Indice
Jan Ceulemans
Jan Ceulemans | |||||||||||||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Ceulemans nel 1980 | |||||||||||||||||||||||||
Nazionalità | Belgio | ||||||||||||||||||||||||
Altezza | 191 cm | ||||||||||||||||||||||||
Peso | 84 kg | ||||||||||||||||||||||||
Calcio | |||||||||||||||||||||||||
Ruolo | Allenatore (ex centrocampista) | ||||||||||||||||||||||||
Termine carriera | 1º luglio 1992 - giocatore 30 giugno 2015 - allenatore | ||||||||||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||||||||||
Squadre di club1 | |||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||
Nazionale | |||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||
Carriera da allenatore | |||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||
Palmarès | |||||||||||||||||||||||||
| |||||||||||||||||||||||||
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato. Il simbolo → indica un trasferimento in prestito. | |||||||||||||||||||||||||
Jan Ceulemans (Lier, 28 febbraio 1957[1]) è un ex calciatore e allenatore di calcio belga, di ruolo centrocampista.
Considerato uno dei calciatori belgi più forti di tutti i tempi[2] e, da alcuni, il migliore nella storia del calcio[2], è ricordato specialmente per la sua lunga militanza al Club Bruges, con cui dal 1978 al 1992 vinse cinque campionati, due Coppe del Belgio e cinque Supercoppe nazionali.[2] La prima parte della sua carriera agonistica, che convenzionalmente viene collocata fra i tardi anni settanta e i primi anni novanta, lo ha visto protagonista in un contesto storicamente significativo per il calcio europeo[2], che gli consentì di espandere la sua fama oltre i confini nazionali, soprattutto in corrispondenza della sua partecipazione alle competizioni UEFA per club, ed è definito il giocatore simbolo della sua squadra di appartenenza.[2]
Con la nazionale belga partecipò a tre edizioni dei campionati del mondo: Spagna 1982, Messico 1986 e Italia 1990, e a due Coppe d'Europa nel 1980 e nel 1984.[2][3] In virtù di giocatore più rappresentativo del suo Paese, nel marzo 2004 è stato inserito nel FIFA 100, la lista stilata per la FIFA da Pelé, che riunisce i 125 più grandi calciatori viventi.[4] È il terzo maggior cannoniere nella storia del Club Brugge e il secondo calciatore per numero di presenze con la propria selezione nazionale con 96 apparizioni[2][3] È inoltre il miglior marcatore nella storia del derby di Bruges, con 12 gol.
Caratteristiche tecniche
[modifica | modifica wikitesto]Ceulemans era un calciatore completo[3], moderno della concezione del gioco[2]; saltuariamente impostato come seconda punta[2], egli ebbe infatti il merito di ampliare largamente i compiti tradizionalmente attribuiti agli attaccanti, combinandoli con successo ai tratti atipici del playmaker difensivo[2]. Nato come centrocampista centrale, fu uno dei massimi specialisti nel ruolo del jolly offensivo in virtù delle eccellenti doti balistiche sviluppate nella sperimentazione di più ruoli, come l'ala, il trequartista e il finto centravanti.[2][3]
Abilissimo nei movimenti, era dotato di estro ed imprevedibilità.[2] Bravissimo nel contropiede e nel dribbling[2] disponeva di un fisico robusto che lo facilitava nel reggere l'urto con i diretti avversari, potendo anche superarli con poderose azioni personali.[2] Incline a calciare preferibilmente con il sinistro,[2] era un ottimo costruttore di gioco e buon finalizzatore[2] supportato da un'eccellente elevazione, qualità che esprimeva maggiormente con intelligenti inserimenti in area, difficilmente letti dalle difese avversarie.[2]
Carriera
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Liers, cittadina delle Fiandre in provincia di Anversa, Jan Ceulemans mosse i suoi primi passi nel mondo del calcio dietro le file giovanili del Koninklijke Lierse,[2][3] facendo emergere il suo grande talento all'età di dieci anni; successivamente fu ammesso in prima squadra, venendo impostato alternativamente come seconda punta e trequartista.[2] A soli 21 anni e con alle spalle ben 110 presenze da professionista, ricevette l'offerta del Club Bruges, rimasto colpito dalle prestazioni sfoggiate in campionato e dalle 39 reti nelle suddette apparizioni.[2]
La squadra nerazzurra tornò al successo un anno dopo il suo arrivo, distanziando lo Standard Liège - all'epoca squadra della Pro League maggiormente accreditata alla vittoria finale del titolo;[2][3] tale successo rappresentò il primo di ben quattro affermazioni consecutive con la popolare compagine belga, cui si susseguirono due Coppe del Belgio e cinque Supercoppe Nazionali.[2][3] Sebbene fosse annoverato tra i talenti più promettenti della sua generazione, fino all'età di 25 anni non seppe affermarsi in alcuna competizione al di fuori dei confini belgi, difettando nel suo ampio palmarès la presenza di un trofeo internazionale;[3] con il Club Bruges partecipò a modeste apparizioni nelle Coppe Europee, inframezzate fra eliminazioni ai primi turni in UEFA Champions League e in Europa League[2][3]. Esordì nella massima competizione europea il 13 settembre 1978, contro il Wisła Kraków, partita nella quale Ceulemans si rende autore della rete del definitivo 2-1.[3] Si ripete anche al ritorno in Polonia, dove tuttavia la squadra di Cracovia ribalta il risultato scaturito ad Anversa, eliminando di fatto la squadra ospite (3-1). Nonostante la squadra non fosse altamente competitiva nel contesto europeo, il Club Bruges riesce comunque ad approdare in semifinale della Coppa UEFA 1987-1988, trascinata proprio dal giovane centravanti, resosi protagonista di giocate di pregevole fattura e realizzazione di gol pesanti[2][3]. Il primo contro la Stella Rossa, dove i bluneri vinsero il ritorno con un secco 4-0, seguito dalla goleada inflitta al Borussia Dortmund (5-0), a seguito della sconfitta per 3-0 in Germania; è proprio Ceulemans ad aprire le marcature dell'incontro.[2]
L'avventura in Coppa UEFA viene prematuramente interrotta dall'Espanyol, che nella partita di ritorno al Camp Nou piega 3-0 la compagine belga che nel match precedente si era imposta 2-0. Successivamente all'ennesima semifinale persa nella Coppa delle Coppe nella stagione 1991-1992 per mano dell'Werder Brema non vi sono da segnalare particolari soddisfazioni personali a livello europeo, in controtendenza ai risultati conseguiti in patria e ad una rosa di discreto livello.[2] Si dimostra inoltre estremamente fedele ai colori della propria maglia, non prendendo in considerazione le invitanti offerte provenienti dai maggiori campionati europei.[2] Nell'estate del 1980 l'ambizioso Milan, retrocesso in Serie B in seguito allo scandalo italiano del calcioscommesse, tentò di ingaggiare il giocatore, trovando persino un accordo con lui e il Bruges; nel momento in cui tutto sembrava definito, tuttavia, Ceulemans cambiò idea e rifiutò il trasferimento: stando a voci mai confermate, sarebbe stata la madre del giocatore a convincerlo a non andare in Italia.[2]
Ceulemans chiuse la carriera ai Blauw en Zwart con un totale complessivo di 191 reti realizzate in 407 apparizioni, divenendo di fatto uno dei giocatori più prolifici nell'intera storia del club.[2][3]
Nazionale maggiore
[modifica | modifica wikitesto]Il 12 dicembre 1976, all'età di 19 anni e 256 giorni riceve la sua prima convocazione in nazionale maggiore da parte del CT Guy Thys in vista delle partite di qualificazione alla Coppa del Mondo 1978 in Argentina;[2][3] tuttavia, la rassegna in cui Ceulemans imprimette maggior peso fu durante l'Europeo 1980 in Italia[2]. La squadra allenata da Thys poteva vantare nel suo organico grandi nomi del calibro di Jean-Marie Pfaff, Julien Cools, François Van der Elst ed Erwin Vandenbergh; nello specifico, proprio per la grande qualità tecnica vigente all'interno della formazione designata per la rassegna continentale è tutt'oggi ritenuta da molti esperti come una delle nazionali belghe più forti di tutti i tempi.[2][3] Esordisce il 26 marzo 1977 nella partita casalinga contro i Paesi Bassi persa 2-0;[3] realizza invece la sua prima rete con la maglia dei Red Devils il 6 maggio 1980 fissando il risultato dell'amichevole con la Romania sul definitivo 2-1. Il 2 giugno seguente, prima della partenza per gli Europei, mette a segno una doppietta ai danni del Perù, con cui i belgi pareggiano 2-2 nella trasferta di Lima.[2][3]
Confermato titolare inamovibile della formazione di Thys, rispetto allo stile di gioco mantenuto in campionato con il Club Bruges, viene impostato in pianta stabile come centravanti;[2][3] a conferma di tutto ciò, il Belgio vince il proprio girone, pareggiando contro gli inglesi - contro cui Ceulemans risponde alla rete del vantaggio di Ray Wilkins dopo tre minuti, i padroni di casa dell'Italia e battendo a sorpresa la Spagna (2-1). Nella finale disputatasi il 22 giugno allo Stadio Olimpico di Roma la rivale d'affrontare è la temutissima Germania Ovest, che si impone per 2-1 con il gol tedesco di Horst Hrubesch arrivato a due minuti dal fischio finale[2][3]. Sebbene i Diavoli Rossi fossero usciti sconfitti, la finale rappresenta ancora oggi il miglior risultato conseguito nella Coppa d'Europa; inoltre, il fatto di essere stati eliminati in extremis dalla squadra alla vigilia candidata alla vincita del trofeo, trasmise alla squadra belga un forte senso di orgoglio e soddisfazione[3].
Il 13 giugno 1982 Ceulemans fa il suo esordio al Mondiale di Spagna 1982, nella prima partita ai gironi contro i campioni in carica dell'Argentina. Il tecnico Guy Thys, che aveva fatto del catenaccio e contropiede l'arma principale di gioco, imbrigliò le iniziative di Diego Armando Maradona, bloccandogli i punti di riferimento, e al momento giusto colpì; fu così che il Belgio vinse sorprendentemente per 1-0 con un gol di Vandenbergh realizzato a tu per tu con il portiere avversario[2]. Dopo aver superato il fanalino di coda di El Salvador con il medesimo risultato, i Diavoli Rossi furono piegati per 3-0 dalla Polonia e le belle prove mostrate in precedenza furono spazzate via con la precoce eliminazione dall'Unione Sovietica, contro la quale i belgi resistettero a lungo, contribuendo all'uscita di scena degli stessi sovietici, traditi dalla peggior differenza reti nei confronti dei polacchi.[2] Ancora più sfortunata fu la spedizione all'Europeo di Francia 1984, in cui la compagine belga non riuscì a vincere il suo girone, subendo inoltre un'umiliante 5-0 dai futuri campioni della Francia; per Ceulemans vi fu la parziale soddisfazione di aver realizzato il suo primo gol nella fase finale di una Coppa d'Europa, nel 2-3 contro la Danimarca.
Al Mondiale del 1986 in Messico la nazionale belga ottiene il secondo miglior piazzamento ai Mondiali della propria storia[3]. Il fantasista del Bruges arrivò all'appuntamento mondiale nel suo miglior stato di forma e all'età di 29 anni fu insignito per la prima volta del ruolo di capitano[2][3]. Dopo aver superato a fatica il primo turno come una delle migliori terze (perdendo 2-1 contro i padroni di casa messicani, vinto 2-1 sull'Iraq e pareggiato 2-2 col Paraguay) i Diavoli Rossi batterono agli ottavi l'Unione Sovietica dopo i tempi supplementari in un rocambolesco 4-3, superarono la Spagna ai tiri di rigore ai quarti (1-1 alla fine dei tempi supplementari) e si fermarono in semifinale, sconfitti per 2-0 proprio dai futuri campioni dell'Argentina guidati da Diego Armando Maradona, autore della doppietta decisiva. Il Belgio perse poi anche contro la Francia (4-2 dopo i supplementari) nella finale per il terzo posto.[2] Per il giovane talento del Club Bruges si chiuse un Mondiale da protagonista, impreziosito da tre reti e da prestazioni che attirarono su di lui le lodi della stampa specializzata.[2][3] Saltato l'Europeo del 1988 a causa di un disastroso girone di qualificazione (in cui il Belgio non riuscì neanche ad aggiudicarsi la prima posizione contro squadre largamente abbordabili come Bulgaria, Scozia, Irlanda e Lussemburgo)[2][3], Ceulemans ebbe l'ultima occasione di vincere con la propria nazionale al Mondiale di Italia '90.[2][3]
Inserita nel Gruppo E con Spagna, Uruguay e Corea del Sud, la rappresentativa belga chiuse il girone al secondo posto, soprattutto grazie alla rete di Ceulemans nel 3-1 contro i sudamericani[2][3]. Agli ottavi la squadra da affrontare fu l'Inghilterra, che ottenne la qualificazione al 119º minuto di gioco con un gol di David Platt. Con la fine del Mondiale italiano si chiuse il rapporto di Ceulemans con la nazionale, di cui resta primatista di presenze con 96 partite giocate e 23 gol realizzati.[2][3]
Allenatore
[modifica | modifica wikitesto]Conclusasi la parentesi da giocatore in seguito ad un infortunio al ginocchio destro causato da un violento scontro con l'attaccante Iván Zamorano nell'amichevole contro il Cile, Ceulemans divenne dirigente sportivo dell'Endracht Aalst, con cui raggiunse la promozione in Prima Divisione e la qualificazione diretta al turno preliminare di UEFA Europa League nel 1992.[2] Conseguì il medesimo successo con il Koninklijke Westerlo nel 1998, mentre nel 2005, dopo 13 anni, fece il suo ritorno al Club Bruges come allenatore, ottenendo però scarsi risultati in campionato; dopo aver guidato l'Endracht Aalst nella stagione 2007-2008, si ritirò a vita privata a Kessel, località nella provincia di Limburgo, dove risiede attualmente[3].
Statistiche
[modifica | modifica wikitesto]Tra club, nazionale maggiore e giovanili, Ceulemans ha giocato globalmente 613 partite segnando 253 reti, alla media di 0,41 gol a partita.
Cronologia presenze e reti in nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Giocatore
[modifica | modifica wikitesto]Club
[modifica | modifica wikitesto]- Club Bruges: 1985-1986, 1990-1991
- Club Bruges: 1980, 1986, 1988, 1990, 1991
Individuale
[modifica | modifica wikitesto]- 1980, 1985, 1986
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ https://www.transfermarkt.it/jan-ceulemans/profil/spieler/118147
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac ad ae af ag ah ai aj ak al am an ao ap aq ar as (EN) Lionheart Ceulemans still the pride of Belgium, su fifa.com, FIFA, 2 aprile 2015. URL consultato il 12 ottobre 2015 (archiviato dall'url originale il 7 settembre 2015).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa (EN) Ceulemans, Jan – Stats, su national-football-teams.com, National-Football-Teams. URL consultato il 26 ottobre 2017.
- ^ (EN) Pele's list of the greatest, su news.bbc.co.uk, 4 marzo 2004. URL consultato l'11 agosto 2011.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jan Ceulemans
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Jan Ceulemans, su UEFA.com, UEFA.
- (EN) Jan Ceulemans, su national-football-teams.com, National Football Teams.
- (DE, EN, IT) Jan Ceulemans (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- (DE, EN, IT) Jan Ceulemans (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG.
- Jan Ceulemans, su it.soccerway.com, Perform Group.
- (EN) Jan Ceulemans, su belgianfootball.be, Federazione calcistica del Belgio.
- (EN, RU) Jan Ceulemans, su eu-football.info.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4233150325533410090002 |
---|
- Calciatori del K. Lierse S.K.
- Calciatori del Club Brugge K.V.
- Allenatori dello S.C. Eendracht Aalst
- Allenatori del K.V.C. Westerlo
- Allenatori del Club Brugge K.V.
- Allenatori del R.C.F.C.
- Calciatori belgi del XX secolo
- Calciatori belgi del XXI secolo
- Allenatori di calcio belgi del XX secolo
- Allenatori di calcio belgi del XXI secolo
- Nati nel 1957
- Nati il 28 febbraio
- Nati a Lier (Belgio)
- Calciatori della Nazionale belga