Indice
Engraulis ringens
Acciuga del Pacifico | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Actinopterygii |
Ordine | Clupeiformes |
Famiglia | Engraulidae |
Genere | Engraulis |
Specie | E. ringens |
Nomenclatura binomiale | |
Engraulis ringens (Jenyns, 1842) | |
Sinonimi | |
Anchoviella tapirulus, Engraulis pulchellus, Engraulis tapirulus, Stolephorus tapirulus | |
Nomi comuni | |
acciuga cilena, acciuga peruviana |
L'acciuga del Pacifico[2] (Engraulis ringens (Jenyns, 1842)), conosciuta anche come acciuga cilena o acciuga peruviana, è un pesce osseo marino della famiglia Engraulidae, affine all'acciuga europea.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è diffusa lungo le coste pacifiche dell'America Meridionale dall'Ecuador[1] a nord all'isola di Chiloé in Cile. Raro nei mari delle isole Galápagos[1]. La distribuzione della specie ricalca quella della corrente del Perù dal cui abbondante plancton la specie dipende per l'alimentazione, ed è variabile di anno in anno. È un animale pelagico che si trova di solito entro 80 km dalla costa. Popola acque superficiali fino a una profondità massima di 80 metri[3].
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]E. ringens ha un aspetto molto simile a quello della comune acciuga europea e mediterranea con corpo allungato ed affusolato a sezione rotonda e muso sporgente. Il colore è argenteo con riflessi blu o verdastri lucenti. Le fasi giovanili hanno una fascia argentea brillante sui fianchi che scompare con lo sviluppo[3].
La taglia massima nota è di 20 cm, la taglia media è attorno a 14 cm[3].
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]La longevità massima non supera i 3 anni. Gregaria, forma banchi numerosi. Numerose colonie di uccelli e leoni marini, in particolare Otaria flavescens dipendono per l'alimentazione da questa specie[3].
Alimentazione
[modifica | modifica wikitesto]Planctofaga, assume il nutrimento per filtrazione. Le diatomee costituiscono la base della sua dieta di cui arrivano a costituire il 98%[3].
Riproduzione
[modifica | modifica wikitesto]Le uova sono ellittiche[3].
Pesca
[modifica | modifica wikitesto]Si tratta di una delle specie ittiche più pescate a livello commerciale, sebbene con notevoli fluttuazioni annuali nel pescato. Nel 1971 sono state pescate 13.059.900 tonnellate ma da allora si è assistito ad un declino delle catture dovuto ad El Niño che si è interrotto solo negli anni novanta. Viene pescata soprattutto con reti da circuizione e, secondariamente, con reti a strascico. Perù e Cile sono gli stati che catturano la maggior quantità di E. ringens[1]. Viene utilizzata soprattutto dall'industria per la produzione di farina di pesce e olio di pesce[3].
Conservazione
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante l'elevatissimo carico di pesca e le fluttuazioni numeriche dovute soprattutto a El Niño la specie non viene ritenuta a rischio di estinzione[1].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e (EN) Engraulis ringens, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ Mipaaf - Decreto Ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 1º aprile 2018.
- ^ a b c d e f g (EN) Engraulis ringens, su FishBase. URL consultato il 02.04.2015.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Engraulis ringens
- Wikispecies contiene informazioni su Engraulis ringens
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Engraulis ringens, su FishBase. URL consultato il 02.04.2015.