Elezioni generali in Argentina del 2023

Elezioni presidenziali in Argentina del 2023
Stato	Argentina
Data	22 ottobre (I turno) 19 novembre (II turno)
Affluenza	77,14% (primo turno) ( 3,27%) 76,32% (secondo turno) ([1]%)
Candidati Javier Milei Sergio Massa Partiti Partito Libertario Fronte Rinnovatore Coalizioni La Libertà Avanza Unione per la Patria Voti I turno 8 034 990 29,99% 9 853 492 36,78% Voti II turno 14 554 560 55,65% 11 598 720 44,35%
Distribuzione del voto per provincia (I e II turno)
Presidente uscente
Alberto Fernández (PJ-FdT)
2019 2027

Elezioni parlamentari in Argentina del 2023
Stato	Argentina
Data	22 ottobre
Assemblee	Camera dei deputati, Senato
Affluenza	76,92[2]% ( 5,81%)
Coalizioni Unione per la Patria La Libertà Avanza Insieme per il Cambiamento Camera dei deputati Voti 9 094 285 38,53% 6 255 775 26,50% 6 291 879 26,66% Seggi 58 / 130 35 / 130 31 / 130 Senato Voti 4 951 390 43,65% 2 941 289 25,93% 2 904 926 25,61% Seggi 12 / 24 8 / 24 2 / 24
Assegnazione dei seggi per provincia (Camera e Senato)
2021 2025

Le elezioni generali in Argentina del 2023 si sono svolte il 22 ottobre (I turno) per eleggere la Presidenza del paese, nonché parte del Congresso nazionale (metà dei deputati e un terzo dei senatori)^[3][4].

Poiché al primo turno delle elezioni presidenziali, nessuno dei due candidati ha ottenuto la quota richiesta di voti per essere eletto al primo turno, un ulteriore turno di votazione si è tenuto il 19 novembre^[5][6][7], da cui, svoltosi il conseguente secondo spoglio elettorale, il candidato Javier Milei, precedentemente giunto secondo al primo turno, è risultato vincitore con il 55,65% dei voti^[8][9].

Il presidente uscente, Alberto Fernández, così come la vicepresidente uscente, Cristina Fernández de Kirchner, pur potendo, non si sono presentati per una rielezione^[10][11].

Il voto in Argentina è permesso ai cittadini a partire dai 16 anni di età.^[12] Tuttavia, mentre gli individui minorenni non hanno l’obbligo di andare a votare, tutti i cittadini maggiorenni (a partire dai 18 anni) sono invece vincolati da tale norma, salvo per eventuali motivi comprovati ed accettati dalla legge, pena il pagamento di una multa. Al raggiungimento dei 70 anni, tuttavia, l’obbligo decade anche per i cittadini maggiorenni.^[13]

Nel paese, inoltre, non esistono vere e proprie schede elettorali, ma vengono consegnate diverse carte, pre-stampate dai partiti, con i nomi dei candidati che, una volta consegnate, sono inserite in delle buste di carta da porre nelle urne.^[14]

In questo modo, ogni scheda ("boleta", in spagnolo) potrà anche avere, con una lunghezza di quasi un metro, più candidati per i vari tipi di elezione. L’elettore potrà dunque tagliare la carta e votare tutti i candidati proposti per ciascuna elezione o anche esprimere un voto disgiunto.

La legge elettorale per le elezioni presidenziali, definita dalla riforma costituzionale del 1994 agli Art. 97-98, prevede un sistema maggioritario a doppio turno modificato: Per essere eletti, infatti, non è necessaria la maggioranza assoluta, bensì il 45% dei voti, o anche solo il 40% se si ha un vantaggio di almeno 10 punti percentuali sul secondo candidato. Se ciò non avviene, si attua un secondo turno di votazione.^[15]

La Camera dei Deputati, che rinnova la metà dei componenti ogni due anni, elegge i suoi membri secondo un sistema proporzionale attuato in 24 collegi plurinominali, corrispondenti alle province nazionali.

I seggi sono, in seguito, assegnati tramite il metodo D'Hondt. È prevista una soglia di sbarramento del 3%.^[13]

Il Senato, che invece rinnova un terzo dei componenti ogni due anni, elegge i suoi membri secondo un sistema maggioritario limitato attuato nei medesimi 24 collegi plurinominali, corrispondenti alle province nazionali. In questo caso, poiché ognuna di queste elegge tre senatori, la legge elettorale afferma che la formazione che ottenga più voti riceva due seggi, mentre l’ultimo seggio sia assegnato al partito giunto secondo in quella determinata zona.^[16]

Per poter accedere all'elezione generale, tutti i candidati e le formazioni politiche devono ottenere più dell’1,5% dei voti nelle cosiddette “elezioni primarie aperte” (Primarias, Abiertas, Simultáneas y Obligatorias - PASO), il cui scòpo è quello di selezionare il candidato di ciascuna coalizione e “scremare” la scena politica^[17].

Le alleanze elettorali hanno potuto registrarsi presso la “Giustizia Elettorale” fino al 14 giugno. Alla scadenza, sono risultate iscritte sei formazioni:

• Unione per la Patria (UxP): Rappresenta il governo uscente di Alberto Fernández e l’ideologia centrale è il peronismo. Fanno parte dell'alleanza ben 17 partiti nazionali;

• Insieme per il Cambiamento (JxC): rappresenta l’idea politica repubblicana, liberale e conservatrice di Mauricio Macri, ed è formata da 7 partiti nazionali;

• La Libertà Avanza (LLA): rappresenta le idee di libertarismo e di anti-politica. Quattro partiti nazionali e numerosi partiti regionali fornano l'alleanza;

• Facciamo per il Paese (HxNP): alleanza peronista e socialista di tre partiti, che riafferma il federalismo;

• Fronte di Sinistra e dei Lavoratori - Unità (FIT-U): alleanza di 7 partiti di sinistra;

• Fronte Liberare (Liber.AR): una alleanza di tre piccoli partiti liberali di Buenos Aires.

Il 24 giugno, invece, è stato l'ultimo giorno per presentare candidature per le alleanze e anche per i partiti che non si sono ascritti ad alcuna coalizione. Alla scadenza, sono risultate iscritte nove formazioni minori:

• Princìpi e Valori (PyV): partito peronista;

• Progetto Giovane (PJo): partito di sinistra. In quest’ultimo, parteciperà anche la prima candidata transgender alla presidenza di un paese dell'America Latina;

• Movimento Sinistra Gioventù Dignità (MIJD): coalizione che presenta candidati sia di estrema sinistra che di estrema destra;

• Liberi del Sud (LdS): partito di sinistra;

• Politica Lavoratrice (PO): partito di sinistra;

• Movimento al Socialismo (MAS): partito di sinistra;

• Fronte Patriota Federale (FPF): partito di estrema destra;

• Azione Locale (AL): partito di centro;

• Unione del Centro Democratico (UCeDé): partito liberale.

• 
  Sergio Massa (UxP)
• 
  Horacio Rodríguez Larreta (JxC)
• 
  Patricia Bullrich (JxC)
• 
  Javier Milei (LLA)
• 
  Myriam Bregman (FIT-U)
• 
  Gabriel Solano (FIT-U)
• 
  Guillermo Moreno (PyV)
• 
  Mempo Giardinelli (PJo)
• 
  Raúl Castells (MIJD)
• 
  Santiago Cúneo (MIJD)
• 
  Marcelo Ramal (PO)
• 
  Manuela Castañeira (MAS)

Il 13 agosto, giorno delle primarie, ben 26 candidati hanno conteso la propria leadership^[18].

Tuttavia, pur essendo un obbligo per ogni candidato presentare alla giustizia tutte le carte ufficiali per le elezioni PASO in ogni provincia, alcuni candidati non lo hanno fatto, facendo si che in alcune province, come Capital Federal, Córdoba e Neuquén ci fossero meno candidati disponibili da votare.

Partito/Alleanza		Pre-candidati		Posizione politica	Voti	%	Totale voti	%
		Presidente	Vicepresidente
	La Libertà Avanza	Javier Milei	Victoria Villarruel	Destra/Estrema destra	N.D.		7 352 244	29,86
	Insieme per il Cambiamento	Patricia Bullrich	Luis Petri	Destra/Estrema destra	4 139 566	60,03	6 895 941	28,00
		Horacio Rodríguez Larreta	Gerardo Morales	Centro-destra	2 756 375	39,97
	Unione per la Patria	Sergio Massa	Agustín Rossi	Centro-destra	5 277 538	78,55	6 719 042	27,28
		Juan Grabois	Paula Abal Medina	Sinistra	1 441 504	21,45
	Facciamo per il Nostro Paese	Juan Schiaretti	Florencio Randazzo	Centro/Centro-destra	N.D.		914 812	3,71
	Fronte di Sinistra e dei Lavoratori - Unità	Myriam Bregman	Nicolás del Caño	Sinistra/Estrema sinistra	451 275	70,21	642 773	2,61
		Gabriel Solano	Vilma Ripoll	Estrema sinistra	191 498	29,79
	Principi e Valori	Guillermo Moreno	Leonardo Fabre	Centro	189 756	97,73	194 160	0,79
		Eliodoro Martínez	Vicente Souto	Sconosciuta	2 516	1,30
		Paula Arias	Walter Vera	Sconosciuta	1 507	0,78
		Jorge Oliver	Ezequiel San Martin	Sconosciuta	197	0,10
		Carina Bartolini	Mabel Gómez	Sconosciuta	184	0,09
	Movimento Liberi del Sud	Jesús Escobar	Marianella Lezama Hid	Sinistra	N.D.		158 840	0,65
	Movimento al Socialismo	Manuela Castañeira	Lucas Ruiz	Estrema sinistra	N.D.		87 681	0,36
	Movimento Sinistra Gioventù e Dignità	Santiago Cúneo	Gustavo Barranco	Estrema sinistra	57 754	68,46	84 361	0,34
		Raúl Castells	Adriana Reinoso	Estrema sinistra	26 607	31,54
	Politica Lavoratrice	Marcelo Ramal	Patricia Urones	Estrema sinistra	N.D.		64 213	0,26
	Fronte Patriota Federale	César Biondini	Mariel Avendaño	Estrema destra	N.D.		51 850	0,21
	Azione Locale	Raúl Albarracín	Sergio Pastore	Centro	N.D.		43 480	0,18
	Progetto Giovane	Mempo Giardinelli	Bárbara Solernou	Sinistra	11 944	49,14	24 304	0,10
		Martín Ayerbe	Hugo Rodríguez	Sinistra	8 829	36,33
		Reina Xiomara Ibáñez	Gonzalo Ibarra	Sinistra	3 531	14,53
	Fronte LiberAR	Ramiro Vasena	Aníbal Lagonegro	Estrema-destra	12 990	55,15	23 554	0,10
		Nazareno Etchepare	Fernando Lorenzo	Destra	7 732	32,83
		Julio Bárbaro	Ramon Pucheta	Estrema-destra	2 832	12,02
	Unione del Centro Democratico	Andrés Passamonti	Pamela Fernández	Destra-liberale	N.D.		12 041	0,05
Totale							23 269 296	100
Schede bianche							1 356 480	5,51
Schede nulle							309 807	1,24
Schede impugnate e contestate							35 850	0,14
Votanti							24 935 583	70,43
Astenuti							10 469 430	29,57
Elettori							35 405 013	100
Fonte: Risultati - Elezioni PASO
Risultati PASO per dipartimento

• Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Elezioni generali in Argentina del 2023

• (ES) Risultati (Presidenziali e Parlamentari), su resultados.gob.ar.
• (ES) Rapporti dei risultati per provincia (Presidenziali), su electoral.gob.ar.
• (ES) Archivio dei risultati per seggio (Presidenziali e Parlmentari), su padron.gob.ar.

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