Duck Record

Da Teknopedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Niente fonti!
Questa voce o sezione sull'argomento etichette discografiche non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.

Puoi migliorare questa voce aggiungendo citazioni da fonti attendibili secondo le linee guida sull'uso delle fonti. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Duck Record
StatoItalia (bandiera) Italia
Fondazione1975 circa a Corsico
Chiusura2014
Sede principaleMilano
GruppoDuck Record s.r.l.
SettoreMusica
ProdottiVinili, Musicassette, CD, DVD

La Duck Record è stata una casa discografica indipendente italiana, fondata da Bruno Barbone, che si occupava di produzione, distribuzione e vendita all'ingrosso, nata a metà degli anni 70 a Corsico, in provincia di Milano. La società, oltre a pubblicare con il suo marchio era proprietaria di una serie di sottoetichette discografiche: Bebas Gold, Bebas Record, Budget Line, Butterfly, Duck Gold, Green Record, Intensity, Little Sound, Monkey, New Eco, Six Record, Super Music, DUB, Tiger Music.

La Duck Record nacque a metà degli anni 70 ed era inizialmente distribuita dalla CGD Italia[1].

Nel corso degli anni l'etichetta ha pubblicato album di Alberto Camerini (Dove l'arcobaleno arriva, 1995), Marco Ferradini (Filo rosso, 2005), Riccardo Fogli (Ci saranno giorni migliori, 2005). Gisella Cozzo ("Kids' Xmas Favourites", "Traditional Nursery Rhymes" prodotti da Gisella Cozzo).

Inoltre ha curato, tramite alcune sotto etichette, la distribuzione di raccolte di artisti come Gian Pieretti[2] e l'Equipe 84[3].

Tra i molti generi musicali prodotti e pubblicati dall'etichetta oltre alla musica napoletana[4], grande spazio hanno avuto il folk italiano, la musica latino americana e il genere orchestre di liscio.

Artisti sotto contratto

[modifica | modifica wikitesto]
  1. ^ CGD Classic music, in Billboard, 18 dicembre 1982.
  2. ^ Gian Pieretti - Il vento dell'est, su discografia.dds.it, Discoteca di stato.
  3. ^ Equite 80 - Sei già di un altro, su discografia.dds.it, Discoteca di stato.
  4. ^ Copia archiviata, su musicanapoletana.com. URL consultato il 30 marzo 2018 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2018).

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
Controllo di autoritàVIAF (EN123322915