Xbox console | |
---|---|
Produttore | Microsoft, Flextronics |
Tipo | Da tavolo |
Generazione | Sesta |
Presentazione alla stampa | 10 marzo 2000[1][2] |
In vendita | 15 novembre 2001[3][4] 22 febbraio 2002[3] 14 marzo 2002[3] |
Dismissione | 2005 2006[5][6] |
Unità vendute | 24 milioni (2006)[7][8] |
Gioco più diffuso | Halo 2, 8 milioni di copie[9][10] |
Successore | Xbox 360 |
Caratteristiche tecniche | |
Supporto di memoria | DVD-ROM Disco rigido |
Dispositivi di controllo | Gamepad a sei pulsanti, croce direzionale e due leve analogiche |
CPU | Intel Coppermine |
RAM totale | 64 MB |
GPU | NVIDIA "XGPU" |
Servizi online | Xbox Live (2002–2010)[11] |
Xbox è una console per videogiochi prodotta da Microsoft. Appartenente alla sesta generazione, venne messa in vendita il 15 novembre 2001 in America del Nord, il 22 febbraio 2002 in Giappone e il 14 marzo in Europa e Australia. Ha rappresentato il primo tentativo di entrare nel mercato delle console da parte della Microsoft, dopo aver collaborato con SEGA nel convertire Windows Embedded Compact per Dreamcast.[12] Fu anche la prima console prodotta da una società americana da quando l'Atari Jaguar cessò la produzione nel 1996.
Annunciata nel 2000, Xbox era tecnicamente più potente rispetto alle sue concorrenti, con un processore Intel Pentium III a 733 MHz, unità che poteva essere trovata su un comune PC. Era nota anche per le sue dimensioni e il suo peso simile a quello di un PC ed è stata la prima console a disporre di un disco rigido incorporato.[13]
Nel novembre 2002 Microsoft lanciò Xbox Live, un servizio di gioco online a pagamento che permise agli abbonati di scaricare nuovi contenuti e connettersi con altri giocatori attraverso una connessione a banda larga.[14] A differenza dei servizi online di SEGA e Sony, connettersi a Xbox Live era possibile tramite una porta Ethernet integrata direttamente nella console dal principio. Il servizio diede a Microsoft un punto di forza nei giochi online e avrebbe aiutato Xbox a diventare una concorrente importante nella sesta generazione di console. La popolarità di titoli di successo come Halo 2 di Bungie Studios contribuì alla diffusione dei giochi online su console, in particolare gli sparatutto in prima persona.[15]
Xbox ebbe un lancio da record in America del Nord, vendendo 1,5 milioni di unità prima della fine del 2001, spinta grazie al successo di uno dei titoli di lancio, Halo: Combat Evolved, che vendette un milione di copie entro aprile 2002. La console arrivò a un totale di 24 milioni di unità vendute in tutto il mondo, di cui 16 milioni in Nord America; tuttavia, Microsoft non fu in grado di ottenere un profitto vero e proprio dalla console, che aveva un costo di produzione molto più alto del suo prezzo di vendita al dettaglio, e nonostante la popolarità guadagnata, generò una perdita di oltre 4 miliardi di dollari durante la sua vita sul mercato. In fatto di unità vendute, il sistema da gioco superò GameCube e Dreamcast, ma fu surclassato dalla PlayStation 2, che sarebbe arrivata a vendere oltre 100 milioni di unità entro il 2005. Fuori dal mercato occidentale è dove la console incontrò maggiore resistenza; in particolare, con vendite molto basse in Giappone a causa del suo design imponente e della sovrabbondanza di giochi dedicati a un pubblico occidentale rispetto ai titoli sviluppati per un pubblico giapponese.[16]
La produzione del sistema venne interrotta a partire dal 2005,[5][6] con Microsoft che cessò completamente il supporto fuori garanzia e il supporto Xbox Live alla fine degli anni 2000[17] La famiglia Xbox si è estesa con Xbox 360, lanciata nel 2005, Xbox One nel 2013 e Xbox Series X e Series S nel 2020.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Sviluppo segreto, annuncio e presentazioni
[modifica | modifica wikitesto]Le prime idee alla base del progetto della console nacquero nel 1998 da Seamus Blackley, ex dipendente di Looking Glass Studios, che una volta in Microsoft decise insieme a Kevin Bachus, Ted Hase e Otto Berkes di smontare alcuni computer portatili Dell, per poi riassemblarne i pezzi e costruire un primissimo, rozzo ma funzionante prototipo di Xbox.[3] Il progetto prese il nome di DirectX Box, poiché era basato sulla tecnologia API di DirectX; l'idea era quella di introdursi nel mercato, e competere direttamente con Sony e PlayStation, concependo una console interamente pensata per il gioco, con una architettura simil-pc a elevata flessibilità e una potenza almeno 2 volte superiore a quella di una ipotetica PlayStation 2. Il nome DirectX Box fu poi cambiato in Xbox, che seppur non venne visto di buon occhio fu scelto poiché ispirava "carica" o "grinta".[3]
Le prime voci sullo sviluppo della console arrivarono intorno al settembre del 1999.[12][18] In quel periodo furono molte le indiscrezioni, considerate tuttavia piuttosto attendibili, riguardo ad un progetto congiunto tra Microsoft e Intel volto alla creazione di un sistema da gioco specifico, col nome di Xbox. Microsoft né negò né confermò tale notizia, mentre i vertici di Intel decisero di astenersi dal commentare la cosa dicendo: «Non facciamo commenti su un prodotto che non è stato annunciato».[18]
A questo punto però il progetto Xbox non aveva avuto ancora il via libera dai piani alti di Microsoft, ovvero Bill Gates e Steve Ballmer.[19] Il team di sviluppo decise di presentare la proposta il 14 febbraio 2000, ma le cose non andarono come previsto quel giorno: l'idea di creare una console da gioco e, soprattutto, di non basarla su un sistema operativo Microsoft Windows, fece infuriare sia Ballmer che Gates.[19] Ballmer definì il progetto Xbox come "uno spreco di soldi", mentre Gates lo paragonò ad "un insulto a tutto ciò che lui aveva fatto"; la discussione con il team si protrasse a lungo fino alle 20:00, quando poi qualcuno durante il meeting sollevò la questione dell'egemonia Sony, del successo divampante di PlayStation e di come quest'ultima potesse, direttamente o indirettamente, diventare un futuro problema per Microsoft.[19] Gates e Ballmer dovettero ravvedersi, in quanto vedevano questa minaccia piuttosto concreta; i due approvarono il progetto Xbox, assicurando al team tutte le risorse e la libertà di movimento che avrebbero richiesto.[19]
Tempo neanche un mese, che a marzo del 2000, le voci di corridoio diventarono talmente tante sul web che Microsoft rivelò che avrebbe annunciato il progetto di li a pochi giorni. Tali indiscrezioni volevano che il progetto Xbox avrebbe avuto un processore Intel da 500 MHz e una scheda grafica NVIDIA GeForce 256, mentre la costruzione della console sarebbe stata affidata a Dell o a Gateway; secondo altre speculazioni il sistema operativo della console sarebbe stato Windows Embedded Compact.[21]
Successivamente, il 10 marzo 2000, durante la Game Developers Conference, Bill Gates in persona salì sul palco e mostrò un primo modello di Xbox, con un design a forma di X, totalmente diverso da quello finale.[3] La console attirò una non indifferente attenzione della stampa specializzata e generalista, grazie alle caratteristiche enunciate da Gates quali la capacità di giocare offline e online (una parte essenziale del progetto), l'uso di un disco rigido per immagazzinare dati come musica, la capacità di riprodurre film DVD e quindi il suo ruolo non solo come console da gioco, ma anche come centro multimediale.[3] Questa conferenza diede così la generale impressione che Xbox fosse sostanzialmente un "PC in scatola"; a questo Gates affermò che lo scopo di Xbox era raccogliere attorno a sé i migliori sviluppatori disponibili, affermando infatti: «Vogliamo che Xbox sia la piattaforma scelta dai creatori di giochi più di talento del mondo».[1][3]
Altro passo importante compiuto da Microsoft fu l'acquisizione di Bungie Studios nel giugno del 2000; a quel tempo i Bungie stavano lavorando ad una esclusiva destinata in origine a MacOS, ma tale sviluppo fu poi portato sulla console Microsoft e destinato a diventare la sua killer application ed icona più importante: Halo: Combat Evolved.[22] Contemporaneamente Gates decise di ampliare la campagna pubblicitaria per la console, rivolgendosi a molte delle agenzie pubblicitarie di Madison Avenue, e arrivando a spendere oltre 100 milioni di dollari in marketing; molti degli esperti trovarono la sua scelta inappropriata e controversa commentando: «[La sua] Microsoft è nella bufera, e lui pensa a giocare»; questo a causa della vicenda Abbraccia, estendi ed estingui nella quale Microsoft si ritrovò coinvolta dal 1998 al 1999.[23]
Mentre PlayStation 2 aveva visto ormai la sua uscita già in Giappone, America del Nord e Europa da mesi, Gates decise di tenere un'ultima importante presentazione dell'Xbox nella sua forma definitiva, prima del lancio, al Consumer Electronics Show di Las Vegas, il 6 gennaio 2001. Accompagnato dalla guest star d'eccezione, l'attore e wrestler Dwayne Johnson, Gates si ritenne soddisfatto del progetto e affermò con decisione: «Xbox è il futuro dei videogiochi. [...] Con la sua tecnologia rivoluzionaria e le sue incredibili capacità grafiche, sarà il punto di riferimento dell'intero settore per molti anni a venire». All'E3 dello stesso anno, venne poi annunciata l'uscita della console in America del Nord il 15 novembre 2001 e al più tardi nel 2002 in Giappone ed Europa.[3]
Lancio e vita della console
[modifica | modifica wikitesto]Il lancio della console fu organizzato in grande e avvenne come pianificato il 15 novembre 2001 a Times Square, in New York; l'evento è stato ospitato da Toys "R" Us dove presenziò Bill Gates in persona.[3][12][24] La console venne venduta a 299 $ e si rivelò un ottimo successo con oltre un milione di pezzi venduti in sole 3 settimane, accompagnate da oltre un milione di copie della killer application trainante, Halo: Combat Evolved.[3] Un rapporto di vendite stimava che per ogni console venduta vi fossero almeno tre giochi distribuiti;[12] budget complessivo del lancio della console fu di circa mezzo miliardo di dollari.[12][25]
Nel febbraio 2002, con all'attivo ormai 1,5 milioni di pezzi venduti,[12][26] Xbox fu resa disponibile anche in Giappone dove nonostante l'elevata pubblicità e un certo interesse, la console riuscì a vendere solamente appena 130 000 unità nella prima settimana.[3] Paradossalmente in Europa, dove il lancio avvenne più tardi, l'Xbox ebbe molto più successo che in Giappone, anche in questo caso però più circoscritto rispetto che in America, complice il fatto che il prezzo della console in Italia e in tutti i paesi della zona euro fu di ben 479 € (mentre a parità di prezzo col dollaro avrebbe dovuto essere circa 340 €);[27] a maggior ragione infatti poco più di un mese dopo Microsoft annunciò un calo del prezzo fissato a 299 € e Maurizio Zazzaro, responsabile di Xbox Italia, affermò: «Ci siamo resi conto che il prezzo era una barriera per molte persone. Il nostro progetto strategico è rivoluzionare, attraverso la diffusione di Xbox, l'entertainment domestico».[28]
Nonostante dunque un inizio piuttosto buono, non furono pochi i problemi che la console dovette affrontare in questo periodo, a cui si aggiunse anche un problema di modelli di Xbox difettosi in Giappone che portarono a oltre 240 segnalazioni.[29]
L'originale controller dell'Xbox, noto come Fatty o Duke, venne spesso criticato per le sue dimensioni eccessive e ingombranti rispetto ai controller delle altre console della sesta generazione.[30] Il controller S, noto anche come Akebono, fu distribuito inizialmente solo in Giappone, ma col tempo finì per sostituire il modello originale anche nel resto del mondo.[31] A proposito del Duke, lo stesso Blackley ammetterà: «Era enorme in modo imbarazzante. Dal punto di vista politico, non avevo le forze per risolvere la cosa, hanno ignorato i test specifici. Capisco che ci si possa far atterrare sopra un elicottero»[32]
Comunque il catalogo di giochi della console andava via via aumentando: Halo: Combat Evolved trainava costantemente la console, insieme a giochi di successo come The Elder Scrolls III: Morrowind, Tom Clancy's Splinter Cell, Dead or Alive 3, Doom 3, Project Gotham Racing e anche molti altri titoli multipiattaforma che, seppur presenti su altre console, potevano dare il massimo su Xbox grazie alla sua potenza e alla sua accessibilità.[30][33] In parte, quindi, l'elevata pubblicità e la distribuzione da parte di Microsoft di oltre 2 250 dev kit a più di 165 compagnie di sviluppatori si era rivelata, se non un successo, una mossa decisamente azzeccata.[26]
Sebbene alcuni critici del settore specularono molto sul tentativo di Microsoft di monopolizzare il mercato delle console con la sua Xbox, la macchina non riusciva a imporsi come sistema dominante e fin dai primi tempi Microsoft aveva dichiarato di produrre Xbox con una perdita di circa 75 $ a pezzo e di non aspettarsi utili dalle vendite prima di tre anni dal lancio, quando a quel punto la console avrebbe venduto l'almeno sperata cifra di 50 milioni di unità.[34]
Successo di Xbox Live e ultimi anni
[modifica | modifica wikitesto]Allo scopo di aumentare la base installata di console il più possibile, Microsoft decise di colpire il mercato con la rivoluzione del gioco in rete su console, un obiettivo che fino ad allora solo il Dreamcast aveva provato a rendere concreto. Una volta attivata l'infrastruttura di Xbox Live, Microsoft mise in vendita lo Starter Pack che comprendeva un headset (microfono con auricolari) e un abbonamento per registrarsi e usufruire del servizio per una durata di 12 mesi, al costo di 50 $,[35][36][37] 60 € per l'Europa; il servizio sarebbe partito il 15 novembre 2002 e tra i primi titoli disponibili con cui sperimentare l'esperienza vi sarebbero stati in esclusiva Unreal Championship, MechAssault, Blinx: The Time Sweeper e FIFA Football 2003.[38]
Questo grafico non è disponibile a causa di un problema tecnico.
Si prega di non rimuoverlo.
Tuttavia, essendo Xbox Live un progetto creato a priori, il gioco con cui il servizio conobbe il successo fu Halo: Combat Evolved, sviluppato appunto fin dall'inizio per supportare il gioco in rete in maniera studiata e approfondita. Xbox Live risultò un successo notevole e crebbe in maniera esponenziale da circa 150 000 utenti registrati solo nella prima settimana a oltre 350 000 nei 4 mesi successivi.[39] Per la fine del 2002, Xbox raggiunse uno dei suoi picchi massimi in fatto di vendite: circa 2 milioni e mezzo di unità vendute solo nel mese di novembre.[40] Il 30 giugno 2003 Microsoft confermò che aveva venduto 9,4 milioni di Xbox in tutto il mondo, con 2⁄3 (66%) di unità vendute in America del Nord; ovvero 6,2 milioni.[41]
Nonostante la mancanza di copertura ADSL in alcune zone dell'America del Nord, ma soprattutto in Europa, il successo di Xbox Live sarebbe stato destinato a crescere fino al 2004, quando fu pubblicato Halo 2 che, al di là del successo di nicchia della console, totalizzò oltre 100 milioni di dollari di incassi in un giorno[42] e avvicinò sempre più persone al servizio di gioco in rete offerto da Microsoft, che in quell'anno aveva ormai raggiunto un milione di utenti registrati.[43] In Italia, fu stretto un particolare accordo tra Microsoft e Poste italiane per vendere Xbox sul territorio con inclusa una carta Postepay griffata "Xbox Live" per registrarsi, accedere e pagare il servizio; soddisfatto dell'iniziativa, Maurizio Zazzaro, disse: «Siamo certi che Postepay Xbox Live contribuirà ad avvicinare nuovi utenti al nostro servizio Xbox Live, che ha già raggiunto oltre un milione di abbonati nel mondo».[44] Il 30 giugno 2004, Xbox aveva venduto 15,5 milioni di unità in tutto il mondo.[45]
Dopo l'annuncio del suo successore, Xbox 360, Microsoft ha tolto il supporto a Xbox, mandandola fuori produzione nel 2005.[5][6] Entro quell'anno la console arrivò a un totale di oltre 24 milioni di pezzi venduti,[7] la metà dei 50 milioni previsti da Microsoft necessari per coprire i costi di produzione, superando di poco il GameCube.[46] Dei 24 milioni, 16 milioni sono stati venduti in America del Nord, di cui il 90% di questi negli Stati Uniti, 6 milioni in Europa, con una quota di 1⁄4 delle vendite globali e 2 milioni in Asia, che hanno ammontato a meno del 10% dei pezzi venduti in totale, di cui appena 500 000 unità in Giappone.[8][47][48]
Xbox Live aveva ormai raggiunto i 4 milioni di abbonati nel 2006.[49] Nell'ultimo periodo, Microsoft lanciò un'edizione speciale dell'Xbox, denominata "Crystal", che si caratterizzava per un design semistrasparente al prezzo di 199 €.[50] Il servizio Xbox Live, ancora molto utilizzato, è stato tenuto attivo fino al 2010.[11]
Specifiche
[modifica | modifica wikitesto]- Unità di elaborazione grafica:
- NVIDIA "XGPU" @233 MHz[51][52][53][XB 2]
- 128 kB cache texture–embedded[53]
- Pixel Shader Model 1.1 con 2 unità vertex shader[51][53]
- 4 pipeline grafiche con 2 unità texel ciascuna[51][53]
- Fillrate in pixel da 932 megapixels al secondo[51][53]
- Fillrate in texel da 1,86 gigatexels al secondo[53][XB 3]
- Antialiasing tra cui quincunx 4×[52]
- Filtro lineare (bilineare e trilineare)[52]
- Rendering grafico di picco pari a 125 milioni di poligoni a secco e senza effetti applicati[52]
- Performance complessiva dichiarata in virgola mobile: 80 GFLOPS[52]
- Scheda audio:[52]
- NVIDIA "MCPX" @200 MHz
- 64 canali 3D[54]
- Campionamento @48 kHz
- DSP multi core–embedded
- Memoria:
- Unità disco:
- Archiviazione:
- Disco rigido ATA 3,5″ da 8 o 10 GB[XB 5]
- Comunicazione:
- Fast Ethernet via scheda di rete a 100 Mbit/s.
- Uscite audio/video:
- Dimensioni:[55]
Videogiochi
[modifica | modifica wikitesto]Sono stati pubblicati intorno a 1000 videogiochi per Xbox[56][57].
Da citare come titoli più importanti per la console vi sono Halo: Combat Evolved che arrivò a vendere oltre 6 milioni di copie e Halo 2 che superò gli 8 milioni di copie.[9][10] Grazie all'elevata qualità del giocatore singolo, all'approfondita esperienza con Xbox Live e alla possibilità di organizzare LAN party a ben 16 giocatori utilizzando 4 console, entrambi i capitoli di Halo sono entrati di prepotenza nell'immaginario collettivo di molti adolescenti americani e sono annoverati tra i migliori sparatutto in prima persona di tutti i tempi.[58][59]
Il videogioco di Bethesda Softworks, The Elder Scrolls III: Morrowind, ha venduto oltre 2 milioni di copie su Xbox (altrettante ne vendette la versione per Windows).[60] Tra i best seller da oltre 1 milione di copie, ci sono stati lo sparatutto in prima persona Doom 3, sviluppato da id Software[61][48] (tra l'altro Xbox, a causa della sua affinità con i PC, era l'unica console a permettersi di far girare un gioco di questo tipo);[30] Call of Duty 2: Big Red One,[48] Need for Speed: Underground 2[48] e Tom Clancy's Splinter Cell, di cui 224 000 copie vendute nelle prime due settimane, che in origine era stato sviluppato solo per Xbox.[48][62]
Altri videogiochi di successo includono Fable, titolo sviluppato da Peter Molyneux in esclusiva per Xbox, con 375 000 copie vendute in una settimana[63] e il titolo BioWare, Star Wars: Knights of the Old Republic con oltre 250 000 copie piazzate in soli 4 giorni.[64] Con oltre 84 000 copie vendute nella prima settimana, Dead or Alive 3, diretto da Tomonobu Itagaki, è stato il gioco più venduto per la piattaforma in Giappone, totalizzando oltre 217 000 copie.[65] L'ultimo videogioco sviluppato per Xbox è stato Madden NFL 09, pubblicato il 12 agosto 2008.[8]
Secondo una classifica fatta dalla rivista Retro Gamer, basata sul sondaggio dei lettori, vengono ricordati come i migliori giochi, nell'ordine: Halo: Combat Evolved, Knights of the Old Republic, OutRun 2, Panzer Dragoon Orta, Halo 2, Jet Set Radio Future, Project Gotham Racing 2, Burnout 3: Takedown, Ninja Gaiden/Ninja Gaiden Black, Shenmue II, Jade Empire, Fable, Oddworld: Stranger's Wrath, Dead or Alive 3, OutRun 2006: Coast to Coast, Crimson Skies: High Road to Revenge, Doom 3, Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth, The Elder Scrolls III: Morrowind, Project Gotham Racing, The Chronicles of Riddick: Escape from Butcher Bay, Forza Motorsport, Half-Life 2, Otogi: Myth of Demons, Conker: Live & Reloaded[66].
Eredità
[modifica | modifica wikitesto]Nonostante il successo prevalentemente di nicchia se paragonato a PlayStation 2, l'Xbox ha avuto un certo peso sull'esperienza di molti videogiocatori e appassionati, ma anche sull'industria con rivoluzioni come quella del gioco in rete (che si sarebbe ripercosso poi su Xbox 360 e PlayStation 3), e per tutto quel che ha rappresentato è considerata un importante pezzo di storia, ed è stata infatti annoverata da IGN nella lista delle 25 migliori console di tutti i tempi, all'11º posto, precedendo sistemi di gioco come PlayStation 3, Nintendo GameCube, Sega Saturn e altri.[67] CNN ha rimarcato l'importanza di Xbox nella storia di Microsoft e di come, nel tempo, quest'ultima sia riuscita a diventare una parte essenziale dei "Big Three" (i grandi tre), assieme a Sony e Nintendo, che dominano il mondo dell'intrattenimento elettronico domestico.[68]
In occasione del 15º anniversario di Xbox, il 15 novembre 2016, Microsoft ha celebrato l'evento con statistiche riguardanti la crescita, negli anni, di Xbox Live[69] e contenuti commemorativi legati agli appassionati e alla serie Halo.[70] L'anniversario fu supportato anche sui forum dedicati di NeoGAF, dove per l'occasione vennero pubblicate dichiarazioni e retroscena importanti da Seamus Blackley, il padre della console, e altri ingegneri che lavorarono in origine al progetto.[71] L'evento è stato celebrato anche dalla divisione italiana di Xbox, dove tra gli interventi riguardo alla nascita e alla crescita della console, vi sono stati anche quelli dei giornalisti Jaime D'Alessandro di la Repubblica e Luca Tremolada de Il Sole 24 Ore; tra i primi quotidiani italiani che si occuparono di Xbox nei primi anni 2000.[72]
Analogamente a quanto accaduto con Xbox 360, i giochi Xbox, a partire dal 2017, sono stati resi compatibili con Xbox One; tuttavia i titoli della prima console Microsoft non avrebbero supportato in emulazione la modalità video widescreen – salvo quelli che la consentivano originariamente – e la collezione di achievement.[73]
Interfaccia utente, centro multimediale e modding
[modifica | modifica wikitesto]L'interfaccia utente per Xbox è la "Xbox Dashboard". È dotata di un lettore multimediale che può essere utilizzato per riprodurre CD musicali, salvarne il contenuto sul disco rigido dell'Xbox e riprodurre la musica che vi è stata archiviata; consente inoltre agli utenti di gestire i salvataggi dei giochi e il contenuto scaricato da Xbox Live. Per tutta la durata del supporto al servizio, ha consentito agli utenti di Xbox Live di accedere, personalizzare e gestire il proprio account. La dashboard è disponibile solo quando l'utente non sta guardando un film o non sta giocando. Quando Xbox è uscita nel 2001, il servizio Live non era attivo, quindi le sezioni Live della dashboard e il sottomenu delle impostazioni di rete non erano ancora presenti.[74][75][76] Mentre Xbox era ancora supportata da Microsoft, "Xbox Dashboard" è stata aggiornata più volte tramite Live per prevenire l'utilizzo dei trucchi (cheat) e aggiungere funzionalità.[77]
Le indiscrezioni, in circolazione fin da prima del lancio, hanno affermato che Xbox eseguisse i kernel di Windows 2000. Queste voci sono state smentite dallo sviluppatore Garry Trinder del "Xbox Team" nel 2006 sul blog ufficiale Microsoft, che ha affemrato che Xbox eseguirebbe un sistema operativo creato ad hoc.[78] Secondo altre fonti il sistema operativo di Xbox è comunque basato su una versione pesantemente modificata di Windows 2000.[79] Xbox ha delle API simili a quelle che si trovano in Microsoft Windows, come le Direct3D.[78] Il suo codice sorgente è trapelato nel 2020.[79]
La popolarità della console ha ispirato dei tentativi di eludere i meccanismi di protezione software e hardware così come ha ispirato delle modifiche all'aspetto esteriore del case. Le modifiche hardware influenzano tutto, dalla semplice sostituzione della gemma verde sul case con una personalizzata fino all'apertura del case stesso per installare dei modchip.[80] Le modifiche al software sono meno invasive e cercano di alterare le routine che impediscono alla Xbox di eseguire programmi non firmati o funzioni inedite.[80] A patto di possedere una Xbox modificata quindi, la macchina può essere trasformata in una vera interfaccia a centro multimediale in grado di estendere le proprie capacità di console. Tramite l'utilizzo di dashboard come Xbox Media Center (derivata da Kodi, più precisamente nella versione XBMC4Xbox) e altre, l'Xbox può utilizzare il disco rigido per l'immagazzinamento di immagini, film e video in formato DivX, oltre che di musica, e può eseguire alcuni programmi speciali o inediti come emulatori per SNES, eMule e motori di ricerca per il web.[80] Per le console moddate, sono stati resi disponibili differenti emulatori, quali per Nintendo 64, PlayStation, Game Boy Advance ed altre piattaforme delle generazioni precedenti.[81]
Il disco rigido originale può essere sostituito con uno più capiente poiché il file system dell'Xbox, il FATX, è in grado di supportarlo; questo per poter copiare i giochi su DVD nel disco rigido e giocarli direttamente.[82] Non c'è nemmeno voluto molto perché la comunità di hacker trovasse il modo di aggirare le limitazioni riuscendo a installare una versione adattata di Linux, rendendo Xbox utilizzabile come un qualsiasi PC senza comunque inficiarne le funzioni di console da gioco.[83]
La console può trasmettere in alta definizione con l'uso di cavi multimediali, disponibili anche da aziende terze, sia tramite video a componenti (5 connettori RCA e sprovvisto di audio digitale), oppure con HDMI, in quest'ultimo caso facilitando la connessione con i monitor e televisori sprovvisti di porte analogiche.[84]
Evoluzione
[modifica | modifica wikitesto]Microsoft presentò, a uno speciale andato in onda su MTV il 12 maggio 2005, il successore dell'Xbox: Xbox 360.[85] A questa seguì una presentazione all'E3 2005 nella quale fu annunciato un arrivo della console sul mercato nell'autunno dello stesso anno. Xbox 360 è basata su una architettura PowerPC–64 bit, ed è dotata di una unità di elaborazione centrale a 3 cores sviluppata appositamente da IBM unita ad una unità di elaborazione grafica fornita da ATI Technologies.[85] L'Xbox 360 come console ha stabilito diversi standard che sarebbero poi stati ripresi da Sony per PlayStation 3, come il supporto per l'alta definizione sia a 720p che a 1080p, un disco rigido da 2,5″ per contenere i dati, l'Xbox Live Market Place per il download di contenuti extra e giochi digitali, gli achievement e un sempre maggiore supporto al gioco online tramite l'elaborata infrastruttura Xbox Live.[85]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- Esplicative
- ^ 16 kB per le istruzioni, 16 kB per i dati.
- ^ In termini di confronto rispetto a quelli montati su una scheda video di un normale PC, dell'epoca, è qualcosa di intermedio tra le serie GeForce 3 e 4.
- ^ 932×2=1864 (1,86).
- ^ Equivalente a 2,6~5,2 MB/s.
- ^ In base a costi e disponibilità, venivano usati anche dischi rigidi da 10 GB. Il sistema ne rendeva disponibili all'utente solo 8.
- ^ Tramite il dispositivo opzionale "Advanced AV Pack" la console poteva trasmettere in video composito, S-Video e sfruttare lo standard TOSLINK. Tramite il dispositivo "High Definition AV Pack" per video a componenti o un adattatore HDMI non ufficiale, la console poteva trasmettere a risoluzioni di 720p e 1080i in standard NTSC.
- Fonti
- ^ a b Gates presenta la sua playstation, su la Repubblica, 10 marzo 2000. URL consultato il 25 settembre 2014.
- ^ (EN) Chris Morris, Microsoft unveils X-Box - Software leader launches war against Sony for control of the living room., su CNNMoney, 10 marzo 2000. URL consultato il 25 settembre 2014.
- ^ a b c d e f g h i j k l Christian La Via Colli, Benvenuta, Xbox One - Monografie, su Multiplayer.it, novembre 2013. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Chris Morris, Microsoft Launches Xbox, su CNNMoney, 15 novembre 2001. URL consultato il 25 settembre 2014.
- ^ a b c (EN) The Xbox Story, Part 1: The Birth of a Console, su VG247, 2 agosto 2011. URL consultato il 21 ottobre 2021.
- ^ a b c (EN) Nvidia ends shipments of chips for Xbox, su Financial Times, 13 maggio 2005. URL consultato il 13 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2016).
- ^ a b (EN) Gamers Catch Their Breath as Xbox 360 and Xbox Live Reinvent Next-Generation Gaming, su Microsoft, 9 maggio 2006. URL consultato il 30 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2008).
- ^ a b c (EN) The original Xbox and Halo: Combat Evolved celebrate their 14th birthday today, su Windows Central, 15 novembre 2015. URL consultato il 13 ottobre 2021.
- ^ a b (EN) Chris Morris, Grand Theft Auto, Halo 3 headed to Xbox 360, su CNNMoney, 9 maggio 2006. URL consultato il 1º gennaio 2008.
- ^ a b (EN) Jordan King, Halo franchise sales hit 65 million units, su TrustedReviews.com, 14 luglio 2015. URL consultato il 24 settembre 2016.
- ^ a b Manolo De Agostini, Xbox Live chiuderà. Quello della prima Xbox, su Tom's Hardware, 6 febbraio 2010. URL consultato il 25 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
- ^ a b c d e f (EN) Microsoft Xbox, su videogameconsolelibrary.com. URL consultato il 30 settembre 2016.
- ^ (EN) The Life and Death of the Original Xbox, su IGN, 23 novembre 2011. URL consultato il 20 settembre 2019.
- ^ (EN) Xbox LIVE being discontinued for Original Xbox consoles and games, su MajorNelson.com, 5 febbraio 2010. URL consultato il 20 settembre 2019.
- ^ (EN) History Of First Person Shooters, su IGN, 2012. URL consultato il 20 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2017).
- ^ (EN) Xbox plugs into Japan, su CNN, 21 febbraio 2002. URL consultato il 20 settembre 2019.
- ^ (EN) Matt Swider, Microsoft pledges 3 more years of support for Xbox 360, su TechRadar.com, 4 settembre 2013. URL consultato il 25 settembre 2014.«Third, the install base of Xbox 360 is much larger than that of the original Xbox, which was officially discontinued in 2008»
- ^ a b Massimo Miccoli, Gates si regala un videogioco, su la Repubblica, 13 settembre 1999. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ a b c d (EN) Alex Osborn, Xbox Co-Creator on Convincing Bill Gates to Green-Light Xbox, su IGN, 30 giugno 2016. URL consultato il 5 agosto 2016.
- ^ (EN) Gates: Xbox is a PC, su Kotaku, 7 gennaio 2007. URL consultato il 1º luglio 2017.
- ^ Jaime D'Alessandro, Console per videogiochi in campo anche Gates, su la Repubblica, 6 marzo 2000. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Microsoft to Acquire Bungie Software, su Microsoft, 19 giugno 2000. URL consultato il 27 gennaio 2015.
- ^ Gabriele Di Matteo, Maxi-lancio per il videogioco di Bill Gates, su la Repubblica, 1º maggio 2000. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ Sfida alla Sony, Microsoft lancia Xbox, su la Repubblica, 15 novembre 2001. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ Giancarlo Mola, "Ecco la mia Xbox", Gates sfida la Playstation, su la Repubblica, 6 gennaio 2001. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ a b (EN) Mitch Dyer, The Life and Death of the Original Xbox (page 1), su IGN, 23 novembre 2011. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ Dario Olivero, Bill Gates va alla guerra, Xbox sbarca in Italia, su la Repubblica, 14 marzo 2002. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ Dario Olivero, Sorpresa Microsoft, giù i prezzi di Xbox, su la Repubblica, 18 aprile 2002. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ Dario Olivero, Xbox scivola in Giappone, la console è difettosa, su la Repubblica, 7 marzo 2002. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ a b c (EN) Xbox, su VideoGameCritic.com. URL consultato il 30 settembre 2016.
- ^ Alessandro Del Rosso, Alberto Cori, Xbox è atterrata in Italia, su Punto Informatico, 14 marzo 2002. URL consultato il 25 settembre 2014.
- ^ Per il co-creatore Seamus Blackley, il pad originale di Xbox era imbarazzante, su Spaziogames.it, 10 marzo 2016. URL consultato il 17 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2016).
- ^ Le sue rivali, in Play Generation, n. 66, Edizioni Master, maggio 2011, p. 15, ISSN 1827-6105 .
- ^ Dario Olivero, La nuova sfida di Bill: essere il primo nei videogiochi, su la Repubblica, 15 novembre 2001. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ Microsoft Lancia Xbox Live, su la Repubblica, 18 novembre 2002. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Xbox Live Arrives in Stores, Sparking the Next Revolution in Video Games, su Stories, 15 novembre 2002. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2019).
- ^ (EN) Xbox Live Starter Kits Virtually Sell Out in First Week of Sales, su Stories, 22 novembre 2002. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2019).
- ^ Jaime D'Alessandro, Si disputerà sul web la guerra delle console, su la Repubblica, 21 ottobre 2002. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Mitch Dyer, The Life and Death of the Original Xbox (page 2), su IGN, 23 novembre 2011. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Festive cheer for Xbox, su BBC, 20 dicembre 2002. URL consultato il 24 settembre 2016.
- ^ (EN) Microsoft results reveal new Xbox sales figures, su Eurogamer, 21 luglio 2003. URL consultato il 13 ottobre 2021.
- ^ Alessio Balbi, Xbox, Halo 2 è già un bestseller, incassati 100 milioni in un giorno, su la Repubblica, 11 novembre 2004. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ Oltre un milione di abbonati per Xbox Live, su Tom's Hardware, 16 luglio 2004. URL consultato il 25 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2015).
- ^ Alessio Balbi, Xbox, una carta prepagata per videogiocare su internet, su la Repubblica, 7 novembre 2004. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Microsoft reports strong Q4 results; Xbox growth lags other divisions, su GamesIndustry.biz, 23 luglio 2004. URL consultato il 13 ottobre 2021.
- ^ (EN) IR Information > Financial Data> Dedicated Video Game Sales Units, su Nintendo, 30 settembre 2019. URL consultato il 6 novembre 2019.
- ^ (EN) Steven L. Kent, The Ultimate History of Video Games, Volume 2: Nintendo, Sony, Microsoft, and the Billion-Dollar Battle to Shape Modern Gaming, Crown, 2021, p. 234, ISBN 978-1984825438. URL consultato il 13 ottobre 2021.
- ^ a b c d e (EN) Mark J. P. Wolf, Encyclopedia of Video Games: M-Z, 2012, p. 403. URL consultato il 13 ottobre 2021.
- ^ (EN) Tim Surette, Xbox Live hits 4 million users, su GameSpot, 18 ottobre 2006. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Tom Bramwell, Crystal Xbox to launch on March 19th, su Eurogamer, 12 marzo 2004. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ a b c d e f g h i Brian Neal, Microsoft Xbox, in Ace's Hardware (a cura di), Game Consoles: A Look Ahead, 14 dicembre 2003. URL consultato il 6 novembre 2019 (archiviato dall'url originale l'8 febbraio 2004).
- ^ a b c d e f g h i j k l m n (EN) Console Specs, su Angelfire. URL consultato il 25 settembre 2014.
- ^ a b c d e f g h i j k l (EN) Console Comparison - DC vs GC vs Xbox, su SEGATech.com. URL consultato il 24 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2016).
- ^ PS2, Xbox e GameCube: 128 bit di potenza a confronto, su Multiplayer.it, 20 settembre 2001. URL consultato l'11 aprile 2024.
- ^ (EN) Original Xbox Technical Specifications, su Xbox. URL consultato il 3 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2010).
- ^ (EN) Games, su GameSpot. URL consultato il 13 ottobre 2021.
- ^ (EN) Database, su Gamaplace.com. URL consultato il 13 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2021).
- ^ (EN) Halo: Combat Evolved - IGN Top 100 Shooters, su IGN. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 14 febbraio 2015).
- ^ (EN) Halo 2 - IGN Top 100 Shooters, su IGN. URL consultato il 27 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2015).
- ^ (EN) Allen 'Delsyn' Rausch, Rolling Your Own with The Elder Scrolls: Oblivion, su GameSpy, 12 luglio 2005. URL consultato il 24 settembre 2016.«We sold over four million units of Morrowind on the Xbox and the PC combined [...] and the split was about 50/50»
- ^ (EN) Curt Feldman, Activision revs up 14 percent, su GameSpot, 1º agosto 2005. URL consultato il 24 settembre 2016.
- ^ (EN) Chris Morris, Microsoft Xbox sales spike, su CNNMoney, 17 dicembre 2002. URL consultato il 24 settembre 2016.
- ^ (EN) Chris Kohler, Fable sells big; breaks first-week records on Xbox, su GameSpot, 24 settembre 2004. URL consultato il 24 settembre 2016.
- ^ (EN) Giancarlo Varanini, KOTOR sets Xbox sales records, su GameSpot, 25 luglio 2003. URL consultato il 24 settembre 2016.
- ^ (EN) Famitsū, Microsoft Xbox Japanese Ranking; Total sales from 22 February 2002 to 01 January 2006, su Japan-GameCharts (a cura di), Japan-GameCharts.com, 1º febbraio 2006. URL consultato il 16 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2010).
- ^ (EN) Top 25 Xbox games, in Retro Gamer, n. 144, Bournemouth, Imagine Publishing, luglio 2015, pp. 60-65, ISSN 1742-3155 .
- ^ (EN) Top 25 Videogame Consoles of All Time - Xbox, su IGN. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Doug Gross, From Windows to the Xbox: Bill Gates' 'pioneering' impact, su CNN, 4 febbraio 2014. URL consultato il 24 settembre 2016.
- ^ Microsoft festeggia i quindici anni di Xbox pubblicando alcune impressionanti statistiche, su Multiplayer.it, 16 novembre 2016. URL consultato il 17 novembre 2016.
- ^ 15 anni fa, usciva in nord America la prima Xbox, su Multiplayer.it, 15 novembre 2016. URL consultato il 17 novembre 2016.
- ^ (EN) XBOX 15th Anniversary Thread / Almost Old Enough to Play Halo #1, su NeoGaf.com, 15 novembre 2016. URL consultato il 17 novembre 2016.
- ^ Microsoft ha festeggiato i primi 15 anni di Xbox, ripercorriamo brevemente la genesi della piattaforma, su Multiplayer.it, 16 novembre 2016. URL consultato il 17 novembre 2016.
- ^ Molti giochi retrocompatibili della prima Xbox non supporteranno il widescreen, su Everyeye.it, 29 giugno 2017. URL consultato il 1º luglio 2017.
- ^ (EN) Microsoft launches Xbox, su CNN, 15 novembre 2001. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2019).
- ^ (EN) Xbox Live to Launch on One-Year Anniversary of Console Launch, su Stories, 13 agosto 2002. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2019).
- ^ (EN) Microsoft to launch Xbox Live on 15 November, su ITWeb, 13 agosto 2002. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 15 agosto 2020).
- ^ (EN) Remember the original Xbox dashboard? Major Nelsonlooks back, su OnMSFT.com, 15 novembre 2016. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2019).
- ^ a b (EN) The Xbox Operating System, su Microsoft, 17 febbraio 2006. URL consultato il 13 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 novembre 2018).
- ^ a b (EN) Xbox and Windows NT 3.5 source code leaks online, su The Verge, 21 maggio 2020. URL consultato l'8 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2020).
- ^ a b c Massimiliano Pasqualoni, Trasformiamo la vecchia Xbox in un mediacenter [collegamento interrotto], su Pasqualoni.it. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Modded XBox: Ultimate Emulation Machine, su Racketboy.com, 29 marzo 2006. URL consultato l'8 ottobre 2021.
- ^ Sostituire Hard Disk XBOX original con uno più capiente, su MSrl.it, 22 maggio 2014. URL consultato il 27 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 1º ottobre 2015).
- ^ Paolo Attivissimo, Linux su Xbox finalmente senza saldatore, su Apoge Online, 16 luglio 2003. URL consultato il 25 agosto 2015.
- ^ (EN) Xbox, su RetroRGB. URL consultato l'8 ottobre 2021.
- ^ a b c (EN) Corey Moss, Details On The Xbox 360: Speed, Storage And Customization, su MTV, 12 maggio 2005. URL consultato il 25 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2017).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Xbox - il grande debutto di Microsoft nelle console, in Retrogame Magazine, n. 4, seconda serie, Cernusco sul Naviglio, Sprea, novembre/dicembre 2017, pp. 34-37, ISSN 2532-4225 .
- (EN) Jamie Russel, Generation Xbox: How Videogames Invaded Hollywood, Yellow Ant Media Ltd., 2012, ISBN 0-9565072-4-7. URL consultato il 16 novembre 2019.
- (EN) Dean Takahashi, Opening the Xbox: Inside Microsoft's Plan to Unleash an Entertainment Revolution, Prima Communications, Inc., 2002, ISBN 0-7615-3708-2. URL consultato il 16 novembre 2019.
- (EN, FR, ES) Microsoft, XBOX Console Instruction Manual, 2001. URL consultato il 16 novembre 2019.
- (EN) Robbie Bach, Xbox Revisited: A Game Plan for Corporate and Civic Renewal, Brown Books Publishing Group, 2015, ISBN 978-1-61254-848-7. URL consultato il 16 novembre 2019.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Xbox
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su xbox.com.
- (EN) Xbox, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere riguardanti Xbox, su Open Library, Internet Archive.
Controllo di autorità | GND (DE) 4678201-1 |
---|