Biassono comune | |
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La Torre di Piazza Italia | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Provincia | Monza e Brianza |
Amministrazione | |
Sindaco | Luciano Casiraghi (Lega Nord) dal 6-6-2016 |
Territorio | |
Coordinate | 45°37′50″N 9°16′28″E |
Altitudine | 202 m s.l.m. |
Superficie | 4,89 km² |
Abitanti | 12 340[1] (31-5-2024) |
Densità | 2 523,52 ab./km² |
Frazioni | San Giorgio al Lambro |
Comuni confinanti | Arcore, Lesmo, Lissone, Macherio, Monza, Vedano al Lambro, Villasanta |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 20853 |
Prefisso | 039 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 108009 |
Cod. catastale | A849 |
Targa | MB |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 447 GG[3] |
Nome abitanti | biassonesi |
Patrono | san Martino |
Giorno festivo | 4º lunedì di settembre |
Cartografia | |
Posizione del comune di Biassono nella provincia di Monza e della Brianza | |
Sito istituzionale | |
Biassono (pronuncia /bjasˈsɔno/, Biasòn in dialetto brianzolo[4]) è un comune italiano di 12 340 abitanti della provincia di Monza e della Brianza in Lombardia.
All'interno del territorio comunale, che fa parte del Parco Regionale della Valle del Lambro, scorre il fiume Lambro.
Il paese si contraddistingue positivamente per la bassa densità abitativa, avendo mantenuto una grande quantità di case basse, villette a due piani, contro le rare palazzine esistenti. Il centro storico è formato dalla piazza ospitante Villa Verri, con i suoi giardini e la Torre.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Le prime antiche testimonianze a Biassono sono riferibili al X secolo a.C.; si tratta di una necropoli attribuibile alla Cultura del Protogolasecca della tarda età del Bronzo sita in località Brughiera dei morti[5]. Reperti celtici, databili al I secolo d.C. sono stati poi rinvenuti durante gli scavi a Cascina Marianna.
Altri scavi effettuati dal 1890 ai nostri giorni testimoniano l'antichità del nucleo abitativo. Si ricorda il ritrovamento di una cisterna, proveniente da una villa di epoca romana della zona, e una conduttura idraulica di pregevole costruzione in località Sant'Andrea. Una necropoli tardo-celtica, a poche decine di metri dal Parco, è stata rinvenuta nel marzo dello stesso anno[5].
Molti ritrovamenti di epoca romana e non solo sono custoditi presso il Museo Civico "Carlo Verri" nella cascina Cossa, adiacente alla Villa Verri, quest'ultima anche sede municipale, e altrettanti si trovano presso il Castello Sforzesco di Milano, segno del legame storico del territorio con la città di Milano.
Certo è che, in epoca romana, tutto il territorio di Biassono fosse già abitato.
La presenza di ville e di proprietà di nobili famiglie lombarde (Crivelli, Verri, e altre) e di impianti rurali (Cascina S. Andrea) provano la vitalità e l'importanza del paese in epoca medioevale.
Nel IX secolo il luogo diede natale ad Ansperto Confalonieri, vescovo di Milano.
Dalla fine del XVII a tutto il XVIII secolo, la storia di Biassono segue le fortune e le vicende della famiglia Verri. La Villa Verri, o Palazzo Verri, è oggi sede comunale e museale; nei giardini è visibile un'antica ghiacciaia.
Nel Settecento il comune si delineava ancora entro i confini attuali, essendogli ancora aggregata tutta la parte settentrionale del parco di Monza, ma con il periodo napoleonico avvengono numerosi mutamenti urbanistici che portarono gradualmente alla configurazione attuale e moderna del paese.
Sono dei primi anni del Novecento alcune costruzioni di buona qualità architettonica come l'Asilo Segramora e le scuole elementari di Piazza Italia, con la Torre dell'Acquedotto, in stile neogotico, che è anche considerata il simbolo del paese lombardo; nello stesso periodo la chiesa parrocchiale di San Martino Vescovo fu interessata da un intervento di rifacimento.
Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del comune di Biassono è stato concesso con regio decreto del 6 dicembre 1928[6], riprendendo quasi integralmente il blasone della famiglia dei marchesi Crevenna (d'argento, al ramo di fava di verde, posto in palo, attraversato da una torre torricellata di due pezzi di rosso)[7], che dal 1676, anno di smembramento del territorio dalla pieve di Desio, fino all'abolizione della feudalità, sono stati la famiglia feudataria di questa terra. Lo stemma civico si differenzia da quello dei Crevenna per due elementi: la presenza della partizione araldica dell'incappato e l'inserimento della lettera "B" maiuscola, iniziale del nome del comune.
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 30 giugno 1971[6] è un drappo troncato di bianco e di rosso.
Monumenti e luoghi di interesse
[modifica | modifica wikitesto]Il Regio Parco
[modifica | modifica wikitesto]Il Regio Parco, noto comunemente come Parco di Monza, fu costruito su terreni sottratti ai Comuni di Vedano, Biassono e Villasanta, già chiamata Villa San Fiorano, e annesso al territorio di Monza nel 1928. Dice il Decreto: Su proposta del Capo del Governo... le parti di territorio dei Comuni di Biassono, Vedano al Lambro e Villa San Fiorano compreso entro la cinta del Parco Reale… sono aggregati al Comune di Monza allo scopo di unificare la giurisdizione territoriale del Regio Parco.
Autodromo Nazionale
[modifica | modifica wikitesto]Dopo la costruzione dell'Autodromo Nazionale d'Italia nel 1922 all'interno del Parco, nel Comune è stata costruita l'entrata di Santa Maria alle Selve. In conseguenza di ciò, Biassono è uno dei comuni con più alto traffico da e per l'impianto, soprattutto in occasione dell'annuale Gran Premio d'Italia di Formula 1.
A Biassono è stata dedicata la Curva Grande (nota anche come Curvone), ora ufficialmente Curva Biassono.
Il Parco Regionale della Valle del Lambro
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Biassono, insieme ai comuni brianzoli di Briosco, Triuggio, Carate Brianza, Macherio, Sovico e Vedano al Lambro, fa parte del Parco Regionale della Valle del Lambro. L'associazione ha sede nel comune di Triuggio. Quest'area di 6.450. ettari include i principali parchi della zona e anche i laghi di Alserio e Pusiano.[8]
Citazioni
[modifica | modifica wikitesto]«A Biasòn: l'è bela la tera, hin brütt i dòn !! (Detto brianzolo)»
Traduzione: A Biassono: è bella la terra, sono brutte le donne
Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]- 803 nel 1751
- 1 223 nel 1771
- 1 055 nel 1805
- 1 948 dopo annessione di Macherio nel 1809
- 1 847 nel 1853
Abitanti censiti[9]
Etnie e minoranze straniere
[modifica | modifica wikitesto]Secondo i dati ISTAT al 31 dicembre 2010 la popolazione straniera residente era di 589 persone, pari al 5,01% di tutti i residenti. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:[10]
Cultura
[modifica | modifica wikitesto]Musei
[modifica | modifica wikitesto]- Museo Civico "Carlo Verri", presso il Palazzo dei Verri, oggi anche sede municipale.
Biblioteche
[modifica | modifica wikitesto]La Biblioteca Civica di Biassono fa parte del Sistema Bibliotecario BrianzaBiblioteche.
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Nel territorio comunale ha sede l'industria alimentare Rovagnati.
Infrastrutture e trasporti
[modifica | modifica wikitesto]Il comune di Biassono è servito dalla linea ferroviaria Monza-Molteno-Lecco: la stazione di Biassono-Lesmo Parco si trova in via Stazione, nella zona est del paese, in direzione di San Giorgio, adiacente al fiume Lambro e all'entrata dell'Autodromo. Parte del fabbricato viaggiatori è utilizzata dall'Associazione Fiera di San Martino, che, oltre a curare la manutenzione dell'impianto, si occupa di divulgare la realtà agricola e la tradizione rurale di Biassono.
Fra il 1890 e il 1960 la località ospitò una fermata posta lungo la tranvia Monza-Carate.
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Gemellaggi
[modifica | modifica wikitesto]Sport
[modifica | modifica wikitesto]Ciclismo
[modifica | modifica wikitesto]Per quanto concerne il ciclismo, a Biassono si svolge ogni anno la Coppa d'Inverno, classica nazionale per ciclisti della categoria dilettanti Elite e Under-23.[12] La prima edizione della corsa, organizzata dallo Sport Club Milano, risale al 1908; nel 1945 lo S.C. Milano passò il testimone all'Unione Sportiva Biassono, e il traguardo venne spostato da Milano a Biassono. Dal 2008 l'organizzazione è affidata alla nuova Unione Sportiva Coppa d'Inverno.[13] Rientrano nell'albo d'oro della corsa i nomi di dilettanti poi affermatisi nel professionismo come Marino Vigna, Giuseppe Martinelli, Gianni Bugno, Fabrizio Bontempi, Gian Matteo Fagnini, Luca Paolini e Jaroslav Popovyč.[14]
Altri sport
[modifica | modifica wikitesto]Sul territorio è presente dal 1951 la società AICS Atletica Biassono, fondata da Giuseppe Rovelli. La principale squadra di calcio del comune è l'A.C.D. Biassono 1950 militante in Promozione. La società di pallacanestro cittadina è l’Associazione Dilettantistica Basket Biassono, fondata nel 1974, disputante il campionato di Serie D regionale.
Al palazzetto dello sport, il PalaRovagnati, disputa le gare interne la società sportiva di hockey su pista dell'HRC Monza, che milita in serie A1.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Milano, Garzanti, 1996, p. 78.
- ^ a b CARTA ARCHEOLOGICA DEL TERRITORIO DI BIASSONO, su museobiassono.it, Museo Civico "Carlo Verri" di Biassono, 7 marzo 2008. URL consultato il 25 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 28 gennaio 2015).
- ^ a b Biassono, Milano, Lombardia, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 26 dicembre 2021.
- ^ La famiglia Crevenna portava uno stemma d'argento, al castello di rosso, merlato alla guelfa, aperto e finestrato del campo, attraversante una pianta di fava fogliata di verde, sradicata al naturale, fruttifera di sedici baccelli, otto per lato, di nero, Cfr. V. Spreti, Enciclopedia storico-nobiliare italiana, vol. II, p. 574.
- ^ fonte: Guida Girovagando ... Monza e la Brianza
- ^ Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28-12-2012..
Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it. - ^ Statistiche demografiche ISTAT - Bilancio Demografico e popolazione residente straniera al 31 dicembre 2010 per sesso e cittadinanza, su demo.istat.it, ISTAT. URL consultato il 19 agosto 2012 (archiviato il 25 gennaio 2012).
- ^ COMUNE GEMELLATO, su biassono.org.
- ^ 99^ COPPA D'INVERNO, su strada.federciclismo.it. URL consultato l'11º ottobre 2022.
- ^ Storia, su coppadinverno.it. URL consultato il 1º ottobre 2022.
- ^ Albo d'oro, su coppadinverno.it. URL consultato il 1º ottobre 2022.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma del Comune di Biassono di Gianfranco Pertot
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Biassono
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito del Comune di Biassono, su biassono.org.
- Guida Turistica di Biassono (PDF), su biassono.org. URL consultato il 22 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 20 luglio 2011).
- Informazioni generali sul Comune di Biassono, su biassono.info. URL consultato il 7 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 5 maggio 2012).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 143505119 · LCCN (EN) nr88005991 · J9U (EN, HE) 987007538173705171 |
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