Leonardo Nascimento de Araújo

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Leonardo
Leonardo nel 2013
NazionalitàBrasile (bandiera) Brasile
Altezza177 cm
Peso74 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1º aprile 2003 - giocatore
Carriera
Giovanili
1984-1987Flamengo
Squadre di club1
1987-1990Flamengo60 (3)
1990-1991San Paolo44 (1)
1991-1993Valencia71 (6)
1993-1994San Paolo12 (3)
1994-1996Kashima Antlers49 (30)
1996-1997Paris Saint-Germain34 (7)
1997-2001Milan96 (22)
2001San Paolo13 (0)
2002Flamengo8 (3)
2002-2003Milan1 (0)
Nazionale
1989Brasile (bandiera) Brasile U-206 (1)
1990-2001Brasile (bandiera) Brasile56 (7)[1]
Carriera da allenatore
2009-2010Milan
2010-2011Inter
2017Antalyaspor
Palmarès
 Campionato sudamericano Under-20
OroArgentina 1988
 Mondiali di calcio Under-20
BronzoArabia Saudita 1989
 Mondiali di calcio
OroStati Uniti 1994
ArgentoFrancia 1998
 Copa América
ArgentoUruguay 1995
OroBolivia 1997
 Confederations Cup
OroArabia Saudita 1997
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 17 agosto 2018

Leonardo Nascimento de Araújo, meglio noto solo come Leonardo (Niterói, 5 settembre 1969), è un dirigente sportivo, allenatore di calcio ed ex calciatore brasiliano con cittadinanza italiana, di ruolo centrocampista o attaccante.

Nella sua carriera di calciatore ha vestito le maglie di Flamengo, San Paolo, Valencia, Kashima Antlers, Paris Saint-Germain e Milan. Terminata l'attività agonistica, ha ricoperto ruoli dirigenziali nel Milan e nel Paris Saint-Germain e ha allenato lo stesso Milan, l'Inter e l'Antalyaspor.

È stato sposato con Beatriz dalla quale ha avuto tre figli: Lucas, Julia e Joana.[2] Il 6 settembre 2013 si è sposato con la giornalista sportiva di Sky Anna Billò,[3] che lo ha reso padre di Tiago il 13 novembre 2011[4] e di Tomas il 13 aprile 2014.

Cittadino italiano dal 2008,[5] parla fluentemente l'italiano oltre a conoscere portoghese, inglese, spagnolo, francese e – come da lui stesso dichiarato – «un po' di giapponese».[6]

Nel 1998 ha fondato, insieme al suo compagno di squadra in nazionale Raí, la Fondazione Gol De Letra finalizzata a garantire l'accesso allo sport e all'educazione ai bambini e alle bambine brasiliane. Il suo impegno nel sociale è stato riconosciuto anche tramite il conferimento del Premio L'Altropallone nel 2004.

Caratteristiche tecniche

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Trequartista molto dotato dal punto di vista tecnico,[7] specialista dei calci da fermo,[8][9][10] in carriera si distinse anche per la sua duttilità tattica,[11] avendo giocato in svariati ruoli: terzino sinistro, regista, centrocampista centrale, rifinitore e attaccante.[7][12] Più incline all'assist che al gol,[11] in Italia fu grande protagonista dello scudetto vinto dal Milan nella stagione 1998-1999, giocando come punta esterna[13] e riuscendo a segnare dodici reti (seconda stagione più prolifica della sua carriera).

Leonardo in azione al Milan nel campionato 1997-1998

Leonardo è cresciuto nel Flamengo, con cui ha esordito nel campionato brasiliano a 18 anni nel 1987. Non ha compiuto 18 anni quando ha l'opportunità di giocare con l'idolo Zico e giocatori di fama come Leandro, Bebeto e Renato Gaúcho, a fianco dei quali ha vinto il suo primo campionato. Dal 1990 al 1991 ha giocato nel San Paolo, facendo parte della esquadrão tricolor allenata da Telê Santana e capace di aggiudicarsi il titolo brasiliano nel 1991.

Nel 1991 è passato al Valencia, nella Primera División spagnola. Nel 1993 è ritornato al São Paulo, con cui ha vinto la Coppa Intercontinentale battendo il Milan a Tokyo. Dopo il campionato del mondo 1994 si è trasferito ai Kashima Antlers, squadra della neonata J. League nelle cui file militava anche l'amico e idolo Zico.

Nel 1996 è stato acquistato dal Paris Saint-Germain, squadra della Ligue 1 con cui ha raggiunto la finale della Coppa delle Coppe.

Le sue prestazioni hanno attirato l'attenzione del Milan[14], che lo ha ingaggiato nell'estate del 1997 per 18 miliardi di lire;[15] coi rossoneri, fino al 2001, ha giocato 96 partite di campionato segnando 22 gol e vincendo lo scudetto 1998-1999 da protagonista con 27 presenze e 12 reti.

A causa dei frequenti infortuni nelle ultime due stagioni non ha potuto mantenere un rendimento costante, così alla fine della stagione 2000-2001 ha deciso di fare ritorno in patria, dove ha giocato prima nel San Paolo e poi nel Flamengo.

Nonostante i ripetuti annunci di ritiro dall'attività agonistica, ha deciso di ritornare al calcio giocato e il 9 ottobre 2002, viene integrato nella rosa del Milan.[16] La nuova esperienza rossonera, tuttavia, è stata brevissima: è rimasto fino a marzo 2003, quando si è ritirato definitivamente dopo aver disputato 4 partite in Coppa Italia (2 gol) e una in Serie A.

Con la nazionale brasiliana ha vinto il Mondiale 1994, nel quale, acconsentendo alla richiesta del CT Parreira, si è adattato a ricoprire l'insolito ruolo di terzino sinistro, ma il cartellino rosso rimediato per una gomitata a Tab Ramos nell'ottavo di finale contro gli Stati Uniti, che ha costretto il calciatore statunitense a una inattività di circa 3 mesi, gli ha impedito di scendere in campo nelle restanti gare della competizione.[17]

Giocando da mezzapunta ha conquistato la Coppa America e la Confederations Cup nel 1997, manifestazioni nelle quali Zagallo gli ha affidato la prestigiosa maglia numero 10. L'anno successivo, schierato come interno sinistro, è stato finalista al Mondiale 1998.

Nel 1999 ha lasciato la nazionale, salvo poi tornare nel 2001 per disputare due gare di qualificazione al Mondiale 2002. In nazionale vanta 60 presenze e 8 reti.

Leonardo nell'aprile 2008 a Mosca, sede della finale della Champions League 2007-2008, in occasione dell'arrivo del trofeo nella città russa

Il 31 maggio 2009 l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani ha annunciato in diretta televisiva all'ultima puntata stagionale di Stadio Sprint che Leonardo sarebbe stato il nuovo allenatore della squadra rossonera per due anni a partire dalla stagione 2009-2010, ereditando così la panchina da Carlo Ancelotti.[18] È stato presentato in conferenza stampa il 1º giugno 2009.[19]

Alla sua prima esperienza in panchina, il tecnico debutta la sera del 22 agosto 2009 durante l'anticipo della prima giornata del campionato di Serie A 2009-2010 in casa del Siena (1-2).[20] Dopo alcuni risultati deludenti (tra cui lo 0-4 del derby),[21][22] il 21 ottobre 2009, sotto la sua guida, i rossoneri hanno battuto il Real Madrid al Bernabéu (3-2) per la prima volta nella loro storia.[23] Il 14 maggio 2010, dopo aver raggiunto la qualificazione diretta alla Champions League,[24] Leonardo ha ufficializzato l'addio al club rossonero, divenuto effettivo al termine della stagione.[25][26] Il giorno successivo, in occasione dell'ultima giornata di campionato contro la Juventus (vittoria per 3-0), Leonardo si è congedato dal pubblico di San Siro, che ha risposto con un caloroso saluto; sulla panchina del Milan gli è subentrato Massimiliano Allegri.[27][28]

Nella sua esperienza rossonera ha utilizzato prevalentemente una sorta di modulo 4-2-4,[29] denominato dalla stampa del settore "4-2-fantasia",[30][31] ispirandosi al modulo usato da Telê Santana, commissario tecnico della Nazionale brasiliana ai Mondiali del 1982 e del 1986.[32][33] Lo schieramento si compone di 4 difensori, 2 mediani e 4 giocatori prettamente offensivi.[34] Questo spregiudicato modo di giocare ha offerto molte prestazioni brillanti,[35] ma anche altre deludenti[36] poiché, se da un lato privilegia il gioco offensivo e il talento dei singoli,[29] dall'altra difetta di equilibrio[29] e di copertura a centrocampo.[31]

Leonardo nel febbraio 2011 sulla panchina dell'Inter, sulla quale era subentrato nel dicembre precedente

Il 24 dicembre 2010 è passato ad allenare l'altra società calcistica della massima serie di Milano, l'Inter, succedendo a Rafael Benítez e firmando un contratto fino al 30 giugno 2012.[37] Ha diretto la prima partita da allenatore dell'Inter il 6 gennaio 2011, nella vittoria per 3-1 contro il Napoli.[38]

Fino al 6 marzo, con la vittoria per 5-2 in rimonta sul Genoa, ha totalizzato un bottino di 33 punti nelle prime 13 partite stabilendo un record e sorpassando i 32 punti che avevano fatto in precedenza Fabio Capello (con la Juventus nel 2004-2005), Gigi Simoni e Marcello Lippi.[39][40]

Il 22 maggio, con la vittoria all'ultima di campionato per 3-1 contro il Catania, ha stabilito il record di 12 vittorie casalinghe consecutive in campionato su altrettante partite[41] eguagliando i record di Giovanni Invernizzi del 1970-1971 e del duo Tansini-Cappelli nel 1949-1950. Seppur con il miglior attacco, ha terminato il campionato con i nerazzurri al 2º posto, a -6 dalla vetta, perdendo tra l'altro il derby per 3-0, che in caso di vittoria avrebbe potuto portare l'Inter in vetta alla classifica.[42] La sua avventura in Champions League invece, si è conclusa ai quarti di finale contro lo Schalke 04, perdendo l'andata per 5-2[43] e il ritorno per 2-1.[44] Il 29 maggio ha vinto il suo unico titolo da allenatore con l'Inter, conquistando la Coppa Italia ai danni del Palermo, battuto in finale per 3-1.[45]

Il 1º luglio seguente l'Inter ha annunciato la risoluzione consensuale del contratto che legava il tecnico brasiliano ai nerazzurri.[46] Al suo posto è stato ingaggiato il tecnico piemontese Gian Piero Gasperini.

Il 28 settembre 2017, a distanza di più di sei anni dall'ultima esperienza in panchina, torna ad allenare, firmando per l'Antalyaspor, club turco nel quale gioca tra le altre stelle anche Samuel Eto'o, che era con lui all'Inter.[47] Al debutto in campionato perde per 3-1 contro il Sivasspor e la squadra rimane nei bassifondi della classifica. Il 6 dicembre, dopo meno di tre mesi, si dimette a causa delle dimissioni del presidente Ali Safak Ozturc, che l'aveva portato ad Adalia.[48][49]

Leonardo in veste di dirigente del Paris Saint-Germain, con il presidente Nasser Al-Khelaïfi, nel giorno della presentazione del neoacquisto Zlatan Ibrahimović

Molto attivo nel campo delle iniziative umanitarie, nel 1999 in Brasile ha dato vita alla Fundação Gol de Letra. Dopo il ritiro dal calcio giocato è rimasto legato per diversi anni all'ambiente milanista, tanto da essere stato direttore della Fondazione Milan fino a maggio 2006. Nella sua carriera è stato anche un consulente di calciomercato, direttore operazioni area tecnica del club rossonero nonché emissario per la società in Sudamerica, tanto che ha contribuito a portare in Italia Kaká, Pato e Thiago Silva.[6]

Il 13 luglio 2011 è stato nominato direttore sportivo del Paris Saint-Germain,[50] squadra nella quale aveva militato nella stagione 1996-1997,[51] con un ingaggio da 2,5 milioni all'anno.[52] Alla fine di maggio del 2013 è stato squalificato dalla Commissione Disciplinare della LFP per 9 mesi a causa di una spallata data all'arbitro Castro al termine della partita Paris Saint-Germain-Valenciennes del 5 maggio precedente.[53] Il ricorso successivamente presentato dal PSG, che sosteneva l'involontarietà del gesto, è stato respinto e la squalifica è stata allungata fino a tutto il giugno del 2014, per un totale di 14 mesi.[54] Il 10 luglio seguente Leonardo ha annunciato le sue dimissioni dal ruolo di direttore sportivo del club parigino a partire dal termine del calciomercato[55], ossia dal 2 settembre 2013.[56] Il 17 giugno 2014 il tribunale amministrativo di Parigi ha annullato la sospensione di un anno.[57]

Il 25 luglio 2018 viene annunciato il suo ritorno al Milan nelle vesti di direttore generale dell'area tecnico-sportiva.[58] Il 3 dicembre dello stesso anno supera l'esame finale da direttore sportivo a Coverciano.[59] Il 28 maggio 2019, in disaccordo con i piani di Elliott per il futuro del club,[60] rassegna le dimissioni dall'incarico dopo meno di un anno.[61]

Il 14 giugno 2019 è nominato direttore sportivo del Paris Saint-Germain, a sei anni di distanza dall'ultima esperienza nello stesso ruolo con il club francese.[62] Il 22 maggio 2022 viene esonerato.[63]

Dopo il ritiro

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Dalla seconda metà del 2015 è opinionista su Sky Sport, come ospite e opinionista delle partite di Europa League e in quelle di qualificazione a Russia 2018. Durante la stagione sportiva 2016-2017 è stato ospite anche nel programma Sky Calcio Club.

Presenze e reti nei club

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Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1987 Brasile (bandiera) Flamengo A 18 0 - - - - - - - - - 18 0
1988 RJ-A+A 22+18 0 - - - SS 3 0 - - - 43 0
1989 RJ-A+A 20+16 1+0 CB 8 0 SS 1 0 - - - 45 1
gen.-lug. 1990 RJ-A 21 0 CB 4 3 - - - - - - 25 3
lug-dic. 1990[64] Brasile (bandiera) San Paolo A 22 0 CB 0 0 - - - - - - 22 0
gen.-giu. 1991[65] A 22 1 - - - - - - - - - 22 1
1991-1992 Spagna (bandiera) Valencia PD 36 4 CR 10 3 - - - - - - 46 7
1992-1993 PD 34 3 CR 4 0 CU 2 0 - - - 40 3
Totale Valencia[66] 70 7 14 3 2 0 - - 86 10
lug.-dic. 1993[67] Brasile (bandiera) San Paolo A 12 3 - - - SS 4 2 RS+CInt 1[68]+1 0 17 5
gen.-giu. 1994[69] SP-A1 23 9 - - - - - - RS 1 1 24 10
lug.-dic. 1994 Giappone (bandiera) Kashima Antlers JL 9 7 CI 1 0 - - - - - - 10 7
1995 JL 28 17 CI 3 1 - - - - - - 31 18
gen.-giu. 1996 JL 12 6 CYM 10 5 - - - - - - 22 11
Totale Kashima Antlers 49 30 14 6 - - - - 63 36
1996-1997 Francia (bandiera) Paris Saint-Germain D1 32 7 CF 2 0 CdC 7 3 SU 2 0 43 10
ago.-set. 1997 D1 2 0 - - - UCL 1 0 - - - 3 0
Totale Paris Saint-Germain 34 7 2 0 8 3 2 0 46 10
1997-1998 Italia (bandiera) Milan A 27 3 CI 5 1 - - - - - - 32 4
1998-1999 A 27 12 CI 2 0 - - - - - - 29 12
1999-2000 A 20 4 CI 1 1 UCL 5 1 SI 0 0 26 6
2000-2001 A 22 3 CI 5 2 UCL 5 1 - - - 32 6
lug.-dic. 2001[70] Brasile (bandiera) San Paolo A 13 0 - - - CM 5 0 - - - 18 0
Totale San Paolo 23+69 9+4 0 0 9 2 2 1 103 16
gen.-giu. 2002 Brasile (bandiera) Flamengo RJ-A 0 0 - - - CL 1 0 RSP 6 1 7 1
Totale Flamengo 63+52 1+0 12 3 5 0 6 1 138 5
ott. 2002-mar. 2003 Italia (bandiera) Milan A 1 0 CI 4 2 - - - - - - 5 2
Totale Milan 97 22 17 6 10 2 0 0 124 30
Totale carriera 457 80 59 18 34 7 10 2 560 107

Cronologia presenze e reti in Nazionale

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Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
17-10-1990 Santiago del Cile Cile Cile (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
8-11-1990 Belém Brasile Brasile (bandiera) 0 – 0 Cile (bandiera) Cile Amichevole - Ingresso
27-2-1991 Campo Grande Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Paraguay (bandiera) Paraguay Amichevole -
27-3-1991 Buenos Aires Argentina Argentina (bandiera) 3 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
25-7-1993 La Paz Bolivia Bolivia (bandiera) 2 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Qual. Mondiali 1994 - Ammonizione
16-12-1993 Guadalajara Messico Messico (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole - Ingresso
23-3-1994 Recife Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole - Ingresso
4-5-1994 Florianópolis Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Islanda (bandiera) Islanda Amichevole - Ingresso
5-6-1994 Edmonton Canada Canada (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
8-6-1994 San Diego Brasile Brasile (bandiera) 8 – 2 Honduras (bandiera) Honduras Amichevole -
12-6-1994 Fresno Brasile Brasile (bandiera) 4 – 0 El Salvador (bandiera) El Salvador Amichevole - Uscita
20-6-1994 Palo Alto Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Russia (bandiera) Russia Mondiali 1994 - 1º turno -
24-6-1994 Palo Alto Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Camerun (bandiera) Camerun Mondiali 1994 - 1º turno -
28-6-1994 Detroit Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Svezia (bandiera) Svezia Mondiali 1994 - 1º turno -
4-7-1994 Palo Alto Brasile Brasile (bandiera) 1 – 0 Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti Mondiali 1994 - Ottavi di finale -  43’
6-6-1995 Liverpool Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Giappone (bandiera) Giappone Coppa Umbro - Ingresso al 61’ 61’
11-6-1995 Londra Inghilterra Inghilterra (bandiera) 1 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Coppa Umbro - Ingresso al 84’ 84’
29-6-1995 Recife Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole - Ingresso
13-7-1995 Rivera Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 1995 - 1º turno 1
17-7-1995 Rivera Brasile Brasile (bandiera) 2 – 2 dts
(4 – 2 dtr)
Argentina (bandiera) Argentina Coppa America 1995 - Quarti di finale - Uscita al 60’ 60’
9-8-1995 Tokyo Giappone Giappone (bandiera) 1 – 5 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole 1 Uscita
12-8-1995 Suwon Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole - Uscita
28-8-1996 Mosca Russia Russia (bandiera) 2 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole - Uscita al 79’ 79’
31-8-1996 Amsterdam Paesi Bassi Paesi Bassi (bandiera) 2 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
16-10-1996 Teresina Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Lituania (bandiera) Lituania Amichevole - Cap.
26-2-1997 Goiânia Brasile Brasile (bandiera) 4 – 2 Polonia (bandiera) Polonia Amichevole - Cap.
30-4-1997 Miami Brasile Brasile (bandiera) 4 – 0 Messico (bandiera) Messico Amichevole 1
30-5-1997 Oslo Norvegia Norvegia (bandiera) 4 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole -
3-6-1997 Lione Francia Francia (bandiera) 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Torneo di Francia -
8-6-1997 Lione Brasile Brasile (bandiera) 3 – 3 Italia (bandiera) Italia Torneo di Francia -
10-6-1997 Parigi Inghilterra Inghilterra (bandiera) 0 – 1 Brasile (bandiera) Brasile Torneo di Francia - Uscita al 82’ 82’
13-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Brasile Brasile (bandiera) 5 – 0 Costa Rica (bandiera) Costa Rica Coppa America 1997 - 1º turno -
16-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Brasile Brasile (bandiera) 3 – 2 Messico (bandiera) Messico Coppa America 1997 - 1º turno 1 Uscita al 81’ 81’
19-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Colombia (bandiera) Colombia Coppa America 1997 - 1º turno -
22-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Coppa America 1997 - Quarti di finale - Ammonizione
26-6-1997 Santa Cruz de la Sierra Brasile Brasile (bandiera) 7 – 0 Perù (bandiera) Perù Coppa America 1997 - Semifinale 2 Uscita al 62’ 62’
29-6-1997 La Paz Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Bolivia (bandiera) Bolivia Coppa America 1997 - Finale - Uscita al 69’ 69’ [71]
10-8-1997 Seul Corea del Sud Corea del Sud (bandiera) 1 – 2 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole - Uscita
13-8-1997 Osaka Giappone Giappone (bandiera) 0 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole - Uscita
12-12-1997 Riyad Arabia Saudita Arabia Saudita (bandiera) 0 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Conf. Cup 1997 - 1º turno - Cap. Uscita al 72’ 72’
14-12-1997 Riyad Australia Australia (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Conf. Cup 1997 - 1º turno - Cap.
19-12-1997 Riyad Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Rep. Ceca (bandiera) Rep. Ceca Conf. Cup 1997 - Semifinale - Uscita al 45’ 45’
29-4-1998 Rio de Janeiro Brasile Brasile (bandiera) 0 – 1 Argentina (bandiera) Argentina Amichevole - Ingresso Ammonizione
3-6-1998 Saint-Ouen Andorra Andorra (bandiera) 0 – 3 Brasile (bandiera) Brasile Amichevole - Ingresso
10-6-1998 Saint-Denis Brasile Brasile (bandiera) 2 – 1 Scozia (bandiera) Scozia Mondiali 1998 - 1º turno - Ingresso al 45’ 45’
16-6-1998 Nantes Brasile Brasile (bandiera) 3 – 0 Marocco (bandiera) Marocco Mondiali 1998 - 1º turno -
23-6-1998 Marsiglia Brasile Brasile (bandiera) 1 – 2 Norvegia (bandiera) Norvegia Mondiali 1998 - 1º turno -
27-6-1998 Parigi Brasile Brasile (bandiera) 4 – 1 Cile (bandiera) Cile Mondiali 1998 - Ottavi di finale - Ammonizione al 45’ 45’
3-7-1998 Nantes Brasile Brasile (bandiera) 3 – 2 Danimarca (bandiera) Danimarca Mondiali 1998 - Quarti di finale - Uscita al 72’ 72’
7-7-1998 Marsiglia Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 dts
(4 – 2 dtr)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Mondiali 1998 - Semifinale - Uscita al 85’ 85’
12-7-1998 Saint-Denis Francia Francia (bandiera) 3 – 0 Brasile (bandiera) Brasile Mondiali 1998 - Finale - Uscita al 45’ 45’ [72]
5-6-1999 Salvador Brasile Brasile (bandiera) 1 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole - Cap. Uscita
8-6-1999 Goiânia Brasile Brasile (bandiera) 3 – 1 Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi Amichevole 1 Cap. Uscita al 75’ 75’
9-8-2001 Curitiba Brasile Brasile (bandiera) 5 – 0 Panama (bandiera) Panama Amichevole - Cap. Uscita al 73’ 73’
15-8-2001 Porto Alegre Brasile Brasile (bandiera) 2 – 0 Paraguay (bandiera) Paraguay Qual. Mondiali 2002 - Ingresso al 67’ 67’
Totale Presenze 56 Reti 7
Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale (partite non ufficiali) ― Brasile
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
31-10-1990 Milano Brasile Brasile (bandiera) 1 – 2 Resto del Mondo -
20-4-1994 Parigi Sel. mista PSG/Bordeaux Francia (bandiera) 0 – 0 Brasile (bandiera) Brasile -
27-4-1995 Valencia Valencia 2 – 4 Brasile (bandiera) Brasile -
31-5-1998 Bilbao Athletic Bilbao 1 – 1 Brasile (bandiera) Brasile -
Totale Presenze 4 Reti 0

Statistiche da allenatore

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Statistiche aggiornate al 4 dicembre 2017.

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale Vittorie % Piazzamento
Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P Comp G V N P G V N P %
2009-2010 Italia (bandiera) Milan A 38 20 10 8 CI 2 1 0 1 UCL 8 2 3 3 - - - - - 48 23 13 12 47,92
dic. 2010-2011 Italia (bandiera) Inter A 23 17 2 4 CI 5 3 2 0 UCL 4 1 0 3 - - - - - 32 21 4 7 65,63 Sub., 2º
ott.-dic. 2017 Turchia (bandiera) Antalyaspor SL 8 2 1 5 TK 2 2 0 0 - - - - - - - - - - 10 4 1 5 40,00 Sub., Dimiss.
Totale carriera 69 39 13 17 8 5 2 1 13 4 3 6 - - - - - 90 48 18 24 53,33
Competizioni statali
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Flamengo: 1988, 1989
San Paolo: 1991
Competizioni nazionali
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San Paolo: 1991
Flamengo: 1990
Kashima Antlers: 1996
Milan: 1998-1999
Competizioni internazionali
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San Paolo: 1993
San Paolo 1993, 1994
San Paolo: 1993
Competizioni giovanili
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1988
Competizioni maggiori
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Stati Uniti 1994
Bolivia 1997
1997
1991
  • Inserito tra le “Leggende del calcio” del Golden Foot
2018
Inter: 2010-2011
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  71. ^ 5º titolo
  72. ^ 2º posto

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