secondo padre",[26][44] i Rangers ingaggiarono Dick Advocaat. L'allenatore olandese decise di utilizzare Gattuso nel ruolo di difensore, posizione a lui poco consona, e i successivi dissidi sull'utilizzo in campo sancirono la fine dell'esperienza scozzese.[34][41]
Salernitana
[modifica | modifica wikitesto]Nell'ottobre del 1998 Gattuso è tornato in Italia, alla Salernitana, militante nella Serie A 1998-1999, per 9 miliardi di lire, diventando il giocatore, fino ad allora, più pagato dai campani.[34]
In maglia granata è riuscito ad affermarsi come giocatore chiave del centrocampo, divenendo uno dei calciatori più ambiti da tutte le grandi squadre e affermandosi come un atleta di grande grinta.[25] Il suo apporto (25 partite), tuttavia, non è stato sufficiente per salvare la squadra dalla retrocessione, subita per un solo punto di margine. In quella stagione Gattuso è diventato beniamino di Salerno.[41]
Milan
[modifica | modifica wikitesto]Nell'estate del 1999, consigliato al Milan dal team manager della squadra di Salerno ed ex rossonero Ruben Buriani,[41] si è trasferito nella formazione meneghina.[33] A Milano gli è stata assegnata la maglia numero 8, con la quale non ha faticato a ottenere un posto da titolare e a diventare beniamino dei tifosi.[45] Ha esordito in maglia rossonera il 15 settembre 1999 nella partita di Champions League Chelsea-Milan (0-0).[46] Ha totalizzato 22 presenze e un gol nel primo anno al Milan, durante il quale si è fatto notare anche per il carattere con cui, nel suo primo derby milanese del 24 ottobre 1999, ha affrontato a muso duro l'allora interista Ronaldo.[47][48]
Nella stagione 2002-2003 ha vinto la Champions League, la prima durante la sua militanza nella squadra rossonera, giocando da titolare la finale di Manchester contro la Juventus. Ha anche vinto la Coppa Italia contro la Roma, giocando nella finale di ritorno. Nel 2003-2004 ha vinto il diciassettesimo scudetto della storia del Milan, giocando 33 delle 34 partite in campionato, e la Supercoppa Europea contro il Porto. Nella stagione successiva ha disputato 45 partite tra impegni di campionato e di coppa, compresa la finale di Champions League persa contro il Liverpool.
Nella stagione 2005-2006 ha totalizzato 35 presenze (con 3 gol) in Serie A, ha giocato 11 delle 12 partite in Champions League e ha marcato una presenza in Coppa Italia. In dicembre è giunto 14º nella classifica del Pallone d'oro 2006.[49] Il 23 maggio 2007 ha vinto la sua seconda Champions League contro il Liverpool, due anni dopo la sconfitta patita in finale sempre contro gli inglesi. Successivamente si è aggiudicato la Supercoppa Europea e la Coppa del mondo per club.
Il 7 dicembre 2008, nel corso della partita contro il Catania, si è infortunato ma è rimasto comunque in campo per tutti i 90' di gioco:[19] l'esito della risonanza magnetica fatta due giorni dopo ha evidenziato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro.[50] Il 15 dicembre 2008 è stato operato ad Anversa per la ricostruzione del legamento crociato, con tempi di recupero stimati intorno ai sei mesi,[51] periodo che gli avrebbe dovuto far chiudere anticipatamente la stagione 2008-2009[22][52] dove, fino a quel momento, era stato determinante per i risultati positivi dei rossoneri;[27] torna invece a disposizione per la classica contro la Juventus del 10 maggio 2009, a poco più di cinque mesi dall'infortunio,[53] nella quale è rimasto in panchina, mentre torna a giocare in amichevole due giorni più tardi a Tirana contro la Nazionale albanese.[54] Ha disputato la prima partita ufficiale dopo il ritorno dall'infortunio il 31 maggio 2009, a distanza di cinque mesi e mezzo dall'operazione, nell'ultima giornata di Serie A 2008-2009 contro la Fiorentina, subentrando all'81' a Beckham.[55]
Il 22 agosto 2009, in occasione della gara valida per la prima giornata della Serie A 2009-2010 contro il Siena, ha disputato la 400ª partita in maglia rossonera,[46] giocata indossando anche la fascia di capitano.[56] Nel corso della stagione 2009-2010 non è stato impiegato con continuità dall'allenatore Leonardo,[57][58] riuscendo a totalizzare solo 24 presenze totali (22 in campionato e una in Coppa Italia e Champions League).
Nella stagione 2010-2011, con l'arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina del Milan, Gattuso è tornato a essere uno dei titolari della squadra rossonera.[58] Il 21 febbraio 2011 è stato squalificato dalla UEFA per quattro giornate[59] a seguito di quanto accaduto al termine della gara di andata degli ottavi della Champions League 2010-2011 contro il Tottenham del precedente 15 febbraio, quando il mediano ha aggredito Joe Jordan, allenatore in seconda della squadra inglese,[60] colpendolo con una testata.[61][62][63] Il 5 marzo 2011 ha segnato il primo gol stagionale (decimo in totale e penultimo con la maglia del Milan) allo Stadio Olimpico di Torino nella vittoria per 1-0 contro la Juventus[64] a distanza di tre anni dalla precedente rete realizzata in rossonero.[65][66] Il 7 maggio 2011 ha vinto il suo secondo scudetto con i rossoneri a due giornate dal termine del campionato grazie allo 0-0 contro la Roma.[67]
Il 6 agosto 2011 ha vinto la Supercoppa italiana con il Milan battendo l'Inter a Pechino per 2-1.[68] Il 9 settembre 2011, nel corso della seconda giornata[69] di campionato contro la Lazio, Gattuso è stato costretto ad abbandonare il campo nel corso del primo tempo per via di problemi alla vista.[70] Successivamente gli è stata riscontrata una paralisi del sesto nervo cranico, a causa della quale ha dovuto sospendere l'attività agonistica, pur continuando ad allenarsi, in attesa della guarigione.[71][72] Nel gennaio 2012, dopo ulteriori esami eseguiti a seguito dell'influenza contratta durante il ritiro invernale a Dubai, gli è stata diagnosticata una miastenia oculare, che in precedenza era invece stata esclusa, la quale lo ha costretto a un ulteriore periodo di inattività.[73][74] Il 17 marzo seguente, a circa sei mesi dall'ultima presenza, è ritornato in campo nella partita vinta per 2-0 in casa del Parma.[75][76]
L'11 maggio 2012, dopo un incontro con Galliani, Gattuso ha deciso di lasciare il Milan[77] non rinnovando il contratto in scadenza il 30 giugno seguente e ha così concluso dopo tredici anni la carriera rossonera.[78][79]
Sion
[modifica | modifica wikitesto]Il 15 giugno 2012 ha firmato un contratto biennale con gli svizzeri del Sion.[80][81] Ha esordito con la maglia della squadra di Sion un mese più tardi, il 15 luglio, nella partita valida per la prima giornata della Super League 2012-2013 e vinta per 2-0 contro il Grasshoppers; inoltre, in questa gara, Gattuso ha indossato la fascia da capitano della squadra svizzera[82] e ha anche subito un infortunio[83] muscolare alla coscia destra.[84] Ha segnato la sua prima rete con la maglia della squadra svizzera il 26 settembre seguente, in occasione del match esterno perso per 4-1 contro il Basilea.[85]
In seguito alla sconfitta per 4-0 a Thun, il 25 febbraio 2013 il presidente Christian Constantin, con il Sion quarto in classifica a 9 punti dal Grasshoppers, ha nominato Gattuso anche allenatore del Sion.[86][87] Ha esordito sulla panchina della squadra svizzera due giorni più tardi nella partita di Coppa Svizzera vinta per 2-0 in casa del Losanna.[88] Il 22 marzo seguente è tornato a San Siro in occasione dell'amichevole contro la sua ex squadra, il Milan, persa per 6-0; a inizio partita il pubblico gli ha dedicato uno striscione mentre al termine gli è stato riservato un lungo applauso come ringraziamento per gli anni passati in rossonero.[89]
Gattuso è rimasto in carica come primo allenatore del Sion per un mese (una vittoria, un pareggio e due sconfitte), quando è stato affiancato da Arno Rossini[90] (in possesso – a differenza di Gattuso – della licenza UEFA Pro).[91] Il 13 maggio 2013, dopo la sconfitta per 5-0 contro il San Gallo, Rossini e Gattuso sono stati sollevati dalla guida tecnica della squadra e il giocatore italiano è tornato a ricoprire solo il ruolo di calciatore.[92][93] In totale il Sion con Gattuso primo allenatore e poi vice ha conseguito 2 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte[94] in campionato e una vittoria e una sconfitta in Coppa Svizzera; ha chiuso invece la stagione da calciatore con 27 presenze in campionato e 5 nella coppa nazionale.
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Nazionali giovanili
[modifica | modifica wikitesto]Gattuso ha disputato l'Europeo Under-19 nel 1995, arrivando al secondo posto dietro la Spagna.
Con la Nazionale Under-21, guidata da Marco Tardelli, ha vinto l'Europeo Under-21 nel 2000, battendo la Repubblica Ceca in finale. Sempre nel 2000, con la Nazionale olimpica, ha preso parte ai Giochi di Sydney, dove l'Italia è stata eliminata nei quarti di finale dalla Spagna.
Nazionale maggiore
[modifica | modifica wikitesto]Ha esordito in nazionale maggiore il 23 febbraio 2000, a 22 anni, convocato dal CT Dino Zoff per la partita amichevole Italia-Svezia (1-0) disputata a Palermo. Il 15 novembre 2000, alla sua prima partita da titolare,[95] ha realizzato la sua unica rete con la maglia della nazionale, con un potente tiro da fuori area, nell'amichevole contro l'Inghilterra disputata allo Stadio delle Alpi di Torino.[96]
Con il CT Giovanni Trapattoni ha preso parte al Mondiale 2002, dove ha collezionato 2 presenze, subentrando dalla panchina nella prima gara del girone contro l'Ecuador, e nella gara degli ottavi di finale nella quale l'Italia fu eliminata contro la Corea del Sud, partita segnata da grandi polemiche relative alle decisioni dell'arbitro, l'ecuadoriano Byron Moreno.
Nella spedizione azzurra all'Europeo 2004 in Portogallo scende in campo, partendo dalla panchina, nella partita di apertura contro la Danimarca e viene schierato titolare nella seconda sfida contro la Svezia (1-1). Ammonito in entrambe le gare, ha saltato per squalifica la terza gara del girone contro la Bulgaria.
Gattuso è diventato titolare in azzurro all'inizio della gestione del CT Marcello Lippi, e ha disputato da protagonista il Mondiale 2006, vinto battendo la Francia per 5-3 ai rigori nella finale del 9 luglio 2006 all'Olympiastadion di Berlino.
Ha preso parte all'Europeo 2008, sotto la guida del CT Roberto Donadoni, in Austria e Svizzera, dove ha saltato per squalifica il quarto di finale perso ai rigori contro la Spagna. Il 19 novembre 2008 ha indossato per la prima volta la fascia di capitano, dopo l'uscita dal campo di Fabio Cannavaro al 61' dell'amichevole contro la Grecia.[97] Il 6 giugno 2009 scende per la prima volta in campo dal 1º minuto come capitano della nazionale, nella gara amichevole vinta per 3-0 contro l'Irlanda del Nord a Pisa.[98]
È stato convocato da Marcello Lippi, nel frattempo tornato ad allenare la nazionale, per la Confederations Cup 2009 in Sudafrica, nonostante fosse al rientro da un grave infortunio al ginocchio.[99]
Dopo una stagione 2009-2010 vissuta non da titolare nel Milan,[100] è stato comunque convocato sempre da Lippi per il Mondiale 2010, dove l'Italia è eliminata al primo turno. Gattuso viene impiegato unicamente nella terza gara del girone, persa per 3-2 contro la Slovacchia il 24 giugno 2010; questa è l'ultima presenza in nazionale di Gattuso che, dopo dieci anni, conclude la sua carriera in maglia azzurra con 73 presenze e 1 gol.[101]
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Palermo
[modifica | modifica wikitesto]Conclusasi definitivamente l'esperienza in Svizzera, il 19 giugno 2013 il Palermo, neoretrocesso in Serie B, ufficializza l'ingaggio di Gattuso con un contratto annuale con opzione di rinnovo biennale;[102] quindici giorni prima era stato ufficiosamente annunciato come il nuovo allenatore della squadra rosanero, dal presidente Maurizio Zamparini,[103] in quanto bisognava ancora disbrigare alcune questioni burocratiche con il Sion.[104][105] Il suo staff era composto da Luigi Riccio come vice allenatore, da Paolo Beruatto come collaboratore tecnico, da Andrea Corrain e Marcello Iaia come preparatori atletici, da Alberto Andorlini col compito di recuperare gli infortunati[106] e da Franco Paleari in qualità di preparatore dei portieri.[102]
Ha esordito sulla panchina rosanero l'11 agosto 2013, in occasione della partita valida per il secondo turno di Coppa Italia e vinta per 2-1 sulla Cremonese;[107] nel turno successivo i rosanero saranno eliminati dalla competizione dall'Hellas Verona.[108] L'esordio nel campionato cadetto è avvenuto il 24 agosto seguente, in cui il Palermo pareggiò per 1-1 contro il Modena in trasferta. È stato esonerato dopo la sesta giornata del torneo, in seguito alla sconfitta esterna per mano del Bari (2-1):[109] fino a quel momento aveva ottenuto un pareggio, due vittorie e tre sconfitte in Serie B; a fine stagione la squadra rosanero, guidata da Giuseppe Iachini, allenatore subentratogli il 25 settembre, ha vinto il campionato.
OFI Creta
[modifica | modifica wikitesto]Il 5 giugno 2014 ha siglato un accordo annuale con l'OFI Creta,[110] formazione greca militante nella massima divisione nazionale[111]; qui il suo staff è composto ancora da Luigi Riccio come vice allenatore e da Paolo Beruatto come collaboratore tecnico, con l'aggiunta di Gaetano Petrelli in qualità di preparatore dei portieri.[112] Il 26 ottobre, a seguito della sconfitta casalinga 2-3 contro l'Asteras, rassegna le dimissioni dopo sole sette giornate di campionato.[113] Il giorno dopo, sotto le pressioni dei tifosi, si riaccorda con la dirigenza decidendo di restare alla guida dall'OFI Creta.[114] Il 30 dicembre arrivano le dimissioni ufficiali dall'OFI Creta.[115]
Pisa
[modifica | modifica wikitesto]Dopo quasi un anno di inattività da tecnico, il 22 agosto 2015 torna in Italia, questa volta in Lega Pro, accordandosi per un contratto biennale con il Pisa. Come suo vice sceglie Luigi Riccio, che lo ha seguito per tutta la sua carriera d’allenatore.[116] Il 12 giugno 2016 ottiene la promozione in Serie B battendo in finale dei play-off il Foggia (4-2 a Pisa,[117] 1-1 a Foggia).[118][119]
Il 31 luglio 2016 Gattuso si dimette dalla carica di allenatore del Pisa,[120] ma il 1º settembre, risoltasi la crisi societaria, annuncia ufficialmente il ritorno sulla panchina nerazzurra. Il 20 settembre, dopo il pareggio in trasferta contro il Frosinone (0-0), denuncia le gravi inadempienze della società pisana verso giocatori e dipendenti con un lungo sfogo nel post partita.[121]
Il 20 maggio 2017, a seguito del 22º posto e della conseguente retrocessione nella nuova Serie C, annuncia l'addio alla panchina dei toscani.[122]
Milan
[modifica | modifica wikitesto]Subito dopo la separazione dal club toscano, il Milan lo ingaggia per allenare la formazione Primavera.[123] A fine novembre, in seguito all'esonero di Vincenzo Montella, viene promosso sulla panchina della prima squadra.[124] L'esordio in Serie A avviene il 3 dicembre, nella partita pareggiata (2-2) sul campo del Benevento.[125] Quattro giorni più tardi, debutta anche nelle coppe continentali: i rossoneri, già qualificati per i sedicesimi di Europa League, vengono sconfitti per 2-0 dal Rijeka.[126] Consegue la prima vittoria contro il Bologna, battuto per 2-1 in casa.[127] L'ex centrocampista risolleva le sorti della squadra dopo un periodo negativo[128], ma in Europa viene eliminato dall'Arsenal negli ottavi di finale.[129] Raggiunge inoltre l'atto conclusivo della Coppa Italia, perdendo 4-0 con la Juventus.[130] In campionato, i rossoneri ottengono il sesto posto totalizzando ben 39 punti nel girone di ritorno: soltanto i bianconeri (poi campioni d'Italia) e il Napoli hanno fatto meglio.[131]
Nella stagione 2018-2019 il Milan è ammesso all'Europa League dopo un'iniziale esclusione.[132] Malgrado due vittorie consecutive all'inizio del girone,[133] i rossoneri non superano il primo turno.[134] In Coppa Italia escono in semifinale contro i futuri vincitori della Lazio (0-1)[135] e perdono la finale di Supercoppa italiana contro la Juventus.[136] Il Milan chiude la stagione al 5º posto con 68 punti (miglior piazzamento dal 2012-2013),[137] mancando per un solo punto la qualificazione alla UEFA Champions League.[138] Il 28 maggio, due giorni dopo la fine dell'annata di Serie A, la società comunica la rescissione consensuale del contratto con il tecnico.[139]
Napoli
[modifica | modifica wikitesto]L'11 dicembre 2019 diviene ufficialmente il nuovo tecnico del Napoli, in sostituzione del suo ex allenatore Carlo Ancelotti,[140] con la squadra settima in classifica. Dopo la sconfitta casalinga al debutto in Serie A con il Parma, per 1-2,[141] il 22 dicembre arriva la sua prima vittoria, esterna, contro il Sassuolo, con il medesimo risultato.[142] Il 25 febbraio 2020, con la società partenopea già qualificata alla fase finale, debutta inoltre, per la prima volta da tecnico, in Champions League, pareggiando 1-1 la gara di andata degli ottavi, in casa al San Paolo, con il Barcellona. Il successivo 13 giugno, dopo lo stop a causa del COVID-19, raggiunge la finale di Coppa Italia.[143] Quattro giorni dopo vince il primo trofeo da allenatore,[3][144] battendo ai rigori la Juventus per 4-2 dopo che i tempi regolamentari di gioco si erano conclusi con un pareggio a reti bianche, dedicando la Coppa Italia vinta a sua sorella Francesca, morta di recente.[145] In UEFA Champions League viene estromesso agli ottavi di finale mentre in campionato raggiunge il settimo posto, ossia al di fuori dei piazzamenti europei, ma qualificandosi comunque in Europa League poiché vincitore della Coppa Italia.
Nella stagione successiva il suo Napoli ha un andamento ondivago,[146] alternando prestazioni brillanti ad altre più opache, andando incontro a un'annata difficile, complici anche i molti infortuni dei suoi giocatori durante la prima parte di stagione e soprattutto tra gennaio e febbraio,[147] con diverse indisponibilità anche per COVID-19, come il neoacquisto Victor Osimhen.[148] Nonostante ciò, il Napoli arriva primo nel proprio girone di Europa League, qualificandosi alla fase a eliminazione diretta. La sua squadra prende parte alla Supercoppa italiana, ma il 20 gennaio 2021 perde il match per 2-0 contro la Juventus; nelle settimane seguenti viene anche eliminata in semifinale di Coppa Italia dall'Atalanta e poi ai sedicesimi di Europa League dal Granada. Alla fine della stagione il Napoli chiude il campionato al quinto posto, mancando la zona Champions per un solo punto, complice il passo falso casalingo dell'ultimo turno contro il Verona (1-1);[149] al termine di quest'ultima gara, il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis ufficializza la fine dell'esperienza di Gattuso sulla panchina partenopea.[150]
Parentesi Fiorentina e Valencia
[modifica | modifica wikitesto]Il 25 maggio 2021, Gattuso viene annunciato come nuovo allenatore dalla Fiorentina per la stagione seguente.[151][152] Tuttavia il successivo 17 giugno Gattuso e il club decidono di sciogliere l'accordo prima dell’entrata in vigore del contratto,[153] per divergenze legate alle strategie di rafforzamento tecnico della squadra.[154]
Dopo un anno sabbatico, il 9 giugno 2022 Gattuso viene annunciato come nuovo tecnico del Valencia, nella Liga.[155] Il 30 gennaio 2023, rescinde il proprio contratto con il club spagnolo: lascia così la squadra al 14º posto in classifica, a una sola lunghezza dalla zona retrocessione, avendo raccolto 20 punti in 18 gare di campionato, con una sola partita vinta nelle ultime dieci.[156]
Olympique Marsiglia
[modifica | modifica wikitesto]Il 27 settembre 2023, Gattuso viene nominato nuovo tecnico dell'Olympique Marsiglia, in quel momento 7º in Ligue 1 con 9 punti dopo 6 turni,[157][158] sostituendo il dimissionario Marcelino.[158] Dopo la sconfitta al debutto contro il Monaco (3-2) e il pareggio in Europa League con il Brighton di Roberto De Zerbi (2-2), l’8 ottobre arriva la prima vittoria, in Ligue 1, contro il Le Havre (3-0); terminerà il girone di Europa League al 2º posto sfidando poi lo Shaktar agli spareggi. Il 20 febbraio 2024 viene esonerato in seguito alla sconfitta subita contro il Brest (1-0), con la squadra al 9º posto in campionato e con le coppe europee sempre più lontane avendo raccolto 21 punti in 16 gare.[159]
Hajduk Spalato
[modifica | modifica wikitesto]Il 12 giugno 2024, viene ufficializzato il suo ingaggio da parte dell'Hajduk Spalato, con cui firma un contratto valido fino al giugno del 2026, valido a partire dal 1º luglio seguente.[160] Debutta ufficialmente sulla panchina dell'Hajduk il 25 luglio seguente, guidando i Majstori s mora nel successo casalingo di Conference League sul HB Tórshavn (2-0).[161] Dieci giorni dopo debutta quindi in HNL, ottenendo una vittoria casalinga sul Slaven Belupo (2-1).[162] Il 17 settembre fa il suo esordio anche in Coppa di Croazia, ottenendo il passaggio del turno con la vittoria sul Bilogora 91 (0-4).[163]
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Presenze e reti nei club
[modifica | modifica wikitesto]Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | |||||||||
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Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Comp | Pres | Reti | Pres | Reti | ||
1995-1996 | Perugia | B | 2 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 2 | 0 |
1996-1997 | A | 8 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 8 | 0 | |
Totale Perugia | 10 | 0 | 0 | 0 | - | - | - | - | 10 | 0 | |||||
1997-1998 | Rangers | PL | 29 | 3 | SC+SLC | 6+3 | 0 | CU | 2 | 1 | - | - | - | 40 | 4 |
lug.-ott. 1998 | PL | 5 | 0 | SLC | 1 | 0 | CU | 5 | 1 | - | - | - | 11 | 1 | |
Totale Rangers | 34 | 3 | 10 | 0 | 7 | 2 | - | - | 51 | 5 | |||||
1998-1999 | Salernitana | A | 25 | 0 | CI | 0 | 0 | - | - | - | - | - | - | 25 | 0 |
1999-2000 | Milan | A | 22 | 1 | CI | 1 | 0 | UCL | 5 | 0 | - | - | - | 28 | 1 |
2000-2001 | A | 24 | 0 | CI | 2 | 0 | UCL | 10 | 0 | - | - | - | 36 | 0 | |
2001-2002 | A | 32 | 0 | CI | 5 | 0 | CU | 10 | 0 | - | - | - | 47 | 0 | |
2002-2003 | A | 25 | 0 | CI | 3 | 0 | UCL | 14 | 0 | - | - | - | 42 | 0 | |
2003-2004 | A | 33 | 1 | CI | 2 | 0 | UCL | 7 | 1 | SI+SU+CInt | 1+1+1 | 0 | 45 | 2 | |
2004-2005 | A | 32 | 0 | CI | 2 | 0 | UCL | 11 | 0 | SI | 1 | 0 | 46 | 0 | |
2005-2006 | A | 35 | 3 | CI | 3 | 0 | UCL | 11 | 0 | - | - | - | 49 | 3 | |
2006-2007 | A | 30 | 1 | CI | 4 | 0 | UCL | 13 | 0 | - | - | - | 47 | 1 | |
2007-2008 | A | 31 | 1 | CI | 1 | 0 | UCL | 8 | 0 | SU+Cmc | 1+2 | 0 | 43 | 1 | |
2008-2009 | A | 12 | 0 | CI | 0 | 0 | CU | 4 | 1 | - | - | - | 16 | 1 | |
2009-2010 | A | 22 | 0 | CI | 1 | 0 | UCL | 1 | 0 | - | - | - | 24 | 0 | |
2010-2011 | A | 31 | 2 | CI | 2 | 0 | UCL | 5 | 0 | - | - | - | 38 | 2 | |
2011-2012 | A | 6 | 0 | CI | 0 | 0 | UCL | 0 | 0 | SI | 1 | 0 | 7 | 0 | |
Totale Milan | 335 | 9 | 26 | 0 | 99 | 2 | 8 | 0 | 468 | 11 | |||||
2012-2013 | Sion | SL | 27 | 1 | CS | 5 | 0 | - | - | - | - | - | - | 32 | 1 |
Totale carriera | 431 | 13 | 41 | 0 | 106 | 4 | 8 | 0 | 586 | 17 |
Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche da allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Statistiche aggiornate al 30 ottobre 2024.
Stagione | Squadra | Campionato | Coppe nazionali | Coppe continentali | Altre coppe | Totale | % Vittorie | Piazzamento | |||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | Comp | G | V | N | P | G | V | N | P | % | |||
feb.-mag. 2013 | Sion | SL | 10 | 2 | 4 | 4 | CS | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 12 | 3 | 4 | 5 | 25,00 | Eson. |
ago.-set. 2013 | Palermo | B | 6 | 2 | 1 | 3 | CI | 2 | 1 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 8 | 3 | 1 | 4 | 37,50 | Eson. |
ago.-dic. 2014 | OFI Creta | SLE | 15 | 4 | 2 | 9 | CG | 2 | 1 | 1 | 0 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 17 | 5 | 3 | 9 | 29,41 | Dimis. |
2015-2016 | Pisa | LP | 34+5[165] | 17+3 | 12+2 | 5+0 | CI+CI-LP | 2+2 | 1+1 | 0+0 | 1+1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 43 | 22 | 14 | 7 | 51,16 | 2º (prom.) |
2016-2017 | B | 42 | 6 | 21 | 15 | CI | 1 | 0 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 43 | 6 | 21 | 16 | 13,95 | 22º (retr.) | |
Totale Pisa | 76+5 | 23+3 | 33+2 | 20+0 | 5 | 2 | 0 | 3 | - | - | - | - | - | - | - | - | 86 | 28 | 35 | 23 | 32,56 | ||||||
nov. 2017-2018 | Milan | A | 24 | 12 | 8 | 4 | CI | 5 | 2 | 2 | 1 | UEL | 5 | 2 | 0 | 3 | - | - | - | - | - | 34 | 16 | 10 | 8 | 47,06 | Sub. 6º |
2018-2019 | A | 38 | 19 | 11 | 8 | CI | 4 | 2 | 1 | 1 | UEL | 6 | 3 | 1 | 2 | SI | 1 | 0 | 0 | 1 | 49 | 24 | 13 | 12 | 48,98 | 5º | |
Totale Milan | 62 | 31 | 19 | 12 | 9 | 4 | 3 | 2 | 11 | 5 | 1 | 5 | 1 | 0 | 0 | 1 | 83 | 40 | 23 | 20 | 48,19 | ||||||
dic. 2019-2020 | Napoli | A | 23 | 13 | 2 | 8 | CI | 5 | 3 | 2 | 0 | UCL | 2 | 0 | 1 | 1 | - | - | - | - | - | 30 | 16 | 5 | 9 | 53,33 | Sub. 7º |
2020-2021 | A | 38 | 24 | 5 | 9 | CI | 4 | 2 | 1 | 1 | UEL | 8 | 4 | 2 | 2 | SI | 1 | 0 | 0 | 1 | 51 | 30 | 8 | 13 | 58,82 | 5º | |
Totale Napoli | 61 | 37 | 7 | 17 | 9 | 5 | 3 | 1 | 10 | 4 | 3 | 3 | 1 | 0 | 0 | 1 | 81 | 46 | 13 | 22 | 56,79 | ||||||
2022-gen. 2023 | Valencia | PD | 18 | 5 | 5 | 8 | CR | 3 | 2 | 0 | 1 | - | - | - | - | - | SS | 1 | 0 | 1 | 0 | 22 | 7 | 6 | 9 | 31,82 | Resc. cons. |
set. 2023-feb. 2024 | Olympique Marsiglia | L1 | 16 | 5 | 6 | 5 | CF | 2 | 1 | 1 | 0 | UEL | 6 | 3 | 2 | 1 | - | - | - | - | - | 24 | 9 | 9 | 6 | 37,50 | Sub., eson. |
2024-2025 | Hajduk Spalato | HNL | 11 | 8 | 3 | 0 | CC | 2 | 2 | 0 | 0 | UECL | 4[166] | 1 | 2 | 1 | - | - | - | - | - | 17 | 11 | 5 | 1 | 64,71 | in corso |
Totale carriera | 280 | 120 | 82 | 78 | 36 | 19 | 8 | 9 | 31 | 13 | 8 | 10 | 3 | 0 | 1 | 2 | 350 | 152 | 99 | 99 | 43,43 |
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni giovanili
[modifica | modifica wikitesto]Competizioni nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Coppa Italia: 1
- Milan: 2002-2003
Competizioni internazionali
[modifica | modifica wikitesto]- Milan: 2007
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Individuale
[modifica | modifica wikitesto]- All-Star Team dei Mondiali: 1
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- In Rino Veritas, uscito in allegato nel 2005 con La Gazzetta dello Sport.[168]
- Se uno nasce quadrato non muore tondo, Rizzoli, 2007, ISBN 88-17-01584-9.
- Il Codice Gattuso, Rizzoli, aprile 2008, ISBN 978-88-17-02186-9.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 2004
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Con il ruolo di allenatore-giocatore.
- ^ Milan, Gattuso è inquieto: l'ombra di Conte sulla testa di Ringhio, su ilgiornale.it. URL consultato il 30 luglio 2018.
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- ^ Claudio Del Frate, Gattuso professione papà: «Ho preso in braccio Gabriela e così ha smesso di piangere», in Corriere della Sera, 21 giugno 2004, p. 45. URL consultato il 14 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
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- ^ (FR) Samuel Zemour, OM : le fils de Gennaro Gattuso, Francesco, a signé, su footmercato.net, 19 gennaio 2024. URL consultato il 20 gennaio 2024.
- ^ Antonio Torrisi, Gattuso porta il figlio al Marsiglia: ufficiale l'ingresso di Francesco nelle giovanili, su goal.com, 20 gennaio 2024. URL consultato il 20 gennaio 2024.
- ^ Lutto per Gattuso, è morta a soli 37 anni la sorella, in La Gazzetta dello Sport, 2 giugno 2020.
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- ^ Difesa a tre e tridente: ecco come giocherà il nuovo Milan di Gattuso, Panorama, 28 novembre 2017
- ^ Gattuso si affida al 4-2-3-1: Zielinski trequartista, Ruiz con Bakayoko, su ilmattino.it. URL consultato il 25 maggio 2021.
- ^ Non solo 4-3-3, ecco come Gattuso cambierà il Napoli: più vicino a Sarri, su ilmattino.it. URL consultato il 20 dicembre 2019.
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- ^ Milan: quattro giornate a Gattuso, su it.uefa.com, uefa.com, 21 febbraio 2011. URL consultato il 20 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 febbraio 2011).
- ^ Testata a Jordan, Gattuso si scusa. Stampa inglese: "Vergogna, mafiosi", su adnkronos.com, Adnkronos, 16 febbraio 2011. URL consultato il 21 febbraio 2011.
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Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Mauro Suma, Gattuso, cuor di leone, Eco, 2007, ISBN 978-88-8113-352-9.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Gennaro Gattuso
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gennaro Gattuso
- Wikinotizie contiene l'articolo Gattuso apre un'azienda nel settore ittico, 18 dicembre 2006
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su gennarogattuso.sport.tiscali.it.
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- Calciatori del Rangers F.C.
- Calciatori dell'U.S. Salernitana 1919
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- Calciatori del F.C. Sion
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- Allenatori dell'A.C. Milan
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