Partito del Progresso | |
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(NB) Fremskrittspartiet (NN) Framstegspartiet | |
![]() | |
Leader | Sylvi Listhaug |
Stato | ![]() |
Sede | Oslo |
Abbreviazione | FrP |
Fondazione | 8 aprile 1973 |
Ideologia | Libertarismo di destra[1] Liberalismo conservatore[2] Liberalismo classico[3] Liberalismo nazionale Liberalismo economico Conservatorismo nazionale Euroscetticismo moderato[4] Populismo di destra[2] |
Collocazione | Destra/Estrema destra |
Seggi Storting | |
Testata | Fremskritt |
Organizzazione giovanile | Giovanile del Partito del Progresso |
Iscritti | 15.603[5] (2017) |
Colori | blu |
Sito web | frp.no |
Il Partito del Progresso (in bokmål Fremskrittspartiet; in nynorsk Framstegspartiet; FrP) è un partito politico norvegese conservatore nazionale[6] e di destra libertaria[7][8], spesso viene anche considerato da media ed accademici come populista di destra[9][10][11][12].
I valori del partito sono focalizzati su libertà civili, individualismo e governo limitato[13]. È il terzo partito politico più grande del Paese, con 26 rappresentanti nello Storting norvegese[14]. Il partito ha fatto parte della coalizione di governo di centro-destra dal 2013 al gennaio 2020[15]. Il suo attuale leader, Sylvi Listhaug, ha ricoperto vari ruoli ministeriali nel Governo Solberg.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Fondato nel 1973 da Anders Lange come movimento anti-tasse, il partito intende valorizzare i diritti civili e il libero mercato. Dagli anni '90, oltre contro l'eccesso fiscale, si batte per il contrasto all'immigrazione, il che lo ha portato a un notevole aumento di voti[senza fonte].
Alle elezioni del settembre 2005 si è affermato come secondo partito norvegese ricevendo il 22,1% dei voti, restando all'opposizione del Partito Laburista. Un grande balzo in avanti rispetto al 14,6% che aveva preso alle elezioni del 2001 in cui aveva appoggiato dall'esterno un governo di centro destra formato dai conservatori, liberali e democratici cristiani.
Alle elezioni del 2009 ottiene il 22,9% e 41 seggi, mentre alle successive elezioni del 2013 scende al 16,3% e 29 seggi.
Alle elezioni del 2017 ottiene il 15,2%, confermandosi terzo partito con 27 seggi.
Alle elezioni del 2021 ottiene l'11,6%, scendendo come quarto partito con 25 seggi.
Ideologia e posizioni politiche
[modifica | modifica wikitesto]Il partito è stato descritto come di destra e di estrema destra.[16][17][18][19][20][21][22][23]
Leader
[modifica | modifica wikitesto]- Anders Lange (1973–1974)
- Eivind Eckbo (1974–1975)
- Arve Lønnum (1975–1978)
- Carl Ivar Hagen (1978–2006)
- Siv Jensen (2006–in carica)
Risultati elettorali
[modifica | modifica wikitesto]Elezione | Voti | % | Seggi | Posizione |
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Parlamentari 2001 | 369.236 | 14,6 | 26 / 169
|
Maggioranza |
Parlamentari 2005 | 582.284 | 22,1 | 38 / 169
|
Opposizione |
Parlamentari 2009 | 614.717 | 22,9 | 41 / 169
|
Opposizione |
Parlamentari 2013 | 463.711 | 16,3 | 29 / 169
|
Maggioranza |
Parlamentari 2017 | 444.681 | 15,2 | 27 / 169
|
Maggioranza |
Parlamentari 2021 | 346.474 | 11,6 | 25 / 169
|
Opposizione |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su nsd.uib.no. URL consultato il 10 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2013).
- ^ a b Parties and elections - Norway, su parties-and-elections.eu. URL consultato il 16 luglio 2012.
- ^ Ideology and Principles of the Progress Party (PDF), su frp.no. URL consultato l'11 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
- ^ https://europeelects.eu/norway/
- ^ Copia archiviata, su frp.no. URL consultato il 10 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2020).
- ^ Andrew Heywood, Political Ideologies, Macmillan Education UK, 2017, pp. 1–23, ISBN 978-1-137-60601-3. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ European Election Database (EED), su nsd.no. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (EN) Jens Rydgren, Class Politics and the Radical Right, Routledge, 2013, ISBN 978-0-415-69052-2. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ Paul Hainsworth, The Extreme Right in Western Europe, Routledge, 2008, pp. 49–51.
- ^ Marianne Gullestad, Imagined Kinship: The Role of Descent in the Rearticulation of Norwegian Ethno-nationalism, Neo-nationalism in Europe and beyond, Berghahn Books, 2006, pp. 80–82.
- ^ Daniel Oesch, Explaining Workers' Support for Right-Wing Populist Parties in Western Europe: Evidence from Austria, Belgium, France, Norway, and Switzerland, in International Political Science Review, vol. 29, n. 3, giugno 2008, pp. 349-373.
- ^ Pierre-Henry Deshayes, Norway's government fights for survival, su Sydney Morning Herald, 13 settembre 2009. URL consultato il 25 luglio 2011.
- ^ (NB) Information in English, su FrP. URL consultato il 10 maggio 2020 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2019).
- ^ (NO) Partioversikt, su Stortinget, 4 febbraio 2020. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (EN) Centre-right wins Norway election, in BBC News, 10 settembre 2013. URL consultato il 10 maggio 2020.
- ^ (EN) Joost van Spanje, The Wrong and the Right: A Comparative Analysis of ‘Anti-Immigration’ and ‘Far Right’ Parties, in Government and Opposition, vol. 46, n. 3, 2011-01, pp. 293–320, DOI:10.1111/j.1477-7053.2011.01340.x. URL consultato il 10 dicembre 2024.
- ^ (EN) Twist, Kimberly A. (December 2019). Partnering with Extremists: Coalitions between Mainstream and Far-Right Parties in Western Europe. University of Michigan Press. doi:10.3998/mpub.10117163. ISBN 9780472125203. S2CID 211305145. Retrieved 2 October 2023.. URL consultato il 10 dicembre 2024.«The far-right Progress Party (FrP) in Norway has been a part of three governing coalitions: as a support party for the coalition led by the Christian People's Party (KF), formed after the 2001 elections, which also included the Conservatives (Høyre) and the Liberals (V), and twice as a formal coalition partner of Høyre, following the 2013 and 2017 elections.»
- ^ Elisabeth Niklasson e Herdis Hølleland, The Scandinavian far-right and the new politicisation of heritage, Febbraio 2018.
- ^ Vasiliki Tsagkroni e Gabriella Lazaridis, ‘Securitisation of migration and far right populist ‘othering’ in Scandinavian countries’, Ottobre 2015.
- ^ (EN) John Madeley, Norway's 1989 election: The path to polarised pluralism?, su www.tandfonline.com, 1º aprile 1990. URL consultato il 10 dicembre 2024.
- ^ Elisabeth Ivarsflaten e Paul. M Sinderman, "A New Framework for the Study of Inclusive Politics". The Struggle for Inclusion: Muslim Minorities and the Democratic Ethos. ISBN 9780226807416., University of Chicago Press, Gennaio 2022.
- ^ (EN) Factsheet: Norwegian Progress Party, su Bridge Initiative. URL consultato il 10 dicembre 2024.
- ^ (EN) As Norway’s far Right declines in popularity, a new populist force rises, su openDemocracy. URL consultato il 10 dicembre 2024.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Partito del Progresso
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (NO) Sito ufficiale, su frp.no.
- (EN) Progressive Party, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 159577235 · LCCN (EN) n90695603 |
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