Marina di Palmi
Marina di Palmi (Marinella) | |
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La Marina di Palmi | |
Stato | Italia |
Regione | Calabria |
Provincia | Reggio Calabria |
Città | Palmi |
Codice postale | 89015 |
La Marina di Palmi (comunemente chiamata Marinella), è una borgo marinaro di Palmi formato da poche case e da una piccola spiaggia antistante una baia racchiusa tra alti speroni di roccia.[1] La bellezza della baia ha contribuito, nel 2014, all'assegnazione da parte di Legambiente di 3 vele blu al comune di Palmi, ponendo la città al terzo posto in tutta la Calabria.[2]
Geografia fisica
[modifica | modifica wikitesto]La Marina di Palmi è situata su un breve tratto pianeggiante di costa che si affaccia sul mar Tirreno,[3] a ridosso delle pendici del monte Sant'Elia e del pianoro di Palmi. Il territorio fa parte del litorale chiamato Costa Viola. La località è formata per lo più da una piccola battigia antistante l'omonima baia della Marinella,[4] dalla quale sorgono, a pochi decine di metri, alcuni edifici ed i tornanti dell'unica strada (immersa tra gli olivi[1][5]) che collega il rione con il sovrastante pianoro nel quale è ubicato il centro storico di Palmi.[6]
La spiaggia, racchiusa dalle alte rocce[7] del bastione montuoso del Sant'Elia e della punta Motta,[8] è formata da ghiaia bianca.[9]
Vicino alla Marina di Palmi si trovano alcune grotte marine e costiere, e degli scogli. Tra le prime vi sono la grotta delle Sirene,[10] la grotta dell'Arcudace[10] e la grotta Perciata[10] mentre lo scoglio principale è denominato Pietra Galera. Quest'ultimo segna l'estremità sud della baia della Marinella mentre l'estremità nord è segnata dalla Punta Motta.
Il territorio della Marina di Palmi rientra, nella sua totalità, nell'elenco delle Zone di Protezione Speciale e dei Siti di Interesse Comunitario della Regione Calabria.[11]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Agli inizi del XVI secolo la città di Palmi, servendosi anche della propria marina, attirò a sé tutti i traffici che si esercitavano lungo la riviera meridionale calabrese.[12]
In quei secoli la Marina fu anche il luogo in cui sbarcavano, per saccheggiare e devastare il centro abitato di Palmi, le varie scorrerie di pirati che attraversavano il Mar Tirreno.[13]
Nel 1735 dalla Marina di Palmi partì il re Carlo III di Spagna, alla volta di Palermo, per la sua incoronazione quale re di Napoli e Sicilia.[14]
Il 22 agosto 1860 la Marina di Palmi vide invece lo storico sbarco della spedizione dei Mille nella lotta di Risorgimento.[15]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Teatro all'aperto
[modifica | modifica wikitesto]Il Teatro all'aperto di località Motta è una costruzione moderna, ad imitazione degli antichi teatri greci, localizzata nei pressi della Marina di Palmi.
Adagiato lungo un costone del Monte Sant'Elia che dal centro storico degrada verso la Marina di Palmi, il teatro è ubicato in una posizione naturale, da cui è possibile ammirare lo Stretto di Messina, le Isole Eolie, Bagnara Calabra e Scilla.[16] Il progetto architettonico fu redatto dagli architetti Rosaria Zoccali e Domenico Abbia, mentre quello strutturale fu firmato dall'ingegnere Bruno Cassone. L'idea di realizzare un teatro fu opera dell'amministrazione comunale guidata dall'onorevole Armando Veneto, nonché dell'Accademia d'Arte Drammatica della Calabria, avente sede a Palmi.
La struttura, inaugurata nel 2000 ed avente una capienza di 1000 posti a sedere, ospita regolarmente eventi culturali ed eventi televisivi, come il "Premio Europa" su Rai International[17] o "La Notte dei Sospiri" andato in onda su Raiuno.[18] Il teatro è stato inserito dalla Regione Calabria nei tredici siti archeologici che ospitarono il "Magna Grecia teatro Festival".[19]
Edicola della Madonna del Carmine
[modifica | modifica wikitesto]In contrada Acqualive, presso il luogo dove avvenne l'uccisione dei pirati saraceni, vi è una piccola edicola con una nicchia, nella quale è dipinta una immagine della Madonna del Carmine con le anime del purgatorio. Questa edicola viene chiamata dalla gente del luogo come «croce dei morti», in memoria dell'eccidio dei turchi e di alcuni abitanti di Palmi. Infatti la «pietra del drago» era collocata a circa duecento metri a sud dell'edicola suddetta.[20]
Belvedere Motta
[modifica | modifica wikitesto]Risalendo i tornanti della strada che collega la Marina di Palmi al centro storico cittadino, di fronte al teatro è collocato il Belvedere Motta. Dall'affaccio è possibile ammirare, oltre alla sottostante baia della Marinella ed al soprastante monte Sant'Elia,[21] tutta la costa Viola nella sua interezza, da Punta Pezzo di Palmi fino allo Stretto di Messina, con la Sicilia e le Isole Eolie sullo sfondo. Particolarmente visibili sono i centri abitati di Bagnara Calabra e di Scilla.
La "Via del sale"
[modifica | modifica wikitesto]Dalla Marina di Palmi è possibile percorrere un antico sentiero storico e naturalistico chiamato "la Via del sale", che conduceva dalla spiaggia fino a Seminara, passando attraverso il borgo di Palmi. Il percorso, che nei secoli passati veniva effettuato per trasportare in città le merci scaricate, a dorso di mulo,[22] deve il suo nome appunto al sale poiché questo era il prodotto maggiormente richiesto ed utilizzato ai tempi del duca Carlo Spinelli, feudatario di Palmi e Seminara.[22] Il sentiero è immerso tra gli olivi e consente di poter attraversare la "valle degli opifici", dove vi sono i resti di antichi edifici dei secoli passati. Tra questi vi è un opificio del 1599, che è il più antico della Calabria. Inoltre, in alcune zone, il percorso è arricchito da una serie di punti panoramici.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Guida Touring 2003, pag. 155.
- ^ Guida Blu 2014, su legambiente.it. URL consultato il 29 ottobre 2014.
- ^ Descrizione della Costa Viola, su webgis.concorsionweb.com. URL consultato il 5 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2013).
- ^ Guida Blu, p. 179.
- ^ Guida Blu, p. 167.
- ^ Guida Blu 2005, realizzata in collaborazione con Legambiente
- ^ Guida Rapida d'Italia "Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia", Touring club Italiano 2002, pag. 280
- ^ Descrizione del Belvedere di Punta Motta, su europaconcorsi.com. URL consultato il 25 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2014).
- ^ Spiaggia della Marinella di Palmi
- ^ a b c Elenco dei "Monumenti naturali della Provincia di RC", su provaecomuseo.altervista.org. URL consultato il 25 aprile 2013 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2013).
- ^ Elenco delle Zone di protezione speciale della Regione Calabria (PDF), su assagri.regione.calabria.it. URL consultato il 27 aprile 2013 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2006).
- ^ De Salvo, pagg. 132-133.
- ^ De Salvo, pagg. 161-163.
- ^ "Storia del reame di Napoli, dal 1734 al 1825", Pietro Colletta. Editore Libraio Baudry - Parigi 1835, pag. 49
- ^ GARIBALDI E I MILLE, DA QUARTO A GAETA (2ª PARTE) tratto da www.napolihistory.com, su napolihistory.com. URL consultato il 25 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2018).
- ^ Sosed.eu
- ^ Scheda sul Premio Europa di Rai International 2004 Archiviato il 22 ottobre 2013 in Internet Archive.
- ^ "La Notte dei Sospiri ripresa dalle telecamera di Rai Uno
- ^ Scheda del Teatro all'Aperto di palmi nel sito della Regione Calabria dedicato al "Magna Grecia Teatro Festival" Archiviato il 20 ottobre 2013 in Internet Archive.
- ^ De Salvo, pag. 162.
- ^ Baia della Marinella, su books.google.it. URL consultato il 16 febbraio 2013.
- ^ a b Lungo la via del Sale, su webcache.googleusercontent.com. URL consultato il 20 maggio 2013.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- AA. VV., Guida d'Italia - Calabria: dal Pollino all'Aspromonte le spiagge dei due mari le città, i borghi arroccati, Milano, Touring Editore, 2003, ISBN 88-365-1256-9.
- AA. VV., Guida Blu 2005, Milano, Touring Editore, 2005, ISBN 88-365-3453-8.
- Antonio De Salvo, Ricerche e studi storici intorno a Palmi, Seminara e Gioia Tauro, Napoli, Lopresti, 1889.
Altri progetti
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