I prigionieri di guerra tedeschi negli Stati Uniti sono stati cittadini e militari tedeschi che, durante la prima e la seconda guerra mondiale, vennero internati in vari campi di prigionia.
La prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]L'entrata in guerra degli Stati Uniti durante la prima guerra mondiale avvenne circa un anno e sette mesi prima della fine del conflitto, dunque solo un numero relativamente ridotto di prigionieri di guerra tedeschi furono deportati in America[1]. La maggior parte erano marinai della Marina imperiale catturati lontano dai campi di battaglia in Europa[2].
Durante la Grande Guerra il Dipartimento della Guerra degli Stati Uniti individuò tre località dove creare dei campi di prigionia: Fort McPherson e Fort Oglethorpe in Georgia e Fort Douglas nello Utah[3]. In quest'ultimo erano detenuti 406 prigionieri tedeschi mentre a Fort McPherson ve n'erano 1.373[4]. Le poche decine di tedeschi che morirono durante la prigionia vennero sepolti nei cimiteri di Chattanooga e Fort Lyon, in Colorado, oppure a Fort Douglas (Utah)[5].
La seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]A seguito dell'ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale nel 1941, il governo britannico chiese di trasferire in America migliaia di prigionieri di guerra tedeschi[6]. L'esercito statunitense era però impreparato a gestire questa situazione sia a causa di un limitato addestramento in materia sia per la mancanza di strutture logistiche adeguate[7]. Inoltre il governo statunitense temeva che ciò potesse creare preoccupazione nell'opinione pubblica e problemi di sicurezza[6].
Complessivamente, durante la Seconda Guerra Mondiale, circa 425.000 prigionieri di guerra tedeschi vennero internati in 700 campi[8] collocati in 46 stati. Si tratta comunque di una stima che potrebbe non tenere in considerazione strutture usate temporaneamente o “succursali” di campi principali[9].
Condizioni di vita
[modifica | modifica wikitesto]Nel rispetto della Convenzione di Ginevra il Governo degli Stati Uniti pagò ai prigionieri di guerra un salario[10] e permise a coloro i quali vollero lavorare presso fattorie o fabbriche di essere retribuiti[11].
Le condizioni di vita nei campi sono state definite “severe ma equanimi”[12] e meno dell'1% dei prigionieri cercò di fuggire[13] (anche perché le possibilità di tornare in Germania erano molto remote)[14].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ America in the Great War, EyeWitness to History,
- ^ Blow Up Corman, Interned Gunboat, The New York Times, April 8, 1917.
- ^ Yockelson, Mitchel, The War Department: Keeper of Our Nation's Enemy Aliens During World War I, Presentazione all'incontro annuale della Society for Military History, April 1998.
- ^ Cunningham, Raymond K., Jr.,"Fort Douglas War Prison Barracks Three Prisoners Of War", University of Utah Records Center.
- ^ Copeland, Susan, Foreign Prisoners of War, The New Georgia Encyclopedia.
- ^ a b Bowman, Michael, World War II Prisoner of War Camps, The Encyclopedia of Arkansas History and Culture
- ^ Krammer, Arnold P., German Prisoners of War, Handbook of Texas Online. Texas State Historical Association
- ^ http://www.msnbc.msn.com/id/6491844/ns/us_news/"Day of mourning will honor German POWs held in U.S.", msnbc.msn.com, November 15, 2004
- ^ Billinger, Robert D., Jr., Enemies and Friends: POWs in the Tar Heel State, Tar Heel Junior Historian 47:2 (Spring 2008). North Carolina Museum of History
- ^ Thompson, Antonio (2010). Men in German Uniform: POWs in America during World War II. University of Tennessee Press. ISBN 1572337281
- ^ Garcia, Malcolm J.,German POWs on the American Homefront, Smithsonian.com, September 16, 2009
- ^ Camp Algona POW Museum: Culture Exhibit Archiviato il 25 luglio 2011 in Internet Archive.
- ^ Garcia, Malcolm J., German POWs on the American Homefront, Smithsonian.com
- ^ Pepin, John, POW Camps In the U.P., The Mining Journal, Marquette Michigan.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Camp Atterbury, Indiana, Italian and German POW Camp, su IndianaMilitary.org.
- Camp Algona POW Museum (Iowa), su pwcamp.algona.org. URL consultato il 18 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 4 settembre 2012).
- Extensive overview of World War I POW life, su net.lib.byu.edu. URL consultato il 18 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2018).
- Article describing World War I POW camp at Fort McPherson, Munsey's Magazine, 1918, su books.google.com.