La Fondazione Memoria della Deportazione Biblioteca Archivio Pina e Aldo Ravelli - Centro Studi e Documentazione sulla Resistenza e sulla Deportazione nei lager nazisti ONLUS ha lo scopo di salvaguardare la memoria della deportazione nei lager nazisti, di promuovere la ricerca storica e lo sviluppo permanente dell'istruzione e della cultura, favorendo la maturazione civile delle nuove generazioni, mediante la conoscenza dei fatti e delle azioni, che determinarono l'oppressione nazifascista[1].
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Fondazione è stata costituita dall'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti (ANED)[1]. La Fondazione e l'Associazione sono in ogni caso soggetti distinti[2][3]. La Fondazione possiede un patrimonio che è costituito da una donazione, effettuata da Pina e Aldo Ravelli, che fu deportato a Mauthausen e a Gusen, consistente in un immobile e in una somma in denaro[4]. Inaugurata la sede a Milano in via Dogana 3 nel 2003, la Fondazione ha dato avvio alla raccolta, conservazione e messa a disposizione di materiale documentario, ricerca, divulgazione e promozione di attività culturali e didattiche[5][6] La Fondazione è associata alla Rete degli Istituti per la storia della Resistenza e dell'età contemporanea, un sistema federativo coordinato dall'Istituto Nazionale Ferruccio Parri[7][8]. Gianfranco Maris è stato il presidente della Fondazione sino alla sua morte[9].
Archivio
[modifica | modifica wikitesto]La Fondazione conserva tra i propri fondi archivistici quello dell'ANED nazionale, dell'ANED di Milano, e quello di Italo Tibaldi, sopravvissuto al lager di Mauthausen, consigliere nazionale e tesoriere dell'ANED fino al 2002, che ha dedicato la sua vita a studi e ricerche sulla deportazione, in particolare alla compilazione di un'anagrafe di tutti i deportati italiani nei campi di concentramento nazisti. Sono conservati anche fondi archivistici di altri ex deportati, quali Felice Pirola, Giandomenico Panizza, Armando Sacchetta, Giuseppe Cammareri[10]. Sono stati poi realizzati lavori di catalogazione e inventariazione anche di materiale fotografico[11], audio[12], video[13].
Biblioteca
[modifica | modifica wikitesto]La Fondazione possiede una biblioteca di circa diecimila volumi, catalogati in ambiente SBN, che rappresenta una raccolta organica di ciò che è stato scritto in Italia e all'estero sulla deportazione[14]. Sono in corso lavori di schedatura di materiale librario di recente acquisizione[6].
Didattica
[modifica | modifica wikitesto]La Fondazione gestisce varie iniziative didattiche e di aggiornamento professionale destinate a studenti e insegnanti che intendano trattare il tema della deportazione, anche mettendo a disposizione materiali e strumenti adatti[15].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Statuto della Fondazione
- ^ Chi siamo:Fondazione
- ^ Chi siamo:ANED Archiviato il 20 marzo 2014 in Internet Archive.
- ^ Una Fondazione per l'Odissea dei deportati Archiviato il 24 marzo 2014 in Internet Archive.
- ^ Database Guida INSMLI, su beniculturali.ilc.cnr.it:8080. URL consultato il 10 febbraio 2020 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
- ^ a b Dieci anni di attività della Fondazione
- ^ La rete degli istituti storici della Resistenza
- ^ INSMLI - Chi siamo
- ^ Cenni storici: Fondazione
- ^ Archivi cartacei della Fondazione
- ^ Archivio fotografico
- ^ Archivio sonoro
- ^ Archivio audiovisivo
- ^ Biblioteca della Fondazione
- ^ Didattica della Fondazione
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]- Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti
- Gianfranco Maris
- Istituto Nazionale Ferruccio Parri
- Italo Tibaldi
- Olocausto
- Triangolo rosso (Nazismo)
- Resistenza nel lager
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fondazione Memoria della Deportazione
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito Web della Fondazione, su fondazionememoriadeportazione.it.
- Canale Youtube della Fondazione, su youtube.com.
- Canale dailymotion della Fondazione, su dailymotion.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 131821986 · ISNI (EN) 0000 0000 9032 034X · LCCN (EN) no2006079449 · J9U (EN, HE) 987007303291905171 |
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