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Eubulide (scultori)
Eubulide (in greco antico: Εὐβουλίδης;[1] Eubulídēs[2]) è il nome con cui sono noti diversi scultori greci, attivi tra il IV secolo a.C. e il I secolo d.C., probabilmente appartenenti alla stessa famiglia d'artisti del demo di Cropide e di cui sono giunti fino a noi alcuni lavori degli esponenti di tre generazioni.[3]
Data la grande quantità di fonti epigrafiche e letterarie che si riferiscono a questa famiglia, si crede possa essere stata padrona di una tra le più rappresentative officine di Atene, al punto da poter lavorare ad un grande gruppo di sculture destinate al Ceramico.[4]
Scultori noti con questo nome
[modifica | modifica wikitesto]Il primo a noi noto, in ordine cronologico, è uno scultore autore di una rappresentazione di un atleta vincitore dei giochi sacri a Tanagra. La datazione, intorno al IV secolo a.C., è stata dedotta osservando lo stile di scrittura della firma sulla base della statua.[1] Di un secondo scultore ateniese di nome Eubulide ci è giunta traccia attraverso un'iscrizione, facente parte di un gruppo con altre due iscrizioni simili, sulla base di una statua ritrovata ad Atene.[5][6]
Un altro Eubulide, figlio di un Euchiro, è considerato autore di una statua raffigurante il filosofo Crisippo di Soli.[2] La scultura era molto nota al tempo e per questo se ne trova menzione tra gli scrittori antichi come la statua del filosofo che conta sulle dita. Una copia è conservata al Louvre. Probabilmente egli era anche epimeleta al Pireo e prosseno a Delfi; il suo nome, infatti, figura in una lista redatta intorno al 190 a.C.[6][1]
L'Eubulide, operante nel II secolo a.C., autore di una serie di statue in marmo al Ceramico menzionate da Pausania è invece, probabilmente, un nipote del precedente. A lui è attribuita una testa di Atena conservata nel museo archeologico nazionale di Atene.[1][2]
Un ultimo Eubulide, originario del Pireo e probabilmente anche lui tardo discendente di Euchiro, è ricordato per una statua raffigurante l'imperatore Claudio databile intorno al 54.[1]
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Qui di seguito uno schema parziale[N 1] della discendenza, realizzato sulla base della datazione delle iscrizioni ritrovate ed altre fonti:[4]
Eubulide I - metà IV secolo a.C. | ||||||||||||
Euchiro I - (?) | ||||||||||||
Eubulide II - metà del III secolo a.C. | ||||||||||||
Euchiro II - metà del III secolo a.C. | ||||||||||||
Eubulide III - fine III/primi II secolo a.C. | ||||||||||||
Euchiro III - prima metà II secolo a.C. | ||||||||||||
Eubulide IV - seconda metà II secolo a.C. | ||||||||||||
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Annotazioni
- ^ l'Eubulide autore della statua dell'imperatore Claudio nel I secolo non è qui considerato
- Fonti
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Carlo Albizzati, Eubulide, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1932. URL consultato il 09-02-2022.
- Giulio Cressedi, Eubulide, in Enciclopedia dell'Arte Antica, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1960. URL consultato il 09-02-2022.
- Società l'Unione tipografico-editrice, Supplemento perenne alla quarta e quinta edizione della Nuova enciclopedia popolare italiana per arricchire la medesima delle più importanti scoperte scientifiche ed artistiche opera corredata di tavole in rame e d'incisioni in legno intercalate nel testo, 1864.
- Giovanni Becatti, Kosmos: studi sul mondo classico, L'erma di Bretschneider, 1987, pp. 312-314, ISBN 8-8706-2610-5.