Senatore a vita (ordinamento italiano)

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Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica.

La carica di senatore a vita, nell'ordinamento giuridico italiano, è prevista dall'Articolo 59 della Costituzione[1] che designa i soggetti facenti parte con mandato vitalizio del Senato della Repubblica.

Essi si distinguono in "senatori di diritto e a vita" (ossia gli ex presidenti della Repubblica, che accedono automaticamente alla carica una volta ultimato il loro mandato) e "senatori a vita di nomina presidenziale" (ossia nominati - nel numero massimo di cinque - dal Capo dello Stato tra i cittadini italiani che abbiano «illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario»).

La differente denominazione non cela però alcuna differenza in termini di competenze e prerogative, le quali sono comunque del tutto equiparate a quelle di coloro che ricoprono la carica senatoriale con mandato elettivo a termine.

Non essendo soggetti al rinnovo in occasione delle tornate elettorali, i senatori a vita decadono dalla carica solo per decesso, rinuncia o a seguito di destituzione secondo i canonici meccanismi di decadenza parlamentare.

Dai lavori dell'Assemblea Costituente risulta che i senatori a vita sono stati inseriti nel nuovo Senato per due ragioni: da una parte assicurare al Senato la partecipazione di membri particolarmente competenti e qualificati, dall'altra parte per consentire la presenza in Senato di voci indipendenti dai partiti e che rappresentino qualcosa di diverso dalla politica, così da integrare e qualificare positivamente la rappresentanza parlamentare scaturita dal voto. Il mandato vitalizio è stato scelto per garantire ai predetti senatori la massima indipendenza morale.

A partire dagli ultimi anni del XX secolo, il Parlamento ha discusso diverse proposte di riforma costituzionale che si sono occupate dell'istituto dei senatori a vita. Quelle approvate in commissione o dalle assemblee, tuttavia, non ne hanno mai previsto l'abolizione, ma piuttosto una sua riforma, ad esempio con l'introduzione del mandato a termine al posto di quello a vita.

Nella storia della Repubblica italiana i senatori a vita sono stati in totale 47, di cui 11 ex Presidenti della Repubblica.

Numero massimo di senatori a vita

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Il secondo comma dell'art. 59 della Costituzione, come modificato dall'art. 3 della legge costituzionale 1/2020 (in vigore dal 5 novembre 2020), stabilisce quanto segue:

«Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario. Il numero complessivo dei senatori in carica nominati dal Presidente della Repubblica non può in alcun caso essere superiore a cinque.»

Tuttavia, fino al 4 novembre 2020 il secondo comma dell'articolo 59 della Costituzione stabiliva:

«Il Presidente della Repubblica può nominare senatori a vita cinque cittadini che hanno illustrato la Patria per altissimi meriti nel campo sociale, scientifico, artistico e letterario.»

In dottrina si era posto il problema se il limite costituzionale di cinque senatori a vita fosse da intendersi come limite massimo di senatori a vita presenti in Senato oppure come limite massimo di nomine a disposizione di ciascun presidente. Dall'entrata in vigore della Costituzione nel 1948 fino all'anno 1984 vi fu una chiara prevalenza della prima interpretazione, anche in considerazione della collocazione dell'articolo 59 tra le norme relative al Parlamento, nonché dell'intenzione espressa chiaramente negli atti dell'Assemblea Costituente. Peraltro, il presidente Einaudi esercitò il diritto di nomina per otto volte, al fine di sostituire Arturo Toscanini (che aveva rinunciato[2]), Trilussa e Guido Castelnuovo (che nel frattempo erano deceduti). Pertanto si guardò al numero di senatori in carica nello stesso tempo, e non già al numero di volte che il presidente esercitò il potere di nomina.

Nel 1984, invece, il presidente Sandro Pertini, dopo il parere favorevole della giunta per il regolamento del Senato, seguì la seconda interpretazione, nominando altri due senatori a vita: questi arrivarono a essere quindi complessivamente sette. Secondo tale interpretazione infatti, l'articolo 59, comma 2 della Costituzione avrebbe inteso non limitare a cinque il numero di senatori a vita che possono sedere in Parlamento, bensì permettere a ogni presidente di nominare i "suoi" cinque senatori a vita. Questa interpretazione fu tuttavia fortemente criticata da parte della dottrina, poiché rischiava di alterare, secondo un'interpretazione restrittiva della norma, il carattere rappresentativo del Senato come dalle discussioni agli atti dell'Assemblea Costituente[3].

Il successivo presidente, Francesco Cossiga, seguì la medesima interpretazione di Pertini e nominò altri cinque senatori a vita. Cossiga propose la nomina anche a Indro Montanelli nel 1991, che rifiutò. Lo stesso anno anche Nilde Iotti, di fronte a indiscrezioni relative a una sua possibile nomina, fece sapere di non essere interessata preferendo rimanere presidente della Camera dei deputati.[4] Come conseguenza tra il 1982 e il 1992 il numero di senatori a vita totali salì da 6 (4 per merito e 2 ex presidenti) al massimo di 11 (9 per merito e 2 ex presidenti) nel 1992 (alla fine del mandato presidenziale di Francesco Cossiga).

In seguito tornò chiaramente a prevalere l'interpretazione iniziale (appoggiata da pressoché tutti i costituzionalisti e seguita da tutti i presidenti successivi a Pertini e Cossiga), secondo la quale i senatori a vita di nomina presidenziale non possono essere in numero superiore a cinque.

Il presidente Oscar Luigi Scalfaro, fedele all'interpretazione iniziale e memore della sua esperienza in Assemblea Costituente, non nominò alcun senatore durante il suo mandato, mentre Carlo Azeglio Ciampi ne nominò cinque, ma attendendo che il numero di senatori per merito scendesse nel 2001 sotto il limite di cinque e rispettando tale limite sino alla fine del suo mandato.

Il presidente Giorgio Napolitano, nel corso del suo primo mandato, nominò un solo senatore a vita (Mario Monti), nominandone poi altri quattro (Renzo Piano, Claudio Abbado, Elena Cattaneo e Carlo Rubbia) all'inizio del secondo mandato, attenendosi all'interpretazione restrittiva.

Il presidente Sergio Mattarella ha nominato Liliana Segre, arrivando alla soglia dei cinque senatori a vita di nomina presidenziale.

La legge costituzionale 19 ottobre 2020, n. 1, approvata con referendum del 20 e 21 settembre 2020 e in vigore dal 5 novembre 2020, stabilisce definitivamente che il numero complessivo dei senatori in carica di nomina presidenziale non può in alcun caso essere superiore a cinque.

Senatori a vita in carica

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Dal 22 settembre 2023 (data dell'ultima variazione), sono in carica cinque senatori a vita tutti di nomina presidenziale: (Mario Monti, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Carlo Rubbia, nominati da Giorgio Napolitano, e Liliana Segre, nominata da Sergio Mattarella).

Senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica

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Nessun senatore a vita fu nominato da Enrico De Nicola.

Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Guido Castelnuovo matematico 5 dicembre 1949 Meriti in campo scientifico 27 aprile 1952
(deceduto)
Arturo Toscanini direttore d'orchestra 5 dicembre 1949 Meriti in campo artistico 7 dicembre 1949
(rinuncia alla nomina)
Pietro Canonica scultore 1º dicembre 1950 Meriti in campo artistico 8 giugno 1959
(deceduto)
Gaetano De Sanctis storico 1º dicembre 1950 Meriti in campo scientifico 9 aprile 1957
(deceduto)
Pasquale Jannaccone economista 1º dicembre 1950 Meriti in campo scientifico 22 dicembre 1959
(deceduto)
Trilussa poeta 1º dicembre 1950 Meriti in campo artistico e letterario 21 dicembre 1950
(deceduto)
Luigi Sturzo sacerdote, politico 17 settembre 1952 Meriti in campo sociale e scientifico 8 agosto 1959
(deceduto)
Umberto Zanotti Bianco archeologo 17 settembre 1952 Meriti in campo sociale e scientifico 28 agosto 1963
(deceduto)
Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Giuseppe Paratore politico 9 novembre 1957 Meriti in campo sociale e scientifico 26 febbraio 1967
(deceduto)
Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Cesare Merzagora politico 2 marzo 1963 Meriti in campo sociale 1º maggio 1991
(deceduto)
Ferruccio Parri politico 2 marzo 1963 Meriti in campo sociale 8 dicembre 1981
(deceduto)
Meuccio Ruini politico 2 marzo 1963 Meriti in campo sociale e scientifico 6 marzo 1970
(deceduto)
Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Vittorio Valletta industriale 28 novembre 1966 Meriti in campo sociale 10 agosto 1967
(deceduto)
Eugenio Montale poeta 13 giugno 1967 Meriti in campo artistico e letterario 12 settembre 1981
(deceduto)
Giovanni Leone politico 27 agosto 1967 Meriti in campo sociale e scientifico 24 dicembre 1971
(eletto Presidente della Repubblica)[5]
Pietro Nenni politico 25 novembre 1970 Meriti in campo sociale 1º gennaio 1980
(deceduto)
Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Amintore Fanfani politico 10 marzo 1972 Meriti in campo sociale e scientifico 20 novembre 1999
(deceduto)
Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Leo Valiani politico e storico 12 gennaio 1980 Meriti in campo sociale 18 settembre 1999
(deceduto)
Eduardo De Filippo attore e commediografo 26 settembre 1981 Meriti in campo artistico e letterario 31 ottobre 1984
(deceduto)
Camilla Ravera politica 8 gennaio 1982 Meriti in campo sociale 14 aprile 1988
(deceduta)
Carlo Bo critico letterario 18 luglio 1984 Meriti in campo letterario 21 luglio 2001
(deceduto)
Norberto Bobbio giurista e filosofo 18 luglio 1984 Meriti in campo scientifico 9 gennaio 2004
(deceduto)
Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Giovanni Spadolini politico e storico 2 maggio 1991 Meriti in campo sociale, scientifico e letterario 4 agosto 1994
(deceduto)
Gianni Agnelli industriale 1º giugno 1991 Meriti in campo sociale 24 gennaio 2003
(deceduto)
Giulio Andreotti politico 1º giugno 1991 Meriti in campo sociale e letterario 6 maggio 2013
(deceduto)
Francesco De Martino politico 1º giugno 1991 Meriti in campo sociale, scientifico e letterario 18 novembre 2002
(deceduto)
Paolo Emilio Taviani politico 1º giugno 1991 Meriti in campo sociale e scientifico 18 giugno 2001
(deceduto)

Nessun senatore a vita fu nominato da Oscar Luigi Scalfaro.

Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Rita Levi-Montalcini neurobiologa 1º agosto 2001 Meriti in campo sociale e scientifico 30 dicembre 2012
(deceduta)
Emilio Colombo politico 14 gennaio 2003 Meriti in campo sociale 24 giugno 2013
(deceduto)
Mario Luzi poeta 14 ottobre 2004 Meriti in campo artistico e letterario 28 febbraio 2005
(deceduto)
Giorgio Napolitano politico 23 settembre 2005 Meriti in campo sociale 15 maggio 2006
(eletto Presidente della Repubblica)[6]
Sergio Pininfarina industriale 23 settembre 2005 Meriti in campo sociale 3 luglio 2012
(deceduto)
Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Mario Monti economista 9 novembre 2011 Meriti in campo sociale e scientifico in carica
Claudio Abbado direttore d'orchestra 30 agosto 2013 Meriti in campo artistico 20 gennaio 2014
(deceduto)
Elena Cattaneo neurobiologa 30 agosto 2013 Meriti in campo scientifico in carica
Renzo Piano architetto 30 agosto 2013 Meriti in campo artistico in carica
Carlo Rubbia fisico delle particelle elementari 30 agosto 2013 Meriti in campo scientifico in carica
Immagine Nominativo Professione Data nomina Motivazione Data cessazione
Liliana Segre attivista 19 gennaio 2018 Meriti in campo sociale in carica

Senatori di diritto e a vita (Presidenti emeriti della Repubblica)

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Lo stesso argomento in dettaglio: Senatore di diritto.
Immagine Nominativo Data entrata in carica Data cessazione
Enrico De Nicola 12 maggio 1948 1º ottobre 1959
(deceduto)
Luigi Einaudi 11 maggio 1955 30 ottobre 1961
(deceduto)
Giovanni Gronchi 11 maggio 1962 17 ottobre 1978
(deceduto)
Antonio Segni 6 dicembre 1964 1º dicembre 1972
(deceduto)
Giuseppe Saragat 29 dicembre 1971 11 giugno 1988
(deceduto)
Giovanni Leone 15 giugno 1978 9 novembre 2001
(deceduto)
Sandro Pertini 23 giugno 1985 24 febbraio 1990
(deceduto)
Francesco Cossiga 28 aprile 1992 17 agosto 2010[7]
(deceduto)
Oscar Luigi Scalfaro 15 maggio 1999 29 gennaio 2012
(deceduto)
Carlo Azeglio Ciampi 15 maggio 2006 16 settembre 2016
(deceduto)
Giorgio Napolitano 14 gennaio 2015 22 settembre 2023
(deceduto)

Elenco in ordine alfabetico

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In grassetto sono evidenziati i cinque senatori a vita in carica al 22 settembre 2023 (data dell'ultima variazione):

Cronologia delle nomine e numero complessivo dei senatori

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Data Senatore a vita Evento Bilancio Numero di senatori a vita
(di cui ex presidenti della Repubblica)
12/05/1948 Enrico De Nicola Successione passiva al Quirinale +1 1 (1)
05/12/1949 Guido Castelnuovo Nomina di Luigi Einaudi +1 3 (1)
Arturo Toscanini Nomina di Luigi Einaudi +1
06/12/1949 Arturo Toscanini Rinuncia alla nomina -1 2 (1)
01/12/1950 Pietro Canonica Nomina di Luigi Einaudi +1 6 (1)
Gaetano De Sanctis Nomina di Luigi Einaudi +1
Pasquale Jannaccone Nomina di Luigi Einaudi +1
Carlo Alberto Salustri Nomina di Luigi Einaudi +1
21/12/1950 Carlo Alberto Salustri Morte -1 5 (1)
27/04/1952 Guido Castelnuovo Morte -1 4 (1)
17/09/1952 Luigi Sturzo Nomina di Luigi Einaudi +1 6 (1)
Umberto Zanotti Bianco Nomina di Luigi Einaudi +1
11/05/1955 Luigi Einaudi Successione passiva al Quirinale +1 7 (2)
09/04/1957 Gaetano De Sanctis Morte -1 6 (2)
09/11/1957 Giuseppe Paratore Nomina di Giovanni Gronchi +1 7 (2)
08/06/1959 Pietro Canonica Morte -1 6 (2)
08/08/1959 Luigi Sturzo Morte -1 5 (2)
01/10/1959 Enrico De Nicola Morte -1 4 (1)
22/12/1959 Pasquale Jannaccone Morte -1 3 (1)
30/10/1961 Luigi Einaudi Morte -1 2 (0)
11/05/1962 Giovanni Gronchi Successione passiva al Quirinale +1 3 (1)
02/03/1963 Cesare Merzagora Nomina di Antonio Segni +1 6 (1)
Ferruccio Parri Nomina di Antonio Segni +1
Meuccio Ruini Nomina di Antonio Segni +1
28/10/1963 Umberto Zanotti Bianco Morte -1 5 (1)
06/12/1964 Antonio Segni Successione passiva al Quirinale +1 6 (2)
28/11/1966 Vittorio Valletta Nomina di Giuseppe Saragat +1 7 (2)
26/02/1967 Giuseppe Paratore Morte -1 6 (2)
13/06/1967 Eugenio Montale Nomina di Giuseppe Saragat +1 7 (2)
10/10/1967 Vittorio Valletta Morte -1 6 (2)
27/10/1967 Giovanni Leone Nomina di Giuseppe Saragat +1 7 (2)
06/03/1970 Meuccio Ruini Morte -1 6 (2)
25/11/1970 Pietro Nenni Nomina di Giuseppe Saragat +1 7 (2)
24/12/1971 Giovanni Leone Successione attiva al Quirinale -1 6 (2)
29/12/1971 Giuseppe Saragat Successione passiva al Quirinale +1 7 (3)
10/03/1972 Amintore Fanfani Nomina di Giovanni Leone +1 8 (3)
01/12/1972 Antonio Segni Morte -1 7 (2)
15/06/1978 Giovanni Leone Successione passiva al Quirinale +1 8 (3)
17/10/1978 Giovanni Gronchi Morte -1 7 (2)
01/01/1980 Pietro Nenni Morte -1 6 (2)
12/01/1980 Leo Valiani Nomina di Sandro Pertini +1 7 (2)
12/09/1981 Eugenio Montale Morte -1 6 (2)
26/09/1981 Eduardo De Filippo Nomina di Sandro Pertini +1 7 (2)
08/12/1981 Ferruccio Parri Morte -1 6 (2)
08/01/1982 Camilla Ravera Nomina di Sandro Pertini +1 7 (2)
18/07/1984 Carlo Bo Nomina di Sandro Pertini +1 9 (2)
Norberto Bobbio Nomina di Sandro Pertini +1
31/10/1984 Eduardo De Filippo Morte -1 8 (2)
23/06/1985 Sandro Pertini Successione passiva al Quirinale +1 9 (3)
14/04/1988 Camilla Ravera Morte -1 8 (3)
11/06/1988 Giuseppe Saragat Morte -1 7 (2)
24/02/1990 Sandro Pertini Morte -1 6 (1)
01/05/1991 Cesare Merzagora Morte -1 5 (1)
02/05/1991 Giovanni Spadolini Nomina di Francesco Cossiga +1 6 (1)
01/06/1991 Gianni Agnelli Nomina di Francesco Cossiga +1 10 (1)
Giulio Andreotti Nomina di Francesco Cossiga +1
Francesco De Martino Nomina di Francesco Cossiga +1
Paolo Emilio Taviani Nomina di Francesco Cossiga +1
28/04/1992 Francesco Cossiga Successione passiva al Quirinale +1 11 (2)
04/08/1994 Giovanni Spadolini Morte -1 10 (2)
15/05/1999 Oscar Luigi Scalfaro Successione passiva al Quirinale +1 11 (3)
18/09/1999 Leo Valiani Morte -1 10 (3)
20/11/1999 Amintore Fanfani Morte -1 9 (3)
18/06/2001 Paolo Emilio Taviani Morte -1 8 (3)
21/07/2001 Carlo Bo Morte -1 7 (3)
01/10/2001 Rita Levi-Montalcini Nomina di Carlo Azeglio Ciampi +1 8 (3)
09/11/2001 Giovanni Leone Morte -1 7 (2)
18/11/2002 Francesco De Martino Morte -1 6 (2)
14/01/2003 Emilio Colombo Nomina di Carlo Azeglio Ciampi +1 7 (2)
24/01/2003 Gianni Agnelli Morte -1 6 (2)
09/01/2004 Norberto Bobbio Morte -1 5 (2)
14/10/2004 Mario Luzi Nomina di Carlo Azeglio Ciampi +1 6 (2)
28/02/2005 Mario Luzi Morte -1 5 (2)
23/09/2005 Giorgio Napolitano Nomina di Carlo Azeglio Ciampi +1 7 (2)
Sergio Pininfarina Nomina di Carlo Azeglio Ciampi +1
15/05/2006 Giorgio Napolitano Successione attiva al Quirinale -1 7 (3)
Carlo Azeglio Ciampi Successione passiva al Quirinale +1
17/08/2010 Francesco Cossiga Morte -1 6 (2)
09/11/2011 Mario Monti Nomina di Giorgio Napolitano +1 7 (2)
29/01/2012 Oscar Luigi Scalfaro Morte -1 6 (1)
03/07/2012 Sergio Pininfarina Morte -1 5 (1)
30/12/2012 Rita Levi-Montalcini Morte -1 4 (1)
06/05/2013 Giulio Andreotti Morte -1 3 (1)
24/06/2013 Emilio Colombo Morte -1 2 (1)
30/08/2013 Claudio Abbado Nomina di Giorgio Napolitano +1 6 (1)
Elena Cattaneo Nomina di Giorgio Napolitano +1
Renzo Piano Nomina di Giorgio Napolitano +1
Carlo Rubbia Nomina di Giorgio Napolitano +1
20/01/2014 Claudio Abbado Morte -1 5 (1)
14/01/2015 Giorgio Napolitano Successione passiva al Quirinale +1 6 (2)
16/09/2016 Carlo Azeglio Ciampi Morte -1 5 (1)
19/01/2018 Liliana Segre Nomina di Sergio Mattarella +1 6 (1)
22/09/2023 Giorgio Napolitano Morte -1 5 (0)

Linea temporale

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  • Blu: Senatori a vita nominati dal Presidente della Repubblica
  • Arancione: Senatori di diritto e a vita (Presidenti emeriti della Repubblica)

Senatore a vita più anziano anagraficamente

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Senatore a vita anziano per nomina

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Senatori a vita in ordine di durata

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In grassetto sono indicati i senatori ancora in carica.

Senatori a vita più longevi

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In grassetto sono indicati i senatori ancora in vita e in carica.

  1. ^ articolo 59 della Costituzione
  2. ^ Arturo Toscanini, su senato.it, Senato della Repubblica. URL consultato il 20 gennaio 2014.
  3. ^ Dai lavori della Assemblea Costituente, la discussione dell’art. 59 e particolarmente del comma relativo ai senatori a vita nominati dal Capo dello Stato, impegnò in modo determinante le sedute tenutesi durante il settembre del 1947 con l’approvazione avvenuta l’8 e 9 ottobre 1947 e vide il formarsi di due schieramenti abbastanza netti tra l’ala della sinistra storica rappresentata dal presidente dell’Assemblea Umberto Terracini del Partito Comunista e Pietro Nenni, strenui sostenitori di un Senato esclusivamente elettivo a suffragio universale (col sistema del collegio uninominale), eliminando ogni presunta continuità con il precedente Senato del Regno composto esclusivamente da un numero variabile di membri di diritto e di nomina regia, e l’ala moderata e di destra tra i quali Antonio Alberti e Alfonso Rubilli che ammettevano e auspicavano la nomina di una quota di personalità che non volendo entrare nella contesa politica per motivi professionali e di opportunità, pur per meriti altissimi in ambito culturale e scientifico entrassero a far parte della camera alta destinata al controllo delle leggi provenienti dalla Camera dei Deputati, nomina che avrebbe altresì contribuito ad evitare che le due camere divenissero l’una il duplicato dell’altra, ipotizzando che il totale di senatori di nomina presidenziale potesse giungere fino ad un quarto del totale. Dalla discussione non emersero invece ipotesi di limitazione dei diritti dei senatori a vita, sancendone la piena parità rispetto ai senatori eletti. [1]
  4. ^ Senatori a vita, quando le dimissioni (due volte) furono respinte a Cossiga, su adnkronos.com, Adnkronos. URL consultato il 20 gennaio 2014.
  5. ^ Di nuovo dal 15 giugno 1978 al 9 novembre 2001 come senatore di diritto e a vita.
  6. ^ Di nuovo dal 14 gennaio 2015 al 22 settembre 2023 come senatore di diritto e a vita.
  7. ^ a b Francesco Cossiga, presidente emerito della Repubblica, rassegnò le dimissioni dalla carica di senatore a vita due volte: il 1º giugno 2002 e il 27 novembre 2006. In entrambi i casi esse furono respinte dall'aula del Senato (il 19 giugno 2002 e il 31 gennaio 2007).
  8. ^ Enrico De Nicola, senatore per diritto a vita dal 12 maggio 1948, in seguito alla nomina a giudice della Corte costituzionale del 2 dicembre 1955, fu oggetto a partire dal 15 dicembre 1955 della sospensione delle funzioni di senatore, decisa dal presidente del Senato della Repubblica, data l'incompatibilità tra le due cariche. La sospensione terminò il 26 marzo 1957, data delle dimissioni di De Nicola dalla Corte costituzionale.
  9. ^ Giovanni Leone, già senatore a vita dal 1967 al 1971 per nomina presidenziale, fu dal 1978 al 2001 senatore di diritto e a vita in qualità di ex presidente della Repubblica.
  10. ^ Giorgio Napolitano, già senatore a vita dal 2005 al 2006 per nomina presidenziale, dal 2015 al 2023 è stato senatore di diritto e a vita in qualità di ex presidente della Repubblica.
  11. ^ Arturo Toscanini, nominato senatore a vita il 5 dicembre 1949, rinunciò il giorno successivo.
  12. ^ Sino alla nomina di Guido Castelnuovo.
  13. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r Sino al decesso.
  14. ^ Sino alla nomina di Camilla Ravera.
  15. ^ Sino alla nomina di Francesco De Martino.
  16. ^ Dal 15 dicembre 1955 al 26 marzo 1957 si sospese dalle funzioni di senatore in quanto giudice costituzionale: in quel periodo, tra gli altri senatori a vita i più anziani per nomina furono Pietro Canonica e Gaetano de Sanctis, che erano stati nominati contemporaneamente.
  17. ^ Ciampi cessò di essere il senatore a vita più anziano per nomina il 14 gennaio 2015, con le dimissioni da Presidente della Repubblica di Giorgio Napolitano. In tale data Napolitano fece ritorno in Senato come senatore di diritto e a vita, dopo essere stato senatore a vita di nomina presidenziale sin dal 23 settembre 2005, nominato proprio dal suo predecessore Ciampi.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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