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Città metropolitana di Napoli
Città metropolitana di Napoli città metropolitana | |
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Immagine satellitare della Città metropolitana di Napoli | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Campania |
Amministrazione | |
Capoluogo | Napoli |
Sindaco metropolitano | Gaetano Manfredi (indipendente di centro-sinistra) dal 18-10-2021 |
Data di istituzione | 8 aprile 2014 |
Territorio | |
Coordinate del capoluogo | 40°50′00″N 14°15′00″E |
Altitudine | 17 m s.l.m. |
Superficie | 1 171 km² |
Abitanti | 2 959 909[3] (31-7-2024) |
Densità | 2 527,68 ab./km² |
Comuni | 92 comuni |
Province confinanti | Avellino, Benevento, Caserta, Salerno |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 80121-80147 (municipi di Napoli) 80010-80081 (comuni metropolitani di Napoli) |
Prefisso | 081 |
Fuso orario | UTC+1 |
ISO 3166-2 | IT-NA |
Codice ISTAT | 263[1] |
Targa | NA |
PIL | (nominale) 61 059,08 mln €[2](2021) |
PIL procapite | (nominale) 20 432 €[2](2021) |
Cartografia | |
Mappa geografica della città metropolitana | |
Sito istituzionale | |
La città metropolitana di Napoli, è una città metropolitana della Campania. Prevista per la prima volta dalla legge n. 142 sul nuovo ordinamento degli enti locali dell'8 giugno 1990, art. 17-21, è stata definitivamente istituita dalla Legge 7 aprile 2014, n. 56[4], sostituendo a partire dal 1º gennaio 2015 la preesistente provincia di Napoli.
Con 2 964 743 abitanti[3] costituisce la terza città metropolitana italiana per numero di abitanti[3]; è la più piccola per superficie delle quattordici città metropolitane, risultando invece la prima in quanto a densità abitativa. Pur occupando meno di un decimo della superficie della Campania, vi risiede la maggioranza assoluta della popolazione regionale.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]L'intero territorio metropolitano, fortemente urbanizzato, si estende su un'area di 1171 km² e comprende 92 comuni. Le coste del golfo affacciano sul mar Tirreno, a nord-ovest nel versante flegreo con il litorale domizio, a sud-est con la costiera sorrentina; mentre l'entroterra confina a nord con la Valle Caudina, a nord-est con il baianese e il Vallo di Lauro, a est sul versante vesuviano con l'agro nocerino-sarnese; al centro è dominata dal Vesuvio.
Territorio
[modifica | modifica wikitesto]La città metropolitana di Napoli è ultima per estensione tra le 14 città metropolitane, ed era al 93º posto su 110 province italiane fino all'entrata in vigore della legge 56;[5] il suo territorio occupa appena l'8,6% della superficie campana (13.590 km²) e in essi è concentrata più della metà dell'intera popolazione regionale. Tale fenomeno di sovraffollamento ha creato un forte squilibrio demografico e territoriale con le altre aree della regione, più estese e meno popolate.
Il suo territorio, per quanto esiguo, oltre ad avere una vulnerabilità sismica e vulcanica, dovuta alla presenza del Vesuvio e dei Campi Flegrei, è caratterizzato dalla presenza di numerosi centri fortemente antropizzati e con un'elevata quantità e densità di popolazione.
La dimensione territoriale dei comuni è molto variabile, ed è decisamente ridotta rispetto alla media nazionale[6], si va infatti da 1,62 km² di Casavatore a 117,27 km² del capoluogo; il 60% dei comuni è di piccole dimensioni (inferiori o uguale a 10 km²), il 36% di medie dimensioni (> 10 km² e ≤ 25 km²), la restante parte (11%) supera i 25 km² e, di questa, solo due comuni (Acerra e Giugliano in Campania) sono compresi tra 50 e 100 km² e solo il comune di Napoli supera i 100 km².
Demografia
[modifica | modifica wikitesto]La densità abitativa del territorio è pari a 2672 ab/km². Mentre dodici comuni metropolitani superano i 50.000 abitanti, nell'elenco dei primi sessanta comuni italiani ne figurano tre collocati nell'area napoletana: Giugliano, Torre del Greco e Pozzuoli, mentre Casavatore è il primo comune in Italia per densità di popolazione, con oltre 12.000 ab./km², seguito a breve distanza da Portici. Secondo degli studi della vecchia provincia di Napoli dei primi anni 2010, la superficie urbanizzata è pari complessivamente a 381,12 km² corrispondenti al 32,54% della superficie totale del territorio: ne consegue un quadro effettivo sulla alta densità demografica reale che sale ad oltre 8.000 ab/km².[7] La sua superficie, 1.171 km² isole incluse, infatti è più piccola della superficie del solo comune di Roma (1.287 km²), tanto è vero che la distanza tra Napoli e Caserta è pari al diametro del grande raccordo anulare romano (23 km).[8]
I comuni dell'hinterland - cresciuti perlopiù sulle vecchie strade statali (strada nazionale delle Puglie, SS Sannitica, il miglio d'oro, l'antica via delle Calabrie) - sono nel tempo divenuti sobborghi di piccole e medie dimensioni, comuni dell'hinterland sono completamente saldati tra loro in un unico agglomerato urbano senza soluzione di continuità, sia nell'area nord, acerrana e nolana) che in quella flegrea, vesuviana e torrese-stabiese; per ovvi motivi orografici le aree della costiera sorrentina e le isole del golfo, Ischia, Capri e Procida sono invece esterne alla conurbazione. Del vasto entroterra restano porzioni di territori in cui l'intensità colturale è ancora elevata, distanti dai centri abitati e situati perlopiù nelle frazioni dell'area settentrionale che lambisce il Casertano.
Già all'inizio del Novecento Francesco Saverio Nitti denunciava il disordine urbanistico dei comuni attorno a Napoli definendoli come una "corona di spine"[9]. L'eccessiva e speculativa cementificazione dell'hinterland napoletano[10] ha trasformato gran parte della ex provincia in periferia[11], e i comuni metropolitani in quartieri periferici, tale trasformazione in taluni casi non è stata però accompagnata da uno sviluppo economico, urbanistico ed infrastrutturale atto a garantire una buona qualità della vita e dei servizi, tutto ciò ha aumentato un grande fenomeno di pendolarismo verso il capoluogo, che nonostante il suo perdurante calo demografico[12] fatica a sostenere tale dilatazione[13]; la struttura interna, cioè il nucleo della città storica,[14] non è in grado di sostenere il peso sovracomunale di un entroterra tanto popoloso e sovraurbanizzato che nel corso degli anni si è totalmente insediato nel suo tessuto urbano, economico e sociale.[15]
Napoli si presenta quindi dal punto di vista urbanistico come una delle metropoli più compatte, popolose e congestionate d'Europa[16]
Comuni metropolitani
[modifica | modifica wikitesto]La città metropolitana di Napoli comprende le 10 municipalità cittadine del capoluogo campano e altri 91 comuni:
- Acerra
- Afragola
- Agerola
- Anacapri
- Arzano
- Bacoli
- Barano d'Ischia
- Boscoreale
- Boscotrecase
- Brusciano
- Caivano
- Calvizzano
- Camposano
- Capri
- Carbonara di Nola
- Cardito
- Casalnuovo di Napoli
- Casamarciano
- Casamicciola Terme
- Casandrino
- Casavatore
- Casola di Napoli
- Casoria
- Castellammare di Stabia
- Castello di Cisterna
- Cercola
- Cicciano
- Cimitile
- Comiziano
- Crispano
- Ercolano
- Forio
- Frattamaggiore
- Frattaminore
- Giugliano in Campania
- Gragnano
- Grumo Nevano
- Ischia
- Lacco Ameno
- Lettere
- Liveri
- Marano di Napoli
- Mariglianella
- Marigliano
- Massa Lubrense
- Massa di Somma
- Melito di Napoli
- Meta
- Monte di Procida
- Mugnano di Napoli
- Napoli
- Nola
- Ottaviano
- Palma Campania
- Piano di Sorrento
- Pimonte
- Poggiomarino
- Pollena Trocchia
- Pomigliano d'Arco
- Pompei
- Portici
- Pozzuoli
- Procida
- Qualiano
- Quarto
- Roccarainola
- San Gennaro Vesuviano
- San Giorgio a Cremano
- San Giuseppe Vesuviano
- San Paolo Bel Sito
- San Sebastiano al Vesuvio
- San Vitaliano
- Sant'Agnello
- Sant'Anastasia
- Sant'Antimo
- Sant'Antonio Abate
- Santa Maria la Carità
- Saviano
- Scisciano
- Serrara Fontana
- Somma Vesuviana
- Sorrento
- Striano
- Terzigno
- Torre Annunziata
- Torre del Greco
- Trecase
- Tufino
- Vico Equense
- Villaricca
- Visciano
- Volla
Comuni più popolosi
[modifica | modifica wikitesto]La lista, di sotto riportata, elenca i comuni con più di 50.000 abitanti.
Pos. | Stemma | Comune | Popolazione (ab) |
Superficie (km²) |
Densità (ab/km²) |
Altitudine (m s.l.m.) |
---|---|---|---|---|---|---|
1º | Napoli | 911 621 | 117,27 | 8 434,48 | 17 | |
2º | Giugliano in Campania | 123 573 | 94,19 | 1 293,36 | 97 | |
3º | Torre del Greco | 80 086 | 30,66 | 2 850,48 | 43 | |
4º | Pozzuoli | 76 103 | 43,21 | 1 926,54 | 28 | |
5º | Casoria | 73 730 | 12,03 | 6 626,35 | 60 | |
6º | Castellammare di Stabia | 62 412 | 17,71 | 3 647,60 | 6 | |
7º | Afragola | 61 575 | 17,99 | 3 550,52 | 43 | |
8º | Marano di Napoli | 57 665 | 15,45 | 3 883,95 | 151 | |
9º | Acerra | 58 259 | 54,08 | 1 107,80 | 26 | |
10º | Portici | 51 840 | 4,52 | 11 463,94 | 44 | |
11º | Ercolano | 50 032 | 19,64 | 2 500,05 | 29 | |
12º | Casalnuovo di Napoli | 46 801 | 7,75 | 6 542,45 | 26 |
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2018 i cittadini stranieri residenti nella Città metropolitana di Napoli erano 131.757, corrispondenti al 4,2% della popolazione. Le nazionalità maggiormente rappresentate erano:[17]
- Ucraina 23296 0,7%
- Sri Lanka 17302 0,5%
- Romania 11228 0,3%
- Cina 10814 0,3%
- Bangladesh 9377 0,3%
- Marocco 6197 0,1%
- Pakistan 5325 0,1%
- Polonia 4571 0,1%
- Bulgaria 3498 0,1%
- Nigeria 3217 0,1%
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Iter istituzionale
[modifica | modifica wikitesto]L'ente territoriale di area vasta istituito con la legge n. 56 del 7 aprile 2014 ha sostituito la provincia di Napoli dal 1º gennaio 2015.
Un primo passo per la nascita della città metropolitana fu avviato dal comune di Napoli nel 2005, con una serie di delibere del consiglio comunale e con l'abolizione delle 21 circoscrizioni cittadine. Il comune, in attesa dei decreti attuativi del nuovo ente metropolitano, viene suddiviso in 10 municipalità di circa centomila abitanti.[18]
Il territorio metropolitano coincide dunque con quello della provincia soppressa; gli organi di governo del nuovo ente sono: il consiglio metropolitano, la conferenza metropolitana e il sindaco metropolitano.[19] Il 12 ottobre 2014 si sono svolte le elezioni di secondo livello dei 24 seggi del consiglio metropolitano: il corpo elettorale è composto dai consiglieri dei comuni metropolitani, in numero variabile in base alla popolazione dei comuni coinvolti.
L'11 giugno 2015 è stato votato e approvato dal consiglio e dalla conferenza metropolitana lo statuto[20] dell'ente, il consiglio oltre a individuare le zone omogenee del territorio metropolitano previste nell'articolo 4, dovrà stabilire le norme sull'elezione diretta a suffragio universale del sindaco e dei consiglieri metropolitani ai sensi dell'articolo 18.[21]
Sindaci metropolitani (2015-oggi)
[modifica | modifica wikitesto]Elenco dei Sindaci metropolitani di Napoli (2015-oggi).
Nº | Ritratto | Nome | Mandato | Partito | Consiglio metropolitano |
Conferenza metropolitana | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Inizio | Fine | |||||||
1 | Luigi de Magistris | 1º gennaio 2015 | 20 giugno 2016 | Italia dei Valori | 24 seggi | 92 sindaci | ||
2 | Luigi de Magistris | 20 giugno 2016 | 18 ottobre 2021 | Democrazia Autonomia | 24 seggi | 92 sindaci | ||
3 | Gaetano Manfredi | 18 ottobre 2021 | in carica | Indipendente (Centrosinistra) | 24 seggi | 92 sindaci |
Piano territoriale di coordinamento
[modifica | modifica wikitesto]La provincia di Napoli nel PTC (Piano territoriale di coordinamento) suddivise il territorio in sei macro aree omogenee che oggi formano la città metropolitana di Napoli con la conseguente abolizione della provincia, ai sensi della legge n°142/90, della riforma del titolo V dell'articolo 114 e della legge 42/2009 sulle autonomie locali.
Le leggi approvate prevedono il decentramento di funzioni amministrative nelle municipalità cittadine e nei comuni del comprensorio; il tutto è racchiuso nel progetto denominato Grande Napoli che ha portato ad un nuovo assetto istituzionale del territorio. La città metropolitana svolgerà i compiti fondamentali della Provincia, si dovrà occupare anche della pianificazione territoriale generale e delle reti infrastrutturali, della gestione dei servizi pubblici di ambito metropolitano, di mobilità e viabilità, di promozione e coordinamento dello sviluppo economico e sociale, come cassa avrà il patrimonio e le risorse umane e strumentali della Provincia soppressa.
1 – Municipi di Napoli.
2 – Entroterra nord:
- Napoli nord: Arzano, Casandrino, Casavatore, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Sant'Antimo.
- Napoli nord – ovest: Calvizzano, Giugliano, Marano di Napoli, Mugnano di Napoli, Qualiano, Villaricca, Melito.
- Napoli nord – est: Acerra, Afragola, Brusciano, Caivano, Cardito, Casalnuovo di Napoli, Casoria, Castello di Cisterna, Crispano, Pomigliano d'Arco.
3 – Area vesuviana:
- Interna: Boscoreale, Boscotrecase, Cercola, Massa di Somma, Ottaviano, Poggiomarino, Pollena Trocchia, Pompei, San Giorgio a Cremano, San Giuseppe Vesuviano, San Sebastiano al Vesuvio, Sant'Anastasia, Somma Vesuviana, Striano, Terzigno, Trecase, Volla.
- Costiera: Castellammare di Stabia, Ercolano, Portici, Torre Annunziata, Torre del Greco.
4 – Area nolana: Camposano, Carbonara di Nola, Casamarciano, Cicciano, Cimitile, Comiziano, Liveri, Mariglianella, Marigliano, Nola, Palma Campania, Roccarainola, San Gennaro Vesuviano, San Paolo Bel Sito, San Vitaliano, Saviano, Scisciano, Tufino, Visciano.
5 – Area flegrea con le isole di Ischia e Procida: Bacoli, Barano d'Ischia, Casamicciola Terme, Forio, Ischia, Lacco Ameno, Serrara Fontana, Monte di Procida, Pozzuoli, Procida, Quarto.
6 – Penisola sorrentina con l'isola di Capri: Agerola, Anacapri, Capri, Casola di Napoli, Gragnano, Lettere, Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Sant'Agnello, Sant'Antonio Abate, Santa Maria la Carità, Sorrento, Vico Equense.
La Città Metropolitana, nel febbraio 2019 a valle dell’approvazione delle Linee di indirizzo, ha approvato le Linee guida per l’identificazione delle Zone Omogenee con una proposta operativa elaborata sia in relazione allo sviluppo della programmazione strategica, sia in connessione con gli ambiti funzionali pre-esistenti. La proposta individua come indicatore di ripartizione territoriale una popolazione non inferiore a 400 mila abitanti, al fine di garantire una minima massa critica, e una delimitazione basata su criteri di:
- contiguità ed omogeneità tanto al proprio interno quanto in relazione alle altre zone omogenee;
- equilibrio in rapporto alle relazioni geo-morfologiche e paesaggistiche;
- ottimizzazione in relazione alle funzioni strutturali e di carattere socio-economico.
Le Linee Guida individuano come proposta operativa le seguenti 5 zone omogenee:
I. ZONA Napoli (Municipi di Napoli)
Municipalità I: Chiaia, Posillipo, San Ferdinando
Municipalità II: Avvocata, Montecalvario, Pendino, Porto, Mercato, San Giuseppe
Municipalità III: Stella, San Carlo all'Arena
Municipalità IV: San Lorenzo, Vicaria, Poggioreale, Zona Industriale
Municipalità V: Vomero, Arenella
Municipalità VI: Ponticelli, Barra, San Giovanni a Teduccio
Municipalità VII: Miano, Secondigliano, San Pietro a Patierno
Municipalità VIII: Piscinola Marianella, Scampia, Chiaiano
Municipalità IX: Soccavo, Pianura
Municipalità X: Bagnoli, Fuorigrotta
Popolazione totale (ab) 908.267 Superfice 117,27 km²
II. ZONA Flegrea-Giuglianese
Giugliano, Qualiano, Quarto, Villaricca, Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Procida, Ischia, Casamicciola Terme, Barano d'Ischia, Serrara Fontana, Lacco Ameno, Forio d'Ischia.
Popolazione totale (ab) 406.182 Superfice 234,51 km² ( isole comprese )
III. ZONA Nord
Marano, Calvizzano, Mugnano, Melito, Casandrino, Sant'Antimo, Casavatore, Arzano, Frattamaggiore, Frattaminore, Grumo Nevano, Cardito, Crispano, Caivano, Casoria, Afragola, Acerra.
Popolazione totale (ab) 553.976 Superfice 171,25 km²
IV. ZONA Interno Vesuvio – Nolano
San Sebastiano al Vesuvio, Massa di Somma, Volla, Cercola, Pollena Trocchia, Casalnuovo, Sant'Anastasia, Pomigliano d'Arco, Castello di Cisterna, Brusciano, Mariglianella, Marigliano, San Vitaliano, Scisciano, Saviano, Nola, Cimitile, Cicciano, Camposano, Comiziano, Roccarainola, Tufino, Casamarciano, Visciano, San Paolo Belsito, Liveri, Carbonara di Nola, Somma Vesuviana, Ottaviano, San Giuseppe Vesuviano, San Gennaro Vesuviano, Palma Campania, Terzigno, Poggiomarino, Striano.
Popolazione totale (ab) 519.502 Superfice 374,72 km²
V. ZONA Costa Vesuvio – Sorrentino
San Giorgio a Cremano, Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Boscotrecase, Trecase, Boscoreale, Pompei, Castellammare di Stabia, Santa Maria la Carità, Sant'Antonio Abate, Pimonte, Gragnano, Lettere, Casola, Agerola, Vico Equense, Meta di Sorrento, Piano di Sorrento, Sant'Agnello, Sorrento, Massa Lubrense, Anacapri, Capri.
Popolazione totale (ab) 565.805 Superfice 278,99 km² ( isole comprese )
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Linee ferroviarie nazionali
[modifica | modifica wikitesto]Il terminal ferroviario più importante della città metropolitana e di tutto il Meridione è la stazione di Napoli Centrale alla quale si è aggiunto quello di Napoli Afragola, ma un'altra stazione importante per il servizio metropolitano e regionale è Napoli Campi Flegrei. Le principali linee ferroviarie che attraversano la città metropolitana sono: la Roma-Napoli (AV), la Napoli-Salerno (linea a monte del Vesuvio) (AC), la Roma-Cassino-Napoli, la Roma-Formia-Napoli, la Napoli-Foggia e la Napoli-Salerno (storica).
Trasporti locali
[modifica | modifica wikitesto]Oltre alle metropolitane, costituite da linea 1, linea 6 e la linea Linea Napoli-Giugliano-Aversa, le 4 funicolari di Napoli e i servizi metropolitani e regionali, svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Campania, il territorio metropolitano dispone della estesa rete ferroviaria dell'Ente Autonomo Volturno, holding regionale che gestisce: ferrovia Circumvesuviana, ferrovia Cumana e la ferrovia Circumflegrea, oltre che la funivia del Faito.
Viabilità
[modifica | modifica wikitesto]Autostrade
[modifica | modifica wikitesto]La città metropolitana è attraversata da 5 autostrade.
- A1 Autostrada del Sole (Milano – Napoli)
- A3 (Napoli – Salerno)
- A16 Autostrada dei Due Mari (Napoli – Canosa)
- A30 (Caserta – Salerno)
- A56 (Tangenziale di Napoli)
Strade extraurbane principali
[modifica | modifica wikitesto]- SP 1 Circumvallazione Esterna di Napoli
- SS 7 bis Asse di Supporto Nola-Villa Literno
- SS 7 quater Domitiana Pozzuoli-Minturno
- SS 87 NC Nuova Sannitica Arzano-Marcianise
- SS 145 var Galleria di Pozzano
- SS 162 NC Asse Mediano Acerra-Giugliano
- SS 162 Raccordo
- SS 268 Cercola-Angri
- SP 500 Asse Perimetrale Melito-Capodichino
- Asse Viario Pigna-Soccavo-Pianura
Strade extraurbane secondarie
[modifica | modifica wikitesto]- Strada statale 18 Tirrena Inferiore
- Strada statale 145 Sorrentina
- Strada statale 163 Amalfitana
- Strada statale 366 di Agerola
- Strada statale 367 Nolana Sarnese
- Strada statale 403 del Vallo di Lauro
- Strada statale 686 di Quarto
Porti e aeroporti
[modifica | modifica wikitesto]Il principale porto della città metropolitana e uno dei più importanti d'Europa è il porto di Napoli, seguono i porti di Torre Annunziata, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, oltre a quelli turistici delle isole del golfo e di Bacoli, Pozzuoli e Sorrento. Non lontano dal centro di Napoli è presente l'Aeroporto di Napoli-Capodichino.
Itinerari turistici
[modifica | modifica wikitesto]- Centro storico di Napoli
- Monumenti di Napoli
- Sottosuolo di Napoli
- Cimitero delle Fontanelle
- Catacombe di Napoli
- Città della scienza
- Vesuvio e l'omonimo parco nazionale
- Stazioni dell'arte
- Golfo di Napoli
- Pompei, Ercolano, Oplonti e Stabia con i loro siti archeologici legati all'eruzione del Vesuvio del 79
- Castello di Lettere, Santuario di Sant'Anna (Lettere)
- Reggia di Portici, Reggia di Quisisana, Miglio d'oro e le antiche Ville Vesuviane
- Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa
- Il Santuario della Madonna dell'Arco a Sant'Anastasia
- Cattedrale di Acerra
- Santuario della Beata Vergine del Rosario di Pompei
- Isole del golfo: Ischia, Capri, e Procida
- Marano e Calvizzano con le loro tombe di epoca romana (mausoleo del Ciaurro)
- Giugliano in Campania con gli scavi di Liternum sulle sponde del Lago Patria
- Pozzuoli con il Rione Terra, la Solfatara e l'Anfiteatro Flavio
- Bacoli con il Castello Aragonese e la Casina Vanvitelliana, il parco sommerso marino di Baia e Cuma
- Sorrento e Penisola sorrentina
- Cimitile con le Basiliche Paleocristiane
- Poggiomarino e Striano con i loro siti archeologici dell'età del Ferro sulle rive del fiume Sarno.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Codici delle città metropolitane al 1º gennaio 2015 - istat.it
- ^ a b Eurostat, Gross domestic product (GDP) at current market prices by NUTS 3 regions, su ec.europa.eu. URL consultato il 26 maggio 2024.
- ^ a b c Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ LEGGE 7 aprile 2014, n. 56 - Normattiva, su www.normattiva.it. URL consultato il 4 settembre 2024.
- ^ Estensione territoriale delle province italiane, su tuttitalia.it. URL consultato il 15 gennaio 2012.
- ^ Istat, La superificie dei comuni, delle province e delle regioni italiane (PDF), su istat.it, 19 febbraio 2013.
- ^ Il territorio e le antropizzazioni (PDF), su opr.provincia.napoli.it, Provincia di Napoli, p. 617. URL consultato il 5 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
- ^ Aldo Loris Rossi, La città metropolitana è una sfida storica (PAGINA 16) (PDF), su napoliassise.it, Napoli Assise. URL consultato il 30 ottobre 2011.
- ^ Napoli non è un’isola, su ilgiornaledellarchitettura.com.
- ^ Emanuela Spanò, Marco Pitzalis, Tra habitus e habitat. Conflitti e complicità nelle periferie napoletane, in "Etnografia e ricerca qualitativa, Rivista quadrimestrale" 1/2021, pp. 25-48, doi: 10.3240/100505.
- ^ La periferia grande quanto una provincia - Il Mediano Archiviato il 5 gennaio 2015 in Internet Archive.
- ^ Antonella Scutiero, Gli esperti: Piano casa, un pasticcio, in Il Roma. URL consultato il 17 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 20 febbraio 2010).
- ^ Enrico Pugliese, Napoli: dietro la città illegale, in "il Mulino, Rivista trimestrale di cultura e di politica" 1/2007, pp. 105-116, doi: 10.1402/23622.
- ^ Diego Lama, Napoli città metropolitana, su bytedicemento.corrieredelmezzogiorno.corriere.it, Il Corriere del Mezzogiorno. URL consultato l'8 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 9 luglio 2011).
- ^ Napoli provincia un'unica metropoli, su denaro.it, Il denaro. URL consultato il 27 maggio 2021 (archiviato dall'url originale l'8 luglio 2012).
- ^ S. Strozza, A. Cipriani, L. Forcellati, Caratteristiche e comportamenti demografici dei residenti nei quartieri di Napoli, in "Rivista economica del Mezzogiorno, Trimestrale della Svimez" 1-2/2014, pp. 31-68, doi: 10.1432/77787.
- ^ Popolazione straniera al 31 dicembre 2018, su demo.istat.it. URL consultato il 3 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2017).
- ^ Comunicato stampa (PDF), su palazzochigi.it, Palazzo Chigi, 5 luglio 2012. URL consultato il 4 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 10 luglio 2012)..
- ^ Spending review: 10 Province diventano città metropolitane - Puglia - ANSA.it
- ^ La conferenza dei sindaci approva lo statuto della Città Metropolitana. IlMattino.it
- ^ Statuto della Città metropolitana di Napoli, su cittametropolitana.na.it. URL consultato il 30 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2015).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su città metropolitana di Napoli
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Verso la Città metropolitana di Napoli, su provincia.napoli.it. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2014).
- Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni. (14G00069) (GU n.81 del 7-4-2014), su normattiva.it.
- Disegno di Legge: S. 1117 - Delega al Governo in Materia di Federalismo Fiscale, in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione (Approvato dal Senato) (A.C. 2105-A) (PDF), su anci.it. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2012).
- Delega al Governo in Materia di Federalismo Fiscale per l'istituzione delle 10 città metropolitane: To-Ve-Mi-Ge-Bo-Fi-Rm-Ba-Na-Rc, su camera.it. URL consultato il 13 ottobre 2014 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2017).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 6014147727657464710005 · GND (DE) 1116435241 |
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