Walter de Silva
Walter de Silva (Lecco, 27 febbraio 1951) è un designer italiano attivo nella progettazione di automobili.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]«Per capirla, un'auto va accarezzata. Va lavata. Quando c'è qualcosa che non mi torna di un modello, chiudo gli occhi e lo tocco, lo sento...»
Gruppo FIAT
[modifica | modifica wikitesto]Inizia la sua carriera professionale nel 1972, presso il Centro Stile Fiat di Torino dove, un paio d'anni dopo, si cimenta nella sua prima opera importante, tracciando la linea del "progetto 138", ovvero la futura Fiat Ritmo.[2] Nel 1975 passa allo studio Rodolfo Bonetto a Milano, occupandosi prevalentemente di progetti di design nell'ambito dell'arredamento di interni. Dal 1979 al 1986 de Silva si ritrasferisce in Piemonte, in I.De.A Institute, ma il suo vero debutto nel campo delle grandi case automobilistiche è del 1986, quando dietro segnalazione di Rudolf Hruska viene assunto al Centro Stile Alfa Romeo, pochi mesi prima che la casa milanese venga ceduta al gruppo Fiat.[3]
In Alfa Romeo si fa portatore di una decisa innovazione nell'ambito del design esterno dell'autoveicolo:[4] la sua attenzione ricade soprattutto sul frontale e in particolare sul classico trilobo, storico stilema della casa di Arese, che «dopo anni di oblio, ritornava protagonista».[5] Qui mette a punto la progettazione di vari modelli, tra cui la 155, la 145, la 146, la GTV e la Spider del 1995, fino alle auto che l'hanno portato alla ribalta internazionale, ovvero la 156 e la 147, entrambe premiate quali Auto dell'anno rispettivamente nel 1998 e nel 2001 e che ottengono molti riconoscimenti per il loro design innovativo, dando origine al nuovo corso stilistico della casa italiana nel XXI secolo.[4]
Gruppo Volkswagen
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1999 lascia il gruppo Fiat per dissidi con l'amministratore delegato Paolo Cantarella.[5][6] Approda quindi in Volkswagen Group, chiamato da Ferdinand Piëch.[1] Si trasferisce così a Barcellona per occuparsi del marchio SEAT, ridisegnando le nuove Ibiza, Córdoba, León e Toledo, e realizzando l'Altea.
Nel 2002 viene chiamato in Germania e nominato capo designer della holding Audi,[7] occupandosi direttamente dello stile della casa di Ingolstadt, ma rimanendo responsabile di SEAT e assumendo inoltre la stessa carica in Lamborghini, per cui crea subito un proprio centro stile affidandolo a Luc Donckerwolke.[8] Nello stesso anno, disegnando la nuova A6, de Silva rivoluziona la mascherina frontale Audi con l'introduzione del single frame o monoframe, «cioè una calandra unica, alta e massiccia»:[5] una soluzione stilistica originale, ispirata alle Auto Union Type C guidate da Hans Stuck negli anni 30 del XX secolo,[1] applicata poi con successo come family-feeling a tutte le vetture della casa.[4]
Sempre nel 2002 inaugura a Barcellona, al padiglione di "Mies van der Rohe", la mostra Autoemoción, dove presenta una serie di oggetti di uso quotidiano realizzati in unico esemplare, che svelano per la prima volta un aspetto molto intimo del carattere e delle passioni del designer italiano.[9]
Nel 2005, col trasferimento di Donckerwolke alla SEAT (dove sostituisce proprio de Silva come capo designer), il designer italiano va a curare direttamente anche lo stile di Lamborghini;[10] la prima vettura disegnata per la casa di Sant'Agata Bolognese è la Miura Concept.[11][12]
Dal gennaio del 2007 diventa capo del Centro Stile Volkswagen Group, supervisionando lo stile di tutti i sette marchi del gruppo[13] (Audi, SEAT, Lamborghini, Škoda, Bentley, Bugatti e Volkswagen, cui si aggiunge nel 2010 anche Porsche[14][15]). Nello stesso anno disegna quella che è da lui ritenuta la sua miglior realizzazione, l'Audi A5,[5][16][17] con cui vince il Design Award 2010, il più importante premio del settore in Germania.[18][19] Tra il 2008 e il 2011 reinventa invece due icone Volkswagen, ovvero la Golf,[20][21] disegnata con Flavio Manzoni e Klaus Bischoff,[22][23] e la Beetle,[24] quest'ultima creata sempre assieme a Bischoff.[25] Intanto nel 2009 segue la supervisione della nuova Polo[1][26] (eletta Auto dell'anno 2010), e nel 2011, ancora insieme a Bischoff,[27] disegna la sua prima city car, la up![28][29]
Sempre nel 2011 l'Associazione per il Disegno Industriale gli consegna il prestigioso Premio Compasso d'oro alla carriera.[6][30] Nonostante avesse preso da pochi mesi le redini dell'Italdesign Giugiaro,[31] nel novembre del 2015 de Silva lascia il Gruppo Volkswagen.[32]
BAIC Group
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2017 de Silva viene assunto in BAIC Group con l'incarico di creare il linguaggio stilistico di ArcFox, marchio del gruppo riservato alla mobilità elettrica.[33]
Modelli disegnati
[modifica | modifica wikitesto]Automobili
[modifica | modifica wikitesto]- Alfa Romeo 146 (1995)
- Alfa Romeo 156 (1997)
- Alfa Romeo 166 (1998)
- Alfa Romeo 147 (2000)
SEAT:
- SEAT Salsa & Salsa Emoción (2000)
- SEAT Tango roadster/spyder/coupé/Racer (2001)
- SEAT Ibiza (2002)
- Seat Cordoba (2002)
- Seat Altea Prototipo (2003)
- Seat Altea (2004)
- SEAT Toledo (2004)
- SEAT Leon (2005)
Audi:
- Audi A6 C6 III serie (2004)
- Audi Q7 (2005)
- Audi R8 (2006)
- Audi TT (2006)
- Audi A5 (2007)
- Audi A3 (8P/8PA) (2003)
- Lamborghini Miura Concept (2006)
- Lamborghini Egoista (2013)
- Volkswagen CC (2008)
- Volkswagen Golf VI (2008)
- Volkswagen Scirocco (2008)
- Volkswagen Polo (2009)
- Volkswagen Amarok (2010)
- Volkswagen Jetta (2010)
- Volkswagen Passat (2010)
- Volkswagen Sharan (2010)
- Volkswagen Touareg (2010)
- Volkswagen Maggiolino (2011)
- Volkswagen up! (2011)
- Volkswagen Golf VII (2012)
- Volkswagen Touran (2015)
Fotocamere
[modifica | modifica wikitesto]Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Roberto Iasoni, «Disegno e accarezzo le auto, l'ultima l'ho creata in aereo», su motori.corriere.it, 27 settembre 2011.
- ^ Marco Centenari, Intervista a Walter de Silva, in EVO, marzo 2004.
- ^ Piero Campani, La vendetta dell'Alfa Romeo, in l'Espresso, 24 aprile 2003.
- ^ a b c Mario Cianflone, Walter de Silva: «Ecco come sarà l'auto del futuro», su motori24.ilsole24ore.com, 9 dicembre 2010.
- ^ a b c d Roberto Lo Vecchio, Walter de Silva - L'elogio della semplicità, su quattroruote.it, 6 novembre 2015.
- ^ a b Nestore Morosini, Compasso d'oro: Walter De Silva lo vince per la carriera, su auto-moto.virgilio.it, 13 luglio 2011.
- ^ (EN) Audi's Design Guy Looks Inward, su businessweek.com, 16 gennaio 2006.
- ^ Lamborghini - Un atelier per il Toro, su quattroruote.it, 26 ottobre 2002. URL consultato il 18 luglio 2021 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2012).
- ^ La passione segreta di Walter de' Silva, su motorbox.com, 24 luglio 2003.
- ^ Da Silva disegnerà anche le Lamborghini, su autoblog.it, 2 dicembre 2005. URL consultato il 20 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2010).
- ^ Mario Alberto Cucchi, De Silva ridisegna i 40 anni della mitica Miura, in Corriere della Sera, 9 gennaio 2006, p. 53 (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2012).
- ^ Sergio Chierici, Lamborghini Miura Concept, su virtualcar.it, 9 gennaio 2006 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2013).
- ^ Design center Volkswagen: Walter de Silva è il nuovo capo, su repubblica.it, 27 gennaio 2007.
- ^ (EN) Luca Ciferri, VW's de' Silva aims for 'positive' influence on Porsche styling [collegamento interrotto], su autonews.com, 11 ottobre 2010.
- ^ Tempo di cambiamenti per la Porsche, su alvolante.it, 12 ottobre 2010.
- ^ Walter de' Silva: perché ho disegnato così l'A5, su blog.panorama.it, 19 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007).
- ^ Roberto Lo Vecchio, Design Audi - Intervista a Walter de Silva, su quattroruote.it, 29 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
- ^ Walter de' Silva: “A5 Coupé è la più bella vettura che io abbia mai disegnato”, su news.audi.it, novembre 2011. URL consultato il 18 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2012).
- ^ Maurilio Rigo, Stregati dalle linee della A5 coupé, su repubblica.it, 5 novembre 2009.
- ^ Walter de' Silva - "Ecco la mia Golf", su quattroruote.it, 24 aprile 2007 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2012).
- ^ Volkswagen Golf: parlano i designer che hanno creato il suo successo, su alvolante.it, 22 ottobre 2011.
- ^ Sergio Chierici, Nuova Volkswagen Golf, su omniauto.it, 10 settembre 2008.
- ^ Sergio Chierici, Il design della Golf VI, intervista a Flavio Manzoni, su virtualcar.it, 9 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2017).
- ^ Teodoro Chiarelli, Con Beetle rinasce l'icona Maggiolino - "È la nostra storia", su www3.lastampa.it, 24 aprile 2011. URL consultato il 19 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2011).
- ^ Francesca Cibrario, Il Maggiolino è tornato, su gqitalia.it, 18 aprile 2011.
- ^ Sergio Chierici, Il design della nuova Volkswagen Polo, sketches inediti e fotografie dal Centro Stile, su virtualcar.it, 1º settembre 2009 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2009).
- ^ Sergio Chierici, Anteprima: nuova Volkswagen up!, su virtualcar.it, 21 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2012).
- ^ Carlo Cavicchi, Quella UP! nata in aereo, su viamazzocchi.quattroruote.it, 2 settembre 2011.
- ^ Emanuele Sanfront, Volkswagen up! - Prima prova della citycar tedesca, su quattroruote.it, 12 ottobre 2011 (archiviato dall'url originale l'8 settembre 2012).
- ^ Alessandro Mirra, Compasso d'Oro - Premio alla carriera per Walter de' Silva, su quattroruote.it, 13 luglio 2011 (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2012).
- ^ Il nuovo presidente è Walter de Silva, su quattroruote.it, 2 settembre 2015.
- ^ Walter de Silva lascia Volkswagen Group, addio a sorpresa del capo del design, su ilfattoquotidiano.it, 6 novembre 2015.
- ^ Walter de Silva - Destinazione Cina: lavorerà per Baic, su quattroruote.it, 19 maggio 2017.
- ^ Leica M9 Titanium, su dphoto.it.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Walter De Silva
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