Murisengo comune | |
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Veduta | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Piemonte |
Provincia | Alessandria |
Amministrazione | |
Sindaco | Giovanni Baroero (lista civica) dall'8-6-2009 (4º mandato dal 9-6-2024) |
Territorio | |
Coordinate | 45°04′58″N 8°08′10″E |
Altitudine | 338 m s.l.m. |
Superficie | 15,31 km² |
Abitanti | 1 259[1] (31-7-2023) |
Densità | 82,23 ab./km² |
Frazioni | Bricco, Case Battia, Corteranzo, Gallo, San Candido, Sorina |
Comuni confinanti | Montiglio Monferrato (AT), Odalengo Grande, Robella (AT), Villadeati |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 15020 |
Prefisso | 0141 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 006113 |
Cod. catastale | F814 |
Targa | AL |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 766 GG[3] |
Nome abitanti | murisenghesi |
Patrono | sant'Antonio abate |
Giorno festivo | 22 settembre |
Cartografia | |
Mappa del Comune di Murisengo all'interno della Provincia di Alessandria | |
Sito istituzionale | |
Murisengo (Ambrusèngh in piemontese) è un comune italiano di 1 259 abitanti[1] situato nel lato nord-ovest estremo della provincia di Alessandria, in Piemonte, al confine orientale della Valle Cerrina.
La città è conosciuta per aver dato i natali a Luigi Lavazza, fondatore dell'omonimo marchio e dell'industria di caffè diffusa a livello internazionale.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e gonfalone del comune di Murisengo sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 18 marzo 1985.[4][5]
«Di porpora, allo scudo a testa di cavallo, trinciato d'oro e d'azzurro, sostenuto da due leoni d'argento, controrampanti, il leone di destra sostenente con la branca anteriore sinistra, quello di sinistra con la branca anteriore destra. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo trinciato di azzurro e di giallo.
Stemma di Corteranzo
[modifica | modifica wikitesto]Corteranzo, comune autonomo fino al 1928, aveva uno stemma civico d'argento, alla pianta di ginepro al naturale, terrazzata di verde; con il capo d'oro, all'aquila di nero, coronata dello stesso, sostenuto dalla fascia d'azzurro, caricata di tre stelle d'oro. La pianta di ginepro è un riferimento alla famiglia Giunipero di Corteranzo.[6]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Castello di Murisengo
[modifica | modifica wikitesto]A celebrare la storia e l'imponenza di questo antico castello è rimasta la grande torre, rimaneggiata (forse ricostruita) nel 1510, data citata in una targa apposta sulla torre e oggi perduta, e ancora nel XIX secolo: la torre è probabilmente la parte più antica dell'edificio, le cui prime attestazioni indirette risalgono al XI e XII secolo, ma che è stato interamente ricostruito a partire dal XVII secolo.
Con la caduta dei Marchesi del Monferrato, il castello subì molti danni e successive ricostruzioni che lo portarono a perdere la sua "forma" primitiva. Il castello appartenne prima ai Radicati di Brozolo, poi alla famiglia Scozia dal 1420 fino al 1883, anno in cui passò al marito di Donna Tarsilla Scozia, Francesco Guasco Gallarati Marchese di Bisio e di Francavilla, oggi identificabili nel paese di Francavilla Bisio.
Dopo un lungo restauro, committente un privato, il castello dalla metà del 2012 è disponibile per visite guidate durante manifestazioni, eventi, mostre e cerimonie[7].
Tra le mura di questo castello, nel 1813 Silvio Pellico scrisse la tragedia Francesca da Rimini.
Fontana "La Pirènta"
[modifica | modifica wikitesto]La fonte di acqua solforosa, detta "La Pirènta", è posta ad est del paese, alle radici del Montelungo, e nasce da un terreno tufaceo-calcareo. L'acqua solforosa è oleosa al tatto e tramanda un odore di gas idrosolforato; un tempo si adoperava con successo nei disturbi gastrointestinali e nelle malattie cutanee di natura scabbiosa ed erpetica.
Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo qui fiorì uno stabilimento termale, che divenne un centro turistico molto apprezzato, poi ridimensionato nel periodo tra le due guerre mondiali[8]. L'area venne successivamente riconvertita ad uso industriale ed oggi ospita una polveriera.
Ancora all'inizio del XIX secolo l'acqua veniva convogliata in due vasche di pietra nelle quali, in estate, si macerava la canapa[9]. Oggi le vasche non sono più visibili e l'acqua scaturisce da una sola bocca leonina incastonata in una fontana di gusto neogotico, risalente al 1859[10].
Torre di San Pietro
[modifica | modifica wikitesto]Situata alle porte del paese, in cima ad una collina erbosa, è il residuo di una antica chiesa romanica.
Intorno è stata creata una ampia area verde con percorso attrezzato e cartelli esplicativi sulla storia, leggenda e botanica del tartufo.[11]
Antica cava di gesso dismessa
[modifica | modifica wikitesto]All'ingresso del paese, sulla strada proveniente da Villadeati, è presente una antica cava di gesso che, terminata la sua lunga attività estrattiva, è stata trasformata in area naturalistica spontanea ed è stato installato un anfiteatro per spettacoli e rappresentazioni teatrali all'aperto.[11]
Galleria di immagini
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Castello di Murisengo
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Castello di Murisengo, targa ricordo del soggiorno di Silvio Pellico
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Chiesa S.Michele Arcangelo
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Fontana "La Pirènta"
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Torre di San Pietro ed area verde
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Parco su area cava di gesso dismessa
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Murisengo dalla collina di fronte
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Il comune ha avuto un forte decremento della popolazione nel corso dell'ultimo secolo, pari ad una perdita del 43% dei residenti dal 1921.
Abitanti censiti[12]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Eventi
[modifica | modifica wikitesto]Qui si svolge la fiera del tartufo, che dal 1967 viene tenuta ogni anno a novembre, con grande afflusso di pubblico.
Geografia antropica
[modifica | modifica wikitesto]Frazioni
[modifica | modifica wikitesto]Nel comune sono presenti quattro frazioni: San Candido, Corteranzo, Sorina e Casa Battia[13].
Corteranzo è stato un comune autonomo fino al 1928, anno della sua annessione al comune di Murisengo. Questa località prese il nome dai nobili Ranzo[14] e presenta l'importante Chiesa dedicata a San Luigi Gonzaga all'interno del cimitero, attribuita a Bernardo Vittone.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]La stazione di Montiglio-Murisengo, attivata nel 1912, era posta lungo la cessata ferrovia Chivasso-Asti, il cui esercizio fu definitivamente sospeso nel 2011.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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18 giugno 1985 | 1º giugno 1990 | Franco Ferrando | - | Sindaco | [15] |
1º giugno 1990 | 21 gennaio 1995 | Luigi Gerbino | lista civica | Sindaco | [15] |
10 febbraio 1995 | 24 aprile 1995 | Renato Marchiò | lista civica | Sindaco | [15] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Domenico Anselmo | centro | Sindaco | [15] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Giovanna Cullino | lista civica | Sindaco | [15] |
14 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Franco Giorgi | lista civica | Sindaco | [15] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Giovanni Baroero | lista civica | Sindaco | [15] |
26 maggio 2014 | 26 maggio 2019 | Giovanni Baroero | lista civica | Sindaco | [15] |
26 maggio 2019 | 9 giugno 2024 | Giovanni Baroero | lista civica | Sindaco | [15] |
9 giugno 2024 | in carica | Giovanni Baroero | lista civica | Sindaco | [15] |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT, 3 ottobre 2023. URL consultato il 4 novembre 2023.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Stemma, su Comune di Murisengo.
- ^ Murisengo, su Archivio Centrale dello Stato.
- ^ Corteranzo: La nobile famiglia Giunipero, un relais panoramico e una splendida chiesa del Vittone, su ilmonferrato.it, 30 luglio 2007.
- ^ Castello di Murisengo-Home
- ^ Comune di Murisengo, su murisengo.com. URL consultato l'11 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2008).
- ^ Bernardino Bertini, Idrologia minerale ossia Storia di tutte le sorgenti d'acque minerali note sinora negli stati di S.M. il re di Sardegna, C. Bocca, 1822, p. 169.
- ^ La Pirenta di Murisengo, su facebook.com.
- ^ a b Cosa vedere e fare a Murisengo: Castello e Fiera del Tartufo
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28-12-2012.
- ^ Comune di Murisengo, Le caratteristiche del territorio e descrizione delle sue peculiarità, su comune.murisengo.al.it.
- ^ Comune di Murisengo, Chiesa di San Luigi Gonzaga Corteranzo, su comune.murisengo.al.it.
- ^ a b c d e f g h i j Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali, Anagrafe degli Amministratori Locali e Regionali, su amministratori.interno.gov.it. URL consultato il 4 novembre 2023.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Murisengo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su murisengo.com.
- Banca Dati MonferratoArte: Murisengo Il sito contiene un vasto repertorio storico-bibliografico degli artisti attivi nelle Chiese extraurbane della diocesi di Casale Monferrato.
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