Scaduto il mandato della triarchia nell'estate 1956, la presidenza del Catania viene confermata ad Agatino Pesce. La scelta del nuovo allenatore cade su Ernesto Matteo Poggi detto "Gipo" che vanta una lunga carriera di calciatore vissuta a Genova, dove ha vestito le maglie di tutte le squadre genovesi, "Gipo" classe 1913, si appresta a vivere la sua prima esperienza lontano dalla lanterna. La squadra viene completamente ribaltata, se ne vanno Guido Klein, dopo sei stagioni con 135 presenze e 47 reti, Quoiani, Bassetti, Ghiandi, il portiere Bardelli, i difensori Boniardi, Bravetti e Santamaria. Sono una decina i volti nuovi di un Catania rinnovato. Eppure disputa un ottimo campionato, sfiorando la promozione, persa all'ultima giornata di campionato in quel di Modena (1-0), una vittoria e sarebbe stata promozione diretta, un pareggio sarebbero stati spareggi. Nella stagione 1956-1957 il Catania disputò l'undicesimo campionato di Serie B della sua storia, con 42 punti si piazzò al quarto posto. Amichevole di lusso il 16 dicembre 1956 allo stadio Cibali, ospite del Catania l'Honved di Budapest, secondo la stampa il club più forte del mondo, ed il suo calciatore simbolo, quel Ferenc Puskás, guida della nazionale magiara, fino ad un passo dal titolo mondiale in Svizzera nel 1954, finirà (9-2) per gli ospiti, con una rete perla da 50 metri di Puskás, ma è comunque festa per il pubblico e per la società etnea.