Antonio Janni
Antonio Janni | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Nazionalità | Italia | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Calcio | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex mediano) | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1938 - giocatore 1960 - allenatore | |||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Giovanili | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nazionale | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Carriera da allenatore | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Palmarès | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
| ||||||||||||||||||||||||||||||||||
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Statistiche aggiornate al gennaio 2009 | ||||||||||||||||||||||||||||||||||
Antonio Janni (Santena, 19 settembre 1904 – Torino, 29 giugno 1987[1]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo mediano.
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Entra giovanissimo nel Torino e già a sedici anni è promosso in prima squadra. Vittorio Pozzo lo fa esordire in campionato a Mantova il 10 aprile del 1921 nelle semifinali interregionali del campionato 1920/21. In quello stesso campionato, Janni, curiosamente, è protagonista il 26 giugno, insieme agli altri giocatori, di quella che è ricordata negli annali del calcio come la partita più lunga, lo spareggio disputato a Vercelli contro il Legnano per accedere alla semifinale nazionale. La partita si chiude al 90' sull'1-1. L'arbitro, come il regolamento di quel tempo prevedeva, decide per tempi supplementari ad oltranza, ma dopo che la situazione non si sblocca, al 158' decide di sospendere l'incontro per esaurimento delle forze (sue e dei giocatori in campo) e di rifare la partita. Torino e Legnano si metteranno poi d'accordo per rinunciare all'incontro e quindi anche alla possibilità di partecipare alla semifinale di campionato contro il Bologna.
Con la maglia del Toro giocherà ininterrottamente per diciassette anni (è tra i primi dieci giocatori granata di ogni tempo), inizialmente come mezzala, poi centravanti collocandosi infine sui valori assoluti del tempo nel ruolo di centromediano.
In totale saranno 330 le presenze di Janni (49 reti) negli incontri ufficiali. Con la maglia granata si fregia del titolo di Campione d'Italia (2 volte, poi il primo verrà revocato) e vince una Coppa Italia. Nel 1937/38 passa al Varese, gioca metà campionato di serie C ma un ginocchio ormai malandato dai postumi di un grave infortunio, subito durante la gara Torino-Brescia del 4 maggio 1930 dall'avversario Angelo Pasolini[2], chiude definitivamente la sua carriera di calciatore, subito però si apre quella di allenatore.
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Il 24 novembre 1924 un infortunio a Baloncieri (proprio l'anno prima di passare al Torino), paradossalmente apre la strada della Nazionale a Janni. A vent'anni esordisce come centrattacco, a Duisburg, contro la Germania segnando anche la rete della vittoria. In azzurro viene poi utilizzato al centro della mediana o come laterale. L'intelligenza tattica del giocatore è determinante anche nella squadra azzurra. Gioca un quinquennio totalizzando 23 presenze (con una rete, quella dell'esordio). Con l'azzurro, insieme ad altri due granata, Baloncieri e Rossetti, conquista il bronzo ai Giochi olimpici del 1928. In Nazionale subì anche un infortunio pesante, il 7 aprile 1929 a Vienna, quando, durante i primi minuti di gioco si spezzò una gamba nella partita poi vinta dai padroni di casa per 3-0[3]
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Dato il suo ingegno tattico, appena concluse la carriera sportiva, è chiamato a sostituire Feldmann alla guida di un Torino in preoccupante serie negativa. Salvato il Torino torna al Varese e come allenatore scopre Franco Ossola che segnala subito a Ferruccio Novo[1], che dal 1939 è il nuovo presidente granata: il primo acquisto della squadra poi conosciuta come Grande Torino[1].
Dopo il Varese, Janni torna all'ovile e nel 1942-43 vince lo scudetto da allenatore sostituendo “in corsa” Kuttik. Nel 1944 è ancora alla guida dei granata, il connubio Torino-Fiat di quel campionato di guerra.
Nel dopoguerra allenerà la Pro Vercelli e poi la Carrarese[4], per essere chiamato successivamente dal presidente Paolo Mazza alla guida della SPAL di Ferrara che, nel 1951 vincendo il campionato di serie B, porterà per la prima volta dall'avvento dei campionati a girone unico, nella massima serie. In serie A guiderà anche il Novara per una stagione e chiuderà la sua carriera a Ravenna in Serie C nel 1960.
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]- Torino: 1927-1928
- Campionato italiano: 1 (revocato)
- Coppa Italia: 1
- Torino: 1935-1936
Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]- Torino: 1942-1943
- Coppa Italia: 1
- Torino: 1942-1943
- SPAL: 1950-1951
- Serie C: 2
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c Franco Ossola, La storia del Grande Torino, Priuli & Verlucca Editori, pagina 136
- ^ La Stampa, 23 maggio 1931, pagina 4 archiviolastampa.it
- ^ Corriere dello Sport, 19 maggio 1949, pagina 3 Archiviato il 5 aprile 2011 in Internet Archive. emeroteca.coni.it
- ^ Carlo Fontanelli e Gustavo Masseglia, 100 anni di calcio a Carrara, Empoli, Geo Edizioni, 2009, p. 9
- ^ A seguito delle decisioni del Direttorio Federale in merito ai fatti riguardanti il caso Allemandi, lo scudetto vinto dal Torino nel campionato 1926-1927 fu revocato e non più assegnato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sandro Bocchio, Giovanni Tosco, Dizionario Granata, Torino, Bradipolibri, 2007, ISBN 978-88-88329-67-3.
- Gian Paolo Ormezzano, Assolutamente Toro, Ancarano (TE), Diemme, 2006, ISBN 88-89370-08-4.
- Franco Ossola, Giampaolo Muliari, Un secolo di Toro, Torino, Il Punto, 2005, ISBN 88-88552-30-8.
- Bruno Perruca; Gianni Romeo; Bruno Colombero (a cura di), La storia del Torino, Firenze, La casa dello sport, 1985.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Antonio Janni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Antonio Janni, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Antonio Janni (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Antonio Janni (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (EN, RU) Antonio Janni, su eu-football.info.
- (EN, FR) Antonio Janni, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Antonio Janni, su Olympedia.
- (EN) Antonio Janni, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (IT, EN) Antonio Janni, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- Convocazioni e presenze in Nazionale di Antonio Janni, su FIGC.it, FIGC.
- Dario Marchetti (a cura di), Antonio Janni, su Enciclopediadelcalcio.it (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2011).
- Calciatori del Torino F.C.
- Calciatori del Varese Calcio
- Allenatori del Torino F.C.
- Allenatori del Varese Calcio
- Allenatori del F.C. Pro Vercelli 1892
- Allenatori della Carrarese Calcio 1908
- Allenatori della S.P.A.L.
- Allenatori del Novara F.C.
- Allenatori del Ravenna F.C. 1913
- Allenatori di calcio italiani del XX secolo
- Calciatori italiani del XX secolo
- Nati nel 1904
- Morti nel 1987
- Nati il 19 settembre
- Morti il 29 giugno
- Nati a Santena
- Morti a Torino
- Calciatori della Nazionale italiana
- Vincitori di medaglia di bronzo olimpica per l'Italia