Robert Hofstadter (New York, 5 febbraio 1915 – Stanford, 17 novembre 1990) è stato un fisico statunitense. Vinse il premio Nobel nel 1961 per la fisica (insieme a Rudolf Ludwig Mössbauer) per i suoi studi pionieristici sullo scattering degli elettroni sul nucleo e per le scoperte conseguenti sulla struttura dei nuclei atomici.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di immigrati polacchi di origine ebraica, entrò nel City College di New York, dove conseguì il B.S. degree magna cum laude nel 1935, all'età di 20 anni, e fu premiato con il premio Kenyon in matematica e in fisica. Ricevette anche una Charles A. Coffin Foundation Fellowship dalla General Electric Company, che gli consentì di conseguire il suo M.S. e il Ph.D, nel 1938, alla Princeton University.
Hofstadter insegnò alla Stanford University dal 1950 al 1985. Negli ultimi anni si interessò all'astrofisica e applicò le sue conoscenze sugli scintillatori per progettare il telescopio EGRET installato a bordo dell'osservatorio Compton, telescopio spaziale dedicato allo studio dei raggi gamma.
Robert Hofstadter è il padre di Douglas R. Hofstadter (nato nel 1945), scienziato cognitivo e filosofo, famoso per il suo libro Gödel, Escher, Bach: an Eternal Golden Braid, vincitore nel 1980 del premio Pulitzer.
Opere
[modifica | modifica wikitesto]Rivelatore di raggi gamma di ioduro di sodio attivato con tallio
Nel 1948 Hofstadter ha depositato un brevetto su questo per il rilevamento di radiazioni ionizzanti da questo cristallo.[1][2] Questi rivelatori sono ampiamente utilizzati per il rilevamento dei raggi gamma fino ad oggi.
Coniazione del femtometro e la conferenza del Nobel 1961
Robert Hofstadter ha coniato il termine femtometro, simbolo fm,[3] in onore del fisico italiano Enrico Fermi (1901–1954), uno dei fondatori della fisica nucleare, nell'articolo di Hofstadter del 1956 pubblicato sulla rivista Reviews of Modern Physics, "Electron Scattering e struttura nucleare ".[4] Il termine è ampiamente utilizzato dai fisici nucleari e delle particelle. Quando Hofstadter ricevette il Premio Nobel per la Fisica nel 1961, successivamente apparve nel testo della sua Conferenza del Nobel del 1961, "Il metodo di diffusione degli elettroni e la sua applicazione alla struttura dei nuclei e dei nucleoni" (11 dicembre 1961).[5]
Osservatorio Compton Gamma Ray e telescopio EGRET
Nei suoi ultimi anni, Hofstadter si interessò all'astrofisica e applicò la sua conoscenza degli scintillatori alla progettazione del telescopio a raggi gamma EGRET dell'Osservatorio Compton Gamma Ray, intitolato al collega premio Nobel per la fisica (1927), Arthur Holly Compton. Il Dipartimento di Fisica della Stanford University attribuisce a Hofstadter il merito di essere "uno dei principali scienziati che hanno sviluppato l'Osservatorio Compton".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Espacenet – search results, su worldwide.espacenet.com. URL consultato il 2 ottobre 2020.
- ^ (EN) Read "Biographical Memoirs: Volume 79" at NAP.edu. URL consultato il 2 ottobre 2020.
- ^ American National Standard for Metric Practice, in IEEE/ ASTM SI 10-2010 (Revision of IEEE/ASTM SI 10-2002), 2011-04, pp. 1–78, DOI:10.1109/IEEESTD.2011.5750142. URL consultato il 2 ottobre 2020.
- ^ Robert Hofstadter, Electron Scattering and Nuclear Structure, in Reviews of Modern Physics, vol. 28, n. 3, 1º luglio 1956, pp. 214–254, DOI:10.1103/RevModPhys.28.214. URL consultato il 2 ottobre 2020.
- ^ (EN) The Nobel Prize in Physics 1961, su NobelPrize.org. URL consultato il 2 ottobre 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Robert Hofstadter
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Hofstadter, Robert, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- (EN) Robert Hofstadter, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Robert Hofstadter, su nobelprize.org.
- (EN) Robert Hofstadter, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 94666765 · ISNI (EN) 0000 0001 1477 876X · LCCN (EN) n83826433 · GND (DE) 172141168 · BNF (FR) cb12359261x (data) · J9U (EN, HE) 987007322929205171 · CONOR.SI (SL) 175616355 |
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