Indice
Zaxxon
Zaxxon videogioco | |
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Schermata della versione arcade | |
Piattaforma | Arcade, Apple II, Atari 2600, Atari 5200, Atari 8-bit, Colecovision, Commodore 64, Intellivision, MSX, PC booter, SG-1000, TRS-80, TRS-80 Color Computer, ZX Spectrum, Coleco Adam |
Data di pubblicazione | Arcade: 1982 Conversioni: 1982-1985 |
Genere | Sparatutto a scorrimento |
Tema | Fantascienza |
Origine | Giappone |
Sviluppo | SEGA e Ikegami Tsushinki (arcade[1]) |
Pubblicazione | SEGA, Coleco (2600, ColecoVision, Intellivision, Adam), Synapse (C64 disco/cass.), U.S. Gold (Spectrum), Datasoft (Apple), Pony Canyon (MSX cartuccia), ecc. |
Modalità di gioco | 1-2 giocatori, a turni alterni |
Periferiche di input | Joystick, tastiera |
Supporto | Cartuccia, cassetta, dischetto |
Distribuzione digitale | Virtual Console |
Seguito da | Super Zaxxon |
Specifiche arcade | |
CPU | Z80 a 3,04125 Mhz |
Processore audio | Circuiti discreti |
Schermo | RGB raster, disposizione orizzontale |
Risoluzione | 256x224 pixel, 256 colori |
Periferica di input | Joystick a 8 direzioni, un pulsante |
Zaxxon è un videogioco arcade del 1982 prodotto dalla SEGA, poi convertito per molte piattaforme domestiche da vari editori. Zaxxon appartiene al genere sparatutto a scorrimento fantascientifico, ma rappresentò una rivoluzione del genere per l'uso della proiezione isometrica che conferisce profondità alla scena, e per lo scorrimento in diagonale rispetto allo schermo.
Le conversioni ufficiali per console uscirono per Atari 2600 (1982), Atari 5200 (1984), Colecovision (1982), Intellivision (1983), SG-1000 (1985). Quelle per computer uscirono per Apple II (1983), Atari 8-bit (1984), Coleco Adam, Commodore 64 (1984), MSX (1985), PC booter (1984), TRS-80 Model I (1983), TRS-80 Color Computer, ZX Spectrum (1985). Nei casi del Commodore 64 e dell'MSX uscirono due conversioni del tutto differenti, quella su cartuccia e quella su cassetta/dischetto. Esistono inoltre tre versioni come gioco elettronico, di tipo LCD o VFD della Bandai e VFD della Coleco, basate su elaborati sistemi a doppio schermo e/o con l'uso di specchi per rendere l'effetto 3D[2].
Modalità di gioco
[modifica | modifica wikitesto]Il giocatore si trova al comando di una navetta spaziale, con l'obiettivo di attraversare indenne due basi nemiche e di distruggerne gli armamenti (missili, cannoni e così via), evitando di essere colpita o di urtare gli ostacoli, tra i quali grosse muraglie. Sparando invece ai serbatoi di carburante e ai satelliti artificiali si rifornisce la navetta, che altrimenti è destinata col tempo a precipitare.
La navetta comandata dal giocatore è in grado di procedere lungo tre assi: oltre che scorrere costantemente in avanti (ovvero in diagonale verso l'alto a destra), si può muovere a destra/sinistra e su/giù. Per dare meglio al giocatore il senso della profondità, la navetta è dotata di un'ombra verticale, che indica la sua posizione in pianta, e di un altimetro a tacche. I proiettili vengono sparati sempre in avanti, per cui è necessario abbassarsi rasoterra per colpire i nemici fermi a terra, ma non c'è il rischio di schiantarsi al suolo; solo il contatto con gli elementi che sporgono è letale.
Il gioco originale consiste in 18 livelli, ciascuno diviso in tre parti: nella prima la navicella entra in una base nemica piena di ostacoli e nemici vari, nella seconda si percorre un tratto nello spazio aperto (dove sono presenti solo velivoli e satelliti artificiali), mentre nella terza bisogna cercare di resistere agli attacchi del robot Zaxxon (da cui appunto il nome del gioco) che staziona su un'altra base, dopo aver superato una serie di ostacoli ubicati in essa. Non è indispensabile distruggere Zaxxon, in quanto dopo un po' esso si ritirerà: se però viene eliminato (con sei colpi diretti al suo lanciamissili), si otterrà un significativo bonus punti.
Nello spazio aperto non c'è l'ausilio dell'ombra, ma quando la navetta si trova allineata a un velivolo nemico il giocatore viene avvisato con una piccola X bianca.
Le vite a disposizione sono tre o quattro a seconda delle versioni, senza punti ferita. Si usano un joystick a 8 direzioni, per controllare la navicella, e un tasto, per sparare.
Conversioni
[modifica | modifica wikitesto]Le versioni per le console Atari 2600 e Intellivision, meno potenti, non presentano lo scorrimento obliquo, ma in avanti, con un limitato effetto di 3D prospettico. Le altre conversioni riuscirono a mantenere la prospettiva originale, con risultati più o meno buoni; spesso ci furono difficoltà nel rendere fluidamente lo scorrimento (PC, ZX Spectrum, SG-1000, MSX cartuccia) o comparto sonoro molto ridotto (Apple II, PC, ZX Spectrum). Su SG-1000 vennero introdotte alcune fasi prive di scorrimento, in cui si affrontano ondate di navicelle nemiche. La versione TRS-80 è monocromatica, con grafica poco riconoscibile. La versione ColecoVision è quella spesso ritenuta più fedele ed efficace.[1]
Serie
[modifica | modifica wikitesto]I seguiti di Zaxxon furono:
- Super Zaxxon (1982, arcade e alcuni computer)
- Zaxxon 3-D (1987, Sega Master System)
- Zaxxon Motherbase 2000 (1995, Sega 32X)
Nel 1983 la Milton Bradley Company ne realizzò una trasposizione in forma di gioco da tavolo[3].
Altri videogiochi simili di altri produttori:
- 3-D Skramble (1984)
- HATE: Hostile All Terrain Encounter (1989)
- Viewpoint (1992)
- vari cloni per piattaforme che non hanno avuto una conversione ufficiale, tra cui Zaxx per Amstrad CPC, Fortress per BBC Micro, Halcon per Dragon 32, Z-89 per TRS-80 CoCo, Arctrurus per TI-99/4A
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Retrogame Magazine 1.
- ^ Banca dati MAME.
- ^ (EN) Zaxxon, in BoardGameGeek, BoardGameGeek LLC.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Zaxxon (JPG), in Videogiochi, n. 3, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, marzo 1983, pp. 72-73, ISSN 0392-8918 .
- Zaxxon (JPG) (Colecovision), in Videogiochi, n. 11, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, gennaio 1984, pp. 68-69, ISSN 0392-8918 .
- Zaxxon (JPG) (Atari 8-bit), in Videogiochi, n. 12, Milano, Gruppo Editoriale Jackson, febbraio 1984, pp. 117-119, ISSN 0392-8918 .
- Coin-op Classroom (JPG), in Electronic Games, n. 2, Cinisello Balsamo, JCE, febbraio 1984, pp. 50-51, OCLC 955377306.
- Zaxxon (JPG) (MSX), in MCmicrocomputer, n. 38, Roma, Technimedia, febbraio 1985, p. 42, ISSN 1123-2714 .
- Zaxxon (JPG), in Super MSX, anno 1, n. 1, J.soft Editrice, settembre 1985, p. 23.
- Zaxxon (JPG), in Jackson Soft Compilation MSX, n. 3, Gruppo Editoriale Jackson, novembre 1985, pp. 4-8. Era allegato il gioco originale per MSX in licenza.
- Conversioni a confronto - Zaxxon, in Retrogame Magazine, n. 1, seconda serie, Cernusco sul Naviglio, Sprea, maggio/giugno 2017, pp. 32-33, ISSN 2532-4225 .
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Zaxxon, su adb.arcadeitalia.net.
- (EN) Zaxxon, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Zaxxon, su Killer List of Videogames, The International Arcade Museum.
- (EN) Kim Lemon, Zaxxon, su Lemon64.com.
- (EN) Zaxxon, su SpectrumComputing.co.uk.
- (EN) Zaxxon, su Hall of Light - The database of Amiga games - abime.net.
- (EN) Zaxxon, su Atarimania.com - 2600.
- (EN) Zaxxon, su Atarimania.com - 5200.
- (EN) Zaxxon, su Atarimania.com - 400 800 XL XE.
- Roberto Nicoletti, Zaxxon, su Ready64.org.
- Roberto Nicoletti, Zaxxon (versione cartuccia), su Ready64.org.
- (EN) Zaxxon, su generation-msx.nl.
- (EN) Zaxxon (versione cartuccia), su generation-msx.nl.
Controllo di autorità | BNF (FR) cb16963878n (data) |
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- Videogiochi Datasoft
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