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Lemma di Schwarz
In matematica, e in particolare in analisi complessa, il lemma di Schwarz descrive una proprietà delle funzioni olomorfe. Il lemma, che prende il nome da Hermann Amandus Schwarz, è un risultato minore, utilizzato per la dimostrazione di altri teoremi più importanti, come il teorema della mappa di Riemann. È uno dei risultati più semplici che caratterizzano la "rigidità" delle funzioni olomorfe, che non trova analogie nel comportamento delle funzioni reali.
Enunciato
[modifica | modifica wikitesto]Sia il disco aperto unitario nel piano complesso e sia una funzione olomorfa che fissa l'origine, cioè . Allora valgono le seguenti relazioni:
Inoltre, se esiste tale che
oppure
allora è una rotazione nel piano complesso:
Dimostrazione
[modifica | modifica wikitesto]La dimostrazione sfrutta essenzialmente il teorema del massimo modulo, applicandolo alla funzione
che risulta essere analitica nel disco unitario. Considerando un arbitrario disco chiuso interno al disco unitario aperto
e applicando il teorema del massimo modulo si ha che per interno al e sulla frontiera vale
Dovendo questo valere per arbitrariamente vicino a , risulta che è la prima parte della tesi.
Se valesse poi oppure in un punto allora la assumerebbe massimo all'interno del disco, cioè sarebbe una costante di modulo . Quindi cioè che è la tesi.
Estensioni del teorema
[modifica | modifica wikitesto]Il teorema di Schwarz-Pick asserisce che, data una funzione olomorfa , valgono le seguenti relazioni (con ):
Usando la metrica di Poincaré, definita dalla funzione:
la funzione risulta essere una funzione contrattiva, in quanto accorcia le distanze tra i punti del piano (teorema di Schwarz–Ahlfors–Pick).
Se per una delle precedenti espressioni vale l'uguaglianza, allora è un automorfismo analitico, espresso tramite una trasformazione di Möbius.
Il teorema di Schwarz può inoltre essere considerato come un caso particolare del teorema di de Branges.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jurgen Jost, Compact Riemann Surfaces. New York, Springer-Verlag, 2002 ISBN 3-540-43299-X
- (EN) S. Dineen, The Schwarz Lemma. Oxford University Press, 1989 ISBN 0-19-853571-6