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Autostrade per l'Italia
Autostrade per l'Italia | |
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La sede centrale di Autostrade per l'Italia a Roma | |
Stato | Italia |
Forma societaria | Società per azioni |
Fondazione | 2003 a Roma |
Fondata da | IRI (come Società Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A.) |
Sede principale | Roma |
Gruppo | Cassa Depositi e Prestiti (azionista di controllo) |
Controllate | SAT, Autostrade Meridionali, SITMB, Tangenziale di Napoli, RAV, Pavimental |
Persone chiave |
|
Settore | Gestione di tratte autostradali |
Fatturato | 4,175 miliardi di € (2022[2]) |
Utile netto | 1.130 milioni di € (2022[2]) |
Dipendenti | 9100[3][4] (2024) |
Slogan | «Autostrade è quello che facciamo, per l’Italia è perché lo facciamo.» |
Sito web | www.autostrade.it |
Autostrade per l'Italia S.p.A. (in sigla Aspi) è una società per azioni italiana, nata originariamente come società di proprietà pubblica facente capo all'IRI, privatizzata nel 1999, costituita nella forma attuale nel 2003 e ritornata società di proprietà statale dopo 22 anni, nel 2021.
Ha come attività la gestione in concessione di tratte autostradali, nonché lo svolgimento della relativa manutenzione.
Dopo essere stata per ventidue anni una società privata, controllata da una holding della famiglia Benetton, nel maggio 2021 è ritornata pubblica:[5] fa parte di Holding Reti Autostradali S.p.A., che ne possiede l'88,06% del capitale sociale e che fa riferimento a Cassa depositi e prestiti (51,0%), Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e Macquarie Asset Management (24,5%).
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le origini
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1950 fu costituita dall'IRI la Società Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A., per partecipare alla ricostruzione post bellica dell'Italia insieme ad altri gruppi industriali.
Nel 1956 fu firmata la prima Convenzione tra Anas e la Società Autostrade, che prevedeva che la Società Autostrade co-finanziasse assieme ad Anas la costruzione e la gestione dell'Autostrada del Sole Milano - Napoli, poi inaugurata nel 1964.
Prima evoluzione del Gruppo
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1982 in seguito all'aggregazione di più società Concessionarie autostradali viene costituito il gruppo Autostrade S.p.A.
Il 1987 è l'anno in cui Autostrade Concessioni e Costruzioni S.p.A. viene quotata presso la Borsa Italiana, nel listino Mib30.
Nel 1990 Autostrade introduce il Telepass, il primo sistema al mondo su larga scala per il pagamento dinamico del pedaggio.
Nel 1992 il gruppo partecipa al primo progetto di autostrada a pedaggio nel Regno Unito, la M6 Toll di Birmingham, che entrerà in esercizio nel 2003. Nel 1995 la Società realizza la prima autostrada a pedaggio finanziata con risorse private negli Stati Uniti d'America, la Dulles Greenway, in Virginia.
Nel 1997 viene firmata la nuova Convenzione tra Anas S.p.A. e Autostrade S.p.A., che prevede l'estensione della Concessione dal 2018 al 2038.
Nel 2002 Autostrade vince una gara internazionale indetta dal governo austriaco per creare un sistema di telepedaggio elettronico non-stop per i mezzi pesanti. Il sistema, completato ed attivato nel 2004, è gestito dalla società Europass.
La privatizzazione
[modifica | modifica wikitesto]Il processo di privatizzazione è stato perfezionato nel marzo del 2000. In lizza c'erano la cordata guidata da Schemaventotto S.p.A. (Edizione Partecipations al 60%, Fondazione CRT con il 13,33%, Acesa Italia con il 12,83%, Assicurazioni Generali e Unicredito Italiano entrambe al 6,67% e Brisa International SGPS S.A. con lo 0,50%[6]) ed un secondo raggruppamento trainato dalla banca d'affari australiana Macquarie che però si ritirò all'ultimo[7].
Al Gruppo IRI, che era l'azionista di riferimento (86% del capitale sociale, con il restante 14% quotato in borsa[8]) subentra quindi, con il 30% del capitale, Schemaventotto[8] dai quali è pervenuta l'unica offerta vincolante di acquisto per il pacchetto azionario[8], versando a IRI 5.050 miliardi di lire[9]; il restante 56% del pacchetto azionario allora posseduto dall'IRI viene destinato al mercato borsistico attraverso un'offerta pubblica di vendita[8] che ha permesso di ricavare 8.750 miliardi di lire, per un incasso complessivo per IRI di 13.800 miliardi di lire[10][11].
Il "Progetto Mediterraneo"
[modifica | modifica wikitesto]Gli azionisti di riferimento di Schemaventotto sul finire dell'anno 2002 annunciarono la volontà di consolidare la propria quota di possesso di Autostrade S.p.A. nell'ambito del "Progetto Mediterraneo" finalizzato alla crescita di un operatore autostradale paneuropeo.
Autostrade fu così oggetto di Offerta Pubblica di Acquisto totalitaria da parte di Newco28 (controllata di Schemaventotto) nel gennaio 2003[12], tramite un'operazione di leveraged buyout: la liquidità necessaria per l'acquisizione fu reperita da Newco28 facendo ricorso al sistema creditizio e, successivamente, il debito fu trasferito da Newco28 ad Autostrade, a seguito di fusione per incorporazione[13][14].
Nello specifico l'O.P.A. tenutasi tra il 20 gennaio e 21 febbraio 2003, si concluse con successo consegnando a Newco28 il 53,8% del totale delle azioni di autostrade. L'O.P.A. si prefissava il raggiungimento, come condizione inverante, di almeno il 66,7% dell'intero capitale sociale ordinario di Autostrade (azioni di Schemaventotto e di Newco 28 complessivamente).
Il prezzo dell'offerta inizialmente fissato a 9,5 euro per azione era stato rilanciato a 10 euro per effetto delle pressioni a non vendere degli investitori istituzionali. Il valore di 9,5 euro nasceva dalla valutazione effettuata mediante il metodo dei flussi di cassa scontati e congiuntamente con il metodo dei multipli di mercato di società quotate comparabili.
L'esborso per il solo acquisto delle azioni fu pari a 6,46 miliardi di euro.
La nascita di Autostrade per l'Italia
[modifica | modifica wikitesto]La creazione vera e propria della società, intesa come persona giuridica, avviene il 1º luglio 2003[15]: in seguito ad un nuovo assetto organizzativo, le attività di concessione autostradale vengono conferite da Autostrade S.p.A. ad Autostrade per l'Italia S.p.A., controllata al 100% da Autostrade S.p.A. Dal 2007 è parte di Atlantia. Dal 31 dicembre 2017, gli azionisti di Autostrade per l'Italia S.p.A. erano le seguenti aziende:
- Atlantia S.p.A. - 88,06%
- Appia Investments S.r.l. - 6,94%
- Silk Road Fund - 5,00%
Al 2017, Appia Investments S.r.l era un consorzio formato da Allianz Capital Partners, per conto di Allianz Group, EDF Invest e DIF Infrastructure.[16]
Il crollo del ponte Morandi
[modifica | modifica wikitesto]A seguito del crollo del viadotto Polcevera a Genova (anche noto come "Ponte Morandi") avvenuto il 14 agosto 2018 con 43 morti e 566 sfollati[17][18] notevole attenzione è stata sollevata sulla concessione ad Autostrade per l'Italia, la società controllata dai Benetton attraverso Atlantia.
In data 27 agosto 2018 la società ha pubblicato sul proprio sito internet i documenti integrali relativi a tale concessione, comprensivi degli allegati economici e finanziari[19][20][21], pubblicati in seguito anche dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti[22]. In quei giorni il dibattito politico si è concentrato, sul tasso di remunerazione del capitale investito, sui pedaggi, sull'affidamento delle attività di monitoraggio della rete a società del Gruppo, a cui sono subentrate nel 2018 società esterne, le penali in caso di revoca ingiustificata.[23][24] Alcune di tali problematiche, in particolare riguardo alla proroga automatica della concessione avvenuta nel 2014 estendendola fino al 2038, erano già state evidenziate in precedenza dall'Autorità Anticorruzione[23][25].
La polemica si protrae nel tempo e porta nel settembre 2019 alle dimissioni di Giovanni Castellucci dai ruoli di amministratore delegato e direttore generale di Atlantia con una buonuscita di 13 milioni. Nel novembre 2019 Luciano Benetton invia una lettera ai maggiori quotidiani italiani in cui parla di "campagna d'odio" che si è scatenata sulla sua famiglia, definisce i Benetton "parte lesa" rispetto alle vicende di Genova perché "nessun componente della famiglia Benetton ha mai gestito Autostrade". E ancora: "Non cerco giustificazioni, da quanto sembra l'organizzazione di Autostrade si è dimostrata non all'altezza, non è stato mantenuto il controllo necessario a tenere i settori di un sistema così complesso. Una struttura è fatta di uomini e qualche mela marcia può celarsi dappertutto".[26][27] Una lettera che ha suscitato anche polemiche.[28]
Nel gennaio 2019 Fabio Cerchiai, presidente di Autostrade per l'Italia dall'aprile 2010, lascia l'incarico per diventare presidente di Atlantia. Al suo posto è nominato Giuliano Mari.[29] Al posto di Castellucci subentra, nell'incarico di amministratore delegato, il direttore generale Roberto Tomasi.[1][30]
Il 22 aprile 2021 la Procura di Genova ha chiuso l'inchiesta sul crollo con un documento di 2.000 pagine e il rinvio a giudizio di 69 persone tra manager, dirigenti e tecnici. Le accuse: falsi report e allarmi ignorati. Dal 1982 al crollo, quindi in 36 anni e 8 mesi, "gli interventi di natura strutturale eseguiti sull'intero viadotto Polcevera avevano avuto un costo complessivo di 24,5 milioni di euro: di questi il 98,01% spesi quando il concessionario era pubblico e solo l'1,99% (equivalente a 488 mila euro) dal concessionario privato. Inoltre Autostrade aveva chiuso una situazione di incuria, scrivono gli inquirenti, "non giustificabile con l'insufficienza delle risorse finanziarie necessarie, dal momento che Autostrade aveva chiuso tutti i bilanci dal 1999 al 2005 in forte attivo (con utili compresi tra 220 e 528 milioni di euro) e che, tra il 2006 e il 2017, l'ammontare degli utili conseguiti da Aspi è variato da un minimo di 586 a un massimo di 969 milioni, distribuiti agli azionisti in una percentuale media attorno all'80%".[31][32][33]
Ritorno in mano pubblica
[modifica | modifica wikitesto]Il 31 maggio 2021 l'assemblea societaria di Atlantia ha deliberato la vendita di Autostrade per l'Italia ad una cordata guidata dal gruppo Cassa depositi e prestiti.[34] Il prezzo è di 9,1 miliardi, di cui otto vanno ad Atlantia (la holding posseduta al 30% dalla famiglia Benetton) e il resto al colosso tedesco delle assicurazioni Allianz.[5] Il 5 maggio 2022 è stato completato il passaggio a Holding Reti Autostradali S.p.A. (HRA) della quota dell’88,06% detenuta da Atlantia.[35] Veicolo d’investimento costituito in Italia, HRA è partecipato da CDP Equity (51%), Blackstone Infrastructure Partners (24,5%) e dai fondi gestiti da Macquarie Asset Management (24,5%).
Il cambio del volto dell'azienda
[modifica | modifica wikitesto]Il 4 ottobre 2024, presso il Foro Italico di Roma, in occasione del sessantesimo anniversario dalla costruzione dell'Autostrada del Sole e del centesimo anniversario dell'Autostrada dei Laghi, Autostrade per l'Italia ha presentato un rebranding societario, tra cui spicca principalmente il nuovo logo, caratterizzato da una "A" intrecciata, simboleggiante l'unione delle strade connesse, oltre al richiamo della "A" di Autostrade. Sono stati introdotti anche nuovi caratteri tipografici (Inter) per il logo, il sito web e la documentazione ufficiale dell'azienda. Inoltre, è stato svelato il nuovo slogan: Autostrade è quello che facciamo, per l’Italia è perché lo facciamo, slogan che sottolinea il ruolo principale dell'azienda nello sviluppo e nella gestione delle autostrade italiane.[36][37][38]
Tratte autostradali gestite
[modifica | modifica wikitesto]Autostrade per l’Italia, insieme alle altre concessionarie, gestisce circa 3000 km di rete in concessione attraverso 15 regioni e 60 provincie, con 218 aree di servizio, circa 4200 tra ponti e viadotti e oltre 420 km di gallerie. La società gestisce direttamente le seguenti tratte autostradali:
Simbolo | Nome autostrada | Altra denominazione | Tratto in gestione | Lunghezza (km) |
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Autostrada A1 | Autostrada del Sole | Milano → Napoli | 803,5 | |
Autostrada A4 | Serenissima | Milano Fiorenza → Brescia ovest | 93,5 | |
Autostrada A7 | Autostrada dei Giovi / La Serravalle | Serravalle Scrivia → Genova ovest | 50,0 | |
Autostrada A8 | Milano - Laghi | Milano → Varese | 43,6 | |
Autostrada A8/A26 | Diramazione Gallarate-Gattico | Gallarate → Innesto Autostrada A26 | 24 | |
Autostrada A9 | Milano - Laghi | Lainate → confine con la Svizzera | 31,5 | |
Autostrada A10 | Autostrada dei Fiori | Genova → Savona | 45,5 | |
Autostrada A11 | Autostrada Firenze-Mare | Firenze → Pisa nord | 81,7 | |
Autostrada A12 | Autostrada Azzurra | Genova → Sestri Levante | 48,7 | |
Autostrada A12 | Autostrada Azzurra | Civitavecchia → Roma | 65,4 | |
Autostrada A13 | Autostrada Bologna-Padova | Bologna → Padova | 127,3 | |
Autostrada A14 | Autostrada Adriatica | Bologna → Taranto | 781,4 | |
Autostrada A16 | Autostrada dei Due Mari | Napoli est → Canosa di Puglia | 172,3 | |
Autostrada A23 | Autostrada Alpe-Adria | Udine nord → confine con l'Austria | 101,2 | |
Autostrada A26 | Autostrada dei Trafori | Genova Voltri → Innesto SS 33 | 197,137 | |
Diramazione A26/A4 | Diramazione Stroppiana-Santhià | Stroppiana → Santhià | 30,734 | |
Diramazione A26/A7 | Diramazione Predosa-Bettole | Predosa → Bettole di Tortona | 17,035 | |
Autostrada A27 | Autostrada d'Alemagna | Innesto Autostrada A57 → Pian di Vedoia | 82,2 | |
Autostrada A30 | Autostrada Caserta-Salerno | Caserta → Salerno | 55,3 |
Il totale gestito è di 2.854,7 km e la scadenza della concessione è al 31 dicembre 2038[39].
Tratte in gestione alle concessionarie detenute da Autostrade per l'Italia
[modifica | modifica wikitesto]Simbolo | Nome autostrada | Altra denominazione | Tratto in gestione | Gestore del gruppo Autostrade per l'Italia | Lunghezza (km) | Note |
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Autostrada A5 | Autostrada della Valle d'Aosta | Aosta → Monte Bianco | Raccordo Autostradale Valle d'Aosta | 32,3 | - | |
Autostrada A56 | Tangenziale di Napoli | Autostrada A1 → Pozzuoli | Tangenziale di Napoli S.p.A. | 20,2 | - | |
Autostrada A12 | Autostrada Azzurra | Livorno → Civitavecchia | Società Autostrada Tirrenica | 54,8 | - | |
Autostrada A3 | Autostrada Napoli-Salerno | Napoli → Salerno | Autostrade Meridionali | 51,6 | Concessione scaduta nel 2022 e ceduta alla SPN, tuttavia la società è rimasta quotata in Borsa Italiana: AUTME fino ad aprile 2024 | |
Traforo del Monte Bianco | - | Versante italiano → Versante francese | Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco | 5,8 | - |
Organizzazione
[modifica | modifica wikitesto]La gestione delle tratte autostradali in concessione ad Autostrade per l’Italia si articola in 9 direzioni di esercizio chiamate Tronchi:
Tronco | Tratte in gestione |
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1º Tronco - Genova |
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2º Tronco - Novate Milanese | |
3º Tronco - Bologna | |
4º Tronco - Firenze |
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5º Tronco - Fiano Romano | |
6º Tronco - Cassino | |
7º Tronco - Pescara |
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8º Tronco - Bari | |
9º Tronco - Udine |
Azionariato
[modifica | modifica wikitesto]- Holding Reti Autostradali S.p.A. - 88,06%
- Appia Investments S.r.l. - 6,94%
- Silk Road Fund - 5,00%
Partecipazioni del gruppo Autostrade per l'Italia
[modifica | modifica wikitesto]Il gruppo Autostrade per l'Italia include 5 Società concessionarie autostradali e 7 società che operano nei servizi accessori al core business autostradale e rivestono un ruolo fondamentale nell'attuazione del piano di trasformazione della Società.
Società di gestioni autostradali
[modifica | modifica wikitesto]- Tangenziale di Napoli - Napoli - 100% - impegnata nella gestione dell'asse portante al servizio dell'area metropolitana napoletana (20,2 km);
- Società Italiana per il Traforo del Monte Bianco - Pré-Saint-Didier (AO) - 51% (a sua volta detiene il 58% di Raccordo Autostradale Valle d'Aosta S.p.A.) - impegnata nella gestione della parte italiana dell'omologo tunnel (5,8 km);
- Raccordo Autostradale Valle d'Aosta 47,97%[40] - impegnata nella gestione dell'arteria di collegamento tra Aosta e il Monte Bianco (32,4 km);
- Società Autostrada Tirrenica - Roma - 99,99%[41][42] - impegnata nella gestione delle tratte Livorno-Rosignano-San Pietro in Palazzi e della tratta Civitavecchia – Tarquinia dell'Autostrada A12 per complessivi 54,6 km.
- Società Autostrade Meridionali - 58,983%, sciolta il 29 aprile 2024, è stata impegnata nella gestione dell'autostrada A3 dalla sua fondazione sino all'1 aprile 2022.
Società nei settori di ingegneria, costruzione, innovazione, tecnologia e altri servizi[43]
[modifica | modifica wikitesto]- AdMoving (100%) - commercializza spazi e servizi pubblicitari e gestisce eventi nelle aree di servizio;
- Amplia (ex Nuova Pavimental, 99,1%) - si occupa di costruzione, manutenzione e ammodernamento delle strade e dello sviluppo di materiali e tecnologie per la pavimentazione stradale;
- YouVerse (ex EsseDiEsse Società di Servizi) (100%) - gestisce i servizi amministrativi, generali e gli immobili per l'intero Gruppo e l'attività di recupero crediti e fatturazione pedaggi;
- Movyon (ex Autostrade Tech, 100%) - già conosciuta come Autostrade Tech, è proprietaria e progettista degli apparati Telepass, inoltre, opera nei settori di Ricerca e Sviluppo ed integrazione dei Sistemi hardware e software nell'ambito degli Intelligent Transport System (ITS);
- Giovia (ex Giove Clear, 100%) - che svolge attività di pulizia su piazzali esterni, superfici a verde e servizi igienici di circa il 70% delle Aree di Servizio della rete.
- Free to X S.r.l. (100%) - si occupa di servizi innovativi legati alla mobilità sostenibile e alla sostenibilità ambientale;
- Tecne (100%) - coordina le attività di progettazione, direzione lavori e monitoraggio del piano di manutenzione e investimenti, in collaborazione con Movyon;
- Elgea - si occupa di produzione e vendita di energia da fonti rinnovabili.
Risultati economici
[modifica | modifica wikitesto]Nell'esercizio 2006 Autostrade per l'Italia ha sviluppato un fatturato di circa 2,72 miliardi di euro, un EBIT di 1,519 miliardi e utili per 685 milioni occupando un organico medio nell'anno di 6.070 dipendenti. Il patrimonio netto ammonta a 2,386 miliardi.
Nel 2007 Autostrade per l'Italia ha sviluppato un fatturato 2,779 miliardi di euro, un EBIT di 1,468 miliardi e utili per 722 milioni occupando mediamente 5786 dipendenti. Il patrimonio netto ammonta a 2,638 miliardi[44].
Nel 2008 Autostrade per l'Italia ha fatturato 2,88 miliardi, EBIT di 1,48 miliardi, utili per 735,28 milioni. Patrimonio netto di 2,87 miliardi. Il gruppo ha effettuato investimenti in grandi opere per 4,09 miliardi, aprendo al traffico 199,9 km di rete nuova o riammodernata pari al 34% delle opere elencate nella Convenzione con Anas nel 1997 e nel IV Atto Aggiuntivo del 2002[45].
Fino al 16 febbraio 2011 la società, tramite Telepass S.p.a., ha gestito Telepass Mobile, un operatore virtuale SP MVNO basato su servizi collegati agli utilizzatori di Telepass che si appoggiava alla rete Wind; dopo tale data i clienti sono diventati automaticamente utenti Wind[46]. Per Società Autostrade si è trattato del secondo tentativo di entrare nel mondo degli operatori telefonici dopo il fallimento di Blu.
2017
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2017, il gruppo Autostrade per l'Italia ha ottenuto ricavi per 3,94 miliardi di euro, di cui 3.59 miliardi dai pedaggi autostradali. Ebitda di 2.45 miliardi di euro, 1,91 miliardi di Ebit, 1,04 miliardi di utile. Ha versato ad Anas 465,05 milioni di euro di oneri concessori. Il valore dell'infrastruttura che ha ricevuto in concessione è stimato in 12,22 miliardi di euro.
In virtù delle convenzioni con lo Stato del 1997 (Convenzione originaria), del 2002 (IV Atto aggiuntivo) e del 2007 (Convenzione Unica), Autostrade per l'Italia deve realizzare o ammodernare 923 km di nuove autostrade, per un investimento previsto di 24,4 miliardi di euro. Al 31 dicembre 2017 sono stati aperti al traffico 484 km di tratte per un totale di 11,4 miliardi già investiti.
A livello di manutenzione, invece, nel 2017 sono stati spesi 444 milioni di euro.
Presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Nome | Periodo |
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Fedele Cova | 1956 - 1º aprile 1970[48] |
Ennio Santucci | 1971 - 1983[49] |
Filippo Carpi De Resmini | 1983 - maggio 1986 |
Mario Schiavone | maggio 1986[50] - marzo 1995 |
Giancarlo Elia Valori | marzo 1995[51] - maggio 2002 |
Gian Maria Gros-Pietro | maggio 2002[52] - aprile 2010[53] |
Fabio Cerchiai | aprile 2010[53] - gennaio 2019 |
Giuliano Mari | gennaio 2019 - 5 maggio 2022[29] |
Elisabetta Oliveri | 5 maggio 2022 - attuale |
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Roma, decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 11 ottobre 2010 [54]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Autostrade per l'Italia, il nuovo ad sarà Tomasi, su repubblica.it, 18 gennaio 2019.
- ^ a b Bilancio 2020, su autostrade.it, p. 22.
- ^ https://www.autostrade.it/it/chi-siamo
- ^ Nel numero dei dipendenti sono incluse anche tutte le società del Gruppo, come Giovia, Movyon e le restanti
- ^ a b Dopo ventidue anni (tre dal tragico crollo del Ponte Morandi) Autostrade per l'Italia torna pubblica, su rainews.it, 31 maggio 2021. URL consultato il 16 giugno 2021.
- ^ Provvedimento n. 8090, AGCM
- ^ Autostrade a 7 anni dalla privatizzazione. Fatti, numeri e risultati, Autostrade per l'Italia
- ^ a b c d Enzo Cirillo, Privatizzazione Autostrade volata solitaria di Benetton, in la Repubblica, 21 ottobre 1999.
- ^ Autostrade e concessioni, 70 anni di storia dall'Iri ai Benetton, in Il Sole 24 ORE. URL consultato il 21 novembre 2018.
- ^ la Repubblica/economia: Autostrade privatizzate azioni in vendita a 7 euro, su repubblica.it. URL consultato il 21 novembre 2018.
- ^ Dopo Genova. Concessioni autostradali: chi paga, e chi guadagna, con i pedaggi, 17 agosto 2018. URL consultato il 21 novembre 2018.
- ^ Documento d'Offerta Pubblica d'Acquisto Newco28, Gennaio 2003
- ^ Giuseppe Savioli, Le operazioni di gestione straordinaria, Giuffrè Editore
- ^ Stefano Cacchi Pessani, La tutela dei creditori nelle operazioni di merger leveraged buy-out, Giuffrè Editore
- ^ Bilancio Autostrade S.p.A. al 31.12.03
- ^ Atlantia: perfezionata la cessione dell'11,94% di Autostrade per l'Italia, in Trend Online. URL consultato il 21 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2018).
- ^ Genova, le 43 vittime del crollo del ponte Morandi, su ansa.it, 18 agosto 2018. URL consultato il 3 dicembre 2019.
- ^ Ponte Genova, Toninelli: prepariamo decreto urgente, 566 sfollati, su it.reuters.com, Reuters, 4 settembre 2018. URL consultato il 3 novembre 2018 (archiviato dall'url originale il 12 settembre 2018).
- ^ Redazione Roma, Autostrade per l’Italia pubblica il testo della convenzione e tutti gli allegati: «È una risposta alle polemiche», su Il Sole 24 ORE, 27 agosto 2018. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ Convenzione completa con atti aggiuntivi e allegati, su Autostrade per l'Italia. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ Legge di Bilancio 2018: Concessioni autostradali, l’in-house torna al 40%
- ^ Autostrade, cade segreto su convenzioni. On line tutti gli atti | mit, su mit.gov.it. URL consultato il 10 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 31 agosto 2018).
- ^ a b Autostrade, ecco tutte le storture delle concessioni, su Startmag, 19 agosto 2018. URL consultato il 10 settembre 2019.
- ^ Cosa c'è scritto nel contratto "desecretato" di Autostrade per l'Italia, su Wired, 27 agosto 2018. URL consultato il 10 settembre 2019.
- ^ Quel no inascoltato di Cantone alla proroga automatica dei contratti, su rep.repubblica.it. URL consultato il 10 settembre 2019.
- ^ Ponte Morandi, ora Luciano Benetton scarica i suoi manager e fa la vittima: "Basta odio contro di noi", su ilfattoquotidiano.it, 1º dicembre 2019. URL consultato il 3 dicembre 2019.
- ^ "Atlantia, anche noi parte lesa". Benetton scarica sui manager, su affaritaliani.it, 1º dicembre 2019. URL consultato il 3 dicembre 2019.
- ^ Maurizio Belpietro, Benetton, padroni a loro insaputa, La Verità, 2 dicembre 2019, pp.1-5
- ^ a b Autostrade per l'Italia, Assemblea nomina Mari Presidente e da Cda deleghe Ad a Tomasi, su www.teleborsa.it. URL consultato il 7 ottobre 2024.
- ^ Gianluca Sepe, Chi è Roberto Tomasi, nuovo Ad di Autostrade, su formulapassion.it, 30 novembre 2019. URL consultato il 17 gennaio 2021.
- ^ Paolo Frasina, Ponte Morandi. Le accuse: ispezioni degli stralli fatte coi binocoli, su ilfattoquotidiano.it, 23 aprile 2021. URL consultato il 23 aprile 2021.
- ^ Andrea Pasqualetto, Ponte Morandi, 51 anni di omissioni: "Su quella pila mai un intervento", Corriere della Sera, 23 aprile 2021, pp. 22-23
- ^ Giuseppe China e Francois de Tonquèdec, Gli ex vertici Autostrade verso il processo, La Verità, 23 aprile 2021, p. 17
- ^ Fabio Savelli, Le Autostrade tornano allo Stato a tre anni dal Ponte: sì di Atlantia a Cdp. Ai Benetton 2,4 miliardi, in Corriere della Sera, 31 maggio 2021. URL consultato il 31 maggio 2021.
- ^ HOLDING RETI AUTOSTRADALI COMPLETA L’ACQUISTO DELL’88,06% DI AUTOSTRADE PER L’ITALIA., su Autostrade per l'Italia. URL consultato il 7 maggio 2022.
- ^ Autostrade, sessanta candeline per l'A1, su italiaoggi.it.
- ^ Autostrade - Aspi festeggia i sessant’anni dell’Autosole e lancia un nuovo logo, su quattroruote.it, 4 ottobre 2024. URL consultato il 4 ottobre 2024.
- ^ Aspi celebra i 60 anni dell’Autostrada del Sole, su gazzettamatin.com, 4 ottobre 2024. URL consultato il 4 ottobre 2024.
- ^ La rete, su Autostrade per l'Italia. URL consultato il 21 novembre 2018.
- ^ La percentuale di partecipazione al capitale sociale è riferita al totale delle azioni in circolazione, mentre la percentuale di voto, riferita alle azioni con diritto di voto in assemblea ordinaria, è pari al 58,00%.
- ^ Composizione Azionaria SAT
- ^ La percentuale di partecipazione al capitale sociale è riferita al totale delle azioni in circolazione.
- ^ Fonte: https://www.autostrade.it/it/chi-siamo
- ^ Bilancio Atlantia S.p.A. al 31.12.2007
- ^ Bilancio Atlantia S.p.A. al 31.12.08
- ^ I clienti Telepass Mobile diventano Wind, su mondomobileweb.it, 25 febbraio 2011. URL consultato il 25 aprile 2018.
- ^ Bilancio ASPI 31.12.17
- ^ È scomparso il 'padre' del Piano Autostrade, in repubblica.it, 19 luglio 1987. URL consultato il 26 agosto 2018.
- ^ Pierluigi Ciocca, Storia dell'IRI: L'IRI nella economia italiana, vol.VI, Roma-Bari, Gius.Laterza & Figli Spa, 2015.
- ^ Società Autostrade Schiavone presidente, in repubblica.it, 15 maggio 1986. URL consultato il 26 agosto 2018.
- ^ Carlo Cambi, Un’autostrada per il biografo del dittatore, in repubblica.it, 27 marzo 1995. URL consultato il 26 agosto 2018.
- ^ Gian Maria GrosPietro presidente di Autostrade, in repubblica.it, 29 maggio 2002. URL consultato il 26 agosto 2018.
- ^ a b Fabio Cerchiai presidente Atlantia, in trasporti-italia.com, 14 aprile 2010. URL consultato il 26 agosto 2018.
- ^ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2010/11/26/277/sg/pdf
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Autostrade per l'Italia
- Wikinotizie contiene l'articolo Inizia la procedura per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia, 18 agosto 2018
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su autostrade.it.
- Approvati il bilancio consolidato del gruppo Autostrade per l’Italia e il progetto di bilancio dell’esercizio 2016 di Autostrade per l’Italia
- Documento informativo relativo alla ristrutturazione del gruppo Autostrade, depositato presso la Consob e Borsa Italiana S.p.A. nel maggio 2003
- MIT: Convenzione regolante i rapporti tra il Ministero e le Società Concessionarie Autostradali Archiviato il 20 agosto 2018 in Internet Archive.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 131165806 · LCCN (EN) nb2008010764 · GND (DE) 10105471-3 |
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