Oman Air

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Oman Air
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StatoOman (bandiera) Oman
Forma societariaSocietà per azioni
Fondazione4 giugno 1993
Sede principaleMascate
GruppoOman Aviation Group
Persone chiaveAbdul Aziz Al Raisi (CEO)
SettoreTrasporto
Prodotticompagnia aerea
Sito webwww.omanair.com
Compagnia aerea di bandiera
Codice IATAWY
Codice ICAOOMA
Indicativo di chiamataOMAN AIR
HubMascate
Frequent flyerSindbad Frequent Flyer
AlleanzaOneworld (si unirá nel 2024)
Flotta42 (nel 2024)
Destinazioni44 (nel 2024)
Voci di compagnie aeree presenti su Teknopedia

Oman Air (in arabo: الطيران العماني) è la compagnia di bandiera del Sultanato dell'Oman. Con base all'aeroporto Internazionale di Mascate, opera voli sia a livello domestico che a livello internazionale.[1]

La compagnia aerea è un membro della Arab Air Carriers Organization.

Oman Air può far risalire le sue radici al 1970, quando venne fondata l'Oman International Services (OIS). La società divenne un fornitore di servizi di assistenza a terra per aeromobili civili presso l'aeroporto di Beit Al Falaj.[2] Nel 1972, l'OIS trasferì le sue operazioni nel nuovo terminal dell'aeroporto Internazionale di Seeb. La società rilevò la divisione velivoli leggeri di Gulf Air nel 1977, prima di fondare la divisione di ingegneria aeronautica nello stesso anno. L'industria dell'aviazione civile in rapida espansione dell'Oman portò l'OIS alla costruzione di numerose strutture, inclusi hangar, officine e catering a bordo, per far fronte all'aumento dell'attività.[2]

Nel 1981, Oman Aviation Services diventò una società per azioni. OAS acquistò anche 13 aerei da Gulf Air, consentendo alla società di sostituire i suoi Fokker 27-600 turboelica con la serie −500. L'anno successivo, l'Oman Aviation Services avviò congiuntamente servizi con alcuni jet, insieme a Gulf Air, verso Salalah. Dal 1983 al 1993, l'azienda acquisì nuovi velivoli, tra cui il Cessna Citation, e nuove strutture per aiutarla a migliorare i propri servizi.[2]

Nel 1993 venne fondata Oman Air. L'inizio della compagnia aerea è datato a marzo, quando un Boeing 737-300 noleggiato da Ansett Worldwide Aviation Services (AWAS) effettuò un volo da Mascate a Salalah. Nel luglio dello stesso anno, il primo volo internazionale della compagnia aerea venne operato per Dubai, utilizzando un Boeing 737-300. Seguirono rapidamente voli verso altre destinazioni, con servizi per Trivandrum (Thhiruvananthapuram) a partire da novembre, Kuwait e Caraci nel gennaio 1994 e Colombo in ottobre. Nel 1995, due Airbus A320 furono noleggiati dalla Region Air di Singapore per sostituire i 737. Dal 1995 al 1997 vennero avviati i servizi per Mumbai, Dhaka, Abu Dhabi, Doha e Chennai. Nell'ottobre 1998, Oman Air venne ammessa nel gruppo commerciale dell'industria aeronautica internazionale International Air Transport Association (IATA). Entro la fine dell'anno successivo, Gwadar, Peshawar, Jeddah e Al Ain furono incluse nella rete di rotte in continua espansione della compagnia aerea, sebbene le prime due, insieme a una serie di altre destinazioni, vennero poi ritirate nel 2000.[2]

Ricapitalizzazione

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Nel marzo 2007, il governo dell'Oman ha ricapitalizzato la compagnia aerea, il che ha visto il governo aumentare la sua partecipazione dal 33 all'80 percento circa.[3] È stato anche annunciato che Oman Air avrebbe rivalutato i suoi piani strategici, con la possibilità di entrare nel mercato a lungo raggio. Ciò è culminato nel maggio 2007, quando il Sultanato dell'Oman si è ritirato da Gulf Air per concentrarsi sullo sviluppo di Oman Air, rendendo Gulf Air una compagnia aerea esclusivamente del Bahrein.[4] Oman Air ha iniziato i suoi servizi a lungo raggio il 26 novembre 2007 lanciando voli per Bangkok e Londra.[5]

Il 2 aprile 2007, Oman Air ha annunciato di aver effettuato un ordine con Airbus per 5 Airbus A330 in consegna nel 2009. Al Dubai Air Show del 2009, Oman Air ha finalizzato l'ordine per 3 A330-300 e 2 A330-200. Le consegne sono iniziate nel terzo trimestre del 2009. Nel febbraio 2009, Oman Air ha annunciato l'intenzione di noleggiare altri 2 A330-200 da Jet Airways. Sempre durante il Dubai Air Show del 2009, Oman Air ha finalizzato un ordine per cinque Embraer 175 con altre 5 opzioni, che la compagnia aerea ha ricevuto dal 2011.[6]

Nel marzo 2010, Oman Air è diventata la prima compagnia aerea al mondo a offrire servizi Internet Wi-Fi e telefoni cellulari su rotte selezionate.[7]

Sviluppi dal 2010

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Al novembre 2010, il governo dell'Oman deteneva una partecipazione del 99,8% nella compagnia aerea. Nel 2010, Maitha Al Mahrouqi è stata nominata Country Manager.[8] Nel 2011, Oman Air ha vinto il premio Gold come "Airline of the Year" al Laurier d'Or du Voyage d'Affaires in Francia.[9]

Nel settembre 2013, il CEO avrebbe affermato che Oman Air stava studiando un incremento della flotta a 50 aeromobili entro il 2017.[10] Nell'aprile 2015, Oman Air ha annunciato che avrebbe gradualmente eliminato i suoi aeromobili più piccoli per concentrarsi su una flotta interamente di Airbus e Boeing.[11] I 2 ATR 42-500 sono stati ritirati entro la fine del 2015 mentre i 4 Embraer 175 e il Boeing 737-700 entro la fine del 2016. Nell'aprile 2017 Oman Air ha annunciato l'intenzione di sostituire gli A330 con Airbus A350 o Boeing 787. Nel luglio 2017, Oman Air ha ricevuto il premio come "Best Airline Staff Service in the Middle East" agli Skytrax World Airline Awards. Inoltre, nel settembre dello stesso anno, i Seven Stars Luxury Lifestyle and Hospitality Awards l'hanno nominata "Miglior compagnia aerea in Europa, Medio Oriente e Africa" per il secondo anno consecutivo. Nell'ottobre 2018, l'amministratore delegato di Oman Air Abdulaziz bin Saud al Raisi ha annunciato che la compagnia mirava ad aggiungere oltre 60 nuove destinazioni e 70 aeromobili entro il 2022.[12]

Nel giugno 2019, l'International Air Transport Association (IATA) ha concesso la certificazione di livello 4 New Distribution Capability (NDC) alla compagnia di bandiera del Sultanato dell'Oman. Il vettore è diventato una delle prime compagnie aeree a operare secondo gli standard più recenti, aggiungendo il titolo alla sua certificazione NDC di livello 3 esistente.[13] Oman Air, insieme a Kenya Airways, ha annunciato l'espansione della sua cooperazione in code-share, che è stata firmata per la prima volta nell'agosto 2017. L'espansione, in vigore dal 1º ottobre 2019, ha aumentato le destinazioni per i loro passeggeri, dove potevano viaggiare da Nairobi a Entebbe in Uganda e Johannesburg in Sudafrica.[14]

Nel febbraio 2021, Oman Air ha annunciato che avrebbe abbandonato i piani di espansione della flotta a causa della minore domanda dovuta alla diffusione del COVID-19. Il presidente Mohammed Al-Barwani ha annunciato la riduzione della flotta dagli attuali 50 aerei a 36 aeromobili.[15] Inoltre, alcune rotte non redditizie, tra cui Atene e Casablanca, sono state cancellate.[16]

Nel settembre 2021, Oman Air ha annunciato l'intenzione di entrare in nell'alleanza Oneworld entro la fine del 2022.[17]

Identità aziendale

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La business class su un Airbus A330-300.

Servizi in volo

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In conformità con le leggi islamiche, tutti i pasti serviti a bordo di Oman Air sono preparati secondo le linee guida Halal. Pasti speciali sono disponibili su richiesta.

Oman Air è anche una delle sole cinque compagnie aeree del GCC a servire bevande alcoliche (le altre sono Gulf Air, Emirates, Qatar Airways ed Etihad Airways). Le bevande alcoliche sono disponibili solo sui voli internazionali a lungo raggio e, in conformità con il GCC e le leggi islamiche, l'alcol non viene servito in volo durante la stagione del Ramadan o sui voli inter-mediorientali. Il divieto di alcol viene applicato anche sulle rotte dell'Arabia Saudita e dell'Iran, in cui l'alcol è vietato in entrambi i paesi dalla legge islamica.

Gli Airbus A330-300 e Boeing 787 sono dotati di Wi-Fi e portabilità della rete mobile a bordo. La rivista di bordo di Oman Air si chiama Wings of Oman ed è disponibile per tutte le classi di viaggio sui voli nazionali e internazionali sia in inglese che in arabo.

Programma frequent flyer

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Sindbad è il programma frequent flyer di Oman Air, lanciato nel 2006. È un programma frequent flyer a tre livelli gestito direttamente da Oman Air. I tre livelli sono Sindbad Blue, Sindbad Silver e Sindbad Gold. Sindbad ha un accordo di partnership con il rispettivo programma di Etihad Airways e le miglia possono essere accumulate tramite diversi partner Sindbad.[18]

Flotta attuale

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Un Airbus A330-300.
Un Boeing 737-800.
Un Boeing 787-9.

Ad ottobre 2024 la flotta di Oman Air è così composta:[19]

Aereo In flotta Ordini Passeggeri Note
F J Y Totale
Airbus A330-200 4 30 196 226 In dismissione.[20]
Airbus A330-300 3 24 265 289 In dismissione.[21]
Boeing 737-800 7 12 150 162
Boeing 737-900ER 5 12 171 183
Boeing 737 MAX 8 13 5 12 150 162
Boeing 787-8 2 18 249 267 [22]
Boeing 787-9 8 7 8 24 232 264
30 258 288
Totale 42 12

Flotta storica

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Un ATR 42-500.
Un Embraer E-175.

Oman Air operava in precedenza con i seguenti aeromobili:[19]

Aereo Esemplari Inserimento Dismissione Note
ATR 42-500 4 2001 2016
Airbus A300B4 1 1999 1999
Airbus A310-300 6 1999 2009
Airbus A320-200 5 1995 2002
Boeing 737-300 1 1993 1995
Boeing 737-400 3 1999 2002
Boeing 737-700 3 2002 2017
Boeing 757-200 1 1996 1996
Boeing 767-200ER 1 2007 2008
Embraer E-175 4 2011 2020
Fokker F27-500 sconosciuto 1995 2009
  1. ^ (EN) Oman Air, Oman Air | Oman Air profile, su Omanair. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  2. ^ a b c d (EN) History | Oman Air, su web.archive.org, 17 agosto 2017. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 17 agosto 2017).
  3. ^ (EN) Oman Air goes long-haul. (19-MAR-07) Airline Business, su web.archive.org, 10 febbraio 2009. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2009).
  4. ^ (EN) Oman looks to its local carrier after Gulf Air move. (15-MAY-07) Flight International, su web.archive.org, 10 febbraio 2009. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 10 febbraio 2009).
  5. ^ (EN) Oman Air Commemorates Operations To Bangkok, su omanair.com, 14 gennaio 2008. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2010).
  6. ^ (EN) Oman Air buys 5 Embraer 175 E–Jets, su sundaytimes.lk. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  7. ^ (EN) WiFi inflight airplane mobile telephony onboard OnAir, su web.archive.org, 11 ottobre 2014. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2014).
  8. ^ (EN) Come On Over, su The Business Year. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2022).
  9. ^ (EN) Oman Air wins ‘Airline of the Year’, su web.archive.org, 1º ottobre 2011. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2011).
  10. ^ (EN) Max Kingsley-Jones, Oman Air studies move to 50-strong fleet by 2017, su Flight Global. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  11. ^ (EN) Oman Air to phase out ATR, Embraer fleets, su ch-aviation. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  12. ^ (EN) Oman Observer, Oman Air to add 60 destinations by 2022, says CEO Raisi, su Oman Observer, 31 ottobre 2018. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  13. ^ (EN) Oman Air achieves IATA NDC Level 4 Certification and expands NDC based distribution globally, su TravelDailyNews International. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  14. ^ (EN) Oman Air, Kenya Airways pen expanded codeshare agreement, su arabianbusiness.com, 4 ottobre 2019. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  15. ^ (EN) Oman Air abandons fleet expansion plan as virus hits flights demand, su arabianbusiness.com, 12 febbraio 2021. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  16. ^ (DE) Oman Air geht auf Schrumpfkurs, su aeroTELEGRAPH, 16 febbraio 2021. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  17. ^ (EN) Kurt Hofmann, Interview with Oman Air CEO Abdulaziz Al Raisi, su SamChui.com, 4 gennaio 2022. URL consultato il 17 febbraio 2022.
  18. ^ (EN) Oman Air, Qualifying, su Omanair Sindbad. URL consultato il 17 febbraio 2022 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2022).
  19. ^ a b (EN) Oman Air Fleet Details and History, su planespotters.net. URL consultato il 20 ottobre 2024.
  20. ^ Marche A4O-DA, A4O-DC, A4O-DF e A4O-DG.
  21. ^ Marche A4O-DH, A4O-DI e A4O-DJ.
  22. ^ Marche A4O-SA e A4O-SB.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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