Livio Berruti | |||||||||||||||||
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Livio Berruti ai Giochi olimpici di Roma 1960 | |||||||||||||||||
Nazionalità | Italia | ||||||||||||||||
Altezza | 180 cm | ||||||||||||||||
Peso | 66 kg | ||||||||||||||||
Atletica leggera | |||||||||||||||||
Specialità | Velocità | ||||||||||||||||
Record | |||||||||||||||||
100 m | 10"2 m (1960) | ||||||||||||||||
200 m | 20"5 m (1960) | ||||||||||||||||
Carriera | |||||||||||||||||
Società | |||||||||||||||||
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Nazionale | |||||||||||||||||
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Palmarès | |||||||||||||||||
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Livio Berruti (Torino, 19 maggio 1939) è un ex velocista italiano, campione olimpico dei 200 metri piani ai Giochi di Roma 1960.
È stato il primo atleta europeo a vincere il titolo olimpico nei 200 metri piani maschili, interrompendo la supremazia degli atleti nordamericani, nonché il primatista mondiale della specialità dal 1960 al 1963 con il tempo manuale di 20"5.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Studente superiore al liceo Cavour di Torino, durante gli anni divenne atleta d'interesse nazionale; conseguì la maturità a Formia, dove si era nel frattempo trasferito.
Studente di chimica all'Università degli Studi di Padova, aveva solo 21 anni quando partecipò ai Giochi olimpici del 1960. Nelle semifinali dei 200 m corse in 20"5, uguagliando il record mondiale della specialità.[1] La prestazione lo pose fra i favoriti della finale, che si svolse a poche ore di distanza.
In finale Berruti, che correva indossando occhiali da sole, fermò nuovamente il cronometro sui 20"5, sconfiggendo gli statunitensi, favoriti della vigilia, e aggiudicandosi la medaglia d'oro. Sfiorò poi una seconda medaglia olimpica con la squadra della staffetta 4×100 m, che si classificò quarta.[1] Come premio per la vittoria, ricevette dal CONI 1 200 000 lire e una FIAT 500[senza fonte].
La vittoria olimpica, conseguita all'inizio della carriera, sarebbe rimasta il suo miglior risultato. Le tre apparizioni ai campionati europei gli portarono solo un settimo posto nella finale dei 200 m del 1966. Vinse comunque i titoli italiani dei 100 m e 200 m dal 1957 al 1962, e altri due titoli sui 200 m nel 1965 e nel 1968.
Berruti prese parte ad altre due edizioni dei Giochi olimpici, nel 1964 e nel 1968. In entrambe le occasioni raggiunse le finali con la staffetta 4×100 m e si classificò quinto nella finale dei 200 m del 1964.[1] Non tralasciando gli studi, si laureò in chimica all'Università degli Studi di Torino. Si ritirò dall'attività agonistica nel 1969.[1]
Livio Berruti divenne per tutti "l'angelo", per la leggerezza della falcata e la grazia con la quale esprimeva la sua potenza e continua a essere un modello di tecnica di corsa veloce. Il record di Berruti fu realizzato su terra battuta e non sulle superfici sintetiche moderne, che restituiscono la spinta impressa.
Conclusa la carriera agonistica, lavorò per un'agenzia pubblicitaria, per poi essere assunto dalla Ermenegildo Zegna. Nel 1973 passò alla FIAT, lavorandovi fino al 1998.[2] Il 26 febbraio 2006 è stato uno degli otto atleti italiani portatori della bandiera olimpica nel corso della cerimonia di chiusura dei XX Giochi olimpici invernali, tenutisi a Torino.[3] Nell'anno 2018 è stato nominato Presidente Onorario dell'ISEF Torino.
Palmarès
[modifica | modifica wikitesto]Anno | Manifestazione | Sede | Evento | Risultato | Prestazione | Note |
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1958 | Europei | Stoccolma | 100 m piani | Semifinale | 10"8 | |
200 m piani | Semifinale | dnf | ||||
4×100 m | Finale | dq | ||||
1959 | Universiadi | Torino | 100 m piani | Oro | 10"5 | |
200 m piani | Oro | 20"9 | ||||
4×100 m | Oro | 41"0 | ||||
1960 | Giochi olimpici | Roma | 200 m piani | Oro | 20"5 | |
4×100 m | 4º | 40"2 | ||||
1962 | Europei | Belgrado | 100 m piani | Semifinale | 10"5 | |
4×100 m | 5º | 40"3 | ||||
1963 | Giochi del Mediterraneo |
Napoli | 100 m piani | Argento | 10"6 | |
200 m piani | Oro | 21"1 | ||||
4×100 m | Oro | 40"1 | ||||
Universiadi | Porto Alegre | 100 m piani | Bronzo | 10"56 | ||
200 m piani | Bronzo | 21"6 | ||||
1964 | Giochi olimpici | Tokyo | 200 m piani | 5º | 20"8 | |
4×100 m | 7º | 39"5 | ||||
1966 | Europei | Budapest | 200 m piani | 7º | 21"5 | |
1967 | Giochi del Mediterraneo |
Tunisi | 200 m piani | Argento | 21"2 | |
Universiadi | Tokyo | 4×100 m | Oro | 39"8 | ||
1968 | Giochi olimpici | Città del Messico | 200 m piani | Quarti di finale | 21"0 | |
4×100 m | 7º | 39"2 |
Campionati nazionali
[modifica | modifica wikitesto]- 6 volte campione nazionale assoluto dei 100 m piani (1957, 1958, 1959, 1960, 1961, 1962)
- 8 volte campione nazionale assoluto dei 200 m piani (1957, 1958, 1959, 1960, 1961, 1962, 1965, 1968)
- 1 volta campione nazionale assoluto della staffetta 4×100 m (1959)
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— 2015[4]
Riconoscimenti
[modifica | modifica wikitesto]- Nel maggio 2015, una targa a lui dedicata fu inserita nella Walk of Fame dello sport italiano a Roma, riservata agli ex atleti italiani che si sono distinti in campo internazionale.[5][6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d (EN) Livio Berruti, su sports-reference.com. URL consultato il 25 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 febbraio 2009).
- ^ Il campione olimpico Livio Berruti compie 80 anni, su viavaiblog.it, 7 aprile 2019. URL consultato il 3 marzo 2020.
- ^ Cerimonia di chiusura all'insegna del Carnevale, su corriere.it, 27 febbraio 2006. URL consultato il 25 luglio 2010.
- ^ Benemerenze sportive di Livio Berruti, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- ^ Inaugurata la Walk of Fame: 100 targhe per celebrare le leggende dello sport italiano, su coni.it, 7 maggio 2015. URL consultato il 20 dicembre 2017.
- ^ 100 leggende Coni (PDF), su coni.it. URL consultato il 20 dicembre 2017.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Claudio Gregori, Livio Berruti. Il romanzo di un campione e del suo tempo, Cassina de' Pecchi (MI), Edizioni Roberto Vallardi, 2009, ISBN 978-88-95684-31-4, SBN IT\ICCU\CFI\0745905.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Nazionale di atletica leggera dell'Italia
- Hall of Fame della FIDAL
- Staffetta 4×100 metri italiana nelle competizioni internazionali di atletica leggera
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Livio Berruti
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Livio Berruti
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Livio BERRUTI, su worldathletics.org, World Athletics.
- Livio Berruti, su fidal.it, FIDAL.
- (EN) Livio Berruti, su trackfield.brinkster.net.
- (EN, FR) Livio Berruti, su olympics.com, Comitato Olimpico Internazionale.
- (EN) Livio Berruti, su Olympedia.
- (EN) Livio Berruti, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017).
- (IT, EN) Livio Berruti, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- Benemerenze sportive - Livio Berruti, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano.
- Registrazioni audiovisive di Livio Berruti, su Rai Teche, Rai.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 165708385 · ISNI (EN) 0000 0001 1483 5816 · SBN IEIV000333 · LCCN (EN) no2010013269 · GND (DE) 141795557 |
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