Walk on the Wild Side

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Walk on the Wild Side
singolo discografico
ArtistaLou Reed
Pubblicazione4 novembre 1972
Durata4:12
Album di provenienzaTransformer
GenereGlam rock
Art rock
Soft rock
Blues
EtichettaRCA
ProduttoreDavid Bowie, Mick Ronson
ArrangiamentiLou Reed, David Bowie, Mick Ronson
RegistrazioneTrident Studios, Londra, agosto 1972
Formati7"
Certificazioni originali
Dischi d'oroDanimarca (bandiera) Danimarca[1]
(vendite: 45 000+)
Dischi di platinoRegno Unito (bandiera) Regno Unito[2]
(vendite: 600 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia[3]
(vendite: 50 000+)
Lou Reed - cronologia
Singolo precedente
Walk and Talk It
(1972)
Singolo successivo
(1973)

Walk on the Wild Side è un brano musicale scritto dall'artista statunitense Lou Reed e pubblicato il 4 novembre 1972.[4] e come 45 giri 24 novembre 1972 in Europa nel maggio 1973

Quinta traccia e primo singolo estratto dall'album Transformer, è diventata una delle canzoni più famose dell'intero repertorio di Lou Reed, grazie anche all'arrangiamento jazzato di Mick Ronson costruito intorno al giro di basso di Herbie Flowers e al sax di Ronnie Ross.

A dispetto dell'esplicito linguaggio del testo, che affronta argomenti quali la transessualità, l'uso di droghe, la prostituzione maschile e il sesso orale, rappresentò il suo primo successo da classifica dopo l'abbandono dei Velvet Underground.

Walk on the Wild Side si trova al 223º posto nella lista dei 500 migliori brani musicali della rivista Rolling Stone, al 50º in quella di New Musical Express, al 47º nella classifica dei 100 migliori singoli di tutti i tempi del magazine inglese Sounds,[5][6] ed è stata inclusa tra le "500 canzoni che hanno plasmato il rock and roll" della Rock and Roll Hall of Fame.

  1. Walk on the Wild Side (Lou Reed) - 4:12
  2. Perfect Day (Lou Reed) - 3:46

«Ho sempre pensato che sarebbe stato divertente far conoscere alla gente personaggi che forse non avevano mai incontrato prima, o che non avrebbero voluto incontrare.»

Nel 1972, dopo l'abbandono dei Velvet Underground e un album da solista stroncato dalla critica, Lou Reed era entrato in un periodo di crisi personale e professionale. La RCA Records, che nello stesso periodo aveva sotto contratto anche David Bowie, decise comunque di puntare su un altro album a condizione che i due artisti lavorassero insieme.[8] Lou Reed volò a Londra e il risultato fu Transformer, prodotto da Bowie e Mick Ronson e diventato in seguito uno degli album classici degli anni settanta.

Qualche tempo prima, Reed aveva avuto l'incarico di trarre un musical dal romanzo A Walk on the Wild Side, scritto da Nelson Algren nel 1956 e pubblicato in Italia col titolo Passeggiata selvaggia. Il progetto non andò in porto ma dal romanzo Reed trasse ispirazione per un brano dallo stesso titolo e dedicato ad alcuni dei personaggi trasgressivi e sessualmente "ambigui" che all'epoca frequentavano The Factory, lo studio newyorkese di Andy Warhol.[9]

Lou Reed e alcuni dei personaggi citati nel brano. In senso orario, Holly Woodlawn, Joe Dallesandro e Jackie Curtis.

Lou Reed dipinse così un ritratto del bizzarro entourage con il quale era entrato in contatto ai tempi dei Velvet Underground, dedicando ogni strofa ad un personaggio e dipingendo ciascuno con espliciti riferimenti al mondo della droga, della transessualità e della prostituzione, senza un accento drammatico o moralistico ma solo con un invito a condividere la trasgressione e "fare un giro nel lato selvaggio" («...take a walk on the wild side...»):

  • Holly Woodlawn, attrice transgender di origine portoricana che lavorò nei film prodotti da Warhol Trash - I rifiuti di New York e Women in Revolt. Scomparsa nel 2015, nel 1991 aveva pubblicato un'autobiografia intitolata Coi tacchi alti nei bassifondi - Le confessioni dell'ultima superstar di Andy Warhol, scritta con Jeff Copeland.
  • Candy Darling, transessuale newyorkese il cui vero nome era James Lawrence Slattery. Già soggetto di Candy Says, incisa dai Velvet Underground nel 1969, debuttò a soli 21 anni nel 1968 nel film Flesh e la sua carriera fu stroncata da un linfoma nel 1974.
  • Joe Dallesandro, ovvero "Little Joe", modello e prostituto prima di recitare in molti dei film prodotti da Warhol. In seguito ottenne alcune parti anche nel cinema "ufficiale", oltre ad indossare i jeans della famosa e discussa copertina di Sticky Fingers dei Rolling Stones.
  • Joe Campbell, citato nella canzone come "Sugar Plum Fairy" dal personaggio interpretato nel film di Warhol My Hustler del 1965. Scomparso nel 2005, era stato per sei anni il compagno del politico militante del movimento di liberazione omosessuale Harvey Milk e in seguito avrebbe avuto una relazione con Oliver Sipple, che nel 1975 riuscì a salvare da un attentato l'allora presidente degli Stati Uniti Gerald Ford.[10]
  • Jackie Curtis, attrice, poeta e commediografa transgender scomparsa nel 1985 per un'overdose di eroina. Lo stile delle sue performance come drag queen, una combinazione di trash e glamour che inaugurò alla fine degli anni sessanta, ha portato a considerarla come fonte d'ispirazione per il look di esponenti del glam rock come David Bowie.[11]
Lo stesso argomento in dettaglio: Perfect Day (singolo Lou Reed).

Terza traccia di Transformer, Perfect Day è entrata nel pantheon delle più classiche ballate rock di sempre soprattutto a partire dagli anni novanta, quando guadagnò nuova popolarità grazie alla cover dei Duran Duran, alla citazione nel film Trainspotting e alla nuova incisione realizzata a scopo benefico dalla BBC, per la quale a Lou Reed si unirono numerosi artisti (David Bowie, Bono, Elton John, Laurie Anderson e Tom Jones tra gli altri) e che raggiunse il 1º posto nella Official Singles Chart.[12]

Registrazione

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Walk on the Wild Side venne incisa nell'agosto 1972 ai Trident Studios di Londra, durante le sessioni dell'album Transformer. La traccia, come il resto dell'album, venne prodotta da David Bowie e Mick Ronson, all'epoca chitarrista degli Spiders from Mars, autori anche dell'arrangiamento insieme a Lou Reed.

L'autore dell'assolo di sax è il musicista jazz Ronnie Ross, che non aveva mai sentito parlare di Lou Reed e che non immaginava di essere stato ingaggiato dallo stesso David Jones che all'inizio del 1960 andava a casa sua a Orpington per prendere lezioni di sassofono: «Era molto cambiato, sul momento non riuscii a metterlo a fuoco», disse anni dopo, «ero stupefatto».[13]

Il coro che segue il verso «And the coloured girls say...» è opera delle Thunderthighs, ovvero Dari Lalou, Karen Friedman e Casey Synge, che due anni dopo avrebbero ottenuto un certo successo con il singolo Central Park Arrest.

Uscita e accoglienza

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«Probabilmente non avrei mai avuto un successo da classifica con Wild Side se non l'avesse prodotta David. Non l'avevo mai ottenuto prima di allora, quindi devo dedurre che sia stato per merito di David.»

Il 45 giri venne pubblicato il 24 novembre 1972 su insistenza di David Bowie, che la descrisse come «una classica, meravigliosa canzone, assolutamente brillante».[13] Lou Reed era contrario all'idea, convinto che i riferimenti a droga e travestitismo avrebbero garantito il bando della canzone da parte delle radio. Ma prima che i funzionari della BBC si accorgessero delle allusioni al sesso orale, alla droga, al mondo degli omosessuali e degli emarginati, Walk on the Wild Side aveva già ricevuto una notevole diffusione radiofonica nel Regno Unito e si rivelò un successo piazzandosi al 10º posto nella Official Singles Chart.[9][14]

Oltre che nel Regno Unito il singolo uscì anche nei Paesi Bassi, in Spagna, Portogallo, Stati Uniti, Canada e Australia. In Italia, Francia e Germania venne pubblicato con Vicious come lato B al posto di Perfect Day.[15]

Negli Stati Uniti, dove uscì nel febbraio 1973, diventò il disco più gettonato nei juke-box e arrivo al 16º posto nella Billboard Hot 100,[16] ma in questo caso la censura fu piuttosto pesante e il brano venne spesso trasmesso con una serie di bip al posto delle frasi incriminate.[9]

Nel 2013, dopo la morte di Lou Reed il brano ha guadagnato nuova popolarità ed ha nuovamente fatto ingresso nelle classifiche di molti Paesi. In Italia è stato certificato disco d'oro nel 2014 dalla Federazione Industria Musicale Italiana.

Paese Anno Posizione Classifica
Austria
2013
57
Ö3 Austria Top 40[17]
Belgio
2013
2
Ultratop 50 Singles (Fiandre)[18]
Francia
1973
33
Syndicat national de l'édition phonographique[19]
2013
5
Germania
2013
67
Top 100 Single-Charts[20]
Giappone
2013
29
Billboard Japan Hot 100[21]
Irlanda
1973
13
Irish Singles Chart[22]
Italia
2013
17
FIMI[23]
Paesi Bassi
1973
15
Dutch Top 40[24]
2013
37
Regno Unito
1973
10
Official Singles Chart[14]
2013
53
Spagna
2013
21
Top 50[25]
Stati Uniti
1973
16
Billboard Hot 100[16]
2013
14
Billboard Hot Rock Songs[26]
Svizzera
2013
39
Top 75 Singles[27]

Pubblicazioni successive

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Walk on the Wild Side venne pubblicata di nuovo nel Regno Unito nel 1979 (con Perfect Day come lato B), nel 1981, 1984 e 1986 (sempre con Vicious come lato B). In Giappone uscì nel 1975 con una versione live come lato B.[15]

Il brano si trova in numerose raccolte di greatest hits e in alcuni album live:

Versioni dal vivo si trovano anche nei video album:

  • Coney Island Baby: Live in Jersey (1987), Capital Theatre, Passaic, New Jersey, 25 settembre 1984
  • A Night with Lou Reed (1991), The Bottom Line, New York, 1983
  • Magic and Loss Live in Concert (1992), Bray Studios, Londra, 18 marzo 1992
  • Lou Reed: Spanish Fly (2005), Benicasim International Festival, 7 agosto 2004

Molti sono gli artisti che hanno inciso una cover di Walk on the Wild Side:

  • Piet Noordijk in Prototype del 1974 (strumentale)
  • Peter North in Saxomania del 1975
  • Duffo in Bob the Birdman del 1981
  • Coco M. come singolo nel 1987 (C'est la ouate version)
  • Vanessa Paradis in Variations sur le même t'aime del 1990
  • Edie Brickell & New Bohemians nella colonna sonora di Flashback del 1990
  • i Beatsystem come singolo nel 1990
  • Jamie J. Morgan in Shotgun del 1990
  • The Skids in BBC Radio 1 Live in Concert del 1991
  • gli Un-4-Scene in Scanning... Vol. 1 - Electronic Cover Versions del 1993
  • Rolf Harris in Rolf Rules O.K.! del 1993
  • le Company B in Jam On Me del 1996
  • i Dave's True Story in Sex Without Bodies del 1998
  • i Tok Tok Tok in Love Again del 2000
  • i Texas Lightning in Meanwhile, Back at the Ranch... del 2005
  • Hitoshi Arai in On the Bed del 2005
  • Paul Young in Rock Swings del 2006
  • Luca in Fractions del 2007
  • Jesse Malin in On Your Sleeve del 2008
  • gli Aram Quartet in ChiARAMente del 2008
  • i Pink Turtle in Pop in Swing del 2009
  • i Rhythms del Mundo con gli Editors in Rhythms del Mundo Classics del 2009
  • gli Yves Klein Blue in Like a Version Six del 2010
  • The Dynamics in 180 000 Miles & Counting... del 2011
  • Les Chics Types in Hey! Ma B.O. del 2011
  • L'orchestra sperimentale The Flowers of Hell in Odes del 2012
  • Kendra Morris in Mockingbird del 2013
  • Joseph Arthur in Lou: The Songs of Lou Reed del 2014
  • Baum in Penpapercoffee del 2014
  • i Tackhead in For the Love of Money del 2014
  • gli Autoramas con BNegão in Auto Boogie del 2014

Walk on the Wild Side è stata anche eseguita in varie lingue con titolo e testo differente:

  • in italiano da Patty Pravo nel 1973 - I giardini di Kensington, con testo completamente scollegato dall'originale[28][29]
  • in ceco da Pavel Bobek nel 1980 - Zkus se životu dál smát
  • in danese da Tristan T. e Poul Borum nel 1986 - På vildspor
  • in alto alemanno da Züri West nel 1990 - Lue zersch wohär dass dr Wind wääit
  • in spagnolo da Albert Pla nel 1995 - El lado más bestia de la vida
  • in portoghese dai Tubaína nel 2016 - Walk on Paes de Barros
  • in finlandese da Lasse Mårtenson nel 1993 - Miltä meno maistuu

Citazioni e omaggi

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Corrado Nuccini ed Emanuele Reverberi, del gruppo indie rock italiano Giardini di Mirò, hanno cantato la canzone insieme alla cantante e attrice Angela Baraldi nel loro spettacolo Toxic Love, presentato a Carpi all'interno del Festivalfilosofia il 14 settembre 2013.[30]

Stephan Jenkins, cantante e chitarrista dei Third Eye Blind, ha affermato che il brano Semi-Charmed Life contenuto nell'album eponimo del 1997 è una "risposta" a Walk on the Wild Side ambientata a San Francisco.[31]

Le band hip hop A Tribe Called Quest e Marky Mark and the Funky Bunch hanno usato campionamenti del brano rispettivamente in Can I Kick It?, ottava traccia di People's Instinctive Travels and the Paths of Rhythm del 1990, e in Wildside, terza traccia di Music for the People del 1991.

  1. ^ (DA) Walk on the Wild Side, su IFPI Danmark. URL consultato il 10 agosto 2023.
  2. ^ (EN) Walk on the Wild Side, su British Phonographic Industry. URL consultato il 23 luglio 2023.
  3. ^ Walk on the Wild Side (certificazione), su FIMI. URL consultato il 20 novembre 2017.
  4. ^ Lou Reed - Walk on the Wild Side, su 45cat.com, www.45cat.com. URL consultato il 17 agosto 2016.
  5. ^ Rolling Stone's definitive list of the 500 greatest songs of all time, su rollingstone.com, www.rollingstone.com. URL consultato il 17 agosto 2016.
  6. ^ Lou Reed - Walk on the Wild Side, su acclaimedmusic.net, www.acclaimedmusic.net. URL consultato il 17 agosto 2016.
  7. ^ Bockris (1997), p. 207.
  8. ^ Pegg (2002), pp. 352-353.
  9. ^ a b c Walk on the Wild Side, su hitparadeitalia.it, www.hitparadeitalia.it. URL consultato il 17 agosto 2016.
  10. ^ Joe Campbell, su everything2.com, www.everything2.com. URL consultato il 17 agosto 2016.
  11. ^ Auslander (2006), p. 122.
  12. ^ Official Singles Chart - Perfect Day, su officialcharts.com, www.officialcharts.com. URL consultato il 16 agosto 2016.
  13. ^ a b c Pegg (2002), p. 219.
  14. ^ a b Official Singles Chart, su officialcharts.com, www.officialcharts.com. URL consultato il 16 agosto 2016.
  15. ^ a b Walk on the Wild Side, su 45cat.com, www.45cat.co. URL consultato il 18 agosto 2016.
  16. ^ a b Billboard Hot 100, su billboard.com, www.billboard.com. URL consultato il 18 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 7 agosto 2016).
  17. ^ Ö3 Austria Top 40, su austriancharts.at, www.austriancharts.at/. URL consultato il 14 agosto 2016.
  18. ^ Ultratop 50 Singles, su ultratop.be, www.ultratop.be. URL consultato il 14 agosto 2016.
  19. ^ InfoDisc, su infodisc.fr, www.infodisc.fr. URL consultato il 14 agosto 2016.
  20. ^ Offizielle Deutsche Charts, su offiziellecharts.de, www.offiziellecharts.de. URL consultato il 14 agosto 2016.
  21. ^ Billboard Japan Hot 100, su billboard.com, www.billboard.com. URL consultato il 14 agosto 2016 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2017).
  22. ^ Irish Singles Charts, su irishcharts.ie, www.irishcharts.ie. URL consultato il 14 agosto 2016.
  23. ^ FIMI, su italiancharts.com, www.italiancharts.com. URL consultato il 14 agosto 2016.
  24. ^ Dutch Top 40, su dutchcharts.nl, www.dutchcharts.nl. URL consultato il 14 agosto 2016.
  25. ^ Canciones Top 50, su spanishcharts.com, www.spanishcharts.com. URL consultato il 14 agosto 2016.
  26. ^ Billboard Hot Rock Songs [collegamento interrotto], su billboard.com, www.billboard.com. URL consultato il 14 agosto 2016.
  27. ^ Top 75 Singles, su swisscharts.com, www.swisscharts.com. URL consultato il 14 agosto 2016.
  28. ^ https://lultimathule.wordpress.com/2021/02/09/patty-pravo-vs-lou-reed/
  29. ^ https://www.musicaememoria.com/patty_pravo_giardini_di_kensington.htm
  30. ^ Festival Filosofia 2013, su festivalfilosofia.it, www.festivalfilosofia.it. URL consultato il 14 agosto 2016.
  31. ^ (EN) Doug Elfman, Musical Diversity - Third Eye Blind's influences range from Lou Reed to Queen, in Las Vegas Review, 15 febbraio 2002.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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