Pietro Canonica | |
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Senatore a vita della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 1º dicembre 1950 – 8 giugno 1959 |
Tipo nomina | Nomina presidenziale di Luigi Einaudi |
Pietro Canonica (Moncalieri, 1º marzo 1869 – Roma, 8 giugno 1959) è stato uno scultore e compositore italiano; fu nominato senatore a vita da Luigi Einaudi nel 1950 e nel 1958 presiedette l'Assemblea in qualità di presidente provvisorio.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Allievo dello scultore gannese Odoardo Tabacchi,[1] a soli 17 anni vinse un premio per la sua statua intitolata Novizia, divenendo famoso subito per la sua capacità di realizzare sculture molto realistiche.[senza fonte]
Altre sue opere principali sono: Lo scavatore, Le comunicande e la statua dedicata all'ultimo zar di tutte le Russie, andata distrutta durante la rivoluzione bolscevica del 1917-1918. La statua Le comunicande è estremamente realistica. Realizzò ed ideò anche dei mausolei e tombe monumentali ed artistiche.
Ispirandosi alla scultura di Donatello realizzò opere di successo, quali un Cristo flagellato a sangue, un Cristo crocifisso e un Cristo deposto.
Fu anche autore di opere liriche (suonava amatorialmente il pianoforte):[2] La sposa di Corinto (da una ballata di Goethe); Medea (dalle tragedie omonime di Euripide e Seneca); Sacra Terra (ispirata all'Eneide di Virgilio; Miranda (da Shakespeare).
La casa romana ("La Fortezzuola"), compresa nel parco di Villa Borghese, dove egli visse fino alla morte, gli fu donata nel 1926 dal comune di Roma; in essa ora si trova il Museo Canonica. Qui, tra le altre cose, in una sala al pianoterra è conservato il suo studio, con una copia della stele per il monumento a Paisiello, una delle sue ultime opere, e tutti gli strumenti di lavoro.
Ebbe anche una casa e uno studio a Vetralla, ove curò la fusione di parecchie sue opere in bronzo.
Ebbe una dimora pure a Venezia: si tratta della neorinascimentale "Palazzina Canonica" (o "Villino Canonica"), situata in Riva dei Sette Martiri (Sestiere di Castello, 1364 A), che egli si fece costruire nel 1911; successivamente la donò al CNR-Consiglio Nazionale delle Ricerche.[3] Attualmente essa è sede della Biblioteca Storica di Studi Adriatici dell'ISMAR-Istituto di Scienze Marine dello stesso CNR.[4]
Nel 1899 partecipò alla III Esposizione internazionale d'arte di Venezia.
Nel 1929 viene nominato membro dell'Accademia d'Italia direttamente da Mussolini, ma non è nota una sua adesione al PNF.
Nel 1960 a Taranto viene inaugurato il monumento a Giovanni Paisiello.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]In Italia
[modifica | modifica wikitesto]- Monumento funerario di Vittorio Emanuele Orlando, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, a Roma (1953)
- Statua di San Giovanni Bosco nella nicchia della Basilica San Pietro, Città del Vaticano (inaugurata il 31 gennaio 1936 da Cardinale Pacelli il futuro Papa Pio XII)
- Monumento a Giuseppe Manno, nei giardini pubblici di Alghero (1894)
- Statua di San Paolo nella Cattedrale di Messina
- Monumento equestre al Cavaliere d'Italia, in piazza Castello, a Torino
- Statua di dolente a Moncalieri, interno della cappella Dellachà
- Busto di Cristo, nella chiesa di Santa Maria Maddalena, ad Alba
- Monumento ai caduti della prima guerra mondiale, nella Villa Comunale di Chieti (1924)
- Monumento ai caduti della Guerra 1915-18, in piazza 66 martiri a Grugliasco
- Monumento ai caduti di Bene Vagienna (Cuneo), inaugurato il 17 settembre 1922
- Busto bronzeo di Benito Mussolini, MAGI '900 - Museo delle eccellenze artistiche e storiche (1926)
- Medaglioni del frontone ovest del Monumento alla Vittoria, a Bolzano (1927/28)[5]
- Arco del Valentino o "dell'Artigliere", su Corso Vittorio Emanuele II/Parco del Valentino, a Torino, (1930)
- Bassorilievo bronzeo nel comune di Cereseto Monferrato ai caduti russi della prima guerra mondiale, mai consegnato a Nicola ll e donato al comune da Riccardo Gualino per tutti i caduti della grande guerra
- Monumento a Giovanni Paisiello, a Taranto (1960)
Molte delle sue opere sono custodite nel Museo Canonica, a Roma. A Vetralla offrì il Monumento ai Caduti. Altre si trovano a Stresa, città alla quale donò una ventina di sue sculture ospitate nella Sala Canonica del palazzo dei Congressi.
Opera pittorica di notevole pregio è il Ritratto della contessa Virginia Somalia Dal Pozzo, presentata alla Biennale di Venezia del 1903.[6]
In Russia
[modifica | modifica wikitesto]- Statua bronzea di Nicola II, zar di tutte le Russie
- Statua di Alessandro Scheremeteff
- Statua di Beatrice
- Monumento a Nicolaj Nicolajevich (distrutto, il modello in gesso e bronzo è esposto nel Museo Canonica a Roma)
- Statua della Regina Vittoria a Buckingham Palace
- Varie statue e busti nel Vestibolo d'ingresso alla Osborne House nell'isola di Wight
- Varie statue e busti nel Nottingham Worcksop e nel Welbeck Woodhouse
- 2 monumenti a Kemal Ataturk (modelli delle opere sono esposti nel Museo Canonica a Roma)[7]
- Monumento alla Repubblica (1928) in piazza Taksim
In Iraq
[modifica | modifica wikitesto]- Monumento a Faysal I d'Iraq (distrutta, il modello in gesso è esposta al Museo Canonica a Roma)
Nella Città del Vaticano
[modifica | modifica wikitesto]- Monumento a San Giovanni Bosco (un busto del santo si trova anche nel Museo Canonica a Roma) e monumento a Benedetto XV
- Monumento a San Pietro e Paolo (i bozzetti delle statue dei Santi si trovano anche nel Museo Canonica a Roma). Le statue sono installate all'ingresso della Pontificia Università Lateranense.
- Busto a Card. Pietro Gasparri (del 1931), che sottoscrisse i Patti Lateranensi nel 1929. Il busto si trova all'interno della Pontificia Università Lateranense.
- Statua di Simon Bolivar (una statua equestre del patriota sudamericano si trova anche nel Museo Canonica a Roma)
- Monumento funerario al Presidente della Repubblica José Figueroa Alcorta, al Cimitero della Recoleta.
Composizioni musicali
[modifica | modifica wikitesto]- La sposa di Corinto, dramma lirico in tre atti, libretto di Carlo Bernardi (da Goethe), Roma, Teatro Argentina, 25 maggio 1918
- Miranda, opera in tre atti, libretto di Carlo Bernardi e Pietro Canonica (da La tempesta di Shakespeare), Sanremo, Teatro del Casinò Municipale, 5 marzo 1937
- Enrico di Mirval, ovvero Amore è vita, libretto proprio, Sanremo, Teatro del Casinò Municipale, 1939
- Medea, tragedia lirica in tre atti, libretto proprio, (da Euripide), Roma, Teatro dell'Opera, 12 maggio 1953 diretta da Ottavio Ziino con Maria Pedrini ed Umberto Borsò
- Sacra Terra, dramma lirico in un prologo e tre atti, libretto proprio (dall'Eneide), composto nel 1957
- Impressioni, poemetto sinfonico
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ treccani.it, Canonica Pietro, su treccani.it. URL consultato il 25 giugno 2014.
- ^ Il suo strumento, una coda Érard, è collocato al primo piano del museo a lui dedicato, nella "Sala della musica".
- ^ AA.VV., L'Italia: 5. Venezia, Milano, Touring Club Italiano, 2005, pag. 533
- ^ Benvenuti nella homepage della Biblioteca storica di Studi Adriatici dell'Istituto di Scienze Marine ISMAR CNR di Venezia. | BSA Digital Library, su biblio1.ve.ismar.cnr.it. URL consultato il 19 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2018).
- ^ (DE) Sabrina Michielli, Hannes Obermair (a cura di), BZ ’18-’45: ein Denkmal, eine Stadt, zwei Diktaturen. Begleitband zur Dokumentations-Ausstellung im Bozener Siegesdenkmal, Vienna-Bolzano, Folio Verlag, 2016, ISBN 978-3-85256-713-6, pp. 112-113.
- ^ Catalogo illustrato, Premiato stabilimento di Carlo Ferrari, Venezia, 1903
- ^ Secondo Carlo Marsili, Dopo il golpe fallito, Mondoperaio, n. 10/2016, p. 52, a Piazza Taksim, simbolo laico della città di Istanbul, "campeggia un monumento ad Ataturk opera dello scultore italiano Pietro Canonica".
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Sapori, Pietro Canonica scultore, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1960.
- Dario Durbé, Nicoletta Cardano, Maria Caraci, Canonica scultore e musicista, Roma, De Luca, 1985.
- A. Campitelli, Il Museo Canonica. Le Sculture, Roma 1991.
- Gianluca Orsola (a cura di), Dal mito classico all'elaborazione poetica di Pietro Canonica, Edizioni Associate Editrice Internazionale, Roma 2002, ISBN 88-267-0317-5, con CD audio contenente alcune arie e duetti tratti da "Medea", "Sacra terra" e "La sposa di Corinto".
- Elena Lissoni, Pietro Canonica, catalogo online Artgate Archiviato il 16 maggio 2016 in Internet Archive. della Fondazione Cariplo, 2010, CC-BY-SA.
- Museo Pietro Canonica a Villa Borghese. Museo e casa d'artista, a cura di Bianca Maria Santese, Roma, Diano Libri, 2017.
- La Bellezza scolpita. Franca Florio nel ritratto di Pietro Canonica, a cura di B. M. Santese e C. Scicchitano, Roma 2017.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Pietro Canonica
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pietro Canonica
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Canònica, Pietro, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Arduino Colasanti, CANONICA, Pietro, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1930.
- CANONICA, Pietro, in Enciclopedia Italiana, III Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1961.
- Francesco Negri Arnoldi, CANONICA, Pietro, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 18, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1975.
- Pietro Canonica, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
- (EN) Opere di Pietro Canonica, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Pietro Canonica, su Olympedia.
- Pietro Canonica, in Archivio storico Ricordi, Ricordi & C.
- Museo Canonica, su museocanonica.it.
- Pietro Canonica sull'almanacco di amadeusonline
Controllo di autorità | VIAF (EN) 35254263 · ISNI (EN) 0000 0000 6676 5023 · SBN MUSV087244 · Europeana agent/base/90096 · ULAN (EN) 500022362 · LCCN (EN) n86132326 · GND (DE) 118870556 · BNF (FR) cb149777470 (data) |
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