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3DO Interactive Multiplayer - Teknopedia
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3DO Interactive Multiplayer
console
Un 3DO Interactive Multiplayer di Panasonic
ProduttorePanasonic
LG Group
Creative Technology
Sanyo
TipoDa tavolo
GenerazioneQuinta
Presentazione
alla stampa
6 giugno 1993
In vendita4 ottobre 1993
Dismissione31 dicembre 1996
Unità vendute5 milioni
Gioco più diffusoGex (1.500.000 unità)
Predecessorenessuno
SuccessoreM2 (mai messo in commercio)
Caratteristiche tecniche
Supporto di
memoria
CD-ROM
Dispositivi
di controllo
joypad
CPUARM60
Modifica dati su Wikidata · Manuale

3DO Interactive Multiplayer, meglio noto come 3DO, è una console da tavolo presentata nel 1993 e commercializzata verso la fine dello stesso anno da Panasonic, GoldStar, Sanyo e Creative Technology.

Storia

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Sviluppata dalla The 3DO Company da un'idea di Trip Hawkins dopo aver abbandonato la Electronic Arts, la produzione della console veniva affidata in licenza alle diverse società, unite in consorzio, che avevano progettato e sviluppato la console basandosi sulle specifiche tecniche concepite dalla New Technology Group, società gestita da Dave Needle e R. J. Mical. Sebbene AT&T, Samsung e Toshiba avessero ottenuto le licenze necessarie, decisero di non lanciare mai le proprie versioni del sistema.

Inoltre, gli obiettivi iniziali di Hawkins erano Matsushita, Sony e Philips, leader del settore CD. Mentre la prima accettò, le altre rifiutarono avendo già in sviluppo una propria macchina (Sony) o perché disinteressate alla faccenda (Philips). Tom Kalinske, numero uno della divisione americana di SEGA, confermò inoltre che, dopo aver saputo delle specifiche del 3DO, la compagnia tentò di ottenere in esclusiva la licenza del sistema, per sostituire il Mega Drive. New Technology Group però non volle accettare, avendo già accordi con molti partner, che avrebbero garantito maggiore ritorno economico rispetto a un'unica trattativa con SEGA.

La console si rivelò un grosso fallimento e la produzione cessò definitivamente nel 1996. Uno dei motivi dell'insuccesso risiede nel fatto che i suoi creatori la fecero produrre alle terze parti licenzatarie. Questo diede vita a numerosi cloni, ma che presentavano alcune differenze fra loro, non solo estetiche; per questo motivo i compratori, non riuscendo bene a identificare la console con un solo marchio, furono scoraggiati[1]. Un altro motivo fu il prezzo di lancio molto elevato, 699 dollari a settembre 1993, che sebbene sceso a 499$ entro febbraio 1994, aveva ormai dato alla console la reputazione di troppo costosa. Altre motivazioni comunemente attribuite al fallimento sono la scarsità di buoni giochi e di icone celebri; ci furono anche molte perle, ma la maggior parte dei titoli erano disponibili su altre piattaforme o uscirono troppo tardi e con troppa poca pubblicità. Presto la console si trovò a competere senza speranza con i due colossi PlayStation e Sega Saturn[2].

Caratteristiche

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Secondo i dettami stabiliti dal consorzio, la macchina doveva disporre di un lettore di CD-ROM a doppia-velocità di trasferimento dati a 300 kB/s con un buffer con RAM da 32 kB, e di un sistema operativo multitasking a 32 bit.

Panasonic, le cui versioni erano conosciute come R•E•A•L, fu la più intraprendente, esordendo subito sul mercato con lo "FZ-1". Disponibile alla cifra di 699,99 dollari, si identificava nella fascia alta del mercato e si distingueva per una buona qualità costruttiva. Ad esso fece seguito lo "FZ-10", variante low-cost, molto meno pregiata e al prezzo di 499.99 dollari. Infine, solo per il mercato giapponese, arrivò il controverso "ROBO": un 3DO con un lettore a cinque dischi, molto raro e dai prezzi assai proibitivi.

GoldStar invece decise sin da subito di puntare su una versione economica, conosciuta come GDO. Ne uscirono in tutto tre incarnazioni. Dapprima arrivò, solo per il mercato sudcoreano, il "101", simile nell'aspetto allo FZ-1 di Panasonic. Seguì subito il "101M", per il mercato nordamericano ma, soprattutto, per quello europeo, dal design più originale. Infine, solo in Corea del Sud, fu disponibile il "203P", simile a PlayStation. In ogni caso, tutte e tre le varianti si contraddistinguevano per una scarsa qualità di assemblaggio e per il basso costo, pari a 399,99 dollari.

Dal canto suo Sanyo piazzò il sistema nei soli negozi di elettronica specializzati, concependolo come hardware high-tech. In effetti questo modello, noto come TRY, era superiore agli altri in ogni suo aspetto. La decisione di venderlo a prezzi esorbitanti, superiori al migliaio di dollari, unita al fatto che fosse acquistabile solo in Giappone, rende questo 3DO il più raro e ricercato dai collezionisti.

Infine Creative Technology optò nel proporlo come scheda video per PC, chiamandolo Blaster. Permetteva, in linea con le altre schede acceleratrici, di donare prestazioni all'avanguardia ai computer, fornendo inoltre un'interfaccia CD-ROM integrata ed il joypad, rendendo di fatto eseguibili su PC i giochi 3DO. Rispetto ad altre schede ISA, tale tecnologia era però più costosa, piazzandosi sui 599,99 dollari.

In Giappone inoltre, alcuni gestori di sale giochi, incastonarono alcuni FZ-1 di Panasonic in dei cabinati, spacciandoli per macchine arcade. In realtà erano loro a cambiare disco ogni volta che ce ne fosse bisogno, rendendo di fatto multiuso questi coin-op.

I giochi e il software sviluppato erano eseguibili su ciascuno di questi modelli. La volontà di enfatizzare i nuovi supporti CD fece sì che molti titoli presentassero filmati in full motion video.

Specifiche tecniche

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Processore

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  • 32-bit 12.5 MHz RISC CPU (ARM60) realizzato da Advanced RISC Machines (ARM) (equivalente per potenza ad un Motorola 68030 a 25 MHz)
  • Coprocessore matematico
  • 32 kB SRAM[3]

Scheda di sistema

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  • Velocità bus di 50 Mbit/s
  • 36 canali DMA
  • 2 MB di RAM principale[3]
  • 1 MB di VRAM[3]
  • 2 porte di espansione

Video

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  • Risoluzione 640×480 (interpolata), 320×240 (effettiva) a 60 Hz per la versione NTSC e 768×576 (interpolata), 384×288 (effettiva) a 50 Hz per la versione PAL con una palette di colori a 16-bit (da 24 bit) oppure a 24 bit con colori originali.[4]
  • 2 co-processori video con capacità di produrre 9-16 milioni di pixels per secondo (36-64 megapix/s interpolati), distorsioni, ridimensionamenti, rotazioni e texture mappate.

Audio

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  • 16 bit stereofonico[3]
  • Frequenza di campionamento di 44,1 kHz[3]
  • Supporto del Dolby Surround
  • DSP personalizzato a 20 bit – accumulatore a 20 bit con registri di parametro 16 bit per una maggior precisione

Videogiochi

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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Videogiochi per 3DO.

Vennero pubblicati ufficialmente oltre 300 titoli per 3DO Interactive Multiplayer, inclusi edutainment e raccolte[5]. Le stime sui videogiochi vanno da 200 fino a 340 contando anche prototipi non ufficialmente pubblicati. Molti dei giochi furono pubblicati esclusivamente in Giappone, e molti furono incentrati sulla tecnica full motion video[2]. Secondo una selezione fatta dalla rivista Retro Gamer, dichiaratamente soggettiva, i dieci più grandi giochi per 3DO sono Lucienne's Quest, Star Control 2, Road Rash, Policenauts, Snow Job, Immercenary, Return Fire, Way of the Warrior, The Need for Speed, Wing Commander III[6]. La stessa rivista, in una successiva selezione di "giochi definitivi", nomina inoltre Doctor Hauzer, Novastorm, Powers Kingdom, Escape from Monster Manor, The Horde, FIFA International Soccer[7].

Note

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  1. ^ appuntidigitali.it.
  2. ^ a b Retro Gamer 28, p. 43.
  3. ^ a b c d e (EN) Which Game System Is the Best?, in Next Generation, n. 12, Imagine Media, dicembre 1995.
  4. ^ (EN) 3DO FAQ – Classic Gaming, su webcitation.org. URL consultato il 6 luglio 2018 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2012).
  5. ^ (EN) List of 322 3DO Interactive Multiplayer games, su gamaplace.jp. URL consultato il 27 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2021).
  6. ^ Retro Gamer 28, pp. 46-47.
  7. ^ Retro Gamer 122, p. 26.

Bibliografia

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  • 3DO, uno standard multimediale? (JPG), in MCmicrocomputer, n. 127, Roma, Technimedia, marzo 1993, pp. 240-246, ISSN 1123-2714 (WC · ACNP).
  • (EN) 3DO Interactive Multiplayer, in Retro Gamer, n. 28, Bournemouth, Imagine Publishing, agosto 2006, pp. 40-49, ISSN 1742-3155 (WC · ACNP).
  • (EN) Ahead of its Time - A 3DO Retrospective, in Retro Gamer, n. 122, Bournemouth, Imagine Publishing, novembre 2013, pp. 18-29, ISSN 1742-3155 (WC · ACNP).

Voci correlate

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  • The 3DO Company

Altri progetti

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Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su 3DO Interactive Multiplayer

Collegamenti esterni

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  • 3DO: croce o delizia?, su appuntidigitali.it, 11 giugno 2009.
  • (EN) Videogiochi per 3DO Interactive Multiplayer, su MobyGames, Blue Flame Labs.
V · D · M
Storia delle console per videogiochi
1ª generazione (1972-1984)Magnavox Odyssey · VideoSport MK2 · Ping/Play-O-Tronic · Commodore TV Game 2000K/3000H · Serie Magnavox/Philips Odyssey · Coleco Telstar · APF TV Fun · Philco/Ford Telejogo · Serie Philips Tele-Spiel · Pong · TV Scoreboard · Nintendo Color TV Game · Atari Video Pinball · Mera-Elwro/Ameprod TVG-10 · Serie PC-50x · BSS 01 · Unisonic Tournament · Turnir · TV-18
2ª generazione (1976-1991)Fairchild Channel F · RCA Studio II · 1292 Advanced Programmable Video System · Atari 2600 · Bally Astrocade · Interton VC 4000 · APF-M1000 · Magnavox Odyssey² · APF Imagination Machine · Microvision · Intellivision · Super Vision 8000 · CreatiVision · Cassette Vision · Arcadia 2001 · Atari 5200 · ColecoVision · Vectrex · SG-1000 · Hanimex HMG-7900 · Game & Watch · Entex Select-A-Game · Adventure Vision
3ª generazione (1983-1995)PV-1000 · Nintendo Entertainment System (Disk System · NES-101 · Mini) · Atari 7800 · Sega Master System · Commodore 64 Games System · Amstrad GX4000 · Super Cassette Vision
4ª generazione (1987-2004)PC Engine · Sega Mega Drive (Mega CD · 32X) · Game Boy (Pocket · Light) · Atari Lynx · Neo Geo · Game Gear · PC Engine GT · Gamate · Watara Supervision · Super Nintendo Entertainment System (Super Game Boy, Mini) · Commodore CDTV · CD-i · Neo Geo CD
5ª generazione (1993-2006)FM Towns Marty · Atari Jaguar (CD) · Amiga CD32 · 3DO · PlayStation · NEC PC-FX · Sega Saturn · Playdia · Sega Nomad · Apple Pippin · Virtual Boy · Casio Loopy · Nintendo 64 (64DD) · Game.com · Game Boy Color · Neo Geo Pocket · Neo Geo Pocket Color · PocketStation
6ª generazione (1998-2012)Dreamcast · PlayStation 2 (EyeToy · PSX) · WonderSwan Color · Game Boy Advance (SP · Micro) · GameCube · Xbox
7ª generazione (2004-2017)Nintendo DS (Lite · DSi · DSi XL) · PlayStation Portable (Slim & Lite · 3000 · Go · E1000) · Xbox 360 (Kinect) · Wii (Mini) · PlayStation 3 (PlayStation Eye · Move) · Zeebo
8ª generazione (2011-2020)Nintendo 3DS (3DS XL, 2DS, New 3DS, New 3DS XL, New 2DS XL) · PlayStation Vita (2000, TV) · Wii U · Ouya · Nvidia Shield Portable · GameStick · PlayStation 4 (Slim, Pro) · Xbox One (S, X) · Nintendo Switch (Lite, Modello OLED)
9ª generazione (2020-)PlayStation 5 (Slim, Pro) · Xbox Series X e Series S · Nintendo Switch 2
(le console sono ordinate per data di lancio)
  Portale Videogiochi: accedi alle voci di Teknopedia che trattano di Videogiochi
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