Coordinate: 41°53′14″N 12°27′56″E

Trastevere

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R. XIII Trastevere
Stemma ufficiale
Stemma ufficiale
Piazza di Santa Maria in Trastevere
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma
CircoscrizioneMunicipio Roma I
Codice113
Superficie1,8 km²
Abitanti13 447 ab.
Densità7 467,24 ab./km²
Mappa dei quartieri di {{{comuneMappa}}}
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Trastevere
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lazio
Provincia  Roma
Città Roma
CircoscrizioneMunicipio Roma I
Data istituzione30 luglio 1977
Codice01B
Superficie1,81 km²
Abitanti13 447 ab.
Densità7 429,28 ab./km²
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Trastevere, in dialetto romanesco Tréstevere, è il tredicesimo e più esteso rione di Roma, indicato con R. XIII.

Il toponimo indica anche la zona urbanistica 1B del Municipio Roma I di Roma Capitale.

Origini del nome

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Il nome deriva dal latino trans Tiberim, ovvero "al di là del Tevere", che era già il nome antico della corrispondente regione augustea, perché la città ebbe origine e principale sviluppo sulla sponda opposta.

Geografia fisica

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Si trova sulla riva destra del Tevere e a sud della Città del Vaticano, e comprende la pianura sull'ansa del fiume e la collina del Gianicolo. È delimitato a sud e ovest dalle Mura gianicolensi, a nord dalla galleria Principe di Savoia-Aosta (PASA) e a est dal fiume Tevere.

Il rione confina con:

Piazza dei Mercanti

Al tempo della fondazione di Roma la zona di Trastevere era una terra ostile che apparteneva agli Etruschi di Veio (litus tuscus o ripa veiens), contesa con la neonata città perché strategica per il controllo del fiume, del guado dell'isola Tiberina e dell'antico porto fluviale. Venne poi collegata con il resto della città tramite il pons Sublicius, da cui partiva la via Campana verso le saline sul mar Tirreno e in seguito la via Aurelia verso le città etrusche.

In età repubblicana si popolò di quei lavoratori le cui attività erano legate al fiume, come marinai e pescatori, insieme a immigrati orientali, principalmente ebrei e siriani. Per questo nella zona sorsero alcuni templi di culti orientali, tra cui il cosiddetto Santuario siriaco del Gianicolo.

La considerazione della zona come parte della città inizia con l'imperatore Augusto, che divise il territorio di Roma in 14 regioni; l'attuale Trastevere era la quattordicesima ed era chiamata Regio Transtiberim. La regione rimase però fuori dalle mura fino alla costruzione delle Mura aureliane, che inglobarono Trastevere con le porte Settimiana, Aurelia e Portuense.

Grazie al carattere suburbano del territorio, nel periodo imperiale molte personalità decisero di costruire la propria villa a Trastevere, tra cui quella di Clodia, amica di Catullo, e quella di Giulio Cesare (Orti di Cesare). I resti di una villa romana, i cui affreschi sono conservati presso palazzo Massimo alle Terme, sono stati rinvenuti nei pressi dell'attuale villa Farnesina. Altre evidenze antiche sono principalmente quelle dell'excubitorium della VII Coorte dei vigili, le domus poste sotto le chiese di Santa Cecilia e di San Crisogono e i resti rinvenuti sotto l'ex Conservatorio di San Pasquale Baylon.

Trastevere nel Medioevo aveva vie strette, tortuose e irregolari; inoltre, a causa dei mignani, avancorpi sporgenti lungo le facciate delle case, non c'era spazio sufficiente per il passaggio dei carri. Alla fine del Quattrocento tali mignani furono demoliti, ma nonostante ciò Trastevere rimase un labirinto di viottoli. Forte era il contrasto tra le ricche e possenti abitazioni dei signori e le casupole delle persone più povere.

La Salita Sant'Onofrio

Le strade non ebbero alcun tipo di lastricazione fino alla fine del Quattrocento grazie all'intervento di papa Sisto IV, che fece pavimentare alcune strade prima con mattoni di laterizi messi a spina di pesce, poi con i sampietrini, più adatti alle ruote dei carri.

L'acqua fu portata nel rione nel 1612, grazie all'acquedotto dell'Acqua Paola, voluto da Papa Paolo V, le cui sorgenti sono vicine al lago di Bracciano, riutilizzando l'antico acquedotto Traiano.[2] Le Mura gianicolensi furono erette nel 1643 da papa Urbano VIII a maggior protezione della riva destra del Tevere, su un tracciato diverso rispetto alle antiche Mura aureliane, che furono demolite, con l'inclusione della zona di via della Lungara e lo spostamento di porta Portese.

Nel 1586 papa Sisto V fissò i quattordici rioni storici di Roma, e in tale suddivisione Trastevere era il XIII. Nel 1744 papa Benedetto XIV compì una revisione della delimitazione dei rioni, dando a Trastevere gli attuali confini.

Dopo il 1870 furono costruiti i muraglioni per bloccare le inondazioni del Tevere: ciò portò sicuramente una maggiore sicurezza a prezzo della distruzione di tutti i posti più caratteristici che si trovavano sulla riva.

Grazie al parziale isolamento al di là del Tevere e all'ambiente popolare fin dal tempo dell'antica Roma, gli abitanti di Trastevere, chiamati trasteverini, venivano a formare quasi una popolazione a sé stante: popolani di nota tenacia, fierezza e genuinità. Inoltre, le donne erano considerate molto belle, con occhi e capelli molto scuri e dai bei lineamenti. Tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento ebbe discreta fama nel rione e nella città la figura di Romeo Ottaviani detto er Tinèa, bullo, er più de Trastevere, morto accoltellato in via del Moro.

Scorcio di una tipica strada di Trastevere.

Nel rione nacque Alberto Sordi, in una casa demolita ricordata in una targa commemorativa in via San Cosimato.

Sebbene la popolazione residente sia ormai molto mutata, Trastevere mantiene ancora il suo carattere grazie ai vicoli tortuosi su cui si affacciano edifici medioevali. La notte si riempie di persone, sia italiane che straniere, grazie alla gran numero di trattorie e ristoranti tipici, locali e pub.

Testa di leone d'oro in campo rosso.[3]

Una soluzione assai verosimile o "ufficiosa" sul significato viene suggerita dalle note d'uno studioso romano dell'Ottocento, Giuseppe Baracconi, il quale ricorda che dal 1100 al 1414 un leone – simbolo vivente di potenza e maestà – venne sempre custodito in una gabbia posta ai piedi del colle fatale del Campidoglio. Un giorno un ragazzo si accostò troppo alla gabbia e venne dilaniato, sicché si decise di sopprimere la fiera: ciò avvenne in una domenica di novembre 1414, nello stesso Palazzo Senatorio. Il leone così scomparve dal Campidoglio e fu in seguito sostituito da una lupa. La prestigiosa spoglia ferina fu donata al capo del rione Ripa (nel quale a suo tempo ricadeva anche il Trastevere) che la seppellì in un suo orto al di là del Tevere.

Da allora quella sepoltura divenne un importante luogo di riferimento e di orgoglio popolare. In tal modo, quando nella seconda metà del Settecento venne effettuata la prima ripartizione moderna dei rioni storici – con la separazione fra l'altro di Trastevere da Ripa – al momento dell'assunzione d'un emblema araldico Ripa scelse il timone d'una nave mentre il nuovo ripartimento transtiberino scelse la caput leonis.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture civili

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Il Palazzo degli Esami in via Girolamo Induno
Ha qui sede l'Orto botanico di Roma.
Progetto dell'architetto Tullio Passarelli, sede della Curia Generalizia dei Padri Barnabiti.
  • Ex Casa della Gioventù Italiana del Littorio (GIL), su largo Ascianghi. Edificio del XX secolo (1933). 41.884672°N 12.47204°E
Progetto dell'architetto Luigi Moretti su commissione dell'Opera nazionale Balilla (ONB).[6]
  • Cinema America, su via Natale Del Grande. Cinema dismesso del XX secolo (1955-1956).

Architetture religiose

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Santa Maria della Luce, altare e portantina del Signore dei Miracoli
Monastero dell'Ordine antoniano maronita.
Sconsacrate
Scomparse

Geografia antropica

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Piazza di Santa Maria in Trastevere
Piazza di San Cosimato nel 1834

Il rione nella parte più antica è un intreccio di vicoli punteggiati da numerose piccole piazze. Spiccano poi degli interventi successivi sul territorio, attuati per creare piazze più ampie e funzionali e generalmente risalenti all'apertura ottocentesca di viale di Trastevere e dei lungoteveri.

Nel primo tipo di piazze spiccano:

Esempi del secondo tipo sono:

Via della Lungaretta in un quadro di Ettore Roesler Franz del 1880
Piazza Giovanni della Malva
Via Girolamo Induno ed ex edificio della GIL (1981)

Nel calcio, l'Associazione Sportiva Dilettantistica Trastevere Calcio, attualmente milita nella Serie D, Girone G, ed è stata rifondata nel 2012, dopo una pausa di alcuni anni. La prima squadra del rione risale, però, al 1909, con la prima affiliazione in F.I.G.C. del 1925.

Infrastrutture e trasporti

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La stazione di Roma Trastevere è il principale nodo ferroviario a servizio del rione (benché, nonostante il nome, sorga al di fuori di esso) ed è facilmente raggiungibile tramite le due linee tranviarie che percorrono viale di Trastevere. Sostitutiva della monumentale vecchia stazione, è il quarto scalo ferroviario di Roma per numero di passeggeri e vi fermano diverse linee nazionali (ferrovia Tirrenica) e regionali (linee FL1, FL3 e FL5).

Il rione è servito dalle linee di tram 3 e 8, che percorrono viale di Trastevere. La linea 3 (Valle Giulia-Stazione Trastevere) lo collega con Testaccio, Piramide (nodo di scambio con Metro B, Roma-Lido e Stazione Ostiense), Circo Massimo (Metro B), Colosseo (Metro B), San Giovanni (Metro A e Metro C), Porta Maggiore (Roma-Giardinetti), San Lorenzo, Università La Sapienza, Policlinico Umberto I, asse viario viale Regina Elena-viale Regina Margherita-viale Liegi e infine il quartiere Parioli con il Bioparco e la Galleria Nazionale di Arte Moderna. La linea 8 (Piazza Venezia-Casaletto) collega il rione da un lato con largo di Torre Argentina (Teatro Argentina e Ministero della giustizia), piazza Venezia e il Campidoglio, e dall'altro lato tramite la circonvallazione Gianicolense il quartiere Monteverde, l'ospedale San Camillo e Villa Pamphilj.

Il rione è servito da numerose linee di autobus che transitano esclusivamente sul Lungotevere e su viale Trastevere, mentre l'attraversamento dei vicoli del rione è stato riservato alle sole linee di minibus elettrici, il cui servizio è però dal 2016 "sospeso in maniera permanente".

  1. ^ Lungotevere Gianicolense fino al ponte Mazzini, lungotevere della Farnesina fino al ponte Sisto, lungotevere Raffaello Sanzio fino al ponte Garibaldi, lungotevere degli Anguillara fino al ponte Cestio, lungotevere degli Alberteschi fino al ponte Palatino, lungotevere Ripa fino al ponte Sublicio
  2. ^ Un acquedotto per due, su matdid.it. URL consultato il 29 agosto 2024.
  3. ^ Carlo Pietrangeli, p. 190.
  4. ^ a b c Casa medievale di vicolo della luce
  5. ^ Targa in memoria del restauro della Casa Medievale di Vicolo della Luce
  6. ^ Ilaria_18, Casa della GIL a Trastevere, su ArchiDiAP, 13 ottobre 2014.
  7. ^ Mausoleo Ossario Garibaldino, su Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
  8. ^ Busto di Anna Magnani, su rerumromanarum.com. URL consultato il 29 agosto 2023.
  • Giorgio Carpaneto, RIONE XIII. TRASTEVERE, in I Rioni e i Quartieri di Roma, vol. 4, Roma, Newton Compton Editori, 1990.
  • Laura Gigli, SPQR, Assessorato alla cultura. Rione 13 : Trastevere, in Guide rionali di Roma, Roma, Fratelli Palombi, 1998.
  • Keti Lelo e Carla Mazzarelli, Scheda sull'evoluzione urbanistica del quartiere (PDF), su Musei in Comune.
  • Domenico Pertica, Storia dei rioni di Roma, Roma, NES, 1992.
  • Carlo Pietrangeli, Insegne e stemmi dei rioni di Roma (PDF), in Capitolium. Rassegna di attività municipali, anno XXVIII, n. 6, Roma, Tumminelli - Istituto Romano di Arti Grafiche, 1953.
  • Renato Filizzola/Ornella Sessa, Trastevere, Una passeggiata alla scoperta del rione più caratteristico di Roma, Tascabili Economici Newton, Roma, III Ed.,1998, pp. 66, ISBN 88-7983-960-8.
  • Giuseppe Lorin, Transtiberim - Trastevere, il mondo dell'oltretomba, 1ª ed., Roma, Bibliotheka Edizioni, 2018, ISBN 978-88-6934-294-3.
  • Claudio Rendina e Donatella Paradisi, Le strade di Roma, vol. 1, Roma, Newton Compton Editori, 2004, ISBN 88-541-0208-3.
  • Arianna Roccoli, Chiese di Trastevere. Da via della Lungara a piazza S. Cosimato, Roma, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2007, ISBN 978-88-240-3494-4.
  • Luciano Zeppegno, I rioni di Roma, Roma, Newton Compton Editori, 1996, ISBN 978-88-8183-261-3.

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Collegamenti esterni

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