Luigi Pungileoni
Luigi Pungileoni (Correggio, 20 agosto 1762 – Roma, 22 gennaio 1844[1][2]) è stato un letterato, teologo e storico dell'arte italiano, noto soprattutto per le sue ricerche e pubblicazioni sui pittori italiani a cavallo fra il XV e il XVIII secolo.[2]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Correggio il 20 agosto 1762 dal conte Domenico Pungileoni e da Isabella Cortesi de Rubiera, studiò lettere presso i Padri delle scuole pie. A diciassette anni lasciò gli agi familiari, cambiò il proprio nome di battesimo da Francesco a Luigi, ed entrò fra i frati minori conventuali di Ferrara, presso i quali l'anno successivo professò i voti.[1]
Inviato a Bologna, studiò dapprima filosofia, e poi a Ravenna teologia, che approfondì anche come allievo della facoltà pontificia San Bonaventura, a Roma. Appresi il latino e il greco, a Lugo fu lettore di filosofia, e poi a Modena professore di eloquenza nel collegio di San Bartolomeo. Trasferitosi a Carpi, fu professore di teologia morale, e poi a Fermo succedette a Evasio Leone alla cattedra di lettere. A Reggio fu professore di logica e metafisica, e poi ancora nella natia Correggio, dove insegnò filosofia.[3]
Spostatosi a Urbino, gli fu assegnata la cattedra di teologia drammatica stabilita da Clemente XIV. Nell'agosto 1826 Papa Leone XII lo volle a Roma, dove divenne consultore dei riti e gli fu affidato il convento dei Santi XII Apostoli.[4]
Padre maestro, letterato e cultore di innumerevoli materie umanistiche e scientifiche, fu grande studioso delle belle arti e pubblicò molteplici saggi sul Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti. Della sua vasta produzione letteraria sono particolarmente rilevanti gli studi e le ricerche documentali sulla vita di grandi pittori italiani,[5][6][7] ampiamente riutilizzati nella storiografia successiva.[8][9] Fu autore di una delle prime biografie documentate sul Correggio,[5] pubblicata a Parma tra il 1817 e il 1821 in tre corposi volumi, e di altre incentrate su Raffaello Sanzio, Giovanni Santi, Timoteo Viti e il Bramante.[2] Pubblicò inoltre saggi sul Brandani,[10] Zuccari,[11] Donnini,[12] Sogari,[13] Romano, Mantegna, Tiziano, Pacioli, Gentile e Giovanni Bellini,[5] e la biografia di Antonio Cavallucci nel primo volume sugli italiani illustri curato da Emilio Amedeo De Tipaldo.[14] Amico di Canova e di Leopoldo Cicognara, coi quali ebbe scambi epistolari, fu anche poeta, spesso accompagnandosi in tal veste con la cetra; una parte dei suoi versi fu pubblicata nella raccolta Poesie sacre e profane (Reggio, 1816), mentre altri rimasero inediti alla morte.[15]
Per i suoi meriti nelle belle arti, fu socio dell'accademia nazionale di San Luca, di Parma, di Modena, dell'accademia nazionale virgiliana[16] e membro dell'accademia dell'Arcadia con lo pseudonimo di Leonildo Esareo.[17] L'ultimo suo lavoro fu la Storia della Basilica de' Santi XII Apostoli, rivista da Pietro Ercole Visconti e presentata presso la Pontificia accademia romana di archeologia di cui era socio onorario,[18] una importante ricerca con documenti editi ed inediti sull'omonimo complesso religioso, che non riuscì però a pubblicare per la malattia che lo colse.[19][2]
Scrisse anche una traduzione commentata della Ars Poetica di Orazio, di cui diedero notizia l'avvocato Petrini e Carlo Emanuele Muzzarelli che ne ricevette una copia.[20][15]
Morì ottantunenne a Roma, il 22 gennaio 1844.[21][2]
Suo nipote, il conte Domenico Pungileoni (omonimo del padre di Luigi), ebbe un figlio con Giustina de' conti Valentini di Modena, chiamato anch'egli Luigi, che fu conte e militare italiano.[22]
Opere
[modifica | modifica wikitesto]- Luigi Pungileoni, Elogio di Alfonso Gianotti, Modena, Società Tipografica, 1802.
- Leonildo Esareo, Herschel, o sieno i Cieli, Modena, Società Tipografica, 1803.
- Luigi Pungileoni, Riflessioni sulla primaria cagione de' sogni e del sonnambolismo, Parma, Stamperia Carmignani, 1805.
- Leonildo Esareo, Inno alla verità, Parma, Stamperia Imperiale, 1808.
- Leonildo Esareo, Sonetto offrendo all’Altissimo il suo primo sacrifizio nella Basilica di S. Prospero Don Luigi Cattellani, Reggio, 1814.
- Leonildo Esareo, Sonetto a Mario Antonio Mariotti anconitano che compie la sua apostolica missione nella Cattedrale di Reggio, Reggio, 1815.
- Luigi Pungileoni, Poesie sacre e profane, Reggio, Tipografia della Società, 1816.
- Luigi Pungileoni, Memorie istoriche di Antonio Allegri detto il Corregio, Parma, Stamperia Ducale, 1817.
- Luigi Pungileoni, Lettere sopra Marcello Donati, Parma, Stamperia Ducale, 1818.
- Luigi Pungileoni, Elogio storico di Giovanni Santi pittore e poeta, padre del gran Raffaello di Urbino, Urbino, B. Guerrini, 1822.
- Luigi Pungileoni, Memorie intorno alla vita ed agli studj di Veronica Gambara principessa di Correggio, Brescia, F. Nicoli-Cristiani, 1824-1827.
- Luigi Pungileoni, Notizie delle pitture in majolica fatte in Urbino, in Giovanni Giuliano Vanzolini (a cura di), Istorie delle fabbriche di majoliche metaurensi, vol. 1, Pesaro, Annesio Nobili Editore, 1879 [1828].
- Luigi Pungileoni, Elogio storico di Raffaello Santi da Urbino, Urbino, V. Guerrini, 1829.
- Luigi Pungileoni, Elogio storico di Timoteo Viti da Urbino, Urbino, V. Guerrini, 1835.
- Luigi Pungileoni, Memoria intorno alla vita ed alle opere di Donato o Donnino Bramante, Roma, Tip. Ferretti, 1836.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Fabi Montani, 1845, p. 6.
- ^ a b c d e Pontificia Accademia Romana di Archeologia, 1855.
- ^ Fabi Montani, 1845, pp. 6-7.
- ^ Fabi Montani, 1845, pp. 7-8.
- ^ a b c De Tipaldo, 1845, p. 245.
- ^ Pontificia Accademia Romana di Archeologia, 1855., p. XXXVII: "trovò coll'indefessa applicazione bastante agio a coltivare i geniali studi della storia delle belle arti. Studi che lo manterranno in fama"
- ^ Fabi Montani, 1845, p. 10, "[...] mostrando un pregevole autografo, o un antico oggetto di arte, o una stampa de' primi bulini italiani, de'quali veniva non di rado presentato dai più rinomati artisti".
- ^ Fabi Montani, 1845, p. 19-22.
- ^ L. Pungileoni, in Enciclopedia Treccani.
- ^ Luigi Pungileoni, Notizie istoriche di Federico Brandano, in Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti, 1826, pp. 361-79.
- ^ Luigi Pungileoni, Notizie di Federico Zuccari pittore e poeta, in Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti, 1832, pp. 195-221.
- ^ Luigi Pungileoni, Alcuni cenni sul pittore Girolamo Donnini, in Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti, 1830, pp. 350-361.
- ^ Luigi Pungileoni, Memoria sopra Prospero Clemente scultore reggiano, in Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti, vol. 52, 1831, pp. 344-364.
- ^ Emilio de Tipaldo, Biografia degli italiani illustri, vol. 1, Tipografia di Alvisopoli, 1834.
- ^ a b Fabi Montani, 1845, p. 17.
- ^ De Tipaldo, 1845, pp. 245-246.
- ^ De Tipaldo, 1845, p. 246.
- ^ Fabi Montani, 1845, p. 22.
- ^ Fabi Montani, 1845, pp. 16-17.
- ^ Diamillo Müller, 1853, p. 293.
- ^ Fabi Montani, 1845, p. 9.
- ^ Diamillo Müller, 1853, p. 295.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Francesco Fabi Montani, Elogio storico del Padre Maestro Luigi Pungileoni de' Minori Conventuali, Roma, Tipografia delle Belle Arti, 1845.
- Emilio De Tipaldo, Biografia degli italiani illustri, vol. 10, Tipografia di Gio. Cecchini, 1845, pp. 244-246.
- D. Diamillo Müller, Biografie autografe ed inedite di illustri italiani di questo secolo, Torino, Cugini Pompa e Comp. Editori, 1853, pp. 292-295.
- Pontificia Accademia Romana di Archeologia, Dissertazioni della Pontificia Accademia Romana di Archeologia, vol. 13, Tipografia della Pace, 1855, pp. XXXVII-XXXVIII.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dedicata a Luigi Pungileoni
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Catalogo delle Opere del Pungileoni pubblicate nel Giornale arcadico di scienze, lettere ed arti, in Diamillo Müller, 1853, pp. 294-295
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