Coordinate: 45°43′N 10°01′E

Vigolo

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Vigolo
comune
Vigolo – Stemma
Vigolo – Bandiera
Vigolo – Veduta
Vigolo – Veduta
Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Bergamo
Amministrazione
SindacoGabriele Gori (lista civica Vigolo Vola) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate45°43′N 10°01′E
Altitudine616 m s.l.m.
Superficie12,31 km²
Abitanti570[2] (1-1-23)
Densità46,3 ab./km²
Frazioninessuna[1]
Comuni confinantiAdrara San Martino, Adrara San Rocco, Fonteno, Parzanica, Predore, Tavernola Bergamasca, Viadanica
Altre informazioni
Cod. postale24060
Prefisso035
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT016237
Cod. catastaleL894
TargaBG
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[3]
Cl. climaticazona E, 2 944 GG[4]
Nome abitantivigolesi
Patronosanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Vigolo
Vigolo
Vigolo – Mappa
Vigolo – Mappa
Posizione del comune di Vigolo nella provincia di Bergamo
Sito istituzionale

Vigolo [ˈviːɡolo] (Ìgol [ˈiɡol] in dialetto bergamasco[5]) è un comune italiano di 570 abitanti[2] della provincia di Bergamo in Lombardia. Situato su un terrazzamento posto a circa 600 m s.l.m. che sovrasta la sponda occidentale del Lago d'Iseo, dista circa 49 chilometri a est dal capoluogo orobico.

Il paese ha origini antichissime, risalenti al periodo romano. Recenti studi hanno infatti appurato l'esistenza di alcuni piccoli e primordiali agglomerati urbani in corrispondenza delle attuali contrade di Bessana, Parmerano, Pressana e Trussano.

Tuttavia i primi documenti scritti che attestano l'esistenza del toponimo risalgono all'anno 1202, mentre in altri datati 1331 si accerta l'autonomia comunale di Vigolo. I confini comunali sono rimasti pressoché invariati nel corso dei secoli, tanto che in atti risalenti al XV ed al XVI secolo riferiscono che il comune, sottoposto all'autorità feudale dei conti Calepio, inglobava le stesse contrade che oggi costituiscono il comune.

A tal riguardo interessante è la testimonianza di Giovanni Maironi da Ponte che, nel XVIII secolo, così descrive il paese di Vigolo nel suo ‘'Dizionario Odeporico'’:

«Vigolo conta 450 anime con le seguenti contrade: Bratta, Bessena, Ceradina, Clogna, Marce', Paul, Prezzana, Recorsone, Ronchi, Trovale, Trusa, Vago. Vigolo è uno dei comuni con più contrade…»

L'epoca medievale non vide avvenimenti di rilievo in queste contrade, anche se le cronache raccontano dell'esistenza di una torre (ora inglobata nell'edilizia civile) e di un castello di cui non resta più nulla, a conferma del fatto che il paese dovette ricorrere alla necessità di erigere strutture difensive.

Nello stesso periodo si verificò un sempre crescente malumore nei confronti dei conti Calepio, feudatari che assoggettavano la zona imponendo tasse e gabelle spesso troppo onerose. Questo sfociò nella richiesta, avanzata dagli abitanti stessi, di annessione alla Repubblica di Venezia, che puntualmente avvenne nel 1428 per opera del doge della città lagunare. Negli anni successivi, e per gran parte del XVI secolo, si verificarono screzi con la vicina comunità di Tavernola, unita con Vigolo in un'unica parrocchia. La volontà di questi ultimi di suddividere la parrocchia in due entità distinte (una per ognuno dei due borghi) non trovava d'accordo i vicini, causando diatribe e battibecchi che sfociavano in lotte a colpi di carte bollate ed atti notarili, degenerando anche in scontri campanilistici.

Nei secoli seguenti non vi furono avvenimenti degni di nota per questo paese, che seguì le sorti politiche del resto della Provincia di Bergamo.

Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica dell'8 novembre 1991.

«Troncato: nel primo di azzurro calzato d'oro, all'aquila volante, vista di tre quarti, con la testa a destra e la coda a sinistra, di nero, posta nel primo; nel secondo, d'azzurro, alle tre basse colline, di verde, fondate in punta, la collina centrale, con la sommità pianeggiante, sostenente la pecora d'argento, camminante, con le quattro zampe a terra. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di verde.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Il paese, grazie alla sua invidiabile posizione geografica, offre un gran numero di attrazioni dal punto di vista naturalistico. Numerosi prati adibiti a pascolo, pinete e cascine recentemente ristrutturate garantiscono, oltre a una bella visuale del panorama, una grande risorsa data dal turismo.

In questo contesto si possono compiere un gran numero di escursioni adatte ad ogni tipo di esigenza: sia semplici passeggiate che percorsi impegnativi, fino alla possibilità di utilizzare proficuamente la mountain bike.

Degni di nota sono gli edifici sacri presenti sul territorio. In primo luogo è possibile ammirare la chiesa parrocchiale dedicata all'Assunzione di Maria, edificata nel XVIII secolo in luogo di un precedente edificio di culto e più volte ristrutturata. In essa sono racchiuse opere di Antonio Cifrondi e di Umberto Marigliani, con un bell'altare in marmo nero, opera della famiglia Manni. La chiesa è sede dell'omonima parrocchia afferente al vicariato di Predore, diocesi di Bergamo. Il campanile ospita un concerto in reb3, fuso da D. D'Adda nel 1953.

Sono inoltre presenti la chiesa di San Rocco, risalente al XVII secolo, e il santuario della Madonna di Loreto. Conosciuto anche come Madonna del Dosso, a causa della sua posizione fuori dal centro abitato in prossimità di un piccolo colle, venne edificato agli inizi del XIX secolo.

Evoluzione demografica

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Abitanti censiti[6]

Amministrazione

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Il 26 maggio 2019 è stato eletto Sindaco Gabriele Gori, della lista civica "Vigolo Vola"

  1. ^ Comune di Vigolo - Statuto
  2. ^ a b Dato Istat - Popolazione residente al 31 maggio 2021 (dato provvisorio).
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  5. ^ Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario di Carmelo Francia, Emanuele Gambarini (a cura di), Dizionario italiano-bergamasco, Torre Boldone, Grafital, 2001, ISBN 88-87353-12-3.
  6. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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