Pëtr Leonidovič Kapica (in russo Пётр Леонидович Капица?; Kronštadt, 9 luglio 1894 – Mosca, 8 aprile 1984) è stato un fisico sovietico.[1]
Studi e attività a Cambridge
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la laurea conseguita nel 1918 al Politecnico di Pietrogrado (oggi San Pietroburgo), fino al 1921 lavorò alla società di fisica della stessa città sotto un grande maestro, Abram F. Joffe.
Tra il 1919 e il 1920 perse i famigliari nell'arco di poche settimane per un'epidemia di scarlattina,[2] fuggì in Inghilterra e nel 1923 collaborò con l'Università di Cambridge presso la quale si occupò di magnetismo al Laboratorio Cavendish sotto la direzione di Ernest Rutherford.[3][4]
Dal 1926 cominciò a trascorrere brevi periodi in Russia con i famigliari rimasti e sposò nel 1927 la giovane Anna Alekseevna Krylova dalla quale ebbe due bambini. A causa dell'ormai affermata fama di scienziato cominciò altresì a ricevere una serie di inviti a tornare in Russia per stabilirvisi stabilmente. Per un lungo periodo oppose un netto rifiuto. Nel 1930 divenne professore di fisica. Nel 1934 in uno di queste visite in Russia, si vide revocare il permesso di espatrio dalla polizia sovietica preoccupata dai sempre più frequenti casi di diserzione dei propri intellettuali trasferitisi all'estero.[5]
Attività a Mosca
[modifica | modifica wikitesto]Costretto a rimanere fece pressioni finché il suo laboratorio inglese venne acquistato dal governo russo e installato nei pressi di Mosca, che aveva nel frattempo sovvenzionato il nuovo Istituto di Problemi Fisici del quale Kapica divenne subito direttore[6]. Altre attrezzature furono acquistate negli Stati Uniti ed in Italia.
In Russia Kapica condusse una serie di esperimenti sull'elio liquido, che portarono alla scoperta della sua superfluidità nel 1937.[7] Lavorò anche molto sull'energia atomica, convinto della possibilità di costruire una bomba atomica e altrettanto convinto della responsabilità che da ciò poteva derivare per leader politici e scienziati. Molti lo considerano il padre della bomba atomica russa.[8]
Un frutto importantissimo del lavoro di Kapica fu la scoperta, perlomeno teorica, del cosiddetto Effetto Kapitza-Dirac importantissimo per gli sviluppi successivi della meccanica quantistica.
Figli
[modifica | modifica wikitesto]Pëtr Kapica ebbe due figli, Sergej (1928-2012) e Andrej (1931-2011), che seguirono entrambi una carriera scientifica. Sergej si occupò di fisica e di demografia, ed è noto soprattutto per il suo ruolo di divulgatore scientifico sulla televisione sovietica, per il quale ricevette il premio Kalinga nel 1979. Andrej invece fu un geografo, noto soprattutto per aver scoperto il lago Vostok in Antartide.
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Nel 1941 e nel 1943 gli fu assegnato il Premio Stalin per la fisica
- Nel 1965 ha ricevuto la Medaglia d'oro Niels Bohr [9]
- Nel 1966 gli fu assegnato il Premio Rutherford
- Nel 1978 fu insignito del Premio Nobel
- Nel 1987 gli è stato dedicato un asteroide, 3437 Kapitsa [10]
Fu membro di importanti società di fisica come la Royal Society e l'Accademia nazionale delle scienze (NAS) e di molte altre società scientifiche ancora.[1]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Marco Rossi, Kapica Petr Leonidovic, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- ^ Toscano, p. 81.
- ^ Toscano, p. 80.
- ^ Boag, p. 7.
- ^ Toscano, pp. 82-83.
- ^ James Poskett, Orizzonti, Una storia globale della scienza, 2022, trad. Alessandro Manna, pag.315 La fisica nella Russia rivoluzionaria, Einaudi, Torino, ISBN 978 8806 25148 2
- ^ Toscano, p. 272.
- ^ Toscano, pp. 220ss In particolare a pagina 220 leggiamo uno stralcio di una lettera di Kapica: Questa [la costruzione dell'atomica] rimane un'impresa molto discutibile, ma è altamente probabile che si apriranno grandi opportunità. Stiamo sollevando la questione dell'impiego di bombe atomiche di enorme potere distruttivo. Col tempo le guerre diventeranno sempre più spietate. Questo è il motivo per cui ora gli scienziati devono avvertire la popolazione di un tale pericolo affinché i leader politici facciano del loro meglio per prevenire il verificarsi di guerre future
- ^ (EN) Previous winners of the Niels Bohr International Gold Medal
- ^ (EN) M.P.C. 12016 dell'11 luglio 1987
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Opere di Kapica
[modifica | modifica wikitesto]- (RU) Kapica Petr, Успехи фисических наук (Il progredire delle scienze fisiche)), 1954.
- (RU) Kapica, Электроника больших мощностей, (Elettronica delle grandi potenze), 1962.
Altre opere
[modifica | modifica wikitesto]- Fabio Toscano, Il fisico che visse due volte: i giorni straordinari di Lev Landau, genio sovietico, Sironi, 2008, ISBN 978-88-518-0096-3.
- (EN) J.W. Boag, Kapitza in Cambridge and Moscow: Life and Letters of a Russian Physicist, Elsevier, 2012, ISBN 978-0-444-59617-8.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Pëtr Leonidovič Kapica
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Kapica, Pëtr Leonidovič, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Marco Rossi, KAPICA, Pëtr Leonidovič, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1993.
- Kapiza, Pëtr Leonidovič, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Alexei Kojevnikov, Pyotr Leonidovich Kapitsa, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Pëtr Leonidovič Kapica, su nobelprize.org.
- (EN) Opere di Pëtr Leonidovič Kapica / Pëtr Leonidovič Kapica (altra versione), su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Bibliografia di Pëtr Leonidovič Kapica, su Internet Speculative Fiction Database, Al von Ruff.
- (RU) articolo sul suo saggio Sul progresso delle scienze fisiche nell'anniversario della sua morte (PDF), su ebiblioteka.lt. URL consultato il 21 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).
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