Superstrada Pedemontana Veneta SPV | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regioni | Veneto |
Province | Vicenza Treviso |
Dati | |
Classificazione | Autostrada |
Inizio | Innesto in A4 presso Montecchio Maggiore |
Fine | Innesto in A27 presso Spresiano |
Lunghezza | 94,747[1] km |
Data apertura | 3 giugno 2019 (Breganze - A31 "Valdastico") 18 giugno 2020 (A31 "Valdastico" - Malo) 19 novembre 2020 (Breganze - Bassano Ovest) 28 maggio 2021 (Bassano Ovest - Montebelluna) 8 luglio 2022 (Montebelluna - Spresiano) 6 marzo 2023 (Spresiano - A27) 28 dicembre 2023 (Malo - Montecchio Maggiore) 3 maggio 2024 (Montecchio Maggiore - A4) |
Gestore | Superstrada Pedemontana Veneta S.p.A. |
Pedaggio | Sistema chiuso |
Percorso | |
Località servite | Montecchio Maggiore Malo Bassano del Grappa Montebelluna |
Principali intersezioni | A4, A31 e A27 |
La Superstrada Pedemontana Veneta (SPV) è una tipologia di strada ibrida tra autostrada e Strada extraurbana principale italiana a pedaggio che collega i comuni di Montecchio Maggiore, a ovest di Vicenza, e Spresiano, a nord di Treviso, passando per i distretti industriali di Malo, Bassano del Grappa e Montebelluna, e interconnettendosi lungo il percorso con tre autostrade (da ovest: l'A4, l'A31 e l'A27). È di proprietà della Regione Veneto ed è gestita dalla società omonima Superstrada Pedemontana Veneta del gruppo spagnolo Sacyr.[2][3]
Assieme alla Strada di grande comunicazione Firenze-Pisa-Livorno, l'autostrada Catania-Siracusa e l'autostrada Sistiana-Rabuiese è una delle quattro strade che ha ricevuto in via definitiva[4] una classificazione formata solo da lettere e non alfanumerica.[5]
Classificazioni
[modifica | modifica wikitesto]Inizialmente la costruzione era prevista come strada di categoria A (autostrada); successivamente è stata costruita utilizzando in via eccezionale con alcuni parametri costruttivi delle strade di categoria B per ridurre le fasce di rispetto[6] e avere più flessibilità in fase di costruzione in riferimento ai raggi planimetrici e ai profili altimetrici.[7]
In ogni caso la larghezza della carreggiata è quella di una strada di categoria A. Dal punto di vista tecnico-legale è stata dunque costruita rispettando alcuni criteri delle autostrade (categoria A) e alcune delle "strade extraurbane principali” (categoria B); rappresenta quindi un ibrido tra le due categorie di strade. Per questa ragione sono stati imposti i limiti di velocità delle strade extraurbane principali di 110 km/h, ma presenta segnali stradali di colore verde tipici delle normali autostrade italiane[8]. La Regione Veneto ha richiesto la classificazione come autostrada.[9]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La necessità di realizzare un asse che congiungesse le città sorte ai piedi delle Prealpi venete è stata espressa fin dagli anni settanta quando lo sviluppo socio-economico-industriale dell'area pedemontana ha manifestato una crescente richiesta di mobilità. Negli anni novanta la situazione è diventata critica a causa della progressiva urbanizzazione della campagna veneta e dell'aumento del traffico sull'autostrada Serenissima. Con l'allargamento dell'Unione europea e l'apertura delle frontiere a est a metà degli anni 2000 la situazione è peggiorata, basti considerare che dal 2004 al 2008 il traffico pesante sulla Serenissima è aumentato del 105% (più che raddoppiato).[10]
Nel febbraio del 1990 la Pedemontana veneta viene inserita nel Piano Regionale dei Trasporti della Regione del Veneto.[11]
Nell'agosto del 1997 è stato firmato un accordo quadro tra la regione e il governo riguardo alla Pedemontana. Nella Finanziaria del 1999 lo Stato ha stanziato 40 miliardi di lire per 15 anni. Nella finanziaria del 2001 viene prevista la possibilità di realizzare la pedemontana non come autostrada, ma come superstrada (possibilità poi applicata per accordo con gli enti locali).[12] Nell'accordo tra stato e regione del 9 agosto 2001 lo Stato delega alla regione la competenza sulla realizzazione dell'opera. La delibera nº 121 del CIPE del 21 dicembre 2001 inserisce la Pedemontana veneta tra gli interventi strategici di preminente interesse nazionale.[13]
Nel 2002 la società Pedemontana Veneta S.p.A. composta da Autostrade per l'Italia, Autostrada Brescia-Padova, Autovie Venete, Banca Antonveneta, Unicredit e San Paolo presenta un progetto (senza la "tratta ovest" tra l'A4 e l'A31) che nel dicembre 2002 viene messo a gara dalla regione. A causa di ricorsi e a causa di una procedura di infrazione dell'Unione europea i lavori non partono. Il 24 ottobre 2003 viene firmata un'intesa tra il Governo e la Regione del Veneto e la Pedemontana viene inserita tra le infrastrutture di preminente interesse nazionale per le quali concorre l'interesse regionale.[13] Nel dicembre del 2003 la società Pedemontana presenta un nuovo progetto che comprende anche la tratta ovest; questo progetto viene poi messo a gara, ma alla scadenza nessun progetto alternativo è stato presentato e quindi la società Pedemontana diventa promotrice dell'infrastruttura.
La società nel 2005 diventa a maggioranza privata in seguito all'ingresso nel capitale azionario di Impregilo, del Consorzio Cps, di Fin. Opi e di Adria Infrastrutture. Nello stesso anno la Regione del Veneto, in quanto soggetto aggiudicatore, trasmette il progetto comprensivo della VIA (Valutazione Impatto Ambientale) della società ai Ministeri competenti e alle province competenti. Nell'agosto del 2005 l'opera riceve il VIA ministeriale con alcune prescrizioni. Nel marzo del 2006 il CIPE chiede alla regione Veneto di affidare l'opera in concessione tramite gara che verrà poi pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea nell'ottobre del 2006. L'investimento previsto per i privati è pari a 2.155,048 milioni di euro (Iva esclusa). Alla gara hanno partecipato oltre alla società Pedemontana altre due ATI. In seguito a ricorsi e controricorsi al TAR e al Consiglio di Stato la realizzazione della superstrada è stata affidata all'Ati composta dal consorzio stabile SIS Società Consortile per Azioni ScpA (consorzio tra INC SpA (50,9%) e Sipal SpA (0,1%), entrambe del gruppo FININC SpA di proprietà della famiglia Dogliani, e il gruppo spagnolo Sacyr Vallehermoso (49%)) e da Itinere Infraestructuras SA[14][15]. Il progetto preliminare col quale l'ATI sopra citata è risultata aggiudicataria è stato redatto dall'ingegner Nicola Troccoli in collaborazione col suo staff tecnico dell'Ingeco Ingegneria.
Il 15 agosto del 2009 l'ingegner Silvano Vernizzi[1], amministratore delegato di Veneto Strade[16] e già commissario delegato per l'emergenza socio economico ambientale della viabilità di Mestre (nomina connessa ai lavori per il Passante di Mestre[17]) è stato nominato Commissario straordinario per lo stato di emergenza socioeconomico-ambientale nei territori delle province di Treviso e Vicenza.
Il soggetto titolare della realizzazione dei lavori è la Regione del Veneto e il Commissario Delegato per l'Emergenza determinatasi nel settore del traffico e della Mobilità nel territorio delle province di Treviso e Vicenza.[18]
Il 9 gennaio 2010 vengono pubblicati e poi resi esecutivi i tremila espropri nelle province di Vicenza e di Treviso.[19]
Il 20 settembre 2010 il Commissario straordinario ha firmato il decreto di approvazione del progetto definitivo.[20]
La posa della prima pietra è avvenuta il 10 novembre 2011 a Romano d'Ezzelino[21]; nel 2012 sono iniziati i lavori al principio della nuova strada, mentre nel bassanese i cantieri sono stati aperti il 4 febbraio 2013.[22][23][24]
A causa di alcune varianti sostanziali al progetto definitivo, alcuni tratti (3f e 2b) nel 2011 vengono sottoposti nuovamente a Valutazione di Impatto Ambientale e approvati con decreto nº 2260 della Giunta Regionale del Veneto il 10 dicembre 2013.[24] L'ultimo tratto in variante (3c), viene approvato a febbraio 2015.[25][26]
Il 19 aprile 2016, durante i lavori di scavo della galleria tra Malo e Castelgomberto (lunga 7 km), crolla la volta del traforo e un colossale masso di 32 tonnellate precipita e uccide l'operaio Sebastiano La Ganga. Il cantiere della galleria viene sequestrato dalla magistratura, che indaga 14 persone per omicidio colposo. Durante le indagini, viene anche avviata un'inchiesta per il presunto uso di materiale senza marchio CE, come invece richiesto nel capitolato d’appalto. Il cantiere venne dissequestrato solo nel novembre 2019.[27] Il 13 giugno 2022 viene abbattuto l'ultimo diaframma della galleria.[28]
L'apertura al traffico del primo tratto (da Breganze all'allacciamento con l'autostrada A31 "Valdastico") di 7,2 km è avvenuta il 3 giugno 2019, mentre la conclusione dell'intera opera era prevista per settembre 2020.[29][30]
A dicembre 2019 i vertici di Spv e SIS stimavano la conclusione dell'opera per novembre 2021.[31]
Il 18 giugno 2020 viene inaugurato il secondo tratto da Malo all'allacciamento con l'autostrada A31 "Valdastico" portando l'intero tracciato percorribile a 12 km. Il completamento dell'opera viene confermato entro la fine del 2021, esclusa la galleria di Malo[32] e l'allacciamento con l'autostrada A4, quest'ultimo previsto entro i primi mesi del 2024.[33]
A fine agosto 2020 la struttura è allagata a causa delle piogge e resta chiusa per un giorno “in via precauzionale” nel tratto compreso tra Malo e la A31 Valdastico.[34]
Il 19 novembre 2020 è stato aperto il terzo tratto Breganze-Bassano Ovest[35], seguito dall'apertura del tratto Bassano Ovest-Montebelluna di altri 35 chilometri il 28 maggio 2021.
L'8 luglio 2022 è stato aperto il quinto tratto Montebelluna-Spresiano di altri 14,5 chilometri.
Il 6 aprile 2023 è stato inaugurato l'allacciamento finale del lato trevigiano della superstrada con l'autostrada A27.
Il 28 dicembre 2023 è stato inaugurato il tratto finale della SPV tra Malo e Montecchio di 22,3 km con due gallerie: Malo e Sant’Urbano. L'importo del pedaggio tra Spresiano e Montecchio, l'intera tratta, è pari a 15,90 €; l'apertura al traffico dell'ultimo tratto mancante è avvenuta nella serata di venerdì 29 dicembre 2023[36]
Il 7 aprile 2024 entrano in servizio le quattro aree di servizio sull'intero tracciato, ovvero Altivole e Colceresa, in entrambi le direzioni.[37]
Il 3 maggio 2024 è stata inaugurata l'ultima tratta mancante, ovvero il collegamento diretto con la A4 a Montecchio Maggiore; l'apertura al traffico è avvenuta nella mattina del 4 maggio cosicché A27 e A4 sono connesse senza soluzione di continuità[38], evitando di arrivare sino allo snodo di Mestre o utilizzare la A31. Il 25 giugno 2024 è stato inaugurato il nuovo casello di Montecchio Maggiore, grazie al quale il collegamento con l'A4 ora è a transito immediato (prima occorreva percorrere circa 1 km sulla strada ordinaria tra vecchio casello e la nuova barriera situata sulla SPV).
Finanziamento e concessione
[modifica | modifica wikitesto]L'infrastruttura, realizzata in finanza di progetto da Superstrada Pedemontana Veneta S.p.A., subentrata all'ATI SIS SCpA - Itinere SA il 15 febbraio 2011, che gestirà l'opera e ne riscuoterà il pedaggio per 39 anni, avrà un costo di 2.391 milioni di euro.[14][18][39]
Il costo aggiornato al 2013, stimato per l'intero progetto è pari a 2258 M€[24], a fronte di un contributo pubblico globale, sia statale che regionale, di 615 M€[40] a cui si dovranno aggiungere gli eventuali contributi regionali in ragione dei flussi di traffico per il bilancio economico del project financing.
Alla scadenza dei 39 anni dalla fine dei lavori, l'infrastruttura tornerà in gestione alla Regione.
Al 13 ottobre 2018, la spesa è lievitata a circa 3 miliardi di euro, con la Regione Veneto che ha erogato un contributo straordinario di 300 milioni di euro alla concessionaria privata, il Consorzio torinese SIS dei fratelli Dogliani. La Regione è così subentrata al consorzio nella riscossione dei pedaggi, assumendosi i rischi d’impresa legati ai flussi di traffico, mentre a SIS era stato garantito un canone annuale di 153 milioni di euro. Alcune testate giornalistiche hanno ipotizzato che a regime si arriverà a un costo di 13 miliardi di euro, più di 100 milioni di euro al chilometro.[41] Per fare questo calcolo hanno suddiviso il supposto costo di 13 miliardi di euro per i 94 km di lunghezza della SPV. In realtà la Superstrada comprende anche 68 km di viabilità secondaria realizzati insieme ai 94 km di SPV e compresi nel costo totale dell'opera.[42] Secondo altri giornali il costo dell'opera è di oltre 12 miliardi di euro al 2059 quando la superstrada passerà al pubblico, oltre questi costi ci sono i pedaggi autostradali da oggi al 2059 che secondo questi giornali saranno incassati totalmente dalla Regione andando a diminuire il totale di 12 miliardi di euro di spese al 2059.[43] Nell'eventualità che l'autostrada sia più o meno utilizzata si arriverà a compensare o a stare sotto ai costi totali dell'opera. Se la SPV sarà molto utilizzata non si esclude un guadagno netto della Regione. Dopo il 2059 l'infrastruttura tornerà in gestione alla Regione.
Stima dei pedaggi
[modifica | modifica wikitesto]La società Aiscat [44] si occupa di fornire i dati di traffico delle sue associate tra cui c'è la SPV. I dati di Dicembre 2022 per l'intero 2022 forniti per il traffico leggero è di 144.2 milioni di veicoli/km, per i veicoli pesanti è di 46.8 M veicoli/km.[45] I pedaggi sono di 0,16420 €/km per i veicoli di classe A e di 0,29405 €/km per i veicoli delle altre classi. Quindi si può fare una stima degli introiti lordi della Regione Veneto per il 2022: (144.2*0.1642) + (46.8*0.29405) che fanno un totale di circa 37.4 milioni di euro per il 2022, a fronte di un canone annuale di 153 milioni di euro che la Regione deve pagare.[46]
Alla fine del 2022 la Regione Veneto stimava per l'intero 2023, primo anno di esercizio "vero", gli introiti della SPV pari a 158 milioni di euro con uscite pari a 187 milioni di euro. Le uscite aumenteranno di anno in anno con 182 milioni nel 2024 e 210 nel 2025 e poi via via a salire.[47]
Caratteristiche dell'infrastruttura
[modifica | modifica wikitesto]La Pedemontana è una strada a due carreggiate indipendenti, ciascuna con due corsie per senso di marcia ognuna larga 3,75 metri, con corsia d'emergenza larga 3 metri, con banchina sinistra di 75 cm e con spartitraffico centrale di 3,00 metri, costituendo una piattaforma di 25,50 metri di sezione.[48]
La velocità di progetto è pari a 120 km/h per tutto il percorso.[1]
Degli oltre 90 chilometri di tracciato, 50 km sono in trincea, 26,5 km in rilevato, 7,8 km in gallerie naturali e 5,9 km in gallerie artificiali.[1]
I pedaggi, stabiliti nell’Allegato B alla Delibera della Giunta Regionale n. 261 del 2019[49], prevedono i seguenti importi chilometrici:
EUR per KM | Classificazione legale veicolo | Descrizione veicolo |
---|---|---|
0,16420 €/km | classe A | Auto, moto |
0,18350 €/km | classe B | Furgoni, camper, etc. |
0,22550 €/km | classe 3 | Veicoli a 3 assi |
0,35730 €/km | classe 4 | Veicoli a 4 assi |
0,42755 €/km | classe 5 | Veicoli a 5 o più assi |
Tabella percorso
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d Progetto Esecutivo - Parte Generale - Inquadramento dell'Intervento (PDF), su provincia.vicenza.it.
- ^ Chi siamo, su Sito ufficiale della Superstrada Pedemontana Veneta. URL consultato l'8 luglio 2024.
- ^ (EN) Sacyr, Projects in Italy, su Sacyr. URL consultato l'8 luglio 2024.
- ^ Esistono molte strade che non sono state classificate in via definitiva e sono provvisoriamente identificate dalla sigla alfanumerica NSA 000, dove NSA sta per nuova strada ANAS e 000 è il numero, che varia da strada a strada, assegnato.
- ^ Se si considerano come numeri anche le cifre romane. Infatti, in provincia di Brescia alcune importanti strade provinciali sono indicate da un numero romano, ad esempio la SP IX Quinzanese.
- ^ Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-05570, su senato.it. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ La Superstrada Pedemontana Veneta - Pagina 2 di 4, su Strade & Autostrade Online, 25 luglio 2016. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ Tutta la segnaletica sulla SPV è di tipo autostradale. Vedere le foto più in fondo
- ^ Dettaglio Deliberazione della Giunta Regionale - Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto, su bur.regione.veneto.it. URL consultato il 19 settembre 2022.
- ^ Emergenza traffico e tir in A4, su gazzettino.it, 4 luglio 2009. URL consultato il 12 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2014).
- ^ Regione del Veneto - La Superstrada Pedemontana Veneta in cifre, su regione.veneto.it.
- ^ ShowDoc, su senato.it. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ a b Protocollo di Legalità per la costruzione della Pedemontana
- ^ a b Fondazione Nord Est - Pedemontana Veneta, su fondazionenordest.net (archiviato dall'url originale il 27 gennaio 2011).
- ^ Gruppo Sacyr - Strade in costruzione in Italia Archiviato il 16 novembre 2016 in Internet Archive.
- ^ Veneto Strade Spa
- ^ Gazzettino.it - La Pedemontana accelera: arriva il commissario Archiviato il 26 agosto 2014 in Internet Archive.
- ^ a b Camera dei Deputati - CORRIDOIO PLURIMODALE PADANO - Sistemi Stradali ed Autostradali Archiviato il 25 gennaio 2014 in Internet Archive.
- ^ Pedemontana veneta, via agli espropri Gli interessati sono quasi tremila - Corriere del Veneto, su corrieredelveneto.corriere.it. URL consultato il 20 gennaio 2024.
- ^ Agenzia ASCA, parte la Pedemontana[collegamento interrotto]
- ^ Pedemontana, al via i cantieri L'opera sarà pronta tra sei anni, su Corriere del Veneto. URL consultato il 18 febbraio 2022.
- ^ Caterina Zarpellon, Pedemontana. Aperto il cantiere a sud di Bassano, su ilgiornaledivicenza.it, Il Giornale di Vicenza, 5 febbraio 2013 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2014).
- ^ Aristide Cariolato, Pedemontana, la Regione punta al 2017, su ilgiornaledivicenza.it, Il Giornale di Vicenza, 12 aprile 2014. URL consultato il 19 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2014).
- ^ a b c decreto n°2260 della Giunta Regionale del Veneto il 10 dicembre 2013, pubblicato sul bollettino ufficiale n°116 del 31 dicembre 2013
- ^ DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE n. 2724 del 29 dicembre 2014, Bollettino Ufficiale della Regione del Veneto n. 14 del 6 febbraio 2015
- ^ Pedemontana 9_11_2016 (delib. 13).pdf, in Google Docs. URL consultato il 15 novembre 2016.
- ^ Giusepoe Pietrobelli, Pedemontana Veneta, “tecnici della Regione nella galleria un’ora prima del crollo che uccise un operaio”, su Il Fatto Quotidiano, 20 gennaio 2020.
- ^ Pedemontana. Cade l'ultimo diaframma della galleria di Malo. Video, su Alto Vicentino online, 14 giugno 2022.
- ^ Martina Zambon, Pedemontana, nel 2019 il primo tratto. «Cantieri avanti tutta, l’Europa si fida di noi», su corrieredelveneto.corriere.it, Corriere della Sera, 5 dicembre 2017.
- ^ Società Editrice Athesis S.p.A, Pedemontana apre nuovo tratto Malo-Thiene [collegamento interrotto], su Il Giornale di Vicenza.it. URL consultato il 6 novembre 2019.
- ^ Marco Scorzato, Pedemontana al 70% «Apertura completa nell’autunno del 2021», su Il Giornale di Vicenza.it. URL consultato il 7 dicembre 2019 (archiviato dall'url originale l'8 dicembre 2019).
- ^ Omar Dal Maso, Superstrada Pedemontana Veneta: oggi aperto il casello di Malo senza cerimonie, in L'Eco Vicentino, 18 giugno 2020.
- ^ Antonella Fadda, Lavori al via, nuovo casello tra 4 anni, in Il Giornale di Vicenza, 11 febbraio 2020.
- ^ Vicenza, l'autostrada inaugurata pochi mesi fa chiusa per allagamenti. La Regione si giustifica: "L'acqua arriva dai campi coltivati", su Il Fatto Quotidiano, 31 agosto 2020. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ Pedemontana Veneta, si apre il tratto Breganze-Bassano, in Il Giornale di Vicenza, 18 novembre 2020.
- ^ Pedemontana Veneta, aperta l'intera tratta. Pedaggi e tracciato, su Il Giornale di Vicenza, 28 dicembre 2023. URL consultato il 28 dicembre 2023.
- ^ Admin Spv, Apertura all'Utenza aree di servizio di Colceresa e di Altivole, su Superstrada Pedemontana Veneta, 7 marzo 2024. URL consultato il 14 ottobre 2024.
- ^ Da sabato 4 maggio apre al traffico l'innesto della Pedemontana alla A4, su trevisotoday.it.
- ^ Alessandro Zuin, "Corriere del Veneto" con sede in Padova, via Rismondo n. 2/E - edizione di Padova e Rovigo, 16 giugno 2013 N. 140, pag. 5
- ^ l'SPV in sintesi - Regione del Veneto, su regione.veneto.it. URL consultato il 1º settembre 2020.
- ^ Giuseppe Pietrobelli, Pedemontana Veneta, la Corte dei Conti fotografa l'incompiuta: fare chiarezza su costi, tempi e opere secondarie, su Il Fatto Quotidiano, 13 ottobre 2018. URL consultato il 23 giugno 2020.
- ^ Superstrada Pedemontana Veneta - FAQ, su Regione Veneto. URL consultato il 14 maggio 2023.
- ^ Gloria Ferrari, Pedemontana Veneta: 12 miliardi per 94 km di strada, pagano i cittadini, su L'indipendente, 31 Agosto 2022. URL consultato il 14 maggio 2023.
- ^ Rappresentatività, su Aiscat. URL consultato il 14 maggio 2023.
- ^ Aiscat Informazioni 12.2023 (PDF), su Aiscat. URL consultato il 14 maggio 2023.
- ^ Grafico della stima dei pedaggi della SPV, su kensan. URL consultato il 14 giugno 2023.
- ^ Pedemontana Veneta, per ora la Regione perde soldi., su GDV oltre Vicenza. URL consultato il 14 giugno 2023.
- ^ Decreto Ministeriale 5 Nov 2001 - Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade
- ^ Bur n. 31 del 02 aprile 2019 della Regione Veneto, le tariffe sono presenti nell'allegato B
- ^ a b Pagamento separato per SPV e cambio biglietto alla stessa macchinetta, esazione completamente automatica per sistemi di telepedaggio
Voci correlate
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[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Superstrada Pedemontana Veneta
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su superstradapedemontanaveneta.it.
- Superstrada Pedemontana Veneta, su regione.veneto.it.